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Tra classamenti per pochi investitori e target price spaziali abbassati solo dopo il maxicrollo.


La borsa offre ogni giorno motivi per vari commenti mentre all'estero c'è stato un segnale su rally di Natale che statisticamente indora il fine d'anno sulle azioni e anche  sui preziosi. Proseguirà? La statistica dice di sì, ma non dimenticate che in statistica c'è sempre l'eccezione che conferma la regola.

 1- TARGET PRICE: tra le ultime vergognoe situazioni in cui si sono trovati gli investitori ri-segnaliamo (dopo il 23/10, articolo ripreso anche da Soldionline) OVS che si inabissa giornalmente.

Ricapitoliamo gli incredibili folli target price che erano stati emessi da una delle più prestigiose banche d'affari italiane, solitamente molto precisa ed affidabile nelle previsioni, che ora ha "toppato" in maniera clamorosa ed indimenticabile.

Prima questa primaria  istituzione aveva fissato in primavera un prezzo target di 7,8 euro per OVS nonostante che fosssero già note le traversie in cui versava la controllata svizzera. Poi il prezzo, bontà loro, è stato abbassato a 6 euro, poi riabbassato il 12/7 a 5 euro. Tutto questo mentre in borsa era partita una delle più vergognose, enormi speculazioni al ribasso con milioni di titoli scambiati con l'azione che veleggiava a 3 euro. Il 23 ottobre avevamo segnalato queste anomalia, ma il grosso doveva ancora avvenire. La forza dei ribassisti si è scatenata contro OVS nonostante il target di 5 euro della prestigiosa banca d'affari e l'azione è scesa oggi sotto 1 euro. Tutto questo mentre, di colpo, la banca modificava solo ora (!) il target da 5 a 1,50 euro (mentre l'azione era sotto un euro). Quante persone sono cadute in questa sballata previsione sulle potenzialità di OVS comperando a 3 euro visto che era valutata 5 euro ?.....

Ma non siamo solo noi italiani a sballare le previsioni. Prendiamo le due comunicazioni che avevo riportato mesi fa su due valori biofarmaceutici: SORRENTO (quotata a NY) e l'italiana NEWRON (quotata a Zurigo), la prima aveva un target price di 8 volte la quotazione ma gli investitori si sono infischiati di tale valutazione in quanto ha perso da quel giorno oltre il 30%. Sorte analoga per NEWRON con un target quasi 4 volte superiore alle quotazioni di due mesi fa che ora ha perso un ulteriore 20%.

Noi abbiamo considerato queste ultime due azioni come biglietti della lotteria. Magari tra gli analisti si annidiava un nuovo Warren Buffett capace di trovare l'oro nel letame. Ma finora niente è accaduto.  Niente oro....

Per chiudere il commento: ricordiamo la nostra vecchissima ventennale rubrica "i report ed i target price, gettateli nel cestino", rubrica del Lombardreport che aveva un certo successo alcuni anni fa. Nonostante queste bufalee stando molto attenti, noi leggiamo sempre parecchi report sperando che qualche Warren Buffett novello ci illumini con una improvvisa segnalazione di una clamorosa sottovalutazione, ma poche volte accade....  I report sono solo un piccolo ausilio alle analisi, ma ricordatevi l'aggettivo "piccolo".

2) I classamenti privati per i pochi fortunati. Due classamenti sono avvenuti recentemente sui quali avremmo voluto partecipare (come probabilmente la maggior parte dei lettori) ma purtroppo "erano gia' chiusi". Ci riferiamo a Agatos con le azioni che quotavano 0,18 euro/0,20 classate a 0,10 ed a ACSM classate oggi a 1,46 € per un controvalore di 15,65 milioni con l'azione che quota 1,78 €. Che bello riceverle a 1,46 e magari cederle a 1,70 € domani....ma niente da fare. Disco rosso. Operazione chiusa.

Chi segue la borsa deve mettersi il cuore in pace. Solitamente il piccolo è fuori dai grandi giochi. Qualche volta le occasioni esistono, ma sono merce rara. Non illudetevi dell'affarone ....

PS: RISPOSTA PER ANGELO.  Ringrazio per la cortese domanda e per la sua pacatezza. Mi spiace di non avere mai chiarito che esiste un'asta di chiusura in borsa, tra le 17,30 e le 17,35 nella quale possono essere eseguiti gli ordini. Chi passa ordini validi tutto il giorno puo' essere soddisfatto se il prezzo fissato dall'asta viene toccato.

L'asta è utile per vedere l'entità della forza del denaro o della lettera. Si vede facilmente per chi abbia il book a piu livelli. Di solito i prezzi dell'asta sono CIRCA quelli di pochi minuti prima, qualche volta invece ci sono improvvisi sbalzi. Per vederli ci deve essere la fortuna di seguire il book e tra 300 titoli non è facile scegliere. Per queto segnalavo l'enorme fortuna di essere stato incidentalmente presente all'asta di IVS. Taluni gestori di trading on line hanno il book su 4/6 titoli e questo permette almeno di seguire 6 valori. Provi a seguire qualche "chiusura" ed in caso di risentiamo.

Chi ha preso le IVS  a 12,50 € ci chiede ?  Ovviamente non lo si sa. Chiaramente  DOVEVANO SEGNARE UN PREZZO CONCORDATO, come spesso in borsa accade. Tra l'altro in seguito ho visto che IVS aveva acquistato una società ligure pagandola in parte con azioni proprie valutate 12,50 €. Forse non vi è tale ragione, ma a pensar male qualche volta si azzecca !

IVS non è  assolutamente un brutto titolo! Anzi! Un importante (e molto ben gestito) fondo l'ha in portafoglio. I target sono superiori del 20%-25% ma più che il target è importante sapere che la società è molto ben gestita e che la vendita di bottigliette  di acqua, etc. etc. continua a crescere e crescerà anche in futuro. Avremo sempre più sete e mangeremo sempre più fuori casa ed in fretta. Quindi noi la seguiamo sempre pronti a cogliere l'occasione per tornare ad inserirla nuovamente nel Portafoglio.

Un ultimo sommesso consiglio: NON entri in borsa se non è preparato a PERDERE sempre piccole somme. SEMPRE deve mettere uno stop loss tra il 5% ed il 10% del prezzo d'acquisto a seconda della sua propensione alle perdite. Pensi ad esempio a cosa sarebbe successo se un acquirente a 3 euro delle suddette OVS, acquistate secodo i " dotti"  con target price a 5 euro, non avesse venduto a 2,70 €. Ora vedrebbe le OVS a 0,80 € e la piccola perdita sarebbe diventata una colossale falla. Nel canale YouTube del Lombardreport (icona in alto a dx del sito) c'è la mia intervista in cui spiego lo STOP LOSS e la TASSATIVA necessità di utilizzarlo. Lo guardi e NON mantenga titoli in portafoglio che abbiamo liquidato se la perdita supera il 10%. Vi sono state operazioni fatte negli scorsi anni con guadagni molto consistenti (dall'opa Parmalat di due anni fa a Fiera Milano di quest'anno ad ex).La borsa è sempre aperta e prima o poi si azzecca la bella operazione. Ma la prego di leggere qualcuno delle molte decine di libri sponsorizzati dal Lombardreport.com e di seguire le conferenza di Emilio Tomasini non dimenticando il triste proverbio: "in borsa è facile guadagnare, difficile è non perdere". Un saluto di buon trading !  gb

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)