Etf report – Cina sempre su, protagonista anche a Borsa Italiana


Perfino +43% da inizio anno. E’ il momento allora di verificare la forza dell’indice cinese, sebbene non tutti i replicanti si rifacciano allo stesso sottostante. Shanghai entra ora in un’area decisiva.

Hot markets

Shanghai Composite in rialzo del 29% da inizio anno. L’indice cinese più guardato dall’estero è talmente forte che la sua analisi grafica su base “daily” appare sfolgorante, con tutte le medie mobili e gli indicatori girati sul “buy”. Non soltanto! Lo sono anche su periodicità “weekly” e perfino su quella “monthly”. E’ pur vero che il rimbalzo viene dopo una fase negativa durata per l’intero 2018 ma quattro candele su frequenza mensile continuativamente verdi potrebbero riproporre il movimento rialzista avvenuto fra il 2014 e il 2015, quando Shanghai salì ai massimi dei 5.200 punti, per poi crollare rovinosamente sui 2.800 punti. Anche questa volta progredirà così in alto? La risposta è senz’altro negativa. I tempi della politica cinese sono infatti cambiati e oggi puntano meno su uno sviluppo impetuoso, come avveniva allora.

Indice sotto analisi

Quotazione chiusura di ieri dello Shanghai Composite a 3.246,6 punti.

Media mobile a 200 sedute

2.745 punti

Media mobile a 50 sedute

2.888,5 punti

1° pivot point base “daily”

3.262,7 punti

2° pivot point base “daily”

3.306,3 punti

L’area dei 3.460/3.500 sarà decisiva per il proseguimento o meno del trend rialzista. La distanza ormai appare contenuta.

I migliori Etf a Milano

Il quadro generale sembra abbastanza chiaro. Ecco come si sono mossi i migliori Etf riferiti all’area cinese da inizio anno:

Lyxor Hwabao China A

FR0011720911

+43,2%

Xtrackers Harvest Csi300

LU0875160326

+40,8%

L&G Msci China A

IE00BHBFDF83

+38,8%

Wisdomtree China500

LU1440654330

+30,6%

Attenzione: gli Etf si riferiscono a sottostanti diversi e quindi un confronto diretto sarebbe inesatto.

Performance di tutto rilievo dovute in buona parte al rinnovato ottimismo di una chiusura positiva delle trattative sui dazi tra Usa e Cina.

Per un investitore estero che avesse puntato sulle piazze cinesi c’è anche il fattore valutario che ha avuto effetti positivi, dato che di pari passo con il rialzo delle Borse si è rivalutato lo yuan, con un profitto da inizio anno del 2,47% sul dollaro e del 3,47% sull’euro. Tenendo conto del rialzo della valuta il guadagno in euro per un investitore che avesse puntato sul CSI 300 sarebbe stato del 28,6% mentre in dollari sarebbe risultato del 27,3%.