Cacao verso i massimi di luglio


Come promesso lo scorso venerdì, prendiamo in considerazione il Cacao, che nell’ottava ha confermato i segnali positivi evidenziati.

Da inizio 2019 il Cacao ha avuto un andamento complessivamente positivo, ma caratterizzato da un’elevata volatilità: si segnala in particolare un marcato scivolone da luglio a metà agosto.

Guardando all’ETC con ticker COCO, quotato su Borsa italiana (Codice ISIN: JE00B2QXZK10; Prezzo chiusura 27.09: 2,330; cfr. Grafico allegato) si nota come la materia prima abbia infatti subìto un forte calo dai picchi di inizio luglio a ridosso di 2,4000 fino ai minimi del 16 agosto a ridosso di 2,010 ( -14%). Nell’ultimo mese si è però assistito ad un rally che sta riportando il Cacao verso i massimi dell’anno registrati appunto ad inizio luglio. La forza del rimbalzo lascia presagire, dopo una possibile fase di assestamento, un probabile superamento dei massimi precedenti ed una salita nei prossimi mesi verso il picco toccato ad inizio maggio dello scorso anno a ridosso di 2,6000.

Per conservare un’impostazione tonica le quotazioni devono ora mantenersi al di sopra di 2,200; un nuovo impulso rialzista si avrebbe ovviamente al superamento dei picchi a ridosso di 2,4000 con possibili risalite verso i massimi del maggio 2018 in area 2,5900-2,6000.

Una nota “tecnica”: le scadenze sui contratti futures denotano una backwardation, cioé là scadenze vicine sono più care delle scadenze lontane. Tale effetto indica una pressione in acquisto e rende vantaggioso detenere l’Etc nel tempo. Il monitoraggio del passaggio da contango a backwardation, e viceversa, è uno degli aspetti principali da considerare prima di investire su una materia prima, per evitare che il tempo di detenzione ci giochi contro.

NB:  in termini di liquidità occorre ricordare che gli ETC sulle materie prime, con poche eccezioni, hanno scambi contenuti, che li rendono inadeguati per un’attività di trading velocema sono comunque adatti per investimenti per importi contenuti (alcune migliaia di euro) su orizzonti multiday. 

Si ricorda anche che l’investimento in ETC comporta un’esposizione sul dollaro Usa, ancorché tali strumenti risultino quotati in euro. Occorre tenerne conto se il proprio portafoglio fosse già troppo esposto sul biglietto verde.

È opportuno anche sottolineare che fiscalmente gli ETC vengono considerati come “redditi diversi” e quindi eventuali plusvalenze o minusvalenze sui medesimi sono compensabili con altre plus minus della stessa natura (ad es. con plus minus su azioni): un bel vantaggio, in quanto un utile conseguito su un ETC non è obbligatoriamente soggetto a tassazione come capita invece per gli utili conseguiti sugli OICR ( Etf e fondi).

Alla prossima settimana per nuovi spunti di acquisto su altre materie prime!

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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