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Il 27 dicembre abbiamo segnalato su queste colonne che i tre titoli collegati più o meno direttamente all'oro "languivano" nonostante che il metallo giallo avesse dato un primo segnale di vitalità.

Dopo solo due sedute Confinvest è partita con una salita che ha superato il 50% per poi chiudere questa settimana con un + 30% rispetto alla immediata segnalazione della strana anomalia da parte del Lombardreport.com. Una conferma che Confinvest, quando l'oro sale, esaspera le oscillazioni come un buon warrant !

Gismondi 1754 ha invece continuato a vivacchiare con talune oscillazioni attorno al prezzo di emissione di 3,20 euro smaltendo vendite che probabilmente dovevano essere fatte da investitori per eccessiva sottoscrizione.  Ieri è stata riportata la prima analisi su GISMONDI 1754, stilata da KT & Partners che fissa a 4,65 il valore target dell'azione orafa genovese. Un 45% di più dell'attuale quotazione. 

Scarse soddisfazioni da Fope che, quotata allora a 9 euro, vale ora un paio di punti percentuali meno.

Pensavamo che una forte improvvisa salita dell'oro potesse coinvolgere anche le altre due società ,oltre a Confinvest. Forse il mercato ha tenuto più conto degli altri due valori (più industriali) che del possibile rallentamento delle vendite nel caso che il conflitto USA-Iran fosse degenerato.

In ogni modo con un titolo salito ben oltre il 50% e due azioni addomentate, il risultato della segnalazione a distanza di pochissime sedute, è stato molto positivo.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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