Emesso da SG (Société Generale) è quotato su Tlx. Indicizzato all’azionario Stoxx Global Esg Leader scambia molto poco e di fatto affida il book al solo emittente, che è liquidity provider. Punti forti e punti deboli.
Cedole & dividendi
Il mercato obbligazionario è sempre stato caratterizzato dall’offerta di prodotti di estrema nicchia, proposti da emittenti interessati a fare cassetta. Scelta discutibile è che spesso finiscono per essere addirittura quotati sul regolamentato, il che porta a una maggiore attenzione nei loro confronti da parte dei piccoli e medi investitori, che si sentono rassicurati. Un caso che vogliamo segnalare è quello del bond SG Issuer (Société Generale) Stoxx Global Esg 26gn23 in Usd (Isin XS1968526209 – taglio 2.000), denominazione che va spiegata.
Il titolo è in sintesi uno strutturato indicizzato all’index azionario Stoxx Global Esg Leader Select 50, che seleziona “shares” a bassa volatilità e alto rendimento relative a gruppi leader della sostenibilità ecologica. L’appeal c’è, perché rivolgersi oggi a questo comparto significa mettere assieme “green”, bassa volatilità e alta redditività da distribuzione dei profitti, e proporre quindi un sottostante dalle buone potenzialità di performance.
Nel nostro caso abbiamo però a che fare con un bond così concepito:
1°) tasso fisso 1,5% (1,11% netto) per i primi tre anni, ovvero fino al 26/5/2022
2°) alla data di scadenza, a condizione che il prodotto non sia stato rimborsato anticipatamente a discrezione dell’emittente (25/06/2021 a 107; 27/06/2022 a 110,5), si riceverà un importo strutturato: se il livello finale del sottostante di riferimento sarà pari o superiore allo strike (100%), si riceverà la performance positiva dello stesso sottostante, ovvero l’indice azionario; altrimenti, non si riceverà nulla.
La rischiosità è già evidente per l’impianto a tasso fisso, visto che il suo rendimento netto dell’1,1% è oggi inferiore rispetto allo yield a tre anni dell’equivalente Treasury (1,34% sempre netto), con il rischio poi di un incremento di inflazione entro il 2022. Si punta tutto quindi sull’andamento dell’indice azionario a scadenza, vera e propria scommessa considerando la vita residua di oltre tre anni.
Il kid (documento contenente le informazioni chiave) proposto da Société Generale valuta all’indicatore sintetico di rischio un livello 1 su 7, che corrisponde alla classe più bassa. Lo è realmente? Qualche dubbio appare più che legittimo, anche perché per loro stessa natura gli strutturati comportano maggiore rischiosità media, dovuta alla correlazione con il settore azionario. L’emittente per gli scenari di performance attribuisce valori positivi dal 2,04%, in una situazione di stress dei mercati, al 6,63% in un contesto favorevole nel periodo di detenzione raccomandato, corrispondente alla vita residua globale dell’obbligazione.
Il vero elemento di incertezza è infine un altro. Riguarda la liquidità su Tlx, affidata al liquidity provider, la stessa Sociéte Generale, attiva – in realtà non sempre – con uno spread bid-ask di 100 pb, che esclude quasi del tutto la possibilità di operazioni veloci su questo bond, attualmente in quotazione sui 98 Usd.
Punti forti |
Punti deboli |
● Possibili rimborsi anticipati con premi significativi, sebbene l’opzione sia a discrezione dell’emittente ● Correlazione con un indice potenzialmente interessante ● Taglio minimo modesto |
● Rischio cambio ● Rischio della cedola finale indicizzata, collegata all’andamento del sottostante alla data del rimborso ● Rendimento marginale per i primi tre anni a tasso fisso ● Liquidità sul secondario ● Scambi molto modesti ● Titolo emesso da SG Issuer (Société Generale), garantito da Société Generale e con market maker di nuovo Société Generale: tutto troppo in famiglia! |
Nostra valutazione rischio 4 su 7 (livello 1 più basso – livello 7 più alto)