Troppo facile incensarci in un anno d'oro in cui tutto e' salito e tutti in borsa hanno brindato.. Il grande vantaggio del portafoglio a SCARSO RISCHIO del lombardreport.com.che ha chiuso da una settimana un anno favoloso. è che, cercando sempre di minimizzare i rischi, si dorme tranquilli . Avendo anche innestato gli stop-loss. sui (pochi) titoli posseduti, frutto di una drastica selezione per non rischiare troppo . Ma con possibilita' di rivalutazione anche accentuate.
Concentriamoci percio' sulle (per fortuna poche) occasioni clamorosamente perse nel 2019 per le quali stavo per lanciare il buy e sono rimasto spiazzato.Sia per l'incertezza che per mancanza di coraggio.Una confessione per gli amici che ci seguono!
Ecco i mea culpa piu' brucianti nei quali sono incappato nel corso di questo splendido 2019. Un anno che rimpiangeremo per le notevoli soddisfazionu che ci ha elargito. Ricordando ovviamente ancora una volta che scopo del portafoglio a SCARSO RISCHIO(sempre in utile miracolosamente dal 1996) è quello di MINIMIZZARE le potenziali perdite e non portare a casa profitti eccezionali. Anche se quest'anno(tra i 7/10 titoli che abbiamo avuto in portafoglio ) abbiamo un 100% di guadagno con QFImmobiliare Dinamico, un raddoppio con Warrant Fine Foods,, un 30% in poche settimane su Fiera Milano( oltre all'utile gia' fatto su questo titolo in primavera),ottime performance con Eurotech etc e con gli altri QF etc etc.
Noi seguiamo POCHISSIMI titoli che reputiamo sottovalutati e seri.. Quindi non possiamo rimpiangere di non avere avuto azioni con performance stratosferiche. Scegliamo azioni che a nostro giudizio comportano MINIMI rischi.
Cosa abbiamo da rimproverarci per il 2019 ? Occasioni perse di cui non siete a conoscenza in quanto non abbiamo acquistato né lanciato il buy ? Ecco,ripetiamo, la nostra confessione!.
1)In primo luogo una vecchissima storica societa': Bonifiche Ferraresi sulla quale avevamo avuto una lunghissima storia d'amore tra il 1996 ed il 2014 L'abbiamo seguita silenziosamente a 2,50 euro, osservata durante l'aumento di capitale, guardata mentre usciva" l'ingegnere" dalla compagnia . Sempre attorno a 2,50/2,60 euro. Poi quando ci sembrava che dovessero passare altre settimane per smaltire l'aumento prima di acquistarla ....il titolo è schizzato del 50% ed ora siamo a 3.80 euro. Cosa è successo ? Non si sa. Il prezzo dei terreni fondiari e' infatti stabile e non giustificherebbe incrementi patrimoniali. Forse dipende dall'entrata di nuovi soci. In ogni modo l'azione tanto coccolata ci è sfuggita di mano.A questi livelli non la guardiamo piu'.
2)Una seconda occasione perduta e' stata Zignago Vetro . Avevamo analizzato la societa' sotto i 10 euro, apprezzato lo spostamento da plastica a vetro nelle bottiglie a livello nazionale e stavamo per entrarci. Questa è partita proprio il giorno prima del nostro intervento . Perso il primo 10% non ce la siamo sentita di acquistare anche se l'azione è salita ancora..
3)Rimpianti ovviamente su Amplifon e Diasorin,parzialmente temperati dal fatto che,come analista, ero in compagnia di molte SIM che consideravano sempre care le due societa' e quasi sempre avevano target price decisamente inferiori alle quotazioni. Abbiamo sbagliato (quasi) tutti, Una lezione per chi scrive : non seguire il gregge. Speriamo di ricordarla in futuro!
4) Maxi rimpianto per non avere preso/consigliato le Confinvest. Da una cinquantina d'anni seguo gli investimenti in metalli preziosi -inserendoli anche nel portafoglio come nel 2000, 2011 e 2016-e ben conoscevo-e conosco- questa seria societa'. Dopo il classamento l'azione e' rimasta per parecchie sedute attorno a tale prezzo. Pensavo che il mercato l'avesse ormai dimenticata e che non avesse seguito..Poi la riscoperta e il raddoppio delle quotazioni.E noi a guardare!Stessa cosa all'inizio del 2020 con noi fermi in attesa del segnale tecnico sull'oro e Confinvest a + 30%.!
5)Ma non mancano" occasioni" per fortuna evitate. Come il sorprendente e ingiustificabile(sembra!) continuo slittamento de I GRANDI VIAGGI il cui valore patrimoniale è multiplo dell'attuale quotazione. Con il turismo che tira. Eppure una manina continua ad infierire sul titolo . Abbiamo anche presenziato all'assemblea annuale. I risultati non sono eccezionali ma il valore patrimoniale dei villaggi posseduti è molto elevato. I soci puntano su tale caratteristica e sperano....in Alpitour.. Per il momento osserviamo soltanto la situazione. Quando l'analisi tecnica ce lo dira'-e solo allora- torneremo sull'argomento. Visto che l'analisi fondamentale ha gia' dato il suo risultato.
6)Sempre sulla base delle OPA ATTESE rimangono i misteri su Orsero e IWB. Orsero,che è passata sullo STAR lunedì 23 dicembre , ha continuato ad inanellare nuovi minimi alla faccia di un consolidamento internazionale nel settore e dell'attesa che dall'estero si interessassero a questa compagnia.. Stessa sorprendente situazione per IWB ma qui,al contrario di Orsero. abbiamo una societa' che offre un succoso dividendo e rappresenta un unicum in Italia(e Europa) tra le societa' vinicole quotate acquistabili sul mercato senza azionista di maggioranza. L'attesa percio' è temperata sia dal succoso dividendo(quasi il 4%), sia dalla gestione valida, sia dai target stellati (oltre 18 euro) presenti sul titolo.Le malelingue che vedono IWB da tre/quattro anni inchiodata sull'AIM affermano che la societa' non vuole passare su MTA per risparmiare spese ed inoltre continua ad aspettare che qualcuno la scopra.....Noi la osserviamo da vicino da tempo. Sono sttato anche all'ultima assemblea di bilancio. Rende molto bene, ha target stellari. Prima o poi potremmo inserirla nel portafoglio se dovessero uscire altri titoli. Non vogliamo avere troppe azioni nel portafoglio.Solo in tal modo possiamo seguirle da vicino.
Purtroppo pero' le OPA dall'estero latitano. E' la prova che il nostro mercato è condizionato dalla situazione politica. Un vero peccato. Perche' mentre Wall Street inanella giornalmente nuovi massimi(.se si escludono le incertezze attorno all'Epifania per ragioni politiche internazionali )noi abbiamo un indice che è praticamente dimezzato rispetto ai massimi di una ventina d'anni fa. Un miracolo essere riusciti a chiudere sempre in utile l'ultimo ventennio. La lotta contro i mulini a vento prosegue....
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)