Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci
Piano Bar : Commodity Outlook 2020 – Soft Commodity
Focus Commodity è un’estensione della rubrica Piano Bar di Virginio Frigieri che analizza con le Onde di Elliott alcune commodity scelte di volta in volta in base all’andamento del momento senza fissa frequenza.
Chiudiamo la nostra carrellata sull’outlook Commodity 2020 con Petrolio, Oro e Rame e uno sguardo dall’alto sul Dollar-Index. Tenete presente che tutti i grafici sono stati scaricati al 31/12 e l’outlook era stato valutato al netto degli ultimi avvenimenti straordinari. Strada facendo se sarà il caso rivedremo quel che ci sarà da rivedere. Quindi quello che leggete in questo articolo è stato scritto prima delle vicende USA-IRAN e le considerazioni fatte si basano esclusivamente sui modelli d’onda sulla foto di fine anno.
Crude Oil:
Trend : Up (T1 = 72,74 – 77,54)
Sul lungo periodo il Crude Oil ha registrato il suo massimo storico a luglio del 2008 arrivando a toccare 146,64$, battezzato come massimo di onda [III] di grado Grandsupercycle. Da allora è in corso una lunga onda [IV] che con ogni probabilità occuperà l’interno decennio. Ad oggi siamo già in grado di individuare una doppio tre (doppio zigzag). Il primo si conclude all’inizio del 2016 con il minimo di onda (W). Il tre onde qualsiasi in contro trend termina con il massimo di onda (X) a ottobre del 2018 ed ora siamo nelle fasi iniziali di dell’onda (Y) e per la precisione sull’onda a di grado cycle (la prima delle tre che servono per chiudere il cerchio). Dal grafico intuiamo un’onda [1] conclusa e un onda [2] in fase conclusiva.
Lo spaccato settimanale si arricchisce di ulteriori dettagli e ci mostra l’onda [2] che sviluppa un ulteriore doppio tre di grado inferiore, alla sua terza ed ultima onda che è l’onda (Y) di grado intermedio.
In realtà è solo la fotografia a livello daily che ci consente di capire che l’onda [2] non sviluppa una (A-B-C) classico. Mi soffermo su questo punto perché è una delle cose che si fa più fatica a far capire anche ai corsi. Come faccio a capire che diventerà un zig zag doppio? La risposta è che ci si arriva per esclusione.
Osservando il grafico potete vedere che in quella che ora è etichettata come onda (W) sul grafico daily di grado Intermedio da non confondere con la (W) rossa di grado supercycle che leggete sul weekly, a suo tempo avreste letto onda [2] Infatti in quello sviluppo sono perfettamente visibili le tre onde A-B-C di grado Minor. Inoltre quell’onda ha già ritracciato oltre il 61,8% di onda [1] e dunque tutti i requisiti minimi per poter etichettare quell’onda come onda [2] ci sono!!. Ma se quella fosse un onda [2] i movimenti successivi dovrebbero mostrare le caratteristiche somatiche aggressive di un’onda [3]. E se osservate ancora il grafico fino a giugno del 2019 queste caratteristiche ci sono. Il problema nasce dopo quando invece di andare velocemente a cercare i minimi di onda [1], il grafico comincia a lateralizzare. E quando dopo il minimo che ora leggete come onda A, ritorna ancora a salire, lì finalmente avete la certezza che non si tratta di un’onda [3] e dunque occorre fare un bel rollback fino al massimo di onda [2] e trovare una soluzione diversa ma sempre coerente con le regole e i modelli del “wave-principle”. Questo approccio che spesso criticato, consente in realtà parecchi vantaggi. Primo fra tutti gestire con poco stress anche un’entrata sbagliata. Se riprendete il grafico alcune barre dopo il massimo dell’onda (W), che all’epoca avreste visto battezzata come onda [2], mi avrebbe sicuramente spinto ad aprire posizioni short confidando nell’energia delle onde terze.
Diciamo che mi sarei messo short dopo la perforazione al ribasso del ritracciamento del 61,8%, piazzando lo stop loss appena sopra il massimo di onda (W) (allora onda [2]).
Cominciamo a dire che se la previsione fosse stata azzeccata il nostro stop sarebbe stato in una botte di ferro senza chiodi (imprendibile). Se la mia entrata è sbagliata e il mercato mi gira contro decisamente subisco una perdita poco sopra il 6% e quindi il rischio di rovina è sicuramente evitato.
Se il modello si rivela sbagliato e le cose vanno come in effetti sono andate, quando dopo il minimo di onda A i prezzi ricominciano a salire ed ho quindi la conferma che sto ragionando su un modello sbagliato, faccia in tempo ad uscire dal mercato con un po’ di profitto (inferiore a quanto sperato nel momento dell’entrata, ma pur sempre profitto)!
Terminata la disquisizione tecnica sui vantaggi delle Onde di Elliott, passiamo ai check panel.
Sul primo: medie mobili al rialzo, RSI al rialzo e Stocastico al rialzo con la voglia di prendere fiato un attimo.
Sul secondo Check Panel: Donchian channel al rialzo con le barre incollate al boro superiore del canale, MOAD e MACD al rialzo e PercentR entrambi al rialzo. Morale prima di veder l’onda [3], il petrolio finirà per ritracciare se non tutta, quasi tutta l’onda [1].
Gold:
Trend : Up (T1 = 1601,97 – 1671,86)
Dell’oro parliamo già tutte le settimane, ma un ripassino del quadro di lungo termine ci sta.
A Gennaio del 1980 l’oro sigla il massimo di onda (III) di Supercycle. Segue una ventennale onda (IV) che termina ad agosto del 1999 e per finire l’onda (V) va a chiudere la [III] di Grandsupercycle con il massimo storico di settembre 2011. Inizia dunque la quarta di Grandsupercycle che se tanto mi dà tanto durerà i suoi bravi vent’anni come la precedente. Le onde (a) e (b) di [IV] sono praticamente concluse. Come vedrete più avanti sul grafico daily essendo conclusa anche l’onda [4] di c di [B], siamo in grado di stimare il target finale di onda [B] proiettando il price space di onda [4] del 138,2% e del 200% che sono i due più probabili. Quindi appurato che l’onda [B] se non già terminata, potrà spingere a 1601 o a 1670, è invece interessante capire dove si svilupperà la successiva onda (c) che potrebbe darci soddisfazioni maggiori.
Come ho scritto in fondo al grafico mensile ci sono tre possibili zone di atterraggio. La prima poco sotto al minimo di onda (a) a 1034 dove iniziò la quarta di (V). Il secondo obiettivo è a 890$ dove passa il ritracciamento del 61,8% della (V) di Supercycle. (attenzione che il grafico è in scala logaritmica quindi pare sproporzionato ma è corretto) ed infine l’oro potrebbe ritracciare tutta la IV di (V) e scendere addirittura poco sotto i 700$. Quale che sia il minimo finale, quello che dovete aver chiaro è che da lì inizia la quinta di Grandsupercycle che vuol dire almeno quarant’anni di rialzo per l’oro!!. Io non ci sarò più… per ovvi motivi… ma qualche lettore dei più giovani sicuramente potrà godersi il viaggio! Il target? Beh sui Grandsupercycle non è facile, ma sicuramente non meno di 3.000$ l’oncia. Target di minima!
Per quello che riguarda i check panel, tutti gli indicatori sono al rialzo, ma è abbastanza scontato trattandosi delle fasi finali dell’onda [B] che è rialzista.
Copper:
Trend : Up (T1 = 351,00 – 404,00)
Il Rame è sicuramente il metallo industriale più significativo come termometro dell’economia. Il rame ha fatto il massimo dell’onda [III] di Grandsupercycle a febbraio del 2011ed anche in questo caso abbiamo una quarta in corso. In altre parole la situazione tecnicamente (prescindendo dai gradi d’onda) è identica a quella dell’oro, con la differenza che sull’oro l’onda C è alle battute finali, mentre sul rame è appena iniziata!
A livello weekly potete vedere più nel dettaglio lo sviluppo delle precedenti onde a e b; il canale di trend discendente dell’onda b e la sua rottura al rialzo che conferma che siamo in c e i due target di minima e di massima dell’onda c ottenuti con le proiezioni del 138,2% e del 200% del percorso di onda b.
Infine a livello daily il Canale di base dell’onda c la cui rottura al rialzo ci confermerà che siamo sulla terza. Lì potremmo anche decidere un ricarico della posizione.
La situazione degli indicatori è prevalentemente rialzista ma alcuni mostrano che a breve ci sta una correzione al ribasso.
Dollar Index:
Trend : Down (T1 = 70,65 – 58,10)
Il Dollar Index che, lo ricordiamo, combatte contro un paniere di valute, è alle prese con un’onda © di grado Supercycle componente di una [Y] di Grandsupercycle di una 4 presumo di grado Submillennial (purtroppo la mia serie storica si ferma a metà anni '80).
Il paniere è così composto:
L'indice USDX viene calcolato come media geometrica ponderata del valore del dollaro rispetto a:
- euro (EUR), con peso 57,6%;
- yen (JPY), con peso 13,6%;
- sterlina britannica (GBP), con peso 11,9%;
- dollaro canadese (CAD), con peso 9,1%;
- corona svedese (SEK), con peso 4,2%; e
- franco svizzero (CHF), con peso 3,6%.
Il 138,2% della precedente onda (b) porta ad un target finale di 58,10. Anche un eventuale troncamento terminerebbe l’onda (c) attorno ai minimi di onda (a) che si trova a 70,65.
Il grafico settimanale esplode il dettaglio di onda II e i target delle prime due onde dell’onda III in corso.
Infine a livello Daily vediamo un possibile target di onda (3).
Tutti gli indicatori dei due check pannel sono orientati al ribasso. E questo perlomeno conferma che funzionano.
Peccato che i miei indicatori sono stati scritti tutti per TradeStation, e che dal 1° gennaio 2020 le vecchie versioni di Tradestation Prosuite 2000i e Tradestation 8.7 non funzionano più perché interpretano le barre del 2020 come 1920. Un Millennium bug a scoppio ritardato. Ora bisognerà passare per forza a Multichart, ma non sarà una cosa veloce. Quindi quest’anno ci sarà da soffrire!
Prima di chiudere questa lunga disamina sulle Commodity riepilogo l’elenco degli ETC disponibili su Borsa Italiana relativamente agli strumenti che abbiamo trattato.
ETF/ETC su Commodity quotati in Borsa Italiana |
||||
Softs |
Caffè |
Long |
GB00B15KXP72 |
|
JE00B6TK3K31 |
||||
JE00B2NFTD12 |
||||
JE00BYQY3Z98 |
||||
Cacao |
Long |
JE00B2QXZK10 |
||
JE00B2NFV803 |
||||
DE000VF3GRN5 |
||||
DE000VF3GRP0 |
||||
DE000VF3GRR6 |
||||
DE000VF3GRS4 |
||||
Short |
DE000VN9BMD5 |
|||
Zucchero |
Long |
GB00B15KY658 |
||
JE00B6X05031 |
||||
JE00B2NFTW01 |
||||
JE00BYQY7H96 |
||||
DE000VF3GS90 |
||||
DE000VF3GTA8 |
||||
Short |
DE000VN9ATX0 |
|||
DE000VN9ATV4 |
||||
Cotone |
Long |
GB00B15KXT11 |
||
JE00B70DCH80 |
||||
DE000VN9AT69 |
||||
DE000VN9AT85 |
||||
Short |
DE000VN9AT93 |
ETF/ETC su Commodity quotati in Borsa Italiana |
||||
Grains |
Soia |
Long |
GB00B15KY542 |
|
JE00B6SLJ210 |
||||
DE000VN9BME3 |
||||
DE000VN9BMF0 |
||||
Short |
DE000VN9BMG8 |
|||
DE000VN9BMH6 |
||||
Corns |
GB00B15KXS04 |
|||
JE00B3ZQRP79 |
||||
JE00B2NFTG43 |
||||
DE000VN9KLG1 |
||||
DE000VN9ACA4 |
||||
DE000VN9KLH9 |
||||
DE000VN9ACB2 |
||||
Short |
DE000VN9ACD8 |
|||
Wheat |
Long |
GB00B15KY765 |
||
JE00B78NNK09 |
||||
JE00BDD9QC84 |
||||
JE00BYQY8102 |
||||
DE000VN9ACE6 |
||||
DE000VN9CG70 |
||||
DE000VN9ACF3 |
||||
Short |
DE000VN9ACG1 |
|||
DE000VN9ACH9 |
ETF/ETC su Commodity quotati in Borsa Italiana |
|||||
Varie |
Crude Oil |
Long |
GB00B15KXV33 |
||
JE00B44F1611 |
|||||
JE00BDD9Q840 |
|||||
IE00B7ZQC614 |
|||||
Short |
JE00B24DK975 |
||||
IE00B7SX5Y86 |
|||||
Gold |
Long |
JE00B1VS3770 |
|||
JE00B588CD74 |
|||||
IE00B579F325 |
|||||
JE00B8DFY052 |
|||||
DE000A1E0HR8 |
|||||
DE000A1EK0G3 |
|||||
XS1073721562 |
|||||
JE00B4RKQV36 |
|||||
GB00B15KXX56 |
|||||
GB00B00FHZ82 |
|||||
XS0416722857 |
|||||
XS1073721992 |
|||||
XS1526243107 |
|||||
IE00B8HGT870 |
|||||
XS1073721133 |
|||||
Short |
XS1073722024 |
||||
IE00B6X4BP29 |
|||||
XS1073721216 |
|
||||
Rame |
Long |
GB00B15KXQ89 |
|||
JE00B4PDKD43 |
|||||
JE00B2NFTF36 |
|||||
IE00B8JVMZ80 |
|||||
Short |
IE00B8KD3F05 |
||||
USD/EUR |
Long |
JE00B3RNTN80 |
|||
JE00B3QQ4551 |
|||||
JE00BMM1XC77 |
|||||
Short |
JE00B3SBYQ91 |
||||
JE00B3T3K772 |
|||||
JE00BMM1XD84 |
ETF/ETC su Commodity quotati in Borsa Italiana |
||||
Bestiame |
Lean Hogs |
Long |
GB00B15KXZ70 |
|
e legname |
Live Cattle |
non pervenuto |
||
Lumber |
non pervenuto |
alla prossima