Etf sotto la lente – Tentativi di riscatto per petroliferi e auriferi. Yield dell’L&G Energy al 22,5%!


Solo un rimbalzo tecnico per i primi? I valori in percentuale sono stati consistenti ma il quadro appare estremamente debole. Rendimenti distributivi alle stelle, sebbene insostenibili. Altrettanto incerti quelli legati al “gold”.

Hot markets

Una settimana pazzesca per gli Etf quotati su Borsa Italiana, con un’accentuazione nei primi giorni di un crollo generalizzato delle quotazioni, prove di rimbalzo per alcuni sottostanti nelle ultime due sedute e un fronte liquidità spazzato da market makers assenti o scorretti nel caso dei prodotti di nicchia, senza che Borsa Italiana abbia minimamente svolto il suo ruolo di “controller”. Poiché la struttura di mercato degli Etf è nettamente diversa da quella delle transazioni di singoli titoli azionari e obbligazionari, garantendo in teoria la continua liquidabilità dei relativi strumenti, occorre però che ciò avvenga con spread accettabili, il che in molti casi non succede, in presenza del classico giochetto di “bid”-“ask” mobili all’entrata degli ordini. Si potrà pensare che un simile comportamento sia tollerabile in un mercato reso isterico dalla volatilità. In realtà non dovrebbe esserlo se ogni attore della catena svolgesse correttamente il proprio ruolo. Non è il caso di entrare nei tecnicismi. Resta la mestizia di vedere scambi trasformati in alcuni casi in praterie da Far West.

Passiamo alle performance. Le ultime ore della settimana hanno registrato test di riscatto di due dei sottostanti più puniti durante la prima parte del mese, ovvero petroliferi e auriferi. Lo testimoniano i due seguenti grafici.

L&G Us Energy Infrastructure Mlp Etf (sottostanti azioni di società Usa attive in stoccaggio, distribuzione e trasformazione di gas naturale, gpl, petrolio e derivati – Isin IE00BHZKHS06 – valuta di denominazione Usd) – grafico da ProRealTime.

Le due ultime candele possono sembrare nella rappresentazione grafica tutto sommato modeste ma lo sono molto meno i valori in percentuale del rimbalzo. Ieri questo Etf ha messo a segno un +14,7% con scambi però modesti. Si noti che il suo rendimento distributivo (dividendi trimestrali) si colloca attualmente al 22,5% contro una media negli ultimi anni al 7-8%!!! Potrà garantirlo anche in futuro? Sarebbe irrealistico pensarlo e quindi un taglio degli importi versati è più che verosimile, specialmente se si considera che c’è chi vede le quotazioni del petrolio in ulteriore discesa nei prossimi mesi.

Quadro più incerto nell’ambito delle società specializzate in estrazione aurifera. Qui la volatilità è estrema e il tentativo venerdì di chiudere in positivo è fallito nelle ultime ore della seduta, con un movimento violento.

VanEck Vectors Junior Gold Miners Etf (il relativo indice replica le azioni più liquide di piccole società dell'industria globale dell’estrazione di oro e argento con almeno il 50% dei propri ricavi derivanti da questo settore – Isin IE00BQQP9G91 – valuta Usd) – grafico da ProRealTime.

L’analisi grafica dell’oro (chiusura venerdì a 1.501 $) evidenzia un ampliamento della trendline discendente verso il supporto dei 1.466 $, con resistenza a quota 1.532,5. La figura ribassista suggerisce la probabilità di testare nuovi bottom nell’area 1.430. Generalmente i relativi Etf azionari anticipano i movimenti dl metallo e la loro impostazione nelle ultime sedute conferma una situazione di estrema incertezza, con un recupero azzeratosi venerdì in chiusura, dopo che in mattinata si era registrata una netta reazione positiva.

Da notare infine che i maggiori scambi per gli Etf hanno ancora una volta interessato quelli monetari. Il Lyxor Euro Overnight Return (Isin FR0010510800 – valuta di denominazione Eur) ha messo a segno nelle ultime settimane movimenti repentini e del tutto anomali, a conferma di un nervosismo dei mercati che si manifesta perfino su strumenti così basilari.