Mercato obbligazionario: rendimenti ancora più in basso


Ridimensionata la paura per la revisione del rating, ieri il mercato si è concentrato sulle emissioni del Tesoro che hanno visto il collocamento di Btp e CCT. Come sappiamo, S&P ha confermato il rating del nostro debito sovrano a BBB facendo tirare un sospiro di sollievo a molti, anche se poi a sorpresa Fitch ci ha declassati portando il suo rating a BBB-.

Il mercato, ad ogni buon conto, non si è scomposto più tanto e anche a livello di spread non si registrano particolari tensioni. Dicevamo delle emissioni di ieri: il Tesoro ha collocato sul mercato circa 8,20 Mld Euro, emettendo Btp (scadenze a 10 e 6 anni) e CCTeu con scadenza 15 ottobre 2024 (ISIN: IT0005252520) e che offre uno spread dell’1,10% su Euribor 6 mesi.

La raccolta del tasso variabile è andata sostanzialmente bene, con un incasso di 745 Mln rispetto all’importo massimo previsto per poco meno di 750 Mln; collocato con un rendimento dell’1,38% ha visto un bid-to-cover pari a 1,68. Interessante, sotto il nostro profilo, valutare “tra le righe” le indicazioni che l’esito di questo collocamento ci indica. E le dinamiche del rendimento – messe a confronto con il rendimento del tasso fisso di pari durata – ci indicano che il mercato si aspetta tassi non molto lontani dai livelli attuali per i prossimi quattro anni e mezzo.

Cosa che ci viene confermata anche dall’analisi dei tassi forward su Euribor, impliciti nella ZC-Yield Curve, che come di consueto andiamo ad analizzare, riscontrando rispetto alla scorsa settimana un calo deciso dei rendimenti su tutto il tratto della curva.

Analisi ZC-Yield Curve
La lettura della ZC-Yield Curve mette in chiara evidenza la contrazione dei rendimenti che si è avuta in questa settimana. La discesa è stata piuttosto importante e infatti ora abbiamo rendimenti negativi sino alle scadenze 2032 mentre la parte a lunga scende ancora un po’ e si porta praticamente al in area 0,00% sulle scadenze 2050. La scadenza a 10 anni si conferma in territorio negativo e si attesta ora in area -0,09%. La curva mantiene la forma “schiena d’asino”, ma “scivola” verso il basso in modo quasi parallelo a partire dalle scadenze 2022 che scendono a -0,30% per toccare un massimo ora in area 0,10% per le scadenze 2038-2041. In contrazione anche i forward su Euribor 6 mesi che sul tratto a lunga si portano ora sotto area 0,40% scivolano sul tratto a breve sino in area -0,50%.

Analisi Integrata Trendycator
Osservando – a livello di analisi integrata – le curve dei rendimenti dei principali benchmark decennali si confermano le impostazioni del modello Trendycator già osservate la settimana scorsa. Trendycator rimane quindi SHORT sull’area UK, con rendimenti stabili e in laterale sempre poco sotto area 0,30%. Il modello conferma lo SHORT anche sull’area BUND con il rendimento del decennale tedesco in lieve contrazione e ora poco sotto area -0,50%. Non si allentano più di tanto le tensioni sul nostro Btp, anche se la conferma del rating da parte di S&P ha stabilizzato un minimo il quadro; Trendycator si conferma NEUTRAL con il rendimento che si è per il momento assestato tra area 1,80% a area 1,70%. Infine, praticamente immobili i rendimenti USA, con Trendycator che indica sempre lo SHORT e con il benchmark decennale che gravita sempre nei pressi di area 0,60% di rendimento.

Bond Governativi Mondo Weekly Ranking
Analisi sotto forma di ranking dei bond governativi mondiali con qualunque rating. In alcuni casi, per alcuni emittenti o per alcune valute, il rapporto rischio/rendimento di questi bond può essere anche piuttosto speculativo. Il ranking considera i bond benchmark decennali in tutte le valute di emissione.

Questa settimana diamo uno sguardo al governativo del Sud Africa, che nelle ultime settimane ha visto una fortissima contrazione dei rendimenti, passando dai massimi in area 13% all’attuale 10,45%. Il modello Trendycator è attualmente ancora LONG e non abbiamo evidenza di un PEAK sui massimi toccati verso fine marzo scorso. Ne consegue che sotto il profilo operativo si tratterebbe di anticipare un eventuale segnale del modello. Il Sud Africa non gode di rating investment grade, posto che Moody’s le assegna un Ba1 e S&P un BB+ per il debito in valuta locale.
Sotto il profilo del rischio cambio, il Rand sudafricano (ZAR) sta vivendo un momento di estrema debolezza contro Euro, con il cambio che si è portato su massimi oltre area 20,50 per poi ripiegare recentemente sotto area 20. Il modello Trendycator è in fase LONG e quindi anche in questo caso si tratterebbe di anticipare un eventuale segnale del modello.

Tuttavia, in ottica puramente speculativa e aggressiva, può avere senso tentare di prendere posizione a questi livelli, poiché gli eventuali livelli di stop sono piuttosto vicini, dato che sia il rendimento sia il cambio gravitano ad ogni buon conto nei pressi dei massimi.

Infatti, i livelli di attenzione si collocano in prima battuta in area 11,00% per il rendimento, soglia oltre la quale si avrebbe un primo segnale di allerta e livello al quale si potrebbe chiudere l’eventuale posizione senza attendere di veder tornare il rendimento in area 13,00% che tra l’altro è stato segnato con uno spike. Sul fronte del cambio, invece, il livello di attenzione è posizionato sopra 20,50 con estensione sino a 21,00 circa. Sopra questi rispettivi livelli un’eventuale posizione andrebbe chiusa, ma se il trend dovesse rimanere favorevole e il modello Trendycator dovesse poi cambiare impostazione si aprirebbe la possibilità di un buon ritorno in ottica di medio.