Racconti dal fronte


C'è sempre, in ogni zona di guerra, proprio lì, sul fronte, un momento in cui i soldati cercano di riappropriarsi di attimi di pace, di umanità, di godere della tranquillità anche se circondata dai bombardamenti che risuonano lontani, nel caldo estivo.

Un momento di pace e relax in cui le truppe scherzano tra di loro, parlano di un mondo civile che gli è lontano nella distanza  e nell'animo, e tutto questo per rianimare il ricordo di momenti in cui la serenità era una costante sottovalutata della propria vita e non uno spazio breve, rubato alla lotta per la sopravvivenza.

Il mondo, proprio ora, sta vivendo una guerra e questo mese di luglio, in molte parti del mondo, può essere visto, metaforicamente, esattamente come quel campo in cui i soldati ascoltano musica, si abbracciano festosi, bevono birra e guardano le stelle.

Il suono delle bombe riecheggia lontano, quasi a sembrare appartenente ad un altro mondo , ma tutti siamo perfettamente consapevoli del fatto che la battaglia non sia affato terminata.

Anche i mercati finanziari, lasciati spesso nelle mani di freddi algoritmi ma pur sempre programmati da un parente in linea retta della scimmia, riflettono meccanicamente le paure e le euforie di noi esseri umani.

Avendo riflettuto su quanto accaduto nelle lunghe giornate calde di quest'ultimo mese,  la metafora con un momento di pace, di riposo, durante questa guerra, mi è sembrato del tutto calzante.

Dai grafici di borsa, disponibili per tutti ormai, è possibile verificare facilmente che, salvo rare e sporadiche accelerazioni, la gran parte del comparto azionario sta vivendo un momento che tecnicamente equivale ad una stasi ma emotivamente conserva più i tratti del riposo, in attesa dei prossimi eventi che inevitabilmente andranno a  modificare questo stato.

Vivere nei mercati finanziari, ha da sempre significato, modificare e tarare continuamente le strategie di operatività.

Chi non si adegua velocemente, ne esce con le ossa rotte.

Bisogna avere fiuto ed una particolare attenzione, per  sentire le vibrazioni del mercato, molto prima che la stessa sensazione arrivi a tutti.

E' per questo che ho sempre amato questo lavoro, e lo amo ogni giorno di più, perchè quando si vive di una professione come questa, soggetta a continui cambiamenti, bisogna anche avere un animo irrequieto, un  pò artistico, creativo, e sono certo che chiunque di voi, già per il solo fatto di avventuarsi nella lettura di un articolo connesso al trading finanziario, sa bene di cosa parli.

Ci si trova a muoversi ogni giorno tra le news, che spesso ci raggiungono in anteprima rispetto al mondo intero, gli scambi reali, passati nei book di contrattazione, che esprimono chiaramente delle intenzioni e delle emozioni, e tu, seduto, con un monitor davanti a cercare di filtrare questa infinita serie di dati, che fluisce , a volte rapida, a volte lenta, e quel dito puntato sul tasto del mouse, pronto a sparare, ad entrare in azione, cercando di prendere il tempo, di centrare il momento giusto.

Sapete chi afferma che il trading sia uguale al gambling? Chi , uscendo perennemente sconfitto, non riesce ad accettare il fallimento.

La stessa cosa, insomma, di chi , avendo fallito la propria carriera da calciatore o di qualsiasi altra disciplina artistica o sportiva, parlandone, accampa scuse di ogni tipo o profetizza di oscure trame, ordite da chissà quale entità, senza mai ammettere a se stesso per primo, l'amara verità.

La verità è scomoda per noi esseri umani!

Il trading, a me personalmente, ha dato disciplina e capacità di accettare le sconfitte per i miei deficit ,  e se solo avessi tentato di dare la colpa del mio fallimento a qualsiasi altra motivazione che non fosse direttamente connessa a me stesso, di certo oggi mi occuperei di altro.

Le postazioni, quindi, rimangono ferme, senza indicare alcuna direzione.

Intorno ad un tavolo, con la classica cartina della zona di guerra sul tavolo, si cerca di fare il punto della situazione, e di approntare nuove strategie.

Il Petrolio resta assestato sui 41 dollari al barile, il Nasdaq ha corretto dopo il volo oltre gli 11000, ma permane ancora in trend rialzista.

Sotto i 10200 punti, si incrinerebbe leggermente il trend sontuosamente seguito negli ultimi mesi.

Una correzione potrebbe portarlo sui 9900 punti, prima e 9400 punti successivamente.

Avvenimenti che possono accadere anche molto velocemente, specie nei mesi estivi.

Chi continua a crescere senza sosta è il Gold, ormai a quota 1900 punti.

E' questo, a mio modo di vedere , il punto critico di tutto questo  strano momento dei mercati finanziari.

Non può salire ogni mercato, azionario, obbligazionario e beni rifugio, senza una regola logica.

E' bene esserne consapevoli.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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