Etf sotto la lente: quello da +138% (in un anno) diventerà certamente più volatile


È la straordinaria performance dell’Ishares Global Clean Energy, che trae profitto dal boom dell’economia verde. Numeri alla mano, quanto potrebbe salire ancora.

Hot markets

Non avviene spesso di riscontrare Etf con performance così muscolose come quelle che hanno caratterizzato l’Ishares Global Clean Energy durante il 2020. Complici il successo di Biden e dei Democratici - che fanno dell’energia pulita negli Usa uno dei propri cavalli di battaglia – nonché la diffusione del Covid e il nuovo aumento del prezzo del petrolio, le azioni della “clean energy” hanno corso all’impazzata, con un inevitabile effetto spinta per il relativo Etf. Che in un anno ha segnato un +138%.

Il grafico (tratto da ProRealTime) è molto eloquente da questo punto di vista.

Prima di valutare le possibili evoluzione è il caso di fotografare velocemente le caratteristiche dell’Etf.

Isin

IE00B1XNHC34

Valuta denominazione

Usd

Distribuzione dividendi

Sì semestrale (maggio e novembre)

Rendimento in corso

0,45%

Volatilità media

38,2%

Replica

Fisica

Quali possono essere le prospettive per i prossimi mesi? Il grafico di cui sopra evidenzia:

1°) l’assenza di resistenze di riferimento, dati i continui massimi assoluti che l’Etf ha messo a segno;

2°) un primo supporto sui 10,32, molto lontano dalla quotazione di chiusura ieri sera a 14,59 euro;

3°) gli indicatori – non presenti nel grafico – testimoniamo di un forte ipercomprato, che potrebbe portare a una fase correttiva nel breve/medio termine.

Calcolando dei parametri matematici (pivot points) si trovano dei possibili punti di arrivo nei 15,38 e poi nei 17,1 euro, quindi ben oltre le ultime quotazioni. Naturalmente si tratta di stime teoriche. Le valutazioni del mercato per il 2021 vanno in una direzione che sembra abbastanza chiara:

● è probabile che si assista a una divergenza di trend delle azioni “green” dopo la forte accelerata del 2020. Quindi non più tutte in crescita ma solo quelle più redditizie in prospettiva;

● l’alternativa che piace è rappresentata dalle “utilities”, con un avvicendamento a minore tasso di rischio, pur in presenza di un forte impegno nella direzione delle energie verdi, sebbene meno amplificate nei movimenti rispetto alle azioni dell’eolico e del solare.

La corsa dell’Etf Ishares Global Clean Energy ha quindi i giorni contati? Probabilmente no ma la volata del 2020 difficilmente potrà proseguire con altrettanta veemenza. Preferibile quindi passare da un “buy and hold” a una gestione più tecnica, in presenza di un tasso di volatilità presumibilmente in crescita.