Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci


Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci

 

Piano Bar di Virginio Frigieri                                                 03/10/2021

Indici Azionari USA

Questa settimana voglio iniziare con un doppio grafico che ripercorre la storia dell’ultimo anno non tanto per il gusto di citarmi addosso ma solo per verificare se gli strumenti dell’A.T che utiliziamo come il pane hanno funzionato o meno.

La parte sinistra del grafico ripropone la figura pubblicata su Piano Bar del 22 novembre scorso. Su scala Daily viene tracciato il canale di terminazione di Elliott relativo allo sviluppo di onda (5) e le proiezioni di Fibonacci relative alla conclusa onda 4 per determinare i target possibili di onda 5. L’intersezione tra le linea mediana e superiore del canale di trend con le proiezioni del 138,2%, del 200% e del 300% forniscono tre precisi target contrassegnati dai pallini azzurri. L’ultimo indica un target di 35.502 punti.

Nella parte destra si vede il grafico pubblicato su Piano Bar del 24 gennaio di quest’anno. Qua siamo su scala Weekly e il canale di terminazione è quello di grado superiore ovvero costruito partendo non dai minimi di onda 2 e 4 come nella parte sinistra, bensì dai minimi di onda (2) e (4) (l’onda (2) non è visibile perché è molto più indietro). Come si vede i prezzi hanno da poco sfondato il canale ed io prontamente, applicando gli insegnamenti di Jeffrey Kennedy, ho allargato il canale di terminazione del 50% tirando una quarta linea azzurra. Poi al solito col metodo del “Reverse Fibonacci” ho messo le proiezioni del 138,2% e del 200% applicate all’estensione di onda (4)  (a sinistra avevamo proiettato l’onda 4, quindi non fate confusione). L’intersezione tra la trendline del canale aumentato e la proiezione del 200% determina un target di 35.805 punti. Tenete presente che quando si fanno questi giochini si va a spanna (ovvero tirando di ritracciamenti di Fibonacci a mano col mouse) per cui c’è sempre un margine di errore. Se si vuole essere precisi al millimetro una volta messi i ritracciamenti/proiezioni bisogna entrare in manutenzione e scrivere a mano l’esatto punteggio dell’indice relativamente al minimo e al massimo che si sta considerando. Nel nostro caso avrei dovuto scrivere a mano esattamente il massimo di onda (3) e il minimo di onda (4). Non l’ho fatto allora, ma lo faccio oggi giusto per puntiglio e lo vediamo nel prossimo grafico.

Inserendo a mano i valori esatti del massimo di onda (3) e del minimo di onda (4) la proiezione del 200% porta a un target di 35.688 punti. Il 16 agosto il Dow Jones Industrial Average ha raggiunto quota 35.631,10 punti, aderendo in buona sostanza alle proiezioni dei prezzi che avevamo individuato molti mesi prima. L'S&P 500 ha registrato un rally fino al 2 settembre e il NASDAQ Composite ha raggiunto il picco il 7 settembre. Il massimo in ritardo del NASDAQ ricorda la sequenza di topping diffusa al massimo nel 2000 e di nuovo al massimo nel 2007. Molti altri importanti titoli globali indici e vari giochi speculativi hanno raggiunto il picco molto prima anche a lungo termine, come la Cina nel 2007, l'indice FTSE 100 (Londra) e l'indice Hang Seng (Hong Kong) nel 2018, l'indice IPOX SPAC e l'indice EWI dei veicoli elettrici in febbraio di quest'anno e bitcoin ad aprile. In generale si dice che i massimi sono affari diffusi; più tempo impiegano a completare il processo di topping, più grande tenderà ad essere il conseguente mercato ribassista.

Dal punto di vista dei nostri modelli d’onda, adesso abbiamo i tre principali indici Dow Jones, (la media industriale, la media dei trasporti e la media delle utility), che ora viaggiano allineati in un mercato ribassista, come mostrato dalle etichette delle onde su questi grafici. Il Dow Jones Utility Average è un buon esempio di un gruppo di azioni che è uscito tranquillamente dal mercato rialzista qualche tempo fa. Le Utilities hanno registrato il massimo storico il 20 febbraio 2020; non si sono mai completamente riprese dal crollo del mercato del 23 marzo 2020. Durante quel declino, sia gli industriali che i servizi di pubblica utilità sono scesi del 38,4% in un arco di soli 24-27 giorni di negoziazione, mentre la media dei trasporti è crollata del 43% in 41 giorni di negoziazione.

Al vertice dell'onda Supercycle (III) nel 1929, il Dow Jones Utility Average è stato l'ultimo degli indici Dow a salire e successivamente a crollare. Qui, al vertice dell'onda Supercycle (V), è stato il primo dei tre indici a raggiungere il picco.

Il rally da marzo 2020 ha portato sia la media industriale che quella dei trasporti a nuovi massimi, ma la media delle utility è rimasta indietro, facendo registrare un massimo dell'ondata primaria [2] a 952,76 il 2 settembre 2021, lo stesso giorno in cui l'S&P 500 ha raggiunto il suo massimo storico. Da allora, il settore S&P 500 Utility ha chiuso la giornata per 14 giorni consecutivi, in negativo. (è la serie di perdite giornaliere più lunga della sua storia). Le serie di chiusura di solito non sono casuali. Tendono a verificarsi all'inizio delle onde, nella parte centrale di un'onda di impulso (terza di terza) e talvolta alla fine delle onde. Il fatto che questa serie di sconfitte provenga proprio dal massimo dell'onda primaria [2] indica che è il calcio d'inizio per la discesa dell'onda primaria [3] , un calo che sarà maggiore del calo del 43% nell'ondata [1] .

Sempre su questa rubrica abbiamo più volte mostrato la divergenza (o se preferite mancata conferma) tra il DJI che continuava a salire mentre il DJT da diversi mesi scendeva.

La data del massimo di chiusura per il Dow Jones Transportation Average rimane il 7 maggio, mentre il massimo di chiusura per il Dow Jones Industrials si è verificato il 16 agosto. Se entrambi gli indici continuano a scendere, la non conferma della Dow Theory diventerà un segnale di mercato ribassista della Dow Theory con una chiusura inferiore a 33.290 nel Dow Jones Industrial, il precedente minimo intermedio del 18 giugno.

L'indice NASDAQ 100 ha completato l'onda intermedia (5) e l'onda primaria [5] a 15,701,40 il 7 settembre. All'interno dell'onda intermedia (5), l'onda minor 1 è stata l'onda più estesa, che non è frequente e a seguire la 3 e la 5 che è terminata anche le dopo aver flirtato con la trendline superiore del canale di terminazione di Elliott. Ora si iniza a delineare un mercato ribassista che se si confermerà e si consoliderà ha un potenziale ribassista enorme.

Anche l’S&P500 è in scia con i suddetti indici con la sola differenza che qua è stata galeotta le mediana del canale di terminazione di Elliott con cui l’indice ha flirtato per diversi mesi a volte leggermente sopra a volte sotto, ma alla fine non ha mai trovato la forza di puntare alla riva opposta.

Oltre ai modelli grafici molti altri indicatori che investono la psicologia del trading convergono verso scenari negativi. Quando, come vediamo negli ultimi tempi, si arriva al “totale disprezzo per il denaro” il segnale che ne deriva è un segnale di vendita. E’ già successo nel marzo del 2000 quando il rapporto tra liquidità e attività dei fondi comuni era sceso al 4,34%. Quello che ne seguì fu un crollo del 51% dell’S&P500 nei 31 mesi successivi. Diversi indicatori di sentiment si sono ritirati dai livelli storicamente estremi nelle ultime settimane, ma il grafico sottostante pubblicato sul mensile di Elliott Wave International mostra che non è così per diverse misure di liquidità. Quando si tratta di contanti, (ultima rete di sicurezza) vediamo che gli investitori non sono mai stati così fragili come lo sono ora. Al 2,04 %, ad esempio, la media di 10 mesi del cash-to-asset detenuto dai gestori di fondi comuni è, incredibilmente, meno della metà di quella che era alla fine della dot.com mania nel 2000. Il terzo grafico di questa slide mostra il rapporto di liquidità nei fondi del mercato monetario dell'Investment Company Institute come percentuale della capitalizzazione di mercato di S&P (il rapporto del mercato monetario al dettaglio). L'ultima lettura del 2% è la lettura più bassa nei 41 anni di storia dei dati. Secondo i dati sui fondi comuni di investimento di Rydex, uno storico disprezzo per il denaro è continuato per gran parte di settembre. La percentuale delle attività totali investite in fondi del mercato monetario come percentuale delle attività totali in indici rialzisti e fondi di settore è scesa al minimo storico dello 0,06% e vi è rimasta per 13 giorni di negoziazione tra il 1 settembre e il 21 settembre. Nel gennaio 2020, quando le partecipazioni del mercato monetario Rydex sono scese allo 0,10% dieci volte in un mese, abbiamo avuto a seguire un calo del 35% sull’S&P500 fino al 23 marzo 2020.

Il grafico in basso mostra un'altra esposizione senza precedenti alle azioni. La cifra Net Cash Available to Invest sottrae le passività o il debito di margine detenuto dagli investitori presso le aziende membri della Borsa di New York dai crediti gratuiti, che sono essenzialmente gli stessi del denaro. I maggiori deficit netti generalmente arrivano ai massimi del mercato azionario. L'ultimo dato di agosto è di -493.3 miliardi di dollari, che è decisamente un record. Il deficit è più di 3,7 volte quello che si è verificato al picco del marzo 2000.

I livelli di liquidità nel corso degli anni, sono una rappresentazione concreta di ciò che stanno facendo gli investitori rispetto a un'inferenza o una domanda su come si sentono. A questo punto, l'impegno degli investitori nei confronti delle azioni continua ad aumentare poiché agiscono secondo la mentalità "buy-the-dip". Bloomberg riferisce che martedì, un record giornaliero di 857 milioni di dollari è stato versato nel fondo quotato in borsa ProShares UltraPro QQQ, che mira a triplicare le prestazioni del NASDAQ 100 utilizzando derivati, quindi anche così, sembrerebbe che la mentalità del "compra il tuffo" stia svanendo. Una ricerca su Google di notizie per "buy the dip" e "stock market" produce 261 risultati per la settimana terminata il 16 agosto, il giorno del massimo per il Dow Industrials. La stessa ricerca trova 202 articoli nella settimana terminata il 2 settembre, giorno del massimo di chiusura dell'S&P. Per l'ultima settimana che termina mercoledì, la ricerca trova solo 132 riferimenti. E alcuni articoli sono ora in realtà contro l'idea stessa. Perché, “Comprare il tuffo” non funziona, dice un titolo del Washington Post il 25 settembre. I veri tuffi devono ancora venire quasi del tutto. I più grandi saranno seguiti da alcuni rally dall'aspetto impressionante; un segno della loro fine sarà probabilmente l'improvvisa ricomparsa dei compratori del tuffo.

C’è poi un ultimo aspetto che ultimamente sta diventando preoccupante che sono i market mover (presunti esperti) con eserciti di seguaci in rete.

Una vecchia pubblicazione del ’97 di Robert Precther annotava come durante periodi di “mania” si scatena un aspetto molto umano per cui nessun professionista prudente viene percepito come un valore aggiunto. Al contrario un professionista con una conoscenza della storia e del valore alla fine viene giudicato come un impedimento al successo. Questo aspetto dimostratosi molto vero nel 2000 torna a mostrare la sua validità oggi. Recentemente un articolo del Wall Street Journal mostrava appunto che la recente perdita di rispetto per la professionalità degli investimenti è più pronunciata che mai:

Tradotto: “queste celebrità di internet, molti dei quali senza esperienza di investimento professionale, hanno accumulato eserciti di seguaci. Un segreto per il successo sui social media: essere sempre ottimisti. Ora una nuova generazione di Jim Cramer è sorta sui social media con un seguito enorme e si pone come guida per questi neofiti del mercato. Molti di questi influencer non hanno una formazione formale come consulenti finanziari e non hanno nessun background negli investimenti professionali, il chè li porta a scegliere titoli in base ai capricci dell’opinione popolare.”

I giovani non ascoltano le opinioni degli esperti, cercano invece una road map su come realizzare grandi profitti. Molti non si preoccupano nemmeno delle qualifiche di coloro che danno il consiglio. Ciò che è popolare sono solo le storie di successo e i suggerimenti utili". Un accenno di ribasso diventa subito impopolare. “Molti influencer riferiscono che quando pubblicizzano un investimento, ottengono quasi sempre le visualizzazioni di pagina che desiderano, ma se il messaggio è ribassista, gli spettatori si voltano dall'altra parte o, peggio, attaccano il messaggero con feroci insulti”. 

Un professore di marketing della New York University lo definisce un "atteggiamento di resa alla narrativa o altro". Se dici che il bitcoin o qualsiasi altro titolo è sopravvalutato   i  seguaci iniziano ad attaccarti. Quando un "influencer" online ha messo in guardia contro l'acquisto di AMC, un popolare “meme stock” , ha perso migliaia di abbonati. Mentre i suoi video con titoli positivi in ​​genere ottengono 200.000 visualizzazioni, quelle "che hanno opinioni negative su un'azienda o un settore raramente ottengono più di 60.000 visualizzazioni". Questo ci riporta all’imperativo rialzista, che si manifesta così potentemente nelle orde di contanti in diminuzione degli investitori.

L'attuale ottimismo del mercato ha eclissato quello del 2000 in un altro modo sottile. Nel gennaio 2000, i professionisti e le istituzioni che un tempo conoscevano meglio i mercati cercavano di assecondare i sogni di borsa del piccolo risparmiatore. Ora i professionisti stanno copiando le strategie del piccoletto. Un altro articolo del Wall Street Journal, intitolato "The Humbling of the Experts", afferma che i giocatori affermati di Wall Street ora "prendono spunto dai trader dilettanti". "I professionisti di Wall Street ora seguono i dilettanti per i segni di dove si dirigerà il mercato". Quindi ora è ufficiale: l'inesperienza è prova di raffinatezza!. Quando inizierà il mercato ribassista, ne vedremo delle belle!

A questo punto ci sarebbe qualcosa da dire anche sulle cripto valute ma vedo che sto andando lungo, per cui magari questo argomento lo teniamo per un prossimo articolo.

Previsioni di Borsa : Bond USA rendimenti e prezzi

Il Trentennale americano ha rotto il supporto e abbiamo aperto una posizione short. Ora dovrebbe fare un retest dal basso del supporto (ora diventato resistenza) e quindi scendere di brutto.  Seguiamo e speriamo di goderci il viaggio.

Previsioni di Borsa : Dollar Index e EUR/USD

Sul Dollaro ci siamo messi short, ma l’onda [2], all’ultimo ha deciso di allungare verso il target successivo del 200%. In ogni caso il modello ribassista non è negato e la chiusura di venerdì fa ben sperare, per cui non chiudiamo a posizione e vediamo se la prossima settimana si rimette in carreggiata.

Approfitto per dire che l’EFT acquistato, come ci ha giustamente segnalato una lettrice, non ha leva 3 ma 5. Mi scuso per l’errore.

L’Euro in ogni caso muoverà in senso uguale contrario al dollaro.

Metalli Preziosi

Oro:

L’oro in settimana ha messo a segno un rimbalzo che dovrebbe essere l’inizio dell’onda (3), ma potrebbe essere anche l’inizio di una B di (2). Di oro in portafoglio ne abbiamo per cui non c’è fretta. Vediamo dove possiamo eventualmente aggiungere un lotto.

Platino:

Anche il Platino sembra finalmente impostato al rialzo. Cerchiamo un punto di rientro.

Argento:

L’argento ha bucato al ribasso i 21,56$ per cui tecnicamente il flat è completo. Non posso escludere che l’argento voglia ritoccare meglio quel minimo, ma il rialzo è alle porte. Più in generale il Daily Sentiment Index sui preziosi ha toccato punti talmente bassi che lasciano presagire un rally su tutti i preziosi.

Elliott in pillole

I Triangoli:

Dopo aver visto Flat e Zigzag, questa settimana affrontiamo l’ultima famiglie di onde correttive che sono i Triangoli.

Qua occorre subito fare chiarezza perché è l’unico argomento su cui l’analisi tecnica tradizionale e la teoria delle onde di Elliott non vanno d’accordo.

Cito dal Martin Pring terza edizione pagina 93 Cap.5 Par. 10:

“i triangoli sono forse i più comuni tra tutti i modelli di prezzo trattati in questo capitolo, ma sfortunatamente i meno attendibili. I triangoli possono essere formazioni di consolidamento o di inversione e possono essere raggruppati in due categorie: simmetrici o rettangoli.”

In parole povere non ci sono regole sul numero di movimenti che devono formare un triangolo (a volte vediamo costruire dei triangoli anche con solo 2 minimi e un massimo o due massimi e un minimo. Alla fine si guarda solamente da che pare del triangolo escono i prezzi: se i prezzi escono dalla parte superiore il triangolo sarà rialzista, se escono dalla parte inferiore sarà ribassista.

Chiuso questo preambolo, diciamo subito che nella teoria delle onde di Elliott i triangoli sono SEMPRE e SOLO figure di continuazione del trend. Sono figure tipiche delle onde correttive che pertanto troveremo sulle onde 2, 4, e B. Su un cinque onde rialzista terminato il triangolo su un onda 2 o 4 i prezzi devono uscire al rialzo (nella direzione del trend principale. Su un cinque onde ribassista ovviamente il contrario. Parlando di cinque onde rialzista o ribassista si intendono anche i movimenti impulsivi di un’onda correttiva e quindi su onde A e C sulle rispettive subonde correttive 2 o 4 di (A) e 2 o 4 di (C) .

Oltre a questi presupposti nella teoria delle onde di Elliott, un triangolo a prescindere dal tipo DEVE svilupparsi SEMPRE in 5 sub-onde sovrapposte di 3 movimenti ciascuno.

Quindi per riprendere le definizioni precedenti avremo:

Flat             (3-3-5)                  nomenclatura : A-B-C

Zigzag         (5-3-5)                       “        “      : A-B-C

Triangoli     (3-3-3-3-3)                  “        “      : A-B-C-D-E

Elliott classifica i triangoli in tre gruppi:    

  •                            Triangoli di contrazione/running
  •                            Triangoli di barriera (o rettangoli)
  •                            Triangoli di espansione

Nei Contracting Triangle come si vede nella figura successiva, l’onda A è la più lunga e le successive BCDE si sviluppano all’interno del suo specchio (inside). Nei Running Triangle al contrario l’onda A è più corta per cui la successiva onda B a volte anche altre si sviluppano al di fuori dello specchio di onda A (outside).

alla prossima

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