NASDAQ100 WEEKLY - Ottima settimana per l'indice tecnologico che fa registrare nuovi massimi assoluti !


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OTTIMA SETTIMANA DI RIALZI SUL LISTINO TECNOLOGICO CON NUOVI MASSIMI STORICI.

Wall Street ha aperto la settimana borsistica con un’iniziale discesa marginale per poi iniziare nuovamente a macinare record su record fino al fine settimana, segnando l'undicesimo progresso su 13 sedute, con un Dollar index a 94,30 (appena sotto i massimi di periodo) davvero non è poco. Ad aiutare gli indici, in particolare il Nasdaq 100, i dati trimestrali economici delle Big Tech (accoglienze euforiche alla trimestrale di Google e Microsoft, meno per Apple ed Amazon ma che si riprendono nel finale di settimana) e l'eccezionale allungo di Tesla, giunta a guadagnare oltre il 10% dopo che Hertz ha annunciato un contratto per 100.000 auto elettriche da inserire nella sua flotta. Per effetto del rialzo Tesla è ora la quinta società più grande del mondo come capitalizzazione, dopo Apple, Microsoft, Google e Amazon. Il suo peso sul Nasdaq 100 (circa 5%) aggiunge praticamente mezzo punto al progresso dell'indice.

Di contro, purtroppo, questi dati mascherano un po' una situazione di generale debolezza per indici e settori meno battuti (col Russell 2000 Small Cap che cede oltre l'1%) e con accoglienze assai più tiepide per le trimestrali non drammatiche di altri titoli meno capitalizzati, come Twitter, Deutsche Bank, Texas Instruments, Fiserv, etc. tutte giù del 10% più o meno.

Ma in generale la stagione delle trimestrali continua a mostrare un andamento molto positivo, con oltre l'80% delle aziende a battere le stime per i dividendi ma, come segnalato negli articoli delle scorse settimane, la sorpresa media non è più a 2 cifre (vedi grafico sotto) il che è un peggioramento rispetto agli scorsi trimestri (riquadro in basso a sinistra del grafico):

Un supporto ai mercati è arrivato anche dalle notizie sul fronte politico con i Dem che hanno finito di scrivere il disegno di legge riveduto da 1,75 trilioni $, quindi inviarlo al Comitato per le regole per l’approvazione nella giornata di lunedì e tenere le votazioni finali alla Camera martedì.

Per quanto riguarda la CINA, il Modern Land China è il quarto developer cinese a non aver pagato gli interessi su un bond offshore, mentre c’è stato un nuovo “fuggi, fuggi” su alcuni bond dell’ennesimo developer Kaisa Group. Continuano quindi ad aumentare le pressioni sul settore immobiliare cinese, con Evergrande che sul filo di lana ha pagato un altro coupon da 45.2 milioni su un bond in dollari, evitando ancora una volta il default tecnico. Diversi creditori della società che avevano acquistato il bond con scadenza 2024 hanno fatto sapere di aver ricevuto il pagamento delle cedole dovute nell’ultimo giorno del cosiddetto “periodo di grazia”. Nel frattempo, le autorità politiche cinesi stanno vagliando l’ipotesi di una property tax. Lo State Council del partito cinese ha ricevuto l’approvazione per testare il nuovo regime per cinque anni in alcune regioni del Paese.

Prosegue il “testa a testa” fra le autorità statunitensi e cinesi.

La Federal Communications Commission degli Stati Uniti, un'agenzia governativa indipendente supervisionata dal Congresso, martedì ha votato all’unanimità per annullare il permesso di operare negli Stati Uniti per l'unità di China Telecom (Americas) Corp., uno dei tre principali fornitori di comunicazioni in Cina. China Telecom si è vista cancellare il permesso di esercitare in USA da parte della Commissione Federale per le Comunicazioni. Un monito che certe questioni sono ancora presenti sui tavoli, nonostante l'amministrazione Biden dichiari di adoperarsi per migliorare le comunicazioni tra le maggiori economie del mondo.

Rimanendo sulla Cina, il dialogo con gli Stati Uniti ha visto uno step importante con il secondo dialogo tra la Yellen e vice premier cinese Liu He. La Cina ha definito la conversazione come costruttiva, dichiarando che le parti hanno raggiunto un accordo per rafforzare la comunicazione tra i due Paesi e per un maggiore coordinamento sulle politiche macroeconomiche.

Passando alla politica monetaria, la Bank of Canada ha annunciato la fine del suo programma di acquisti e segnalato un possibile rialzo dei tassi già nella prima metà del 2022. La mossa ha colto di sorpresa gli investitori causando un balzo di 18 bps del 2 anni canadese (con impatto su quello USA in simpatia) generando diffusi e bruschi cali dei rendimenti sulle parti lunghe (10 e 30 anni) che hanno lasciato attoniti gli operatori, in un periodo caratterizzato da pressioni sui prezzi così forti.

Mentre per quanto riguarda la Banca Centrale Europea, l’annuncio della Lagarde, a margine della riunione sui tassi, circa la decisione di comunicare la fine del PEPP a Marzo 2022 già in questa riunione senza attendere quella di dicembre, ha prodotto come risultato che i tassi reali, che erano crollati ai minimi storici di -1.81% sul 10 anni, hanno recuperato 11 bps con i tassi nominali stabili.

Anche in USA fenomeni analoghi hanno spinto i tassi reali sotto -1%.

Per quanto riguarda i breakeven inflation, salita vertiginosa ad inizio settimana fino a toccare il 2,69% (massimo da maggio 2006), situazione più che altro dovuta ad un brusco abbassamento dei tassi reali, poi sono susseguite 4 sedute con una discesa dei tassi nominali in combinazione con una piccola risalita di quelli reali. Quando e se il movimento sui breakeven dovesse interrompersi, avremo o un aumento dei tassi reali, o un calo di quelli nominali. Staremo a vedere.

Passiamo ora all’analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Ottima settimana per l’indice tecnologico che riesce a far registrare nuovi massimi storici a 15856.90, oltre a tornare al comando della migliore performance annuale rispetto agli altri indici USA (grazie anche a Tesla come abbiamo riportato), nonostante la forza del dollaro e dei rendimenti, ma la stagione delle trimestrali economiche, pur non brillando come le precedenti, ha fornito la benzina necessaria per la prosecuzione del rialzo. Con la dovuta attenzione all’indice di RSI che sfiora la zona dell’ipercomprato, il rialzo ha come primo obiettivo l’area 16150 (estensione dello 0,50% della gamba rialzista b-c-d) e non andiamo oltre, almeno per il momento. Viceversa, eventuali pullback iniziano dall’area 15450 ed a seguire la ben più importante area a 15300 (ritracciamento dello 0,382 della gamba rialzista d-e). La settimana si è chiusa a 15850.47 con un guadagno del + 3,23% che porta l’indice ad un guadagno del + 22.98% da inizio anno 2021.

Ci eravamo lasciati con l’indice S&P500 ad un soffio dal far registrare un nuovo massimo storico e torniamo con una sequela di nuovi massimi nelle ultime due settimane. I motivi sono gli stessi dell’indice tech, con le pubblicazioni delle trimestrali economiche a fare da propellente, anche se in tono minore rispetto ai trimestri precedenti. A livello numerico, il rialzo settimanale si è fermato in area 4600 (estensione dello 0,382% della gamba rialzista b-c-d) con il prossimo obiettivo l’attacco in area 4690 (estensione dello 0,50% di detta gamba). Con il livello di RSI a 69, quindi prossimo all’area di ipercomprato, sono possibili dei pullback che iniziano in area 4540 per estendersi nelle aree di supporto ben più importanti 4520 e 4480. La settimana di contrattazione si è chiusa a 4605.38, con un guadagno del + 1,33%, il che porta ad una performance del + 22,61% da inizio 2021.

In scia agli altri due indici, anche il DOW JONES mette a segno nuovi record, ma senza una vera forza propria. Come si evince dal grafico, da maggio 2021 l’indice presenta una semicurva molto ammorbidita per non dire quasi appiattita, rispetto agli altri due indici azionari che disegnano una retta a 45 o più gradi. Ciò si nota meglio guardando il canale rialzista dal quale i prezzi sono fuoriusciti agli inizi di maggio, per poi ritornarci dentro andando anche sotto la mediana. Del resto le performance del 2020 e 2021 stanno lì a dimostrarlo e prendendo a riferimento sempre il periodo maggio-ottobre 2021 l’indice è cresciuto solo di un misero 2%. Prossimo obiettivo al rialzo l’area 36700, al ribasso le aree 35250 e 35000 (per il momento). Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 35819.56 con un guadagno del + 0,40% il che riporta ad una performance del + 17,03% da inizio anno 2021.

ORO INDEX 

Prima di entrare nel dettaglio dell’ultima settimana operativa sulla commodity, riportiamo delle considerazioni da uno studio fatto da un’importante casa di investimenti sui metalli preziosi, che ci trova molto d’accordo.

Da quando i prezzi sono saliti sopra i 2000 $/oz. per l'Oro ed i 30 $/oz. l’Argento rispettivamente nell’agosto e nel febbraio 2020, essi sono rimasti bloccati per più di un anno, spostandosi in un intervallo di 200 $ per l’Oro e 6 $ per l’Argento. Riguardo al metallo giallo la formazione grafica presenta uno schema a “pennant”.

Dove andranno dopo e se questa conformazione si trasformerà in un breakout da bandiera rialzista dipenderà da alcune cose: dai fondamentali, della tecnica e del sentiment. Nell'apprendimento automatico, gli algoritmi in genere cercano una combinazione di modelli logici, analogici, di correlazione, probabilità ed evolutivi.

Per quanto riguarda i fondamentali, i driver logici dei metalli preziosi sono sempre stati i tassi di interesse, l'inflazione e il rifugio sicuro. L'inflazione sembra diventare più vischiosa di mese in mese e meno transitoria. La crescente carenza di legname, rame, petrolio, gas naturale, container, elettricità e ora manodopera può causare un passaggio permanente a un regime di inflazione più elevato. L'Oro come copertura contro l'inflazione è stata respinta, come dinamica, dagli investitori negli ultimi anni. L'ultima volta che troviamo questa dinamica sui mercati è stata dopo la crisi finanziaria del 2008, quando le banche centrali di tutto il mondo hanno iniziato il QE e l'Oro è passato da 700 a 1900 $/oz. Si è poi scoperto che il mondo aveva molta più capacità di assorbire il debito di quanto non si immaginasse in precedenza. Nel 2012, il discorso sull'inflazione è diventato superato e l'Oro è sceso a 1050 $/oz entro la fine del 2015. Anche la robusta crescita economica e il corrispondente aumento dei rendimenti dal 2013 in poi hanno aggiunto pressione all'Oro. Detto questo, la prossima mossa di un rialzo della commodity può tornare a dipendere dal movimento dell'inflazione.

L’aspetto più interessante riguarda il sentiment. Come detto l'Oro e l'Argento non hanno suscitato molto interesse nel 2021. È stato considerato troppo noioso rispetto all’investimento in criptovalute ed ai mercati azionari roventi. Tuttavia, le banche centrali e la maggior parte delle grandi istituzioni, con una prospettiva più conservatrice, non possono inseguire le attività ad alto rischio o abbandonare i metalli preziosi. Questo è probabilmente il motivo per cui l'Oro non si è ulteriormente frantumato nonostante la tendenza al rialzo da un anno ad oggi dei rendimenti dei titoli di stato in tutto il mondo e dalla certezza di una ripresa degli aumenti dei tassi di interesse (già partiti in alcuni Paesi del globo).

Infine, se vista in termini di correlazioni, la forte correlazione negativa dell'Oro con il dollaro USA è stata persistente nell'ultimo anno, ma la sua correlazione con il rendimento del Treasury a 10 anni è diventata positiva nell'ultimo mese. Ciò significa che se il Treasury USA ha riportato ultimamente una maggiore resa agli investitori, l'Oro ha mantenuto il suo fascino (v. grafico delle correlazioni tra l’ORO ed il Treasury UST, l’ORO ed il Dollaro Index DXY):

Alla luce dei bilanci gonfiati e ancora in crescita delle banche centrali e del loro dominio sui mercati dei titoli di Stato, è probabile che in futuro la relativa attrattiva dell'Oro come bene sicuro superi i titoli di Stato. Il suo fascino assoluto, tuttavia, potrebbe dipendere dalla direzione del dollaro USA, che ha recuperato da un consolidamento lungo un anno e sembra beneficiare dell'afflusso dei capitali sul mercato azionario statunitense.

L'interazione tra dollaro più forte e rendimenti in aumento sembrano aver soppresso l'Oro e l'Argento nel 2021. Ma la resilienza di fondo dei due metalli preziosi sta segnalando che i driver di queste relazioni potrebbero essere cambiati. L'aumento dei rendimenti che riflette l'aumento delle aspettative di inflazione più della crescita economica può essere favorevole ai metalli preziosi. Il dollaro è la nemesi dei metalli preziosi, ma se i mercati azionari subiranno una correzione importante, qualsiasi effetto derivante dai guadagni del dollaro potrebbe essere sopraffatto dall'assalto della domanda di beni rifugio. Con la figura di bandiera dell’analisi tecnica che segnala un breakout ed un’inflazione persistente, l'Oro e l'Argento potranno essere un importante investimento rialzista nei prossimi mesi.

Inizio settimana favorevole per la commodity che, grazie al record di negatività dei tassi reali, riesce a tornare sopra 1.800 $ nonostante la forza del biglietto verde ma poi, come ripetuto diverse volte su queste colonne, appena i prezzi mettono il naso sopra detta area, gli acquirenti scompaiono ed arrivano gli scopertisti che riportano i prezzi in basso, anche se in un’area che, mano mano, si va alzando dai 1740 $/oz. di qualche settimana fa ai 1770 $/oz. di quella appena trascorsa che torna a fungere da area di supporto.

E veniamo agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio. Per quanto riguarda il Platino, continua la fase rialzista del metallo dopo i minimi di Settembre, anche se riuscire a superare i 1100 $/oz. sembra un’impresa. Per quanto riguarda l’Argento la rottura rialzista dei 23,15 $/oz. ha prodotto un’accelerazione dei prezzi fino ai 25 $/oz., doppio massimo che ha ricacciato all’indietro i valori. Importante sarebbe non perdere l’area dei 24 $/oz. La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1783.90 $/oz., con una perdita del - 0,69%, che porta il deficit da inizio anno al – 5,87%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1782.76 $/oz. con una perdita del - 0,53%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES DICEMBRE 2021:

LA POLITICA DEGLI STATI UNITI

Ridimensionamento per il pacchetto di spesa sociale e sul clima, che dalla cifra inizialmente proposta di 3,5 trilioni di dollari nell’ultimo assetto è passato a 1,75 trilioni di dollari, cifra sulla base della quale Joe Biden giovedì ha annunciato di aver raggiunto un accordo con gli oppositori democratici al Senato. Giovedì mattina alti funzionari dell’amministrazione hanno detto che il presidente degli Stati Uniti era “fiducioso che questo assetto conquisterà il voto di tutti i senatori democratici”. Una fiducia minata successivamente dal mancato sostegno pubblico all’attuale assetto da parte del senatore progressista Bernie Sanders e dei centristi Joe Manchin e Kyrsten Sinema; sembra che i tre considerino l’assetto più come una proposta in evoluzione.

Il pacchetto prevede formazione prescolare per bambini di 3 e 4 anni; assistenza all’infanzia sovvenzionata che limita ciò che i genitori pagano al 7% del loro reddito; l’estensione di un anno dell’attuale Child Tax Credit allargata; crediti d’imposta ampliati per 10 anni per energia pulita pubblica e residenziale, inclusi veicoli elettrici; l’estensione per 4 anni degli attuali sussidi legati alla pandemia dell’Affordable Care Act. Sono previsti anche 100 miliardi di dollari addizionali per velocizzare le procedure di asilo, ma per questi fondi sarebbe necessaria l’approvazione del Parlamentarian del Senato (funzionario che si occupa dell’interpretazione delle regole del Senato e della procedura parlamentare), che ha respinto due volte i tentativi dei dem di includere il tema dell’immigrazione in quello che tecnicamente è un disegno di legge di bilancio. Nello specifico, per quanto riguarda gli aspetti sanitari Biden punta ad espandere Medicare e Medicaid (programmi di assicurazione sanitaria federali per persone anziane e per persone con basso reddito) ed anche l’Affordable Care Act, meglio noto come Obamacare. Con l’espansione, Medicare fornirebbe benefici per l’udito. Sarebbero poi garantiti crediti d’imposta fino a 4 milioni di americani non assicurati in stati che non hanno ampliato Medicaid con l’Affordable Care Act. Inoltre Biden pianifica di ridurre i premi per circa 9 milioni di persone che ottengono la copertura attraverso l’Affordable Care Act di una media di 600 dollari a persona. L’attuale assetto non contiene, invece, la proposta per un sistema federale di congedo familiare e medico retribuito, eliminato dal disegno di legge dopo che il senatore Joe Manchin ha detto che non pensa che il programma dovrebbe stare nel pacchetto.

Il gruppo progressista giovedì ha detto che non voterà il disegno di legge sulle infrastrutture, fino a quando anche il disegno di legge di spesa sociale non sarà pronto con il suo testo definitivo. Giovedì pomeriggio la leader del gruppo progressista al congresso, Pramila Jayapal ha dichiarato: “C’è troppo in gioco per le famiglie operaie e le nostre comunità per accontentarsi di qualcosa che successivamente può essere frainteso, modificato o abbandonato del tutto”. “I membri del nostro gruppo non voteranno il disegno di legge sulle infrastrutture senza il Build Back Better Act”. “Lavoreremo immediatamente per ultimare ed approvare insieme alla Camera entrambi gli atti legislativi".

In ambito fiscale, la scorsa settimana i senatori Elizabeth Warren (democratica), Angus King (indipendente) e Ron Wyden (democratico, presidente della commissione finanza del Senato) hanno rilasciato dettagli sulla tassa minima del 15% sulle grandi società. I senatori vogliono proporre la tassa come fonte di entrate per sostenere il finanziamento il disegno di legge Build Back Better.

Secondo un comunicato dei senatori, l’imposta minima sulle società si applicherebbe solo ad aziende che dichiarano pubblicamente più di 1 miliardo di dollari di profitti all’anno per un periodo di tre anni; creerebbe una tassa minima generalizzata del 15% su questi profitti.

Wyden ha dichiarato: “Le aziende più redditizie del paese sono spesso i peggiori trasgressori quando si tratta di pagare la loro giusta parte. Anno dopo anno riportano profitti record agli azionisti e pagano poche o nessuna tassa. La nostra proposta contrasterebbe la più eclatante evasione fiscale delle società garantendo che le aziende più grandi paghino una tassa minima”. C’è stato anche un riferimento diretto ad Amazon, che hanno detto che ha riportato 45 miliardi di dollari di profitti negli ultimi tre anni, e nonostante questo ha pagato una “aliquota fiscale effettiva solo del 4,3%, ben al di sotto dell’aliquota dell’imposta sulle società del 21%”.

Lo scorso fine settimana i leader del G-20 si sono uniti ad un totale di 136 nazioni favorevoli ad un accordo internazionale sulle tasse per rendere l’economia globale più giusta e producente. Stabilendo una tassa minima globale sui redditi esteri, Janet Yellen ed il Dipartimento al Tesoro hanno negoziato una fine della corsa globale verso il basso nella tassazione alle aziende, una corsa finalizzata ad attirare quest’ultime nei propri confini. Una tassa minima globale sposterà la competizione tra le nazioni dagli aspetti fiscali.

Le crescenti interruzioni alla finanza globale e sistemi di pagamento minacciano di rendere meno efficaci sanzioni economiche messe in atto dagli USA, ma anche sanzioni multilaterali. Competitor strategici, Cina e Russia compresi, stanno sviluppando sistemi di pagamenti alternativi per sottrarsi ad una finanza con al centro il dollaro. Ad inizio anno il Segretario al Tesoro Janet Yellen ha dato il via ad una revisione su come si sono evolute le autorità sanzionatorie del Tesoro e su come possono essere rinforzate. Una delle prime osservazioni giunte da questa revisione riguarda l’importanza della collaborazione tra alleati per fare in modo che le sanzioni rimangano efficaci.

Intanto si continua a parlare anche del tetto del debito. Dopo aver alzato il limite del debito ad inizio ottobre, il Congresso dovrà affrontare nuovamente la questione.

Sul debito, dieci anni fa l’attuale leader della minoranza in Senato, Mitch McConnell, lanciò l’idea di conferire al Presidente la responsabilità di alzare il limite di prestito soggetto alla revisione del Congresso. A settembre Yellen ha riferito alla Camera che sosterrebbe un disegno di legge volto a cancellare completamente il tetto del debito o a concedere al segretario del Tesoro il potere di ripristinarlo di tanto in tanto. Il Tesoro dice che senza una misura che alzi o sospenda il limite del debito hanno fondi per pagare le spese del paese solo fino ad inizio dicembre.

Al momento al Congresso ci sono almeno due disegni di legge che potrebbero piacere a Yellen. Uno presentato a maggio dai senatori democratici Chris Van Hollen, Brian Schatz e Michael Bennet, che abrogherebbe il tetto del debito.

Schatz a maggio disse: “Pagare i nostri debiti dovrebbe essere un atto automatico, non un’arma politica usata per fare pressione”. “È chiaro che il tetto del debito non riguarda la responsabilità fiscale, ma un’inutile politica del rischio calcolato”.

Il vice presidente della commissione bilancio alla Camera, Brendan Boyle (democratico), ed il presidente John Yarmuth (democratico) invece hanno presentato il Debt Ceiling Reform Act, norma che solleverebbe il Congresso dalla sua autorità sul limite di prestito e trasferirebbe questo potere al Dipartimento del Tesoro.

Senza una profonda ristrutturazione, ai legislatori restano due opzioni per agire prima della deadline di dicembre. I dem potrebbero provare a convincere dieci repubblicani a votare con loro per fermare l’ostruzionismo del GOP. McConnell ha promesso che tutti i repubblicani si opporranno ad un compromesso sul tetto del debito, dato che i dem per la loro agenda hanno spesso fatto ricorso al Senato al processo di riconciliazione. In questo caso i democratici dovrebbero optare per il processo di riconciliazione anche per aumentare il tetto del debito a dicembre.

LA POLITICA USA – CINA

Consulenti politici e dirigenti nelle industrie sono preoccupati dal fatto che il settore delle imprese non stia pianificando per i problemi di approvvigionamento a lungo termine che potrebbero essere perfino peggiori di quella che è stata una crisi a breve termine. I problemi che ora causano carenze della catena di approvvigionamento termineranno, ma: “ciò che mi spaventa di più è la geopolitica”, ha detto Dewardric McNeal, managing director e analista politica senior a Longview Global. Discussioni politiche su un “riequilibrio” dei semiconduttori e “sovranità della catena di approvvigionamento” o “capacità produttiva minima praticabile” hanno preoccupato McNeal circa il fatto che l’industria sia impreparata per quello che sta arrivando. Se non gestita propriamente, la situazione risultante potrebbe portare ad ordini ad aziende di comprare una certa percentuale di chip nazionali.

Matt Murphy, amministratore delegato di Marvell Technology aveva puntato l’attenzione sulla questione già dagli eventi del 2018 legati all’amministrazione Trump e a Huawei.  Murphy ha detto che la situazione Huawei era "il segnale innegabile se mai fosse stato inviato un segnale su ciò che gli Stati Uniti erano pronti a fare". Ha detto che i politici si stanno occupando di questioni di sostanziale importanza per l’industria, dal furto di proprietà intellettuale alla violazione da parte della CINA delle regole dell’Organizzazione mondiale del commercio, ma il punto fino a quale il governo USA è andato dopo Huawei è stato una sorpresa. Ha aggiunto che la situazione non è cambiata nel modo in cui i funzionari si aspettavano. “Se c’è una sola cosa sulla quale il Congresso ed i funzionari del governo possono essere d’accordo…è la CINA”, ha detto Murphy. “Se Huawei è il preambolo di ciò che verrà, sono ulteriori rischi”.

Uno dei maggiori produttori a contratto di chip al mondo, Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, sta costruendo uno stabilimento in Arizona. Il governo federale inoltre sta considerando la possibilità una spesa extra di 50 miliardi di dollari per costruire un’industria nazionale di chip.

La scorsa settimana il Segretario al Tesoro Janet Yellen ha avuto una videochiamata con il vice premier cinese Liu He. Nel corso del dialogo si è parlato della situazione macroeconomica e delle relazioni bilaterali, secondo una dichiarazione del ministero del Commercio cinese. In una dichiarazione separata il Dipartimento del Tesoro ha fatto sapere che Yellen “ha sollevato francamente questioni di preoccupazione” e che auspica futuri colloqui con Liu He. La CINA ha anche espresso le proprie preoccupazioni sui dazi statunitensi ed il trattamento equo delle aziende cinesi.

LA POLITICA DELLA FED

Con l’aumentare dell’inflazione i trader si aspettano una risposta più aggressiva della FED rispetto a quanto attualmente indicano i responsabili delle politiche. Il mercato prevede almeno due e forse tre aumenti dei tassi di interesse nel 2022. Nelle proiezioni economiche più recenti funzionari della FED avevano indicato una leggera inclinazione verso un aumento l’anno prossimo. Secondo i trader c’è un 65% di possibilità di vedere il primo aumento a giugno, il secondo a settembre con un 51% di possibilità e c’è un 51% di probabilità di vedere un terzo movimento a febbraio 2023, secondo il CME FedWatch Tool.

In una nota David Mericle e Spencer Hill, economisti di Goldman, hanno detto: “Anche se l’indice PCE è la misura dell’inflazione preferita dalla FED, i funzionari guardano diverse misure e sembra sempre più che l’insieme completo di dati sull’inflazione sarà piuttosto caldo a livello annualizzato intorno alla metà del prossimo anno quando terminerà il “tapering”. “Come abbiamo notato recentemente, questo incrementa il rischio di un aumento prematuro nel 2022”.

Questa settimana in calendario ci sono due appuntamenti di rilievo che potrebbero influenzare la futura politica monetaria degli Stati Uniti. Tra domani e mercoledì è prevista la riunione della banca centrale, a seguito della quale ci si attende che la FED annunci che inizierà a liquidare i suoi 120 miliardi di dollari di acquisti mensili di obbligazioni e che concluderà il programma interamente entro la metà del prossimo anno. Il secondo evento di rilievo è la pubblicazione prevista per venerdì del rapporto sull’occupazione di ottobre.

DATI MACROECONOMICI

Il Chicago Fed National Activity Index (un'aggregazione di 84 dati macro del mese), indice mensile rilasciato dalla Federal Reserve Bank di Chicago e che stima l’attività economica generale e le pressioni inflazionistiche correlate, ha deluso parecchio a settembre registrando una contrazione di 0,13 punti. Ad agosto era a 0,05 punti (rivisto da 0,29).

Il dato sulla fiducia dei consumatori rilasciato dal Conference Board ha sorpreso parecchio in positivo nel mese di ottobre passando dai 109,8 punti di settembre (dato rivisto da 109,3 punti), agli attuali 113,8 punti. Il dato di ottobre va in direzione opposta rispetto al consensus, che prevedeva un calo a 108,3 punti. Entrambe le componenti, present situation ed expectations, hanno messo a segno un buon progresso. Ottima anche la percezione del mercato del lavoro. Le attese di inflazione a 12 mesi sono però passate dal 6.5% al 7%.

L’S&P CoreLogic Case-Shiller 20-city Home Price Index valuta le variazioni nel valore del mercato immobiliare residenziale in 20 regioni degli USA. A livello annualizzato ad agosto è cresciuto del 19,7%, rialzo di poco inferiore a quello del mese precedente del 20% (rivisto da 19,9%). Il dato a livello mensile sempre di agosto, invece, registra un +0,9%, rallentando rispetto al +1,5% di luglio.

A settembre il numero di nuove case vendute si attesta a quota 800 mila, numero più alto da aprile ad oggi e più alto del consensus fissato a 760 mila. Ad agosto il dato si era fermato a quota 702 mila (dato rivisto da 740 mila). Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

Il Good Trade Balance di Settembre è risultato assai più elevato delle attese, a causa di un forte calo delle esportazioni (-4.7%) a fronte del quale l'import è salito dello 0.5%. Il dato ha riportato un deficit di 96,3 bln $ contro gli 89,4 bln $ del mese precedente. Con questi numeri le stime del PIL del terzo trimestre verranno abbassate di brutto.

Il dato mensile di settembre relativo agli ordini di beni durevoli evidenzia un leggero calo, precisamente dello 0,4%. Una contrazione più contenuta rispetto a quella dell’1,1% prevista dal consensus. Ad agosto era stata registrata una crescita dell’1,3% (rivista da 1,8%). Il dato sugli ordini di beni capitali che esclude il settore della difesa ed aeronautico, invece, a settembre cresce dello 0,8%; meglio di quanto indicato dal consensus (0,5%) e meglio del dato del mese di agosto (0,5%). I due dati sono rilasciati dall’U.S. Census Bureau.

Per la quarta settimana consecutiva il numero di richieste iniziali di sussidi di disoccupazione registra un calo. Nella settimana terminata il 23 ottobre il numero di richieste si è attestato a quota 281 mila, segnando una contrazione rispetto alle 291 mila richieste della settimana terminata il16 ottobre (dato rivisto da 290 mila) ed andando sotto al consensus di 290 mila. Il livello pre Covid pari a 220.000, non è più così lontano. Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

Il dato preliminare del PIL annualizzato nel terzo trimestre (prima stima) registra un +2%, crescita più lenta rispetto a quella prevista dal consensus, fissato a +2,7%. Evidente il bel rallentamento anche rispetto al secondo trimestre dell’anno, quando era stato realizzato un +6,7%. Se non altro i consumi hanno sorpreso in positivo e avrebbero potuto far meglio senza la scarsità dei semiconduttori che ha limitato, ad esempio, le vendite di auto. Le scorte hanno dato un bel contributo (2.1%) cosa che è negativa in quanto lo smaltimento peserà sui trimestri a venire. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

Il dato mensile relativo ai contratti pendenti di vendita di abitazioni, indicatore basato su contratti immobiliari firmati per abitazioni già esistenti, a settembre segna un -2,3%. Ad agosto era stata registrata una crescita dell’8,1%. Il dato è rilasciato dalla National Association of Realtors.

L’indice dei prezzi di spesa per consumi personali core (ovvero escludendo il settore dell’energia e del cibo) a settembre a livello mensile, come previsto dal consensus, cresce dello 0,2%, rallentando appena rispetto al +0,3% di agosto. A livello annualizzato, invece, a settembre il dato core resta leggermente sotto al consensus di 3,7% crescendo del 3,6%, esattamente come ad agosto. I due dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

Venerdì scorso l’U.S. Bureau of Economic Analysis ha reso noti anche I dati relativi alla spesa ed al reddito personale. A livello mensile, a settembre la spesa personale è cresciuta dello 0,6%, realizzando un rialzo di poco superiore a quello previsto dal consensus (+0,5%), ma rallentando rispetto al +1% di agosto (dato rivisto da 0,8%). A livello mensile a settembre il reddito personale scivola perdendo l’1%, dopo il +0,2% di agosto. Il consensus prevedeva un calo dello 0,2%.

Il dato mensile di ottobre del Chicago PMI, elaborato dall’ISM-Chicago, conferma un’economia che dà segnali di ripresa battendo il consensus fissato a 63,5 punti ed attestandosi a quota 68,4 punti. Dato superiore a quello di settembre, pari a 64,7 punti.

Ad ottobre l’indice di fiducia dei consumatori, elaborato dall’Università del Michigan, rallenta rispetto al mese precedente, passando dai 72,8 punti di settembre agli attuali 71,7. Meglio del consensus, che prevedeva un dato pari a 71,4 punti.

PORTAFOGLI AZIONARI

La Borsa prende e la Borsa dà ! A volte le notizie ti bastonano ed a volte ti premiano, una trimestrale sotto le attese ed una sopra, e così è avvenuto anche in questa settimana per i titoli del Nasdaq Weekly, FISERV e PACCAR. Il primo, nonostante utili e fatturato sopra le attese degli analisti è stato penalizzato fortemente dal mercato, facendogli perdere oltre il – 15% che, de facto, ha preso il nostro livello di STOP. Mentre per il secondo, il mercato ha deciso l’esatto inverso, a fronte di utili e fatturato ben sotto le attese, il titolo è stato premiato con un deciso rialzo ed ha preso il nostro livello di Target. In nessuno dei due casi le previsioni per il trimestre successivo riportavano una contrazione di utili e/o fatturato. Oramai dopo tanti anni siamo abituati a tali disallineamenti “dati/mercato”, ma vacci a capire qualcosa. In compenso, anche se a malincuore, ci lascia dopo ben 9 mesi il titolo italiano CAMPARI sul quale avevamo già portato a casa un tozzo di pane (+ 10,0%) con la metà della posizione in febbraio. L’ascesa in questi mesi è stata inarrestabile e prima o poi doveva prendere il nostro livello di “trailing Stop”. Comunque con la seconda metà della posizione portiamo a casa un altro bellissimo 36,89% che ci permette di accumulare altri tozzi di pane per il prossimo anno. Comunque non finisce qui, in quanto il titolo è ottimo e contiamo di rientrare se ce ne darà la possibilità. 

Ottime soddisfazioni anche nel Portafoglio “The Challenge” con la vendita a Target del titolo cinese, quotato al Nasdaq, LI AUTO. Con una performance del + 25,99% il titolo ci ripaga delle sofferenze patite a causa delle restrizioni del governo cinese su titoli di determinati settori che non comprendevano certo il settore automobilistico ma, come spesso accade, il mercato mette tutto e tutti nel calderone prima di ravvedersi. Inoltre, bene anche la vendita a pareggio del titolo del Nasdaq, ANSYS, visto che dal gennaio scorso non ha fatto altro che stare in una sfiancante lateralità e che ci permette di liberare liquidità. Infine rimaniamo sempre in attesa sugli acquisti degli ETF su settori innovativi, anche se alcuni sono già (purtroppo) partiti

Alla prossima.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA. PER MANCANZA DI SPAZIO NE RIPORTIAMO UNA PARTE CON L’ALTRA PREVISTA PER LA PROSSIMA SETTIMANA.

ADVANCED MICRO DEVICES + 1,12%. La società di semiconduttori con strutture in tutto il mondo che opera in due segmenti: soluzioni informatiche e soluzioni grafiche e visive, ha riportato utili nel terzo trimestre 2021 pari a 0,73 $/az. su un fatturato di 4,31 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,67 $/az. su un fatturato pari a 4,12 mld $. I ricavi sono cresciuti del 54,0% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato nel quarto trimestre 2021 tra i 4,40 ed i 4,60 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 4,25 mld $.

Lisa Su, CEO di AMD, ha affermato: "AMD ha registrato un altro trimestre record in quanto le entrate sono cresciute del 54% e l'utile operativo è raddoppiato anno su anno. Le spedizioni di processori EPYC di terza generazione sono aumentate in modo significativo nel trimestre in quanto le vendite dei nostri data center sono più che raddoppiate di anno in anno. L’attività ha registrato un'accelerazione significativa nel 2021, crescendo più rapidamente del mercato in base ai nostri prodotti di leadership e ad un lavoro incessante”.

ALPHABET + 6,02%. La Società che offre ricerca, pubblicità online, sistemi operativi e piattaforme, prodotti aziendali e hardware, ha riportato utili nel terzo trimestre 2021 pari a 27,99 $/az. su un fatturato di 65,12 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 23,48 $/az. su un fatturato pari a 63,34 mld $. I ricavi sono cresciuti del 41,0% su base annua.

Sundar Pichai, CEO di Google e Alphabet, ha dichiarato: "Cinque anni fa, ho definito la nostra strategia per diventare un'azienda AI-first. I risultati di questo trimestre mostrano come i nostri investimenti ci consentono di creare prodotti più utili per le persone e i nostri partner. I continui miglioramenti di Ricerca Google ed il nuovo Pixel 6 sono ottimi esempi. E mentre la trasformazione digitale e il passaggio al lavoro ibrido continuano, i nostri servizi cloud stanno aiutando le organizzazioni a collaborare e a rimanere al sicuro. Alphabet riporta entrate pubblicitarie di Google nel terzo trimestre pari a 53,13 mld $ rispetto ai 37,1 mld $ di un anno fa. Le entrate pubblicitarie di YouTube nel terzo trimestre sono pari a 7,2 mld $ rispetto ai 5,0 mld $ nello stesso trimestre dell'anno precedente. Inoltre i ricavi di Ricerca Google e altre entrate sono pari a 37,93 mld $ rispetto ai 26,34 mld $ di un anno fa. Infine le entrate di Google Cloud sono pari a 4,99 mld $ rispetto a 3,44 mld $ di un anno fa”.

AMAZON + 1,11%. La società è un rivenditore online che vende i propri prodotti e quelli di terzi attraverso il proprio sito web, inoltre vende in abbonamento, pubblicità e hosting Web, ha riportato utili nel terzo trimestre 2021 pari a 6,12 $/az. su un fatturato di 110,80 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 8,92 $/az. su un fatturato pari a 111,60 mld $. I ricavi sono cresciuti del 15,3% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato del quarto trimestre 2021 tra i 130,0 ed i 140,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 142,05 mld $.

Andy Jassy, ​​CEO di Amazon, ha dichiarato: "Abbiamo sempre detto che di fronte alla scelta tra l'ottimizzazione dei profitti a breve termine rispetto a ciò che è meglio per i clienti a lungo termine, sceglieremmo sempre quest'ultimo, e così abbiamo fatto durante ogni fase di questa pandemia. Nei primi mesi di COVID-19, i dipendenti di Amazon hanno giocato un ruolo essenziale per aiutare le persone a proteggersi con i necessari DPI (dispositivi di protezione personale), cibo e altri articoli necessari e abbiamo lavorato a stretto contatto con aziende e governi per sfruttare AWS (la piattaforma cloud di Amazon) per mantenere la continuità aziendale mentre rispondevano alla pandemia. I clienti hanno apprezzato questo impegno, che fa parte di ciò che sta guidando l'accelerazione della crescita di AWS dello scorso trimestre al 39% anno su anno; ma ha anche guidato investimenti straordinari nelle nostre attività per soddisfare le esigenze dei clienti. Un esempio è che abbiamo quasi raddoppiato le dimensioni della nostra rete di evasione ordini dall'inizio della pandemia. Nel quarto trimestre, prevediamo di sostenere diversi miliardi di dollari di costi aggiuntivi nella nostra attività Consumer, poiché gestiamo la carenza di manodopera, l'aumento dei costi salariali, i problemi della catena di approvvigionamento globale e l'aumento dei costi di trasporto e spedizione, il tutto facendo tutto il necessario per ridurre al minimo l'impatto sui clienti e sui partner di vendita durante le festività natalizie. Sarà costoso per noi a breve termine, ma è la giusta priorità per i nostri clienti e partner".

AMERICAN AIRLINES – INV.%. La compagnia aerea statunitense, ha riportato una perdita sugli utili nel terzo trimestre 2021 pari a 0,99 $/az. su un fatturato di 9,00 mld $. La stima degli analisti era di una perdita degli utili pari a 1,04 $/az. su un fatturato pari a 8,94 mld $. I ricavi sono cresciuti del 182,7% su base annua. La società ha detto che prevede per il quarto trimestre fiscale 2021 un fatturato di circa 9,05 mld € mentre la stima degli analisti è di 9,24 mld $.

Il presidente e CEO di American, Doug Parker, ha affermato: "Il team di American Airlines continua a dimostrare la sua resilienza e capacità di esecuzione, consentendoci di realizzare il nostro miglior trimestre dall'inizio della pandemia, misurato con i risultati finanziari ante imposte. Mentre l'ascesa della variante Delta COVID-19 ha ritardato parte della nostra ripresa delle entrate, non ha fermato i nostri progressi. Siamo incredibilmente orgogliosi del duro lavoro del team per gestire una grande compagnia aerea e con le azioni di semplificazione della rete, dei costi e della flotta, siamo fiduciosi che la società sia ben posizionata mentre la ripresa prende piede".

AMERICAN ELECTRIC POWER – 1,02%. La società è una holding di servizi pubblici che, attraverso le sue controllate, fornisce servizi elettrici, costituiti da generazione, trasmissione e distribuzione, su base integrata ai propri clienti al dettaglio, ha riportato un utile nel terzo trimestre 2021 pari a 1,43 $/az. su un fatturato pari a 4,60 mld $. La stima degli analisti per utili era pari a 1,46 $/az. su un fatturato pari a 4,36 mld $. I ricavi sono cresciuti del 12,2% su base annua. La società ha affermato che continua ad aspettarsi utili per tutto il 2021 tra 4,65 e 4,75 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 4,68 $/az.

Nicholas Akins, Presidente e A.D. di AEP, ha affermato: "I nostri investimenti in un sistema energetico affidabile, resiliente e più pulito per i nostri clienti continuano a supportare i nostri solidi risultati sugli utili. Abbiamo ristretto le nostre previsioni sugli utili per il 2021 alla metà superiore dell'intervallo di guida originale basato sulla forte performance di quest'anno, nella continuazione della nostra strategia e la fiducia nella forza e nell'equilibrio della ripresa economica in tutta l'area di servizio di AEP. Il Consiglio di amministrazione di AEP ha anche votato per l’aumento di 4 cent. $ di dividendo trimestrale”.

APPLE + 2,61%. La società che progetta, produce e commercializza dispositivi multimediali e di comunicazione mobile, personal computer, lettori di musica digitale portatili e varietà di software, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2021 pari a 1,24 $/az. su un fatturato di 83,36 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,24 $/az. su un fatturato pari a 84,85 mld $. I ricavi sono cresciuti del 28,8% su base annua.

Il CEO di Apple, Tim Cook, ha affermato: “I vincoli di fornitura sono stati peggiori del previsto nel quarto trimestre, stimando che abbiano perso ricavi per oltre 6 mld $. I ricavi da iPhone nel quarto trimestre sono stati pari a 38,87 mld $ rispetto ai 26,44 mld $ dell'anno scorso; i ricavi da Mac nel quarto trimestre sono stati pari a 9,18 mld $ rispetto a 9,03 mld $ dell'anno scorso; i ricavi da iPad nel quarto trimestre sono stati pari a 8,25 mld $ rispetto a 7,88 mld $ dell'anno scorso; le vendite di dispositivi indossabili, casa e accessori nel quarto trimestre sono state pari a 8,79 mld $ rispetto a 7,88 mld $ dell'anno scorso. Infine segnaliamo ricavi dai servizi del quarto trimestre pari a 18,28 mld $ rispetto a 14,55 mld $ dell'anno scorso”.

ASML HOLDING + 1,49%. La società olandese quotata anche sul Nasdaq è un fornitore di sistemi tecnologici avanzati per l'industria dei semiconduttori, che offre un portafoglio integrato di sistemi di litografia principalmente per la produzione di circuiti integrati complessi, ha riportato utili nel terzo trimestre 2021 pari a 4,27 €/az. su un fatturato di 5,24 mld €. La stima degli analisti per gli utili era di 4,69 €/az. su un fatturato pari a 6,30 mld €. I ricavi sono cresciuti del 33,6% su base annua. La società ha detto che prevede per il quarto trimestre 2021 un fatturato tra i 5,70 ed i 6,05 mld €. L'attuale stima degli analisti è per ricavi pari a 6,13 mld €.

In una nota la società ha dichiarato: “Le nostre vendite nette del terzo trimestre sono state di 5,24 mld € con un margine lordo del 51,7%, entrambi all'interno delle nostre previsioni. Le prenotazioni nette del terzo trimestre sono state di 6,2 mld €, di cui 2,9 mld dai sistemi EUV. La domanda continua essere elevata. La trasformazione digitale in corso e l'attuale carenza di chip alimentano la necessità di aumentare la nostra capacità per soddisfare la domanda attuale e futura prevista per la memoria e per tutti i nodi Logic. ASML prevede per il quarto trimestre un margine lordo compreso tra il 51% e il 52%. ASML prevede costi di ricerca e sviluppo di circa 670 mln € e costi SG&A di circa 195 mln €. Per l'intero anno, siamo sulla buona strada per raggiungere una crescita prossima al 35%".

BIOGEN – INV.%. L'azienda biofarmaceutica scopre, sviluppa, produce e commercializza terapie per disturbi neurologici, autoimmuni ed ematologici, ha riportato utili nel terzo trimestre 2021 pari a 4,77 $/az. su un fatturato di 2,78 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 4,11 $/az. su un fatturato pari a 2,67 mld $. I ricavi sono diminuiti del 17,7% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La Società aumenta la previsione dell'EPS per l’anno 2021 tra 18,85 e 19,35 $/az. con ricavi tra 10,80 e 10,90 mld $. Il consensus si attesta a 18,61 $/az. per gli utili e 10,76 mld $ di ricavi.

Michel Vounatsos, CEO di Biogen, ha affermato: "La potenziale diffusione del farmaco ADUHELM negli Stati Uniti è in ritardo, ma continuiamo a credere nel suo potenziale a lungo termine. Allo stesso tempo, Biogen ha continuato a funzionare bene nelle sue principali attività contro l’atrofia muscolare spinale e biosimilari e siamo particolarmente incoraggiati dal lancio in corso del farmaco VUMERITY. Il 2021 continua ad essere un anno di trasformazione per Biogen con il lancio di ADUHELM e l'inizio della presentazione per il farmaco ”ecanemab” contro l'Alzheimer. Inoltre, insieme a Sage Therapeutics stiamo portando avanti una richiesta per il farmaco “zuranolone” contro la depressione".

BIOMARIN PHARMA + 7,45%.  L'azienda che sviluppa e commercializza biofarmaci innovativi per malattie gravi e condizioni mediche, ha riportato una perdita nel terzo trimestre 2021 pari a 0,20 $/az. su un fatturato di 408,7 mln $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 0,25 $/az. su un fatturato pari a 435,32 mln $. I ricavi sono diminuiti del 14,3% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La Società ha detto che prevede un fatturato per tutto il 2021 tra 1,82 e 1,88 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 1,85 mld $.

CSX + 2,12%. La società fornisce servizi di trasporto su rotaia, compreso il servizio ferroviario tradizionale e il trasporto di container e rimorchi intermodali, ha riportato utili nel terzo trimestre 2021 pari a 0,43 $/az. su un fatturato di 3,29 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,38 $/az. su un fatturato pari a 3,06 mld $. I ricavi sono cresciuti del 24,3% su base annua.

James Foote, Presidente e A.D. di CSX, ha affermato: "Voglio ringraziare tutti i ferrovieri di CSX per la loro continua dedizione ai nostri clienti pur nella continua interruzione della catena di approvvigionamento e per la presenza della variante Delta. Ci impegniamo ad aiutare i nostri clienti a superare questi eventi e continueremo ad agire per mantenere la nostra rete fluida ed a progettare nuove soluzioni che consentano la consegna di beni critici a milioni di americani".

EBAY – 4,80%. La società è una piattaforma commerciale e fornisce mercati online per la vendita di beni, ha riportato utili nel terzo trimestre 2021 pari a 0,90 $/az. su un fatturato di 2,50 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,89 $/az. su un fatturato pari a 2,46 mld $. I ricavi sono diminuiti del 4,0% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre tra 0,97 e 1,01 $/az. su un fatturato tra 2,57 e 2,62 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,00 $/az. su un fatturato di 2,65 mld $.

Jamie Iannone, CEO di eBay, ha affermato: "Il nostro team ha realizzato un altro trimestre solido, soddisfacendo o superando ancora una volta le nostre aspettative per tutte le principali metriche aziendali, facendo ulteriori progressi sulla nostra strategia pluriennale. I risultati del terzo trimestre, guidati dal quasi completamento della migrazione dei pagamenti gestiti, dall'espansione della nostra pubblicità portafoglio e la crescita del volume nelle nostre categorie di focus, dimostrano che il playbook strategico continua a funzionare. Gli acquirenti attivi annuali sono diminuiti del 5%, per un totale di 154 milioni di acquirenti attivi globali. I venditori attivi annuali sono rimasti stabili a 19 milioni di venditori attivi globali. Inoltre abbiamo aggiornato i nostri piani di allocazione del capitale per il 2021 aumentando il riacquisto di azioni stimato tra i 5,0 e i 7,0 mld $. Sono orgoglioso di essere stati in grado di aumentare la soddisfazione dei clienti, creare fiducia e guidare un'innovazione costante, il tutto continuando a stabilire e fare progressi verso i nostri ambiziosi obiettivi legati all'azione per il clima".

FACEBOOK – 2,37%. La società è un sito di social networking che crea prodotti di utilità per utenti, sviluppatori e inserzionisti, ha riportato utili nel terzo trimestre 2021 pari a 3,22 $/az. su un fatturato di 29,01 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,19 $/az. su un fatturato pari a 29,58 mld $. I ricavi sono cresciuti del 35,1% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi un fatturato del quarto trimestre compreso tra 31,5 mld e 34,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è di 34,86 mld $.

Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Facebook, ha dichiarato: "Abbiamo fatto buoni progressi in questo trimestre e la nostra community continua a crescere. Sono entusiasta della nostra tabella di marcia, in particolare per i creatori e nell'e-commerce degli ultimi trimestri che è stata guidata in parte dall'accelerazione della trasformazione digitale che ora si è ridotta. Nel terzo trimestre si è verificato un vento contrario di entrate negative a causa delle modifiche di Apple iOS 14 che dovremmo essere in grado di superare nel tempo con gli investimenti già fatti”.

HONEYWELL INTL. – INV.%. L'azienda tecnologica e manifatturiera offre ai clienti prodotti e servizi aerospaziali, tecnologie di controllo, rilevamento e sicurezza per edifici, abitazioni e industria, turbocompressori, prodotti automobilistici, prodotti chimici. ha riportato un utile nel terzo trimestre 2021 pari a 2,02 $/az. su un fatturato di 8,47 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,99 $/az. su un fatturato di 8,65 mld $. I ricavi sono cresciuti del 8,7% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi guadagni per tutto il 2021 tra 8,00 e 8,10 $/az. su ricavi tra 34,20 e 34,60 mld $, mentre l'attuale stima degli analisti per gli utili è di 8,07 $/az. su un fatturato di 35,10 mld $.

Darius Adamczyk, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Il terzo trimestre è stato molto forte per la società con una crescita delle vendite in tutti i segmenti, una significativa espansione dei margini con un lavoro eccezionale avendo dovuto affrontare sfide difficili nell'ambiente della catena di approvvigionamento. Le vendite di prodotti organici sono cresciute dell'8%, guidate da una crescita del 38% nell'aftermarket commerciale aerospaziale, una crescita del 21% nelle soluzioni di sicurezza e produttività e una crescita del 29% in UOP (Universal Oil Products) e una crescita del 14% nei materiali avanzati all'interno di Performance Materials and Technologies. La nostra attenzione sulle operazioni e l'eccellenza commerciale ci ha permesso di espandere il margine del segmento di 130 punti base al 21,2%, superando di 60 punti base la fascia alta della nostra previsione. La nostra performance di flusso netto di cassa è stata forte e continueremo a mettere in atto la nostra strategia di distribuzione del capitale, riacquistando 0,7 mld $ di azioni, annunciando il nostro 12° aumento del dividendo negli ultimi 11 anni e completando l'acquisizione di Performix Inc. per espandere il nostro portafoglio di soluzioni di automazione per il settore delle scienze della vita".

INTEL – 0,93%. La società è un produttore di chip per semiconduttori. Sviluppa prodotti di tecnologia digitale integrata come circuiti integrati, per settori come l'informatica e le comunicazioni, ha riportato utili nel terzo trimestre 2021 pari a 1,71 $/az. su un fatturato di 19,2 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,11 $/az. su un fatturato pari a 18,1 mld $. I ricavi sono cresciuti del 4,7% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre 2021 pari a 0,90 $/az. su un fatturato di 18,30 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,01 $/az. su un fatturato di 18,25 mld $. La società ha anche affermato di prevedere un utile per tutto il 2021 di circa 5,28 $/az. su un fatturato di circa 73,5 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 4,79 $/az. su un fatturato di 73,60 mld $.

Pat Gelsinger, CEO di Intel, ha affermato: "Il terzo trimestre ha puntato ancora di più i riflettori sulla domanda globale di semiconduttori, in cui Intel ha l'ampiezza e la scala uniche per essere leader. La nostra attenzione al lavoro è continuata quando abbiamo iniziato a rispettare i nostri impegni sulla strategia IDM 2.0. Abbiamo aperto la strada a nuovi fab, condiviso il nostro percorso per riconquistare la leadership delle prestazioni di processo e svelato le nostre innovazioni architettoniche più drammatiche in un decennio. Abbiamo anche annunciato importanti acquisizioni di clienti in ogni parte della nostra attività. Siamo ancora nelle prime fasi del nostro viaggio, ma vedo l'enorme opportunità davanti a noi e non potrei essere più orgoglioso dei progressi che stiamo facendo verso questa opportunità".

INTUITIVE SURGICAL + 5,74%. La società produce e commercializza il dispositivo robotico “da Vinci”, un sistema chirurgico avanzato che consente ai chirurghi di eseguire interventi chirurgici minimamente invasivi, ha riportato utili nel terzo trimestre 2021 pari a 1,19 $/az. su un fatturato di 1,40 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,17 $/az. su un fatturato pari a 1,39 mld $. I ricavi sono cresciuti del 30,2% su base annua.

In una nota la società ha affermato: "Il terzo trimestre del 2020 rifletteva un'interruzione significativa causata dalla pandemia ed il terzo trimestre del 2021 rifletteva una rinascita dal COVID-19, che ha anche avuto un impatto significativo sulle nostre procedure. Il tasso di crescita annuale composto tra il terzo trimestre del 2019 e il terzo trimestre del 2021 è stato del 13%. L'azienda ha spedito 336 sistemi chirurgici da Vinci, con un aumento del 72% rispetto ai 195 del terzo trimestre del 2020. L'azienda ha aumentato la propria base installata di sistemi chirurgici da Vinci a 6.525 sistemi al 30 settembre 2021, con un aumento dell'11% rispetto con 5.865 alla fine del terzo trimestre del 2020. Siamo pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti”.

KRAFT HEINZ - 1,35%. La società è la quinta multinazionale al mondo del settore alimentare e delle bevande, ha riportato utili nel terzo trimestre 2021 pari a 0,65 $/az. su ricavi per 6,32 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,58 $/az. su ricavi per 6,05 mld $. Il fatturato è diminuito dello 1,8% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha anche affermato di prevedere un fatturato per tutto il 2021 di circa 26,185 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è di 25,35 mld $.

Miguel Patricio, CEO della società, ha affermato: "Sono incredibilmente orgoglioso del nostro team per aver fornito un altro quarto trimestre di risultati che superano le nostre aspettative, anche se affrontiamo le sfide in corso della pandemia e, ora, l'escalation dell'inflazione. Ci stiamo adattando efficacemente alle sfide a breve termine, trasformando la nostra attività e ringiovanendo i nostri marchi iconici per servire meglio i consumatori a lungo termine. Abbiamo ancora molto da fare, ma il nostro entusiasmo è forte e la strategia per portare l'agilità alla nostra scala è lavorando, motivo per cui stiamo aumentando le aspettative per l'intero anno".

LAM RESEARCH + 1,23%. La società che progetta, produce, commercializza e fornisce assistenza alle apparecchiature di elaborazione dei semiconduttori utilizzate nella fabbrica-zione di circuiti integrati, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2022 pari a 8,36 $/az. su un fatturato di 4,30 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 8,21 $/az. su un fatturato pari a 4,32 mld $. I ricavi sono cresciuti del 35,5% su base annua. La società ha detto che prevede guadagni nel secondo trimestre fiscale 2022 tra 7,95 e 8,95 $/az. su un fatturato tra 4,15 e 4,65 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 8,47 $/az. su un fatturato di 4,40 mld $.

Tim Archer, Presidente e CEO della società, ha affermato: "Spinto da una forte domanda e da un solido lavoro, Lam ha realizzato il suo sesto trimestre consecutivo di ricavi ed utili per azione record. In un ambiente solido con apparecchiature per la fabbricazione di wafer, Lam offre l'innovazione necessaria per il successo delle tabelle di marcia della produzione di semiconduttori per i nostri clienti".

MICROSOFT + 4,92%. La società è impegnata nella progettazione, produzione, vendita di dispositivi e pubblicità online a un pubblico di clienti globale. I suoi prodotti includono sistemi operativi per dispositivi informatici, server, telefoni e altri dispositivi intelligenti, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2021 pari a 2,27 $/az. su un fatturato di 45,30 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,07 $/az. su un fatturato pari a 43,97 mld $. I ricavi sono cresciuti del 22,0% su base annua. La società ha detto che prevede nel secondo trimestre fiscale 2022 un fatturato tra i 50,15 e 51,05 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato di 48,92 mld $.

Satya Nadella, CEO di Microsoft, ha affermato: “Abbiamo dato un forte inizio all'anno fiscale 2022 con il nostro Microsoft Cloud che genera 20,7 miliardi di dollari di entrate per il trimestre, in crescita del 36% anno su anno. L'utilizzo di Microsoft Teams non è mai stato così alto. Teams è diventata una piattaforma di prima classe per lo sviluppo di applicazioni e Windows 11 è la piattaforma più aperta. 650.000 clienti utilizzano soluzioni di sicurezza Microsoft, con un aumento del 50% a/a ed Azure ora ha 500 milioni di utenti attivi. Le prestazioni di Windows OEM sono state migliori del previsto in un mercato dei PC in crescita, nonostante i problemi nella catena di approvvigionamento. Nei giochi siamo stati in grado di spedire più console Xbox Series X e S del previsto anche se la domanda continua a superare l'offerta. Inoltre abbiamo restituito 10,9 mld $ agli azionisti sotto forma di riacquisti di azioni e dividendi nel primo trimestre dell'anno fiscale 2022, con un aumento del 14% rispetto al primo trimestre dell'anno fiscale 2021. Infine le previsioni per il prossimo trimestre non includono l'acquisizione della società Nuance che dovrebbe concludersi entro la fine del secondo trimestre.

NETFLIX + 3,84%. La società opera come una rete televisiva su Internet che fornisce programmi TV e film che includono serie originali, documentari e lungometraggi. L'azienda ha tre segmenti: streaming nazionale, streaming internazionale e DVD nazionale, ha riportato utili nel terzo trimestre 2021 pari a 3,19 $/az. su un fatturato di 7,48 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,56 $/az. su un fatturato pari a 7,48 mld $. I ricavi sono cresciuti del 16,3% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre fiscale 2021 pari a 0,80 $/az. su un fatturato di 7,71 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,10 $/az. su un fatturato di 7,68 mld $.

In una nota la società ha dichiarato: "Dopo una gamma di prodotti più leggera del normale nel primo e secondo trimestre a causa dei ritardi di produzione legati al COVID nel 2020, stiamo assistendo agli effetti positivi di un allargamento della gamma di prodotti nella seconda metà dell'anno. Nel terzo trimestre il fatturato è cresciuto del 16% anno su anno a 7,5 mld $, mentre l'utile operativo è aumentato del 33% rispetto al trimestre dell'anno precedente a 1,8 mld $. Abbiamo aggiunto 4,4 mln $ di utili netti pagati (rispetto a 2,2 milioni nel terzo trimestre del 2020) per chiudere il trimestre con 214 milioni di abbonati a pagamento. Siamo molto entusiasti di finire l'anno con quella che ci aspettiamo sia la nostra offerta di contenuti per il quarto trimestre più forte di sempre, che si presenta come una maggiore spesa per i contenuti e margini operativi inferiori in sequenza".

STARBUCKS – 1,18%. La catena di negozi rivenditrice di caffè e tè proprietaria di diversi marchi, ha pubblicato utili nel quarto trimestre fiscale 2021 pari a 1,00 $/az. su ricavi per 8,10 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,99 $/az. su ricavi per 8,21 mld $. Il fatturato è cresciuto del 31,3% su base annua. La società ha detto che prevede utili per tutto l’anno 2022 per almeno 3,41 $/az. su ricavi tra 32,50 e 33,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,72 $/az. e ricavi per 32,03 mld $ per l’anno 2022.

Kevin Johnson, Presidente e CEO della società, ha affermato: "La nostra buona conclusione dell'anno fiscale 2021, compresa la performance record nel quarto trimestre, dimostra la resilienza di Starbucks e rafforza il valore delle audaci mosse strategiche che abbiamo adottato negli ultimi due anni. In tutto questo, abbiamo attraversato con premura una forte ripresa con uno sguardo al nostro futuro, il tutto guidato dalla nostra missione e dai nostri valori". "Abbiamo compiuto progressi significativi nell'affrontare i problemi della catena di approvvigionamento e abbiamo riscontrato un miglioramento generale della disponibilità dell'inventario durante il trimestre aumentando la produzione presso i fornitori esistenti, inserendo nuovi fornitori e dando strategicamente priorità alle festività chiave, ma rimaniamo cauti e vigili mentre entriamo nell'anno fiscale '22 data la natura dinamica della situazione. Continuiamo a investire in modo significativo in tutti gli aspetti della nostra attività commerciale in Cina. Starbucks continua a essere in un forte ciclo di espansione del mercato e come tale, gran parte della nostra crescita in Cina deriva dall'espansione aggressiva dei nostri negozi e introdurre più clienti all'esperienza Starbucks. La ripresa in Cina non sarà lineare. Nel quarto trimestre, abbiamo riscontrato restrizioni legate al COVID che hanno limitato la mobilità dei clienti in 18 regioni a livello provinciale. Infine abbiamo preso un nuovo impegno a restituire 20 mld $ agli azionisti nei prossimi tre anni attraverso riacquisti di azioni e dividendi.

TESLA + 18,40%. La società che progetta, sviluppa, produce e vende veicoli completamente elettrici ad alte prestazioni, componenti di propulsori per veicoli elettrici e prodotti per l'accumulo di energia, ha riportato utili nel terzo trimestre 2021 pari a 1,86 $/az. su un fatturato di 13,76 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,58 $/az. su un fatturato pari a 13,62 mld $. I ricavi sono cresciuti del 56,8% su base annua.

In una nota Tesla ha dichiarato: "Il terzo trimestre del 2021 è stato un trimestre record sotto molti aspetti. Abbiamo raggiunto il nostro miglior utile netto, utile operativo e profitto lordo di sempre. Inoltre, abbiamo raggiunto un margine operativo del 14,6%, superando la nostra previsione a medio termine. Forse in modo più impressionante, questo livello di redditività è stato raggiunto mentre il nostro ASP (Prezzo medio di vendita) è diminuito del 6% su base annua nel terzo trimestre a causa del continuo spostamento del mix verso veicoli a basso prezzo. Il nostro margine operativo ha raggiunto il massimo storico in quanto continuiamo a ridurre i costi a un ritmo più elevato rispetto al calo dell'ASP".

TEXAS INSTRUMENTS – 5,82%. La società che progetta e produce semiconduttori che vende a progettisti e produttori di elettronica, ha riportato utili nel terzo trimestre 2021 pari a 2,07 $/az. su un fatturato di 4,64 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,05 $/az. su un fatturato pari a 4,66 mld $. I ricavi sono cresciuti del 21,6% su base annua. La società ha detto che prevede guadagni nel quarto trimestre 2021 tra 1,83 e 2,07 $/az. su un fatturato tra 4,22 e 4,58 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,05 $/az. su un fatturato di 4,44 mld $.

Rich Templeton, Presidente e CEO di TI, ha commentato: "Le entrate sono aumentate del 22% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa grazie alla forte domanda nel settore dell'elettronica industriale, automobilistica e personale. I ricavi da prodotti analogici sono cresciuti del 24% e l’Embedded Processing è cresciuto del 13% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. Il flusso di cassa pari a 8,5 mld $ degli ultimi 12 mesi ha nuovamente sottolineato la forza del nostro modello di business. Il flusso netto di cassa per lo stesso periodo è stato di 7,1 mld $ e 41% delle entrate. Ciò riflette la qualità del nostro portafoglio di prodotti, nonché l'efficienza della nostra strategia di produzione, compreso il vantaggio di una produzione dei 300 millimetri. Abbiamo restituito 4,2 mld $ ai proprietari negli ultimi 12 mesi attraverso dividendi e riacquisti di azioni. Nello stesso periodo, il nostro dividendo ha rappresentato il 53% del free cash flow, sottolineandone la sostenibilità. A settembre abbiamo annunciato che avremmo aumentato il nostro dividendo del 13%".

UNITED AIRLINES – 1,26%. La compagnia aerea, ha riportato una perdita nel primo trimestre 2021 pari a 1,02 $/az. su un fatturato di 7,80 mld $. La stima degli analisti era per una perdita di 1,67 $/az. su un fatturato pari a 7,64 mld $. I ricavi sono cresciuti del 211,4% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi un fatturato nel quarto trimestre 2021 compreso tra 7,62 mld e 8,17 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è pari a 8,17 mld $

In una nota la società ha affermato: "Nonostante l'impatto della variante Delta nel terzo trimestre, la società rimane fiduciosa sulla buona strada per raggiungere la gamma di obiettivi finanziari a lungo termine stabiliti come parte del suo piano “United Next” all'inizio di questa estate e per ridurre il CASM (Costo per miglio per posto disponibile) al di sotto dei livelli del 2019 nel prossimo anno. Oltre all’aumento dei viaggi di piacere premium, alla riapertura dei confini europei nel prossimo mese, alla continua ripresa dei viaggi d'affari e alle prime indicazioni di allentamento delle restrizioni di viaggio nei principali mercati del Pacifico, United ha anche annunciato piani per aumentare la capacità dei viaggi internazionali del 10% nel 2022. Il piano trarrà vantaggio dai margini internazionali già in miglioramento e dagli hub costieri situati in posizione ideale che hanno alimentato un recente successo nel lancio di nuove rotte verso l'Africa e l'India. I voli attesi a livelli record in Europa, America Latina, India, Africa e Medio Oriente nell'estate del 2022, saranno resi possibili dal ritorno anticipato dei Boeing 777 di United con motore Pratt & Whitney nella flotta dal 2022, che - se combinato con i già annunciati 2,2 mld $ di riduzione dei costi strutturali e di crescita pianificata dell'indicatore, consentirà alla società di tenere sotto controllo il CASM mentre continua sulla strada della ripresa".

WESTERN DIGITAL – 8,35%. La società che sviluppa, produce e fornisce soluzioni di archiviazione dati in HDD e SSD che consentono a consumatori, aziende, governi e altre organizzazioni di creare, gestire, sperimentare e conservare i contenuti digitali, ha riportato utili non GAAP nel primo trimestre fiscale 2022 pari a 2,49 $/az. su ricavi per 5,05 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 2,11 $/az. su ricavi per 4,35 mld $. Il fatturato è cresciuto del 28,8% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel secondo trimestre fiscale 2022 tra 1,95 e 2,25 $/az. su ricavi tra 4,70 e 4,90 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,39 $/az. su ricavi per 4,59 mld $.

David Goeckeler, CEO della società, ha affermato: "La forte domanda nei diversi mercati, in particolare per i nostri prodotti cloud, combinata con la forte innovazione dei prodotti, ci ha permesso di fornire risultati solidi all'interno delle nostre previsioni, anche di fronte a significativi impatti COVID e interruzioni della catena di approvvigionamento. Anche se queste interruzioni sono transitorie, le opportunità a lungo termine per la società rimangono invariate mentre la trasformazione digitale mondiale continua ad accelerare. Riteniamo che la migrazione al cloud e la domanda di soluzioni di archiviazione dei clienti e dei consumatori continueranno a guidare un un'enorme opportunità per Western Digital e per i nostri clienti".

XCEL ENERGY – 1,47%. La Società è impegnata nella generazione, acquisto, trasmissione, distribuzione e vendita di energia elettrica e gas naturale, ha riportato utili nel terzo trimestre 2021 pari a 1,13 $/az. su ricavi per 3,47 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,18 $/az. su ricavi per 3,41 mld $. Il fatturato è cresciuto del 9,0% su base annua. La società ha dichiarato che prevede utili nell’anno 2021 tra 2,94 e 2,98 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,98 $/az. Inoltre ha dichiarato che prevede utili nell’anno 2022 tra 3,10 e 3,20 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,17 $/az.

Il CEO della società, Bob Frenzel, ha affermato: "Xcel Energy ha registrato ottimi risultati dall'inizio dell'anno. Stiamo prevedendo un aumento di capitale per i programmi del periodo 2022-2026, che fornirà vantaggi significativi ai nostri clienti aiutandoci a raggiungere il nostro obiettivo di una riduzione dell'80% delle emissioni di CO2 dai livelli del 2005 entro il 2030 e di un sistema elettrico privo di emissioni di carbonio entro il 2050 e di guidare una crescita del tasso di base del 6,5%. Inoltre, sono anche lieto che l'azienda stia realizzando il programma di alimentare 1,5 milioni di veicoli elettrici entro il 2030. Abbiamo appena presentato una suite di programmi di ricarica per veicoli elettrici per i nostri clienti in Colorado che renderanno tutto più semplice, più veloce e più conveniente per i clienti per caricare i loro veicoli elettrici, compresi quelli che vivono in edifici multifamiliari. Quel programma è uno dei motivi per cui siamo stati orgogliosi che il Presidente Biden abbia riconosciuto la leadership di Xcel Energy nell'energia pulita durante la sua visita al National Renewable Energy Laboratory il mese scorso".

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Pagina a cura di SANDRO MANCINI e GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO.