Siamo apparsi regolarmente su:

Come salvarsi se torna implacabile la liquidazione dei morti di trentennale memoria....


So che i quattro amici che ci seguono dal 1980 non ne possono più, Come un incubo alla fine di settembre appare un articolo del sottoscritto sui rischi statistici di mantenere molti titoli durante la deleteria "liquidazione dei morti". Chi scrive, causa l'eta', ricorda bene che la borsa chiudeva mensilmente le sue trattazioni, la data di sistemazione dei contratti fatti a cavallo di ottobre era il 2 novembre e molto spesso il mese era deleterio, le statistiche erano crudeli nel ricordarlo.

Questo si sommava ad una angoscioso ricordo per i mercati azionari internazionali. Nel 1929 il 24 ottobre avvenne infatti il primo giovedi nero di Wall Street. Seguirono poi altre date disastrose sempe in ottobre (28 e 29 ottobre ). Da quel momento ottobre venne ricordato come mese infame per la borsa, giorno più e giorno meno.

La statistica ha poi infierito ancora di più segnalando che negli ultimi 60 anni comperare azioni, MEDIAMENTE in settembre ed ottobre, non ha portato fortuna. Anzi....

Perchè sorprendersi visto che gli amici del Lombardreport.com fin dai miei primi articoli della fine degli anni '70 conoscono questa stagionalità ?

Ma COME DIFENDERSI per chi non voglia rimanere senza titoli ?

La scelta è ovvia. Trovare azioni che abbiano una storia intrinseca che possa battere la stagionalità. Azioni sotto rastrellamento (Generali ?) azioni su cui più volte si è parlato di OPA (e lasciamo alla vostra memoria ricordare i titoli per non avere problemi in seguito con le autorità se questo accadesse tra pochi giorni.....) in quanto un annuncio di takeover sarebbe uno splendido paracadute e azioni da utlizzare come p/t a breve termine con succoso (per i tempi correnti) rendimento. Veri parcheggi di liquidità, purche pagati solo 5 euro all'acquisto utlizzando l'on line. Pensate a Reno De Medici che ancora offre un rendimento che SU BASE ANNUA oscilla tra il 2% ed il 3%. Diecimila azioni costano 14,420 euro e tra due mesi circa si danno all'opa a 14.500 €. Meno 10 euro per le commissioni e al lordo delle tasse. Ovvio che essendo operazioni che durano pochissimi mesi l'utile della singola operazione è limitato. Ma è meglio di un calcio tra i denti.

Altri risparmiatori potranno giovarsi di quanto scritto su queste colonne sui titoli risparmio o sul portafoglio virtuale a scarso rischio. Non assicuriamo utili ma, se la crisi proseguisse pesantemente, ragionevolmente le perdite dovrebbero essere contenute.

E se fosse un falso segnale e il mercato tra qualche giorno tornasse a salire ? Poco male, anzi molto bene. La borsa è sempre aperta e saremo pronti ad allargare i nostri possessi oltre quelli segnalati prima.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)