Titoli caldi – Tenaris, la resiliente. Bond, vola l’Oat da trading. Etf, la biodiversità con Bnp


La leader dei tubi quota sopra la media a 200 e si dimostra fra le più solide del Ftse Mib. Il 2072 francese si conferma obbligazione anche da operazioni veloci. Un nuovo Etf su una componente fondamentale dell’ecosistema. 

Buy o sell

Il mercato si aspetta un trimestre e un outlook robusti: per questo motivo l’azione Tenaris resta una delle più gettonate sia dal mondo professionale sia dai trader. In effetti il quadro grafico del titolo è bene impostato, sebbene ci sia una certa contraddittorietà fra chi sostiene che rappresenta una barriera alla volatilità e chi invece lo vede come opportunità proprio di oscillazioni talvolta violente. Due i motivi per cui la leader di tubi e servizi per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas piace nella fase in corso:

● la solidità del gruppo, con margini operativi sul 20% e un debito in forte discesa

● l’ipotesi di un aumento del dividendo per l’esercizio 2022, che potrebbe salire a 0,50 dollari contro 0,41 del periodo precedente.

In realtà la caratteristica di una distribuzione di profitti pagata in Usd non è apprezzato da alcuni piccoli e medi investitori, che si ritrovano esposti a una variabile incerta in assenza di uno specifico conto valutario.

Il titolo merita comunque un’analisi approfondita.

Isin e simbolo

LU0156801721 - TEN

Apertura oggi (26/10/2022)

15,0 euro

Volatilità media (a 1 anno)

44,3% (elevata)

Il quadro grafico

Rialzista dal 6 luglio scorso

Prima resistenza

15,77 euro

Seconda resistenza

16,20 euro, che corrisponde a un massimo di lungo periodo, sebbene nel 2008 il titolo salì oltre, con un picco sui 17,4 euro

Scenario negativo se…

Scendesse sotto i 13,6 euro dove probabilmente si collocherà fra alcune sedute la media mobile a 200 se il trend rialzista proseguisse

La media a 200 (valore in corso)

13,33 euro

Un segnale “buy”

La forza del titolo è rilevante e la vicinanza alla robusta resistenza dei 15,77 euro rappresenta un ostacolo significativo. Allora più che sull’uptrend si può puntare su un eventuale downtrend, che si dovesse determinare nelle prossime due settimane, con qualche candela rossa tale da riportare l’azione nell’area dei 14 euro. Il tutto in presenza però di un Ftse Mib sempre tonico

Attenzione!

A falsi segnali in presenza della rottura dei 15,77 euro, come già avvenuto a fine maggio-inizio giugno. Inevitabile segnalare poi la correlazione con l’andamento del prezzo del petrolio

► Bond: eccola la seconda riaccelerata dei governativi a lunghissima scadenza (quelli da trading)

L’annuncio di una presa di posizione da parte di alcuni Governi europei contro strette eccessive di politica monetaria da parte della Bce ha inevitabilmente fatto rimbalzare i governativi a lunghissima scadenza, quelli segnalati in varie occasioni da questa rubrica (sul tema torneremo presto!). Potremmo parlare di Btp e di Bund ma torniamo una volta di più su un titolo che ha caratteristiche interessanti non solo per piani di accumulo su debolezza ma anche per trading veloci. Si tratta del francese Oat 0,5% 2072.

Isin

FR0014001NN8

Apertura oggi (26/10/2022)

42 euro

Volatilità media (a 1 anno)

35,2% (molto elevata)

Il quadro grafico

Da gennaio ha continuato a scendere toccando minimi su 36-37 euro. Improvvisi i rimbalzi però: il primo fra luglio e agosto e ora se ne sta delineando un secondo, sebbene iniziale

Prima resistenza

45,7 euro

Seconda resistenza

57,6 euro, che corrisponde al massimo del 2 agosto

Scenario negativo se…

La Bce picchiasse pesante sui tassi. Questo titolo, caratterizzato da una “duration” (38,6) molto elevata ne risentirebbe ancor più

La media a 200 (valore in corso)

54 euro

Un segnale “buy”

A questi livelli è un “buy”, pur con la consapevolezza che potrebbe scendere sotto i 35 euro

Attenzione!

Lo spread di mercato, piuttosto volatile

► Etf: un altro sulla biodiversità a Borsa Italiana

Il tema è di estrema attualità: BNP Paribas Asset Management ha annunciato l’esordio in Italia dell’Etf BNP Paribas Easy Esg Eurozone Biodiversity Leaders (Isin LU2446381555 – valuta denominazione euro – Ter 0,35%), che offre agli investitori un’esposizione a società che vantano un minore impatto potenziale sulla biodiversità rispetto ad aziende omologhe.  E’ quotato da ieri su Borsa Italiana. Il fondo replica l’indice Euronext Esg Eurozone Biodiversity Leaders, composto da circa 60 titoli dell’eurozona selezionati in base al potenziale impatto degli emittenti sulla biodiversità, calcolato utilizzando il punteggio “Corporate Biodiversity Footprint” di Iceberg Data Lab.  Le società in portafoglio, che sono incluse nell’indice Euronext Eurozone 300, sono individuate in base a una metodologia “best in class”, la quale ne seleziona il 30% per ciascun settore.  In risposta al crescente interesse degli investitori per l’obiettivo di sviluppo sostenibile, questo nuovo fondo arricchisce la gamma di Etf tematici di BNP, riferiti a emissioni a basso tenore di carbonio, economia circolare, blue economy, tecnologie mediche innovative, idrogeno verde e obbligazioni sostenibili.