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Si corrono più rischi investendo nel Nasdaq o in Europa?


Alla luce di quanto accaduto di recente alla nota società quotata al Nasdaq, Bed Bath & Beyond , ci siamo posti un interrogativo.

E' più facile eseguire un "pump and dump" in Italia o in America?

Quello qui riproposto è l'ennesimo episodio accaduto nel Nasdaq e riguarda l'azione citata ad inizio articolo.

Bed Bath & Beyond

Niente di nuovo per chi frequenta i mercati finanziari, ed immediatamente, anzi, un trader è percorso da un brivido lungo la schiena perchè legge tante opportunità di trading.

Il sale del "fare trading" sono le escursioni, la voltatilità sfrenata, le tante mani intente a pigiare mouse che  a loro volta immettono denaro o lettera sul medesimo strumento, facendolo saltellare in alto e in basso come una di quelle biglie in gomma dal rimbalzo "improbabile e scoordinato" di tanti anni fa.

Passa tutto nella volatilità specialmente quando si è in momenti di "vacazio"  e gl'indici girano per lo più sulla parità senza avere particolari sussulti.

Tipicamente, come i temporali estivi, si susseguono sui monitor degli operatori ancora costretti a lavoro, nonostante le belle giornate di sole alto che si dipanano dalle finestre dei loro uffici o delle loro postazioni, delle storie aziendali.

Annunciate da rapidi movimenti intraday e successivamente, man mano che il clamore cresce, spinte da "rumors" dall'attendibilità inesistente, il simbolo della preda in questione inizia ad essere digitato vorticosamente in ogni dove nel globo terrestre.

Accadde così lo scorso anno per Gamestop, è accaduto così recentemente per Bed Bath & Beyond.

Nella giornata di martedì, è stata la terza azione più scambiata dagli investitori con 400 milioni di azioni scambiate, tantissime se paragonate ad una media di 12 milioni, il tutto nonostante la posizione di cassa in contrazione e la lotta per rilanciare le vendite, in sofferenza per l'elevato tasso di inflazione.

Un balzo con ripiegamento, che aveva condotto l'azione a oltre 70 volte gli utili, un giochino per operatori incalliti nel saperlo immediatamente individuare e colpire come il pump and dump dell'estate.

Di questo vive la borsa, ovunque, con qualche differenza però non di poca importanza, rispetto ad esempio al nostro mercato, che prevede dei meccanismi di sospensione automatica dalle contrattazioni, con soglie notevolmente più basse rispetto a quanto arbitrariamente stabilito dai regolamentatori statunitensi.

Molte volte, intenti nell'operatività, ci si va ad imbattere nelle sospensioni, e spesso può capitare di essere presi dall'avidità, essendo entrati in posizione su un treno lanciato a folle corsa, quando si viene bloccati sul più bello.

Solo a bocce ferme,però , si comprende che un meccanismo a tutela degli investitori più lenti, spesso ne fa beneficiare anche operatori esposti oltre il limite. I canonici dieci minuti di sospensione aiutano a riflettere e a fare valutazioni del rischio opportunità

altrimenti difficili da formulare se si  è immersi anima e corpo nella competizione di borsa.

Eh si, competizione, come quella che scatta ogni volta in cui bisogna prendere posizione nei vari livelli dei book per entrare o per uscire dalla propria posizione.

Un modo come un altro per fare sport in estate, e seppur fermi, sentire le proprie pulsazioni salire.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)