Vedo non vedo: Amazon ai 123$ ma non per tutti! Le trimestrali aiutano il Nasdaq - Meta svetta su tutti


I dati positivi relativi a molte aziende quotate nel listino tecnologico, comunicati in settimana hanno dato una sferzata d'euforia al Nasdaq nel risollevare la china in un movimento che non appariva affatto scontato, ma che avevamo più volte suggerito, agevolato proprio da una configurazione eccezionale rispetto al Dow Jones ed a molti altri listini perchè è stato il mercato più colpito nel corso del 2022 e che ancora non ha vissuto un autentico rimbalzo.

Si era già sottolineata l'importanza del test relativo ai conti societari in seguito alla serie di rialzi dei tassi d'interesse con il timore, tuttavia, che il colpo sugli utili sarebbe stato forte ed invece la reazione è stata assolutamente positiva.

Tra i titoli maggiormente in evidenza spicca sicuramente Meta con gli utili in aumento di circa il 3% relativamente ai dati precedenti ed un EPS di 2.20$ rispetto ai 2.02$ delle aspettative.

META

Decollo con i dati e chiusura del primo target ai 240$ ed ora siamo ad un passo dai 250$.

Notiamo aperto il campo per la chiusura del gap lasciato lo scorso anno sino ai pazzeschi 290$- La strada è lunga ed irta certamente, ma dopo il superamento dei 250 tutto può accadere.

Se non l'avete in portafoglio il consiglio è comunque di attendere i 215$, pazientemente, questo per non entrare a metà del cammino, consapevoli che tali movimenti rappresentano il pane per gli operatori.

Con le banche centrali in settimana, non sarebbe molto prudente imbarcarsi in una avventura che ha ancora un bel muro da superare ai 250$, quindi, ciò non toglie che una volta assimilato il post Fed, anche gli operatori prenderanno il treno alla rottura dei 250 e se non accadesse, lo attenderanno al punto che vi abbiamo appena indicato, ovvero ai 215-210$.

TESLA

Come risultato dell'analisi della scorsa settimana, avevamo previsto una debolezza sul titolo che avrebbe accentuato la caduta se si fosse andati a lavorare sotto i 162$ e così è stato, anche se nell'ultima seduta è tornata a testare quel confine. Continuiamo a pensare però che la debolezza ancora la faccia da padrona.

AMAZON

Passiamo ora al vero caso della settimana, quello che tecnicamente e non solo per aspetti meramente connessi all'analisi tecnica si rivela il più interessante ed il più educativo per chi si occupa di mercati finanziari.

Ci eravamo permessi di spingerci un pò oltre, anticipando il risultato della trimestrale e sperando che il movimento si concretizzasse prima della stessa ed in effetti un piccolo movimento c'è stato in direzione corretta in base alla nostra analisi.

Poi in prossimità della trimestrale, il suggerimento era quello di attendere l'uscita per poi verificarne la reazione.

Qui le verità sono due: ciò che è accaduto nei normali orari di contrattazione e che vede un grafico che non terrà mai conto di tutte le escursioni accadute e ciò che è avvenuto "fuori dai normali orari di contrattazione".

Analizziamo le due realtà; il primo grafico che vi mostreremo vi farà vedere quello che il report grafico consegna alla storia come l'escursione di prezzo avuta nei normali orari di contrattazione, ovvero dalle 15.30 ora italiana alle ore 22.00.

Come visibile, nel trading in orario ordinario l'azione ha toccato un massimo ai 110$ circa, poco prima dei dati e poi il giorno seguente è tornata al livello dei 105$.

Quello che vi mostriamo in basso invece, è ciò che il trading in orario regolamentato non ha mai visto, ovvero la narrazione di quanto accaduto il 27 aprile sera dopo le 22, quando i dati della trimestrale sono stati comunicati.

Come chiaramente prevedibile, la volatilità ha graffiato ed i volumi di contrattazione sono stati elevatissimi nell'immediata chiusura degli orari di trading ordinari.

In un timeframe a 15 minuti è possibile vedere il massimo raggiunto ai 122.5 $ dollari circa, anche con volumi consistenti, chiudendo il trade ad un soffio dai livelli che avevamo indicato come target negli articoli precedenti e che era fissato a 123$.

Il punto su cui vorrei condurre la vostra attenzione è in merito al fatto che se il vostro broker non permette la contrattazione al di fuori dei normali orari di trading, questo movimento non avreste potuto sfruttarlo in alcun modo ed anzi, la frustrazione avrebbe preso possesso della vostra psiche nel vedere prezzi battuti così in alto senza avere la possibilità di vendere (SIC).

Chiosa: esistono broker che permettono l'immissione degli ordini anche al di fuori dei normali orari di trading e questo, per chi opera anche nel mercato statunitense, fa la differenza!

ALERION

Terremo debitamente sotto controllo Alerion poichè la correzione sembra aver terminato la corsa ed ora rimane da superare con slancio e volumi la barriera ai 30.2€ che può farla decollare nuovamente con target ai 33-35-39 €

Il Pil statunitense ancora in crescita ha però dimostrato il peso delle manovre della Fed rallentando il passo e segnando un +1.1% rispetto alle aspettative che vedevano ancora una crescita del 2%.

Così non è stato appunto, ma per avere una maggior chiarezza sullo stato dell'economia americana si attendeva anche il livello dei consumi e da questi è giunta la lieta notizia di una forza ancora considerevole.

Cresce quindi l'attesa per le Banche Centrali ormai alle porte e prevista nel corso della prossima ottava; la spesa per i consumi personali ancora sostenuta sembra voler ancora soffiare sul fuoco dell'inflazione.

Resta da vedere se ancora una volta Powell si vestirà da pompiere per spegnere gli ultimi fuochi o se preferirà puntare sulla crescita economica. 

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)