Inizia il periodo delle trimestrali- Amazon sotto i riflettori ed ancora, Unicredit.


In base agli ultimi dati comunicati, l'inflazione americana continua a scendere per effetto della politica monetaria della Fed e l'ipotesi soft landing delle economie mondiali si fa sempre più plausibile e concreta e questa non può che essere una buona notizia visto che le preoccupazioni in tal senso erano fondate e provenienti dai più illustri economisti che il mondo possa permettersi ad oggi.

Chiaramente, il raffreddamento dell'economia Usa dovuto alle importanti mosse di politica monetaria, al giorno d'oggi lascia più libertà alla Fed, allentando la pressione avuta lungo tutto il corso del 2022 ed il mercato fiuta la possibilità di uno stop ai rialzi dei tassi.

Sta però, per iniziare la stagione delle trimestrali che riveleranno anche gli effetti delle sopra citate politiche sui bilanci societari e presumibilmente questo sarà il chiaro market driver di mercato per le prossime ottave, spostando l'attenzione dai dati relativi all'inflazione che al momento fortunatamente non sta offrendo sorprese.

Ha intanto iniziato bene J.P Morgan con una trimestrale che ha superato le attese, evidenziando un utile netto pari a 12,62 miliadi di dollari, con un rimbalzo enorme rispetto al trimestre precedente (+52%).

Come si avvicinano quindi, i mercati statunitensi , in prossimità di tali eventi nonchè della riunione Fed prevista per il 2-3 maggio prossimo lo vediamo nel dettaglio evidenziando ancora come i futures si siano mossi con le stesse metodiche descritte nello scorso articolo, utilizzando la stessa identica dinamica, gioco che ormai va avanti da mesi e che può essere utilizzato anche da comuni investitori (forse il motivo fondante dei ricavi record di JP Morgan?) ma per questo dettaglio vi rimando alla lettura dello stesso articolo citato.

NASDAQ

Il Nasdaq si aggira attorno ad una quota pericolosa, quella dei 13000, lo stesso valore che aveva dato il via alle vendite più copiose nei primi mesi del 2022.

Decisamente un valore importante il cui superamento può dare la giusta forza a numerosi titoli in sofferenza, quotati nella pancia dell'indice super tecnologico.

Trimestrali e Fed saranno in grado, in maniera sufficientemente convincente, di fornire i giusti input per uno storno ribassista o per un rinnovato spirito rialzista. L'incrocio è comunque importante nel significato tecnico.

DOW JONES

Per puntare ai 35000 ci vuole un piccolo sforzo che potrebbe essere reso possibile dalle trimestrali ma il valico dei 34000 ancora resiste e non si può ancora vendere la pelle dell'orso, letteralmente.

Ultimo step se rotti i 34000 ci sarà ai 34300 con direzionamento però a quel punto ben posizionato e strutturato.

S&P 500

Anche in questa situazione tecnica in una analisi generale di medio periodo, troviamo le stesse congetture del Dow Jones con una compressione tra i 3820 e i 4200 punti molto ampia, anche se già il solo aspetto di vederlo lavorare ben al di sopra dei 3820 lo ha impostato molto positivamente.

Rimane il confine ai 4200 a fare da tappo per uno strappo rialzista molto interessante.

Si noterà, quanto la casualità, porti i tre maggiori mercati del mondo, in prossimità di punti di alto decisivi per le sorti future in quanto a direzionalità.

Esistono, a queste altezze, pari probabilità di superamento o di correzione perchè ci si è approssimati a periodi di notevole interesse economico finanziario, in cui dati ed eventi rilevanti stanno per giungere sul tavolo degli operatori, per fornire loro spunti validi per una corretta interpretazione e valutazione sul da farsi nell'immediato.

Non credo alle casualità, ritengo piuttosto che simili circostanze siano quasi dinamicizzate di proposito dagli operatori per uscire in prossimità di eventi decisivi, salvo poi entrare nel mercato quando la direzionalità verrà determinata dal bilancio delle trimestrali e dalla riunione della Fed.

AMAZON

Per parlare di titoli da tenere sotto controllo, dedicherei la mia attenzione ad Amazon

Si può dire che al di la dei 105$ la prospettiva di un balzo al primo target ai 117$ sia possibile magari prima del 27 aprile, giorno in cui la società comunicherà i dati relativi alla trimestrale e successivamente al punto nodale dei 123$.

Tutto passa per il livello appena annunciato quindi, che passa tra i 105$ con conferma definitiva alla rottura dei 108 $.

Se non avrà la forza di bucare anche a causa della situazione tecnica del Nasdaq ai 13000 punti sopra descritta, si potrebbe rivederla ai 93$.

Non opererei nel giorno di comunicazione della trimestrale però, vista l'elevata volatilità attesa.

UNICREDIT

La stessa si trova su una soglia importante, ben al di sopra dei 16.8€, valore importante come spartiacque tra rialzi e ribassi, trova un argine ai 20.2€.

Il superamento di questo livello porterebbe nuova spinta rialzista ma al momento la vediamo con maggiori probabilità, rimanere in un canale tra i 18 e i 20€.

Non prenderei il valore dei 18 come un punto d'ingresso, ma piuttosto attenderei lo spartiacque in prossimità dei 16.8€ al momento, con massimo storno ai 16€.

Come anticipato, inizia quindi la stagione delle trimestrali che può, come sempre, portare grandi sorprese all'interno del mercato con indicazioni che possono orientare movimenti di periodo aumentando la volatilità e la possibilità che le escursioni diventino maggiori di quelle a cui ci ha abituato il trend di questi mesi.

Un piccolo interrogativo lo fornisce la politica con il Congresso americano che ancora non ha trovato l'accordo sull'innalzamento del tetto del debito, cosa che per alcuni analisti potrebbe condurre addirittura al rischio di un defaul accidentale, incastonandosi, la data prevista per l'accordo tra Repubblicani e Democratici esattamente  nel periodo compreso tra Luglio e Settembre, coincidente con la presentazione delle dichiarazioni dei redditi da parte di milioni di contribuenti statunitensi, il cui introito, se malauguratamente inferiore alle aspettative, porterebbe appunto alla spiacevole situazione di "default accidentale" , questo secondo il parere di George Brown, economista di Schroders.

Un modo come un altro per sollecitare un accordo prima che i tempi stringano in maniera asfissiante per mettere fine a questo gioco di fioretto tra le due forze politiche? Non possiamo saperlo ma ciò che è certo è che in fin dei conti, l'unico risultato di questa diatriba ormai annuale, è quello di mantenere alta la tensione salvo poi giungere al famigerato accordo.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)