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Cosa comporterebbe un default tecnico per gli Usa? Focus: D'Amico Shipping e Industrie De Nora


Il movimento laterale degli indici che va avanti ormai dal mese di ottobre dello scorso anno, è stato e continua ad essere una vera  e propria manna per chi opera con i futures sugli indici, visti i movimenti giornalieri contenuti ed inscatolati in punti chiave che rendono ricchi e felici sia gli operatori che altre piccole formiche del mercato che preferiscono però, restare con il portafoglio pulito a fine giornata.

Il motivo è insito nella lateralità, la quale produce molto più guadagno nei movimenti intraday di quanto se ne possa ottenere con delle prese di posizione su una direzionalità che non esiste. Certamente, prima o poi si verificherà uno sfogo verso il rialzo o verso il ribasso; il punto in questione è che, non potendo determinare quando tale evento si verificherà, tanto vale operare in intraday poichè questo movimento lento ha abbassato di molto la componente di rischio facendo prendere al mercato le sembianze di un grande bancomat per gli operatori.

Negli ultimi 6 mesi, si è rimasti in lateralità quindi, finchè non ci si è avvicinati alla scadenza che in questo caso ci sarà il 16 giugno prossino ed allora il suggerimento è di operare fino al termine di questa ottava e di rimanere a guardare dal 1 giugno fino alla scadenza dei vari futures perchè negli ultimi due casi recenti, quello del dicembre 2022 e del marzo scorso, lo storno è stato forte e violento tanto da far perdere in tutte e due le occasioni, circa 1000 punti al Dax, per poi ricominciare a correre con il nuovo future.

La medesima figura, potrebbe quindi ripetersi fra circa 20 sedute.

Il versante azionario italiano presenta due titoli da analizzare.

D'AMICO SHIPPING

Nuova analisi su D'amico Shipping che anche in passato avevamo piu e piu volte fotografato nella fase di recupero.

Il downtrend innescatosi nell'ultimo mese ha dei target ai 0.36€ e ai 0.29€. Una volta raggiunti, sarebbe bene aprire il book ed osservare la reazione.

Questi identiicati sono i due punti piu probabili per un tentativo di rimbalzo che, se sentito dal mercato, possono far riportare il titolo a risalire nuovamente la china con target ai 0.5€

INDUSTRIE DE NORA

In questo caso di analisi, 17.4 è il semaforo direzionale mentre il valore dei 16.6 euro rappresenta il segnale long.

Sopra i 19.1€ si riapre sino ai 20.10 € , livello a cui il titolo è ormai al terzo tentativo di rottura.

Tra le incognite maggiori e che più possono essere foriere di tensioni sui mercati, c'è la vicenda relativa al debito pubblico americano che non può assolutamente essere trascurata e che merita una particolare attenzione.

Già qualche settimana fa avevamo riportato le parole pronunciate da Janet Yellen, attuale Segretario al Tesoro nonchè ex Presidente della Fed, la quale aveva più volte richiamato il Congresso degli Stati Uniti ad unire le forze per raggiungere un accordo sul tetto poichè, in assenza di questo gli States si troverebbero in una situazione di default tecnico a partire dal 1 giugno prossimo.

Deadline imminente: 1 Giugno

Per dare un'idea del rischio che si sta correndo per motivi squisitamente politici, ricordiamo che con i suoi 24 trilioni di dollari, il debito americano rappresenta la prima fonte di finanziamento del governo americano nonchè il più grande debito pubblico al mondo. 

Come si estriseca il meccanismo di pagamento delle cedole e di rimborso a scadenza:

Fedwire dispone e rimborsa un pool di banche affinchè vengano pagati 1 trilione di dollari che giungono a scadenza a cui vanno sommati 13.6 miliardi di dollari di interessi da rimborsare, sparsi in circa 11 date di un titolo di Stato finora considerato equivalente al cash, data la solvibilità dell'ente.

In caso di default tecnico, bisogna inoltre considerare i rischi connessi al rating che inevitabilmente subirebbe dei downgrade, aggravando ulteriormente la condizione debitoria degli Stati Uniti.

Tutto ciò, potenzialmente, potrebbe innescare un sell-off sui mercati a causa della sensibilità di alcuni Fondi alla valutazione degli assets detenuti in portafolglio.

L'attuale luna di miele e il clima di uptred quindi, potrebbero cambiare radicalmente in caso di mancato accordo e anche storicamente, dovrebbe bastare il ricordo di quanto accadde nel 2011, quando uno scenario simile portò ad un crollo del 17 % delle borse.

Finora abbiamo sempre scherzato su un simile scenario anche aiutati dalla statistica che ha visto sempre l'accordo tra i Repubblicani ed i Democratici, ma questa volta sembrano volersi avvicinare un pò troppo alla deadline giocando con il fuoco.

Con molta probabilità, nessuna delle due forze vorrà legare il proprio nome ad una serie di eventi nefasti, ma se fino a qualche settimana fa l'argomento era assimilabile ad un pessimo spettacolo di cabaret, adesso, con la scadenza sempre più vicina, è salito agli onori della cronaca come uno spauracchio da evitare in ogni modo anche seppellendo l'ascia di guerra per l'ennesima volta.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)