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Mercato obbligazionario: taglio dei tassi rimandato


Veloce aggiornamento delle curve obbligazionarie, alla luce del netto cambio di sentiment in merito al primo taglio dei tassi da parte della Fed che, probabilmente, avrebbe spinto la Bce a fare altrettanto.

Gli ultimi dati macro in tema di inflazione e forza dell’economia hanno spostato oltre marzo le attese dell’inizio della politica monetaria espansiva da parte delle banche centrali, e di conseguenza l’euforia di fine 2023 ha lasciato il posto ad un più ragionato wait and see.

Analisi ZC-Yield Curve
La lettura della ZC-Yield Curve mostra ancora una risalita dei rendimenti su tutto il tratto della curva rispetto alla scorsa analisi. Infatti, rispetto alla scorsa lettura il rendimento della scadenza a 10 anni sale in area 2,72% rispetto al 2,58% precedente, mentre la scadenza trentennale scende in area 2,41% rispetto al precedente 2,35%. Sempre immutata la conformazione della curva, che rimane invertita con un differenziale 10Y-2Y in restringimento agli attuali -31 bps dai precedenti -35 bps. Stabile il tratto a breve, con la curva che evidenzia sempre un massimo di rendimento sulle scadenze nella seconda metà del 2024 poco sopra area 4,00%. Piccole modifiche anche per le previsioni dei tassi forward su Euribor 6 mesi sia sulle scadenze a breve sia su quelle a lunga. La curva rimane impennata e vede ancora i tassi attesi in area 4,00% per la seconda metà del 2024, per poi scendere repentinamente ora verso area 2,25% nella seconda metà del 2025 e fino al 2027, data dalla quale i tassi sono rivisti in lenta risalita ora sino ad area 2,75% - 3,00% nel tratto a lunga.

Analisi Integrata Trendycator
Osservando – a livello di analisi integrata – le curve dei rendimenti dei principali benchmark decennali si nota il proseguimento del rimbalzo dei rendimenti. L’area UK vede il rendimento per il GILT in area 3,91% con Trendycator che si conferma in stato SHORT. In salita anche i rendimenti del BUND, che si portano ora in area 2,30% con Trendycator che conferma la posizione SHORT. In crescita i rendimenti del nostro Btp decennale, ora in area 3,90% con uno spread ora in area 156 bps e modello Trendycator che conferma lo stato SHORT. Infine, l’area USA con i rendimenti del Treasury decennale che salgono in area 4,14% con Trendycator che resta in stato NEUTRAL.

Bond Governativi Mondo Weekly Ranking
Consueta sezione dell’analisi sui mercati obbligazionari, con l’introduzione sotto forma di ranking dei bond governativi mondiali con qualunque rating. In alcuni casi, per alcuni emittenti o per alcune valute, il rapporto rischio/rendimento di questi bond può essere anche piuttosto speculativo. Il ranking considera i bond benchmark decennali in tutte le valute di emissione.

Strategia di portafoglio
Come scrivevamo nella scorsa analisi, la possibilità che “le attese sui prossimi tagli dei tassi, scontati dai mercati, siano un po’ troppo ottimistici, visti anche gli ultimi dati sul lavoro provenienti dagli Usa” si è concretizzata.

Ne consegue che, ora, la possibilità che si vada incontro ad un ritracciamento dei prezzi dei bond più profondo è del tutto plausibile. Poi, è chiaro che i tagli dei tassi è solo rimandato così come è chiaro che difficilmente avremo altri rialzi dei tassi, per cui possiamo aspettarci una politica monetaria neutrale per i prossimi mesi.

Poi, eventi al momento non preventivabili che vengano a sconvolgere il quadro attuale sono sempre possibili, ma su questi, ovviamente, non abbiamo nessun tipo di controllo.

Sotto il profilo tattico e strategico per il portafoglio obbligazionario, restano valide le strategie suggerite nella scorsa analisi: accumulo stile PAC su obbligazioni con scadenze via via più lunghe, sfruttando le correzioni per migliorare il rendimento medio ponderato a scadenza; gestione della liquidità con strumenti del mercato monetario o obbligazioni a breve termine, finché la curva rimarrà invertita e quindi i tassi a breve resteranno a livelli accettabili.

Sotto questo punto di vista, i tratti di curva migliori sono al momento quello a breve sino al 2026 e quello compreso tra 2037 e 2040.