Portafoglio azionario: vendita a target, in stop e previsioni.


Inizio di ottava in territorio positivo questa mattina per i mercati azionari europei ed italiani con il DAX Index che fa registrare il massimo daily a 12375 e che va a sfiorare il suo massimo storico a 12390 del 10 aprile 2015, poi ad ora di pranzo è iniziata una lenta ma costante discesa che ha portato tutti i listini in territorio negativo fino alla chiusura delle contrattazioni. Le cause sono da attribuire soprattutto alla discesa dei rendimenti dei titoli di stato che hanno penalizzato il settore bancario con l’indice stoxx 600 che ha perso il – 1,35% andando a zavorrare soprattutto i listini ad alta componente bancaria-finanziaria come l’IBEX (- 1,32%), il nostro FTSE-MIB (- 1,22%) e l’EUROSTOXX50 (- 0,80%) che comunque in un mese ha performato del + 5%.

Gli altri indici europei si sono attestati tra il – 0,70% per il CAC40, - 0,60% l’EOE olandese, ed il - ,30% ca. per lo SMI ed il DAX.

Quest’ultimo da monitorare nei giorni a venire in quanto il doppio massimo storico “sporco” di oggi dovrebbe essere rotto al rialzo a breve per il proseguimento del trend, altrimenti dovremmo aspettarci un periodo di consolidamento che sicuramente non ci auguriamo.  

Sul fronte macro oggi sono usciti i dati finali relativi al mese di marzo dei PMI manifatturieri con quello spagnolo, il peggiore di tutti, uscito a 53,9 contro il 54,7 del mese precedente, a seguire il dato francese uscito a 53,3 contro il 53,4 di febbraio, in linea quello tedesco, sempre molto alto a 58,3 mentre abbastanza sorprendente quello italiano uscito a 55,7 contro il 55 di febbraio. Infine il dato dell’area EU uscito in linea con il mese di febbraio e le attese degli analisti a 56,2.

Rispetto ai dati preliminari viene fatto notare dall’indagine effettuata, che si è notato un allungamento dei tempi medi di consegna in virtù di una difficoltà dei fornitori a seguire la crescente domanda facendo aumentare i prezzi all’ingrosso nonostante la discesa dei prezzi petroliferi ed un euro in rialzo nei confronti del dollaro in marzo.

Passando ora agli indici USA essi oggi seguono l’andamento di venerdi scorso registrando perdite contenute nel mezzo punto percentuale ad ulteriore conferma di come le resistenze poste a 2370 di S&P500 e di 20750 di DOW stiano facendo il loro lavoro, molto meglio invece per il NASDAQ 100 che staziona sempre intorno ai suoi massimi storici (5451) e che al momento perde solo il – 0,35% a 5420.

A livello macro da registrare anche negli States l’uscita degli importanti dati PMI manifatturieri a cura dell’ ISM di marzo, usciti a 57,2 contro attese per + 57,0 e leggermente inferiore al dato di febbraio (57,7) mentre in forte rialzo la componente prices paid uscita a 70,5 contro attese per 66,0 dal precedente 68,0 di febbraio.

Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario nel quale venerdi scorso siamo andati a target 50% sul titolo francese CAP GEMINI, inoltre questa mattina abbiamo inserito due nuovi ordini su titoli del mercato italiano ed infine in chiusura abbiamo venduto in STOP secco il titolo FCA, ovviamente nulla di grave ma non potevamo pensare di non prendere alcuno stop in questa campagna acquisti nella quale finora siamo andati a target con circa l’80% dei titoli in Portafoglio.

- CAP GEMINI  (FR0000125338)  A  86,67.

- FCA  (NL0010877643)  A  9,775.