Piano Bar : Umanità in cammino...


Piano Bar di Virginio Frigieri
*Umanità in cammino…*

…dalla recessione, alla depressione…

I mercati azionari hanno retto fino ad aprile, poi sono scesi e risaliti da agosto/settembre in attesa della tornata elettorale più importante dell'anno ovvero le presidenziali americane. Ora sono pronti ad andare giù insieme a tutto il resto. Aggiungiamo i debiti sovrani europei a rischio, la gente stremata da continue nuove tasse che protesta nelle strade e nelle piazze, in Grecia e in Spagna per ora e la Germania che non potrà reggere all'infinito ed il quadro è quasi completo. Per completarlo del tutto mancano i così detti paesi emergenti: bene anche in Brasile, Russia, India e Cina le economie stanno rallentando in modo preoccupante. Badate bene a non farvi trarre in inganno dal fatto che un 7% di incremento del PIL dalle nostre parti non si è mai visto nemmeno col binocolo, perché per quello che è successo e sta succedendo in Cina, un incremento di PIL del 7,5% fa già scricchiolare molti tavoli, se si scende al 7% sono problemi seri. In Cina l'esodo dalle campagne alle città in cerca di fortuna, che noi abbiamo visto qua negli anni '50 e '60 viaggia a ritmi di 20 milioni (mica noccioline) di persone all'anno. E' come se ogni anno un terzo degli italiani si spostasse per andare da qualche altra parte del paese. A queste persone il governo cinese, lungi dal poter garantire subito un benessere simil "occidentale", deve in qualche modo garantire un alloggio, e un lavoro che consenta quanto meno di mangiare e di vestirsi. Sono milioni di appartamenti nuovi ogni anno da costruire.
La soglia limite di sicurezza nei conti del governo cinese è 'l'8%. Se il PIL cresce dell'8% che può diventare un 10,5-11%, reinvestendo metà degli utili, allora il governo cinese riesce in qualche maniera a gestire questo autentico "esodo" che si svolge ogni anno. Ma se l'economia cinese frena e scivola sotto all'8% allora iniziano i problemi e il sistema implode. Anche se i giornali non ne hanno parlato moltissimo (iniziano a parlarne solo ora) , voglio ricordare ai lettori che il governo cinese è talmente preoccupato di non riuscire a mantenere nemmeno l'obiettivo di crescita del 7,5% che lo scorso mese di maggio la Banca Centrale Cinese ha fatto una immissione di liquidità alle banche cinesi concedendo denaro a tassi di interesse stracciati, nella speranza di riattivare il ciclo produttivo. Ma il "cavallo" si rifiuta ormai di bere e il seguente mese di giugno nonostante questi stimoli, le banche hanno ridotto i prestiti rispetto al mese precedente di 180 miliardi di Renminbi. Questo ha indotto la Banca Centrale Cinese a fare una nuova flebo di liquidità a luglio scorso e questo è un segnale pessimo, in quanto si dimostra la totale inutilità di inondare il mercato di liquidità.
La crescita delle economie dei paesi BRIC ha permesso nell'ultimo decennio di compensare il calo di domanda globale aggregata dovuto alla crisi del modello occidentale che ha colpito soprattutto l'Europa ed in particolare paesi come il nostro. Se le economie occidentali non ripartono (e di segnali incoraggianti in questo senso per ora non ne abbiamo) e le economie emergenti tirano il freno, la domanda globale aggregata rischia seriamente di diminuire e a quel punto più che parlare di recessione, si dovrà parlare di vera e propria depressione.
L'unico momento, dopo la crisi del '29, in cui la domanda globale aggregata, segnò il passo o andò leggermente in negativo fu durante la crisi petrolifera degli anni '70.
Le spinte deflazionistiche nascono perché nel mondo c'è TROPPO DEBITO IMPAGABILE.
Quando arrivi ai limiti dove siamo arrivati ora, non ha nessuna importanza cosa fanno le autorità se i tassi sono a zero o meno se i soldi per aprire un impresa te li tirano dietro oppure no. I lettori di lunga memoria ricorderanno che eravamo già finiti sull'argomento del moods psicologico e socionomico in un articolo dello scorso anno che si intitolava "I Mercati Orso scivolano sui muri delle speranze".
Questi dodici anni del nuovo millennio, hanno visto un mutamento profondo del moods sociale del sentiment generale e del clima di fiducia percepito dalla società e proprio perché la deflazione nasce in primis da questi fattori, che non si può fermare né per decreto legge, né lanciando soldi dall'elicottero o azzerando i tassi. L'ho già spiegato altre volte con l'esempio del vicino di casa che fino a cinque/sei anni prima aveva le pezze al sedere e dopo in poco tempo mette su una bottega e un Ape; in breve tempo la bottega e l'Ape diventano un capannoncino e un furgone Ducato, con tre dipendenti e la BMV nuova parcheggiata sotto alle vostre finestre. Se voi osservate tutto questo e per di più non vi ritenete neppure meno intelligenti del vostro vicino di casa è assai probabile che nella vostra testolina scatti quella molla che dice… "beh se ce l'ha fatta lui… FORSE ce la posso fare anch'io"… questo banale ed umanissimo ragionamento non contemplato dalle teorie macro economiche è l'unico vero fattore che quando inizia a propagarsi nella società come il raffreddore porta all'inizio decine, poi migliaia, poi decine di migliaia di persone ad intraprendere e ad aprire un'aziendina, perché non importa se c'è il mutuo da pagare, non importa se c'è da farsi il mazzo dodici ore al giorno, l'unica cosa che vi importa, è di arrivare a parcheggiare una fottuta BMV accanto a quella del vostro vicino, magari pure più grossa della sua.
Questa fiammella che è il principale faro dell'economia, in Italia è stata spenta negli anni '90 e da allora è un declino continuo… I nostri giovani con tanto di laurea in tasca, aprono la finestra e vedono il vicino di casa che per ora ha ancora la BMV ormai vecchiotta, ma che conduce una vita di cacca; alle 6,30 del mattino è già in piedi, prima delle 21,00 non rincasa, compreso il sabato… è perennemente incazzato con tutti, da Equitalia che lo inonda di cartelle pazze, al commercialista che gli fatto un errore nella denuncia dei redditi che se se ne accorgono chissà, a cosa andiamo in contro… il mese scorso gli è arrivata pure la Finanza in casa che gli ha tolto qualche mese di vita… la ASL è passata a fare un controllo e c'era un estintore scaduto da una settimana, si è beccato una multa da spellarsi vivi… i guadagni non sono più certi ed alti come erano un tempo, il mutuo del capannone non lo pagherà in 10-15 anni come accadeva una volta, ma lo lascerà in eredità ai figli etc. etc… ad un certo punto uno si guarda allo specchio e pensa : "e io vado ad aprire un'azienda per ridurmi cosi?…ma andate tutti a quel paese!!!… faccio domanda per un posto anche da precario nel Pubblico Impiego! …. "
Allora per dirla con toni più professionali, la situazione odierna presenta ormai così tanti fattori di incertezza che né l'investitore, inteso non come le aziende già esistenti, ma come il potenziale nuovo imprenditore, né le banche stesse trovano prudente investire nell'economia reale… sic stantibus rebus, finisce come abbiamo visto in questi mesi, dove le banche ricevono soldi all'1% dalla BCE e questi soldi anziché essere impiegati per aiutare le aziende, l'occupazione e l'economia reale, vengono usati solo per acquistare titoli di stato al 6-7% che garantirà alle banche una lauta plusvalenza, quando dovranno restituire i soldi alla BCE.
Negli stati Uniti dove le dosi di iniezione di liquidità hanno superato ogni immaginazione e forse non sono ancora finite, i risultati continuano a mancare; immobili e materie prime sono scesi in media del 40%… si può realisticamente pensare di poter combattere nel lungo periodo un debito astronomico accumulando a debiti altri debiti? La Fed e il governo stanno spostando il peso di migliaia di miliardi di dollari di debiti sotto forma di obbligazioni e titoli di stato da investitori spericolati a risparmiatori innocenti e sfortunati contribuenti, senza considerare che le risorse dei privati cittadini non sono infinite. Posto che tutta questa liquidità abbia temporaneamente impedito grandi disastri istituzionali, viene da chiedersi a questo punto, visto che in questi giorni è andato in onda anche il cosi detto QE3, quale sarà il reale prezzo finale di questa politica e se alla fine non si arriverà ad un disastro pubblico ancora più grande e gigantesco, giacchè se i primi due interventi hanno sortito ben poco degli effetti sperati e faremmo prima a dire che non hanno funzionato, non si capisce per quale arcano motivo dovrebbe funzionare questa volta. Anche i politici su entrambi i lati della navata cominciano ad essere stanchi della FED e del salvataggio di questi grandi istituti di speculazione finanziaria visto che alla fine risultati concreti sull'economia non se ne vedono, ma purtroppo non c'è scampo dalla spirale debito-deflazione… se hai debito eccessivo, fiducia della gente nel futuro sotto le scarpe e la tassazione già alta (anche senza arrivare ai livelli demenziali italiani) è difficile sottrarsi a questo destino.
La BCE ha poteri molto più limitati e stringenti di una Fed, imposti dalla Germania al momento della firma del trattato di Maastricht e senza una revisione sostanziale del trattato stesso, è impensabile che la stessa possa intervenire con la rapidità e la determinazione della FED… deve limitarsi ad agire di rimessa sfruttando qua e là qualche "smagliatura" , qualche comma e postilla che consenta una lettura non un univoca della norma per poterla aggirare facendo ogni volta arrabbiare i tedeschi. Per modificare i trattati servono tempi lunghe e maggioranze molto ampie… insomma se non fossimo a Bruxelles verrebbe da pensare ai soliti bizantinismi all'italiana e la confusione regna sovrana… accendi la radio e senti parlare di Stati Uniti di Europa, ma dopo dodici anni non c'è nemmeno uno straccio di costituzione europea sul tavolo. A quest'ora avremmo dovuto avere perlomeno un ministero dell'economia europea, una fiscalità uguale in tutt'Europa, un sistema unico di difesa europea, e molto altro ancora; in tavola al contrario non c'è nemmeno un bicchiere e le uniche norme comuni che arrivano servono solo a spremere ulteriormente i contribuenti senza risolvere nulla. Anzi succedono cose anche di una certa rilevanza senza che nessuno ne parli… Mentre il buon Monti firmava il fiscal compact che obbligherà il paese a ridurre il debito pubblico di 50 miliardi all'anno per vent'anni, è stato anche resa operativa tra la quasi totale indifferenza dei media l'EUROGENDORF , che è una sorta di CIA che naviga al di fuori di qualsiasi giurisdizione; possono venirti a prendere a casa, portarti via, farti quello che gli pare, il tutto nella totale immunità nei confronti di qualsiasi autorità giudiziaria.
Insomma siamo dentro ad un carrozzone molto opaco con poche certezze e molta poca democrazia dove si continua a suonare il disco del PIL , un astruso parametro economico quantitativo che nulla esprime sulla qualità della nostra vita; il PIL aumenta indifferentemente sia che tu costruisca scuole e asili nuovi per la società sia che tu produca, armi e bombe; in nome e per conto di questo parametro impostoci dall'alto come inconfutabile verità biblica, abbiamo messo in piedi un sistema che è semplicemente fallimentare ed insostenibile, dove l'80 % delle cose che si producono per sostenere il PIL è del tutto inutile e spesso perfino dannoso per la salute pubblica (leggasi inceneritori) e potremmo tranquillamente farne a meno; si aggiunga poi che per produrre questo ciarpame che nessuno vuole più acquistare, spesso e volentieri si deturpa l'ambiente, si avvelena l'acqua e l'aria e si mette infine a repentaglio il delicato equilibrio climatico del pianeta e vedete bene che se un profondo cambiamento culturale e di rotta non verrà attuato a breve invece di pensare a 9 miliardi di individui sul pianeta nel 2050, sarà necessario cominciare a pensare in fretta a come eliminarne quattro dei sette attuali!!… Ma i potentati e le grandi lobby ben consce che questo è alfine il vero nocciolo del problema stanno da anni lavorando in tal senso ed in questa chiave di lettura si colloca perfettamente l'eliminazione in atto dell'attuale ceto medio.

Ma di questo parleremo un'altra volta.

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