dobbiamo switchare da oro a azioni aurifere?


Ricevo una  mezza dozzina di lettere  finanziarie al giorno specializzate sui metalli preziosi. Una valanga di posta che mi obbliga ad una noiosa (spesso) lettura. Talora i report sono lunghi una trentina di pagine…

Tutti  sono concordi da sei mesi. Vendete l'oro e comperate le azioni aurifere.

Ho resistito per sei mesi mantenendo la posizione in oro nel portafoglio a scarso rischio( 50% oro come fisico o PHAU, 50% bond tra BPE   CV 12% 3,7%, un poco di BIM 1,5% 2015 CV, Mediobanca floater-tutti bond sui quali ci siamo gia' soffermati su queste colonne)

Oggi è il turno di Market Force Analysis Letter,un'ottima pubblicazione. Mostra quello che i nostri amici sanno di gia',avendone approfittato.

Chi ha comperato nel 2001  le azioni comprese nell'indice HUI aurifere avrebbe moltiuplicato per 15 i suoi soldi.Se avesse preso il metallo giallo si sarebbe dovuto accontentare(sic!) de moltiplicare per 7 il suo investimento. Tutto questo tenendo conto del crac del 2008 e successivo rimbalzo delle azioni.

Ma i grafici che mostrano queste performance sono inchiodati,da parecchio tempo, per le azioni,mentre mostrano una ascesa biennale dell'oro superiore al 20%.

Percio' preferisco aspettare a switchare. Non riesco ad andare contro il mercato,anche se è così semplice passare un ordine di GG, RGOLD o,nell'argento, in SLW.Cerchiamo di  cogliere  i primi segnali di un forte risveglio. Io credo che il mercato non si sia piu' riavuto dopo la sberla presa  con Agnico Eagle. Il crac del 25% in un giorno dell'azione,nello scorso anno, per problemi derivanti da una miniera in difficolta',ha ricordato i rischi che comportano questi titoli a tutti. Gia' da tempo era scomparso quell'effetto-leva pari a 3 che ci aveva spinto nel 2001 ad investire proprio su Agnico Eagle e poi su Novagold dandoci laute soddisfazioni. Le cose cambiano e noi non possiamo opporci.Sara' il mercato a spingerci verso le azioni aurifere. Anche se onestamente i commentatori hanno ragione. Le compagnie guadagnano il triplo rispetto a pochi anni fa.I costi sono abbastanza contenuti(il petrolio non e' salito troppo) mentre il metallo venduto è cresciuto molto.  Newmont  ha deciso di aumentare una una certa percentuale il dividendo per ogni 100 dollari di salita del metallo. Forse questa e' la strada giusta. Offrire dividendi succosi.Se cio' avvenisse per taluni titoli che seguiamo non mancheremo di prendere in considerazione l'opportunita'.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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