Piano Bar : Quadro Tecnico del 2015-10-11


Piano Bar di Virginio Frigieri
Quadro Tecnico del 11 Ott. 2015

Il rialzo dell'ottava appena conclusa mette alla prova del nove i modelli ribassisti.
L'S&P500 dovrebbe essere in corrispondenza o molto vicino alla fine di un rally di cinque onde iniziato dal minimo del 29 settembre. Il completamento di questo "five-up" per definizione avrebbe come conseguenza un declino del mercato importante … ma se per ora l'impianto ribassista regge ancora nei numeri e nei fatti, ci stiamo però avvicinando ad una zona in cui un proseguimento ulteriore del rialzo provocherebbe guai abbastanza seri nelle file ribassiste, quindi le prossime sedute saranno da seguire con particolare attenzione. Di seguito proverò a sviluppare il concetto espresso sopra sperando di farmi capire anche dai meno esperti.
Quindi il primo grafico che metto oggi contrariamente a quando faccio di solito non è un Daily, ma il grafico dell'S&P500 a 2 ore.

Come possiamo vedere sopra, dal minimo del 24 Agosto (il primo a sinistra etichettato come onda 3) abbiamo avuto lo sviluppo di un "flat". Ricordo che la differenza tra un zig-zag e un flat consiste nel numero diverso di movimenti che caratterizzano l'onda a. In un "abc" correttivo canonico che è per l'appunto il zig-zag abbiamo una configurazione di tipo "5-3-5" ovvero cinque movimenti per l'onda a , 3 per l'onda b, e 5 per l'onda c. Quando l'onda a risolve in soli 3 movimenti come in questo caso allora il zig-zag diventa un flat con una configurazione di tipo 3-3-5.
Tornando al grafico Daily…

Questo flat ha ormai ripercorso quasi il 61,8% della precedente onda 3 finita il 24 agosto.
Le due linee diagonali color magenta dimostrano chiaramente che sul ritracciamento del 61,8% avremmo anche una lunghezza di onda c uguale a quella di onda a, e contemporaneamente se riguardate il grafico a 2 ore avremmo anche una onda (5) di lunghezza pari ad onda (1).
Quindi alla luce di queste considerazioni la spinta rialzista (se ancora ha voglia di salire) dovrebbe terminare in zona 2025-2030 punti di S&P500.
Il Daily Sentiment Index che sui minimi del 24 agosto raccoglieva solo il 4% di rialzisti, è risalito fino al 46% quindi la fiducia e l'ottimismo stanno tornando.
In ogni caso il limite ultimo è 2063,52; oltre quella soglia, l'onda 4 invaderebbe il territorio di onda 1 e questo nella teoria delle onde di Elliott non è consentito, per cui la partita si gioca tra 2030 punti che rappresenta il ritracciamento del 61,8% e 2062 punti. Se raggiunta la zona 2025-2030 punti si vedrà un declino impulsivo sostenuto con un forte ribasso dell'advance/decline line allora le probabilità saranno favorevoli alla nostra ipotesi che vede la mancanza di un onda 5 di grado minor che deve portare a nuovi minimi. Se al contrario il declino fosse piuttosto tiepido con un advance/decline line in zona neutra o peggio ancora si continuasse a salire allora questo avrebbe implicazioni rialziste un pò per tutti gli indici delle Blue Chip e un tot di conteggi da rivedere per i ribassisti. L'errore potrebbe nascere dal mancato test del minimo del 24 agosto (seppure di poco) che induce a battezzare onda b cerchiata quel minimo anziché onda 5. Se ci spostiamo infatti sul Russell 3000, vediamo che in effetti la situazione si presenta decisamente più chiara.

L'onda (2) potrebbe ritracciare anche il 100% di onda (1), ma poi ci sarebbe la (3) e lo scenario ribassista sarebbe assolutamente coerente e per nulla compromesso. Invece la situazione di tutti gli altri indici americani non è così e noi dobbiamo restare coerenti all'attesa di onda 5 fino a quando una barra non ci dimostrerà che il modello è sbagliato. Situazione quindi da seguire attentamente quelle delle prossime 2.3 settimane. Risparmio il DowJones che ricalca la struttura di S&P500 e passo al Nasdaq100.

Anche qua abbiamo il massimo per ora ancora marcato come onda 4 e la stessa trendline rossa tratteggiata che dovrebbero spegnere la spinta rialzista. Se scende prima di toccare il massimo di onda 4 il modello ipotizzato inizialmente resta in vita, ma se lo supera, allora resta come ultima resistenza un piccolo gap posto appena sopra. Se il rialzo non termina nemmeno lì allora il modello d'onda salta perchè subito sopra si trova il minimo di onda 1.

Rendimenti dei T-Bond:

La situazione tecnica resta invariata rispetto alla settimana prima; siamo in onda iii cerchiata di grado Minute che sta cercando l'allungo e dovrebbe terminare sopra al 3,42% nelle prossime settimane. Ovviamente il punto fermo di questa lettura resta legato al minimo di onda ii cerchiata a 2,74% che deve rimanere inviolato altrimenti tutto sarebbe rimesso in discussione.

Dollar Index e EUR/USD:

Ferma restando la nostra vision rialzista per il Dollaro, in realtà sullo scenario di breve termine restano aperte almeno due opzioni che ho cercato di sintetizzare sul grafico sperando di non confondervi le idee. L'opzione più probabile resta quella che segue la numerazione blu; in questo caso già dalle prime sedute della settimana entrante dovremmo vedere un deciso rimbalzo che va rapidamente a superare il top di onda i cerchiata e ci da la prova che onda iii cerchiata è in atto.
La seconda opzione è che quella che abbiamo etichettato come onda 2 sia in realtà un'onda a , seguita dal top di onda i cerchiata che invece sarebbe la b mentre quella in corso potrebbe essere la c non ancora conclusa che dovrà scendere seppur di poco sotto 94,06 terminando lì, l'onda 2.
Da seguire.

Stessi dubbi ma di segno opposto per il cambio Euro/Dollaro che si muove in maniera abbastanza speculare ma in senso opposto al dollar index.

Oro e Argento:

… c'è voluta la pazienza di Giobbe e la testardaggine del sottoscritto a non ascoltare chi diceva che l'oro poteva solo scendere e attenersi al solo conteggio delle onde, ma alla fine la chiusura di questa settimana ci regala ben tre conferme che fanno ben sperare per il proseguimento del completamento di onda B cerchiata.
La chiusura di venerdì, rompe contemporaneamente due trendline ribassiste… la prima quella in giallo che parte dal massimo di onda (A) toccando il massimo di onda B. La seconda quella di lungo periodo che parte dal massimo di onda (2) di A realizzato a ottobre di tre anni fa. Inoltre la chiusura di venerdì come si vede meglio sul grafico daily sottostante, rompe anche il massimo precedente di onda (i).

Questo significa che l'onda 3 di grado Minor di Onda © di grado Intermediate è effettivamente in azione dall'11 settembre scorso quando la nostra onda 2 ha fatto segnare un minimo di 1098,45.
Ora il primo target a breve si colloca in zona 1.200 $/onz, ma il potenziale rialzista a mio avviso è decisamente maggiore.
Il livello chiave che smentirebbe il nostro modello d'onda ora è il minimo di onda (ii) del 2 ottobre a 1.104,12 $/onz: DEVE restare intatto. Il nostro stoploss per ora sta benissimo a 1.100 dove l'abbiamo posizionato.

L'argento dopo aver abbondantemente superato quota 16 euro ha tirato un po indietro andando a chiudere la settimana a 15,82.il massimo di onda b è stato superato da tempo per cui anche qua abbiamo pochi dubbi sul fatto che la (iii) è in moto. Il punto chiave che mantiene in vita il nostro modello, è il minimo di onda (ii)a 14,35 del 2 Ottobre. Il prossimo obiettivo di prezzo a breve si colloca in zona 16,50 ma il potenziale dell'intera onda C è ben maggiore.

alla prossima.

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