Rischio su, rischio giù: aumenta il nervosismo e alcuni indicatori sono all’eccesso


Timori sulla riforma fiscale negli Usa e attese per il meeting di fine settimana della Bce. Si conferma l’eccessivo trend rialzista di vari parametri riferiti a Wall Street.

Cedole & dividendi

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Appesi al filo della riforma fiscale Usa: non lo diciamo noi ma il segretario al Tesoro statunitense, Steven Mnuchin, che sollecita il Congresso a votarla e promuoverla. Finalmente qualcosa di chiaro nell’oscuro mondo della finanza mondiale, con un segnale deciso: se fallisce il progetto chiave della Presidenza Trump c’è un crollo di Wall Street e di tutto quanto gli viene dietro. Come evitarlo? Con una proposta neutrale dal punto di vista del debito Usa, ormai ai limiti. Meno determinanti ma pur sempre di rilievo le decisioni della Bce di giovedì prossimo. Qui il rischio è inverso: non sta negli annunci ma nel fatto che i mercati hanno un po’ sovrastimato il “tapering” in area euro, avviato ad aprile con la riduzione da 80 a 60 miliardi di euro al mese, non per convinzione però ma per obbligo, a causa della carenza di bond da acquistare, come confermò la stessa Bce ricordando che si trattava di un puro ritorno all’importo iniziale. Se Draghi deludesse gli operatori la prenderebbero male.

Ecco ora un’analisi più approfondita di alcuni dei principali indicatori dei mercati, confrontati con i valori del precedente report.

Indicatore

Valore attuale

Valore 1/10/2017

Risk off/on

Commento

S&P 500 Vix

(indice di volatilità)

9,97

9,5

Risk on, ma…

Niente di nuovo; resta sempre sotto i minimi storici

Dax Volatility

(indice di volatilità)

12,1

11,4

Risk on, ma…

Era scesa a 11 ed è poi un po’ risalita

Euro Stoxx 50 Vol.

(indice di volatilità)

12,2

12,1

Risk on, ma…

Tutto uguale!

10-2 Year Us Treasury Yield Spread

0,75%

0,86%

Risk off

Qui il movimento è stato più netto e soprattutto ci si avvicina a quello 0,50% stimato come livello di guardia per anticipare una recessione Usa. Ecco il perché della valutazione risk off

S&P 500 Earnings Yield

(media degli utili società quotate rispetto a valore indice borsistico)

3,89%

3,98%

Risk off

Sempre più basso e non è un bel segnale. Si avvicina a valori registrati solo in occasioni di crisi strutturali dei mercati

Inflation Adjusted S&P 500

(valore dell’indice in termini reali, cioè corretto in base all’inflazione)

2.575 pb

2.519 pb

Risk off

Altro che ossigeno rarefatto! Qui si è su livelli quasi inaccettabili e una minima incertezza sulla riforma fiscale Usa scatenerebbe prese di profitto

Investor Us sentiment

(indagine weekly di percezione degli investitori Usa)

37,9%

33,3%

Risk on

La percentuale si riferisce ai “bullish” (rialzisti) relativamente all’ultima settimana. Aumentano, mentre i “neutral” si collocano al 34,1% e i “bearish” al 27,9%

Bofa Us High Yield Bonds

(rendimento)

5,48%

//

Risk on

Nuovo indice inserito per la prima volta. E’ sui minimi storici, poco lontano dai valori del 2014

Bund

(rendimento)

0,449%

0,468%

Risk on

Nemmeno i timori di secessione della Catalogna hanno rialimentato un eccesso di acquisti sul decennale tedesco. Ora tutto dipende dalla Bce

Oro

1.282 $

1.283 $

Risk on

Stabilità su questo fronte

Petrolio

(Brent)

57,9 $

//

Risk on

Risale con un trend molto progressivo e potrebbe contribuire a far aumentare un po’ l’inflazione

Inflazione Usa

2,2%

1,9%

Risk on

Cresce ma non preoccupa e aiuterà la Fed a normalizzare i tassi (almeno si spera!)

Inflazione area euro

1,5%

1,5%

Risk on

Non è eccessivamente sotto i target Bce. C’è da augurarsi che il politico Draghi non faccia ancora una volta finta di niente. Quella tedesca è confermata al +1,8% su base annua

Inflazione Cina

1,6%

1,8%

Risk off

Tutti ottimisti sul futuro dell’ex Impero giallo, ma qualcosa non va leggendo i dati: l’inflazione scende e la crescita del Pil su base trimestrale si ferma al +1,7%, che è “flat”. Buone notizie invece dal fronte industriale, con la produzione in salita oltre le aspettative

Dollar Index

93,57

92,9

Risk on

Si rafforza un po’ ma resta sotto controllo

Euro Index

94,4

94,3

Risk on

Calma piatta, aspettando la Bce giovedì prossimo

Produzione industriale area euro

(base annua)

+3,8%

//

Risk on

L’ultimo dato dice +1,4% m/m. Molto bene la Germania ma bene anche l’Italia. Si respira un’aria diversa

Ifo Germania

(indice di fiducia delle aziende)

115,2

115,2

Risk on

Nessun cambiamento

Rinnovo vertice Fed

//

//

Risk off

In questo caso non ci sono parametri ma solo notizie: il candidato favorito sarebbe John Taylor, un economista considerato falco. Se fosse lui il prescelto i tassi aumenterebbe molto più velocemente che con la Yellen. La nomina è prevista per novembre

Geopolitica

Risk off

Non se ne sente più parlare ma la Corea del nord sarebbe in procinto di lanciare nuovi missili

In sintesi

Risk on

11

Risk off

6

Risk on ma…

3

Wall Street segnala un’esagerata pressione rialzista e fa notare che tutto ormai dipende dalle scelte in tema di riforma fiscale e di nomina al vertice della Fed. Il risk on resta predominante, ma attenzione al nervosismo dei mercati, palese su più fronti.

Questo report non costituisce sollecitazione all’investimento e contiene informazioni giornalistiche a puro scopo divulgativo

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