Mercati azionari USA sempre più sugli scudi ed anche il nostro Portafoglio.


Inizio di ottava non certo brillante per i mercati azionari italiani, a dispetto dei nuovi record assoluti raggiunti nel fine settimana scorsa, ed aggiornati oggi, sui listini USA. Ma anche gli indici europei, tra alti e bassi intraday, hanno tenuto in chiusura le quotazioni intorno alla parità.

Probabilmente sia il dato macro italiano uscito in mattinata in calo sulla fiducia dei consumatori per famiglie ed imprese relativo al mese di novembre a 114,3 contro attese per 116,4 ed il 116,0 uscito nello scorso mese, sia l’indice del settore bancario (-1,43%) e petrolifero (vista la discesa delle quotazioni del petrolio) hanno pesato sui listini nostrani, tali da giustificare una perdita del -1,07% per il FTSE MIB che ha chiuso a 22176,7 e del -0,97% per il FTSE IT All-Share che ha chiuso a 24510,1.

Da segnalare, per quanto riguarda la società FCA, la notizia positiva della prossima quotazione in Borsa della Magneti Marelli e forse COMAU con ottima ricaduta sui conti della Società, in negativo le indiscrezioni che la Francia abbia aperto un procedimento di frode circa le emissioni taroccate delle auto diesel del Gruppo, accuse che FCA France ha immediatamente smentito. 

Degli indici europei dicevamo che hanno trascorso la giornata, tra alti e bassi, intorno alla parità per poi perdere negli ultimi minuti di contrattazione un – 0,40% ca., nello specifico il listino peggiore è risultato lo SMI svizzero a -0,66%, seguito dal CAC40 francese a -0,56%, dall’EUROSTOXX50 a -0,48%, dall’AEX olandese a -0,47% e dal DAX a -0,46% infine in leggera positività l’IBEX spagnolo a +0,10%.

Per quanto riguarda i dati macro dei principali Paesi europei e quelli relativi all’Eurozona da rimarcare, in settimana, l’uscita dei CPI preliminari di novembre (dato mensile ed annualizzato) ed i PMI manifatturieri sempre relativi al mese di novembre. L’attesa è per un aumento dei prezzi al consumo (derivante anche dall’aumento della bolletta petrolifera).

Uno sguardo ora agli indici USA dopo il fine settimana scorso semi festivo e che, con volumi ridotti, sono riusciti a far registrare nuovi livelli massimi. Come detto in precedenza, anche oggi i loro listini non trovano tregua aggiornando, lentamente ma costantemente, i rispettivi massimi storici con il NASDAQ100 a 6420, l’S&P500 a 2606,4 ed il DOW JONES a 23638,9.

Al momento che scriviamo troviamo gli indici in sostanziale parità con il DOW JONES che guadagna un +0,12%.

A livello macro la settimana si presenta piena di eventi importanti, ad iniziare dalle dichiarazioni del neo eletto Presidente della FED, Powell di martedi, cui faranno seguito le dichiarazioni della Presidente uscente, Yellen, nella giornata di mercoledì nella quale usciranno anche i dati sul PIL del terzo trimestre, poi nella giornata di giovedì i dati “core ex cibo ed energia” sulle spese per i consumi personali sia su base mensile che annuale ed infine il “clou” di venerdì con i dati sui nuovi occupati, pubblici e privati, del settore non agricolo ed i dati sulla disoccupazione totale.

Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario nel quale, oltre alle ottime performance raggiunte sui titoli del Nasdaq100, abbiamo acquistato un altro titolo del mercato italiano, CARRARO, che oggi ha fatto faville, ma lo aspettavamo al varco da più di una settimana, sperando che insieme all’azione ENAV ci riservi ottime soddisfazioni.

Il Natale si avvicina e servono i soldini per comperare il panettone e fare qualche regalo ai nostri cari…..spérem !!

- CARRARO  (IT0001046553)  A  4,44  (in leggero slippage).