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azioni Pirelli: IPO pro e contro


Con una certa soddisfazione torno a scrivere su Pirelli, societa' molto vicina alla mia famiglia da  quasi 90 anni.Quindi tenete presente che  i miei commenti possono essere di parte. 

Pirelli è stata delistata il 6 novembre 2015. Capitalizzava allora  circa 7,3 milliardi di euro. se ricordo bene. Si era sviluppata grazie all'opera di Marco Tronchetti Provera,che ho avuto il piacere di incontrare pochi anni fa, . Lo sviluppo è stato consistente,anche se è  costato la vendita del settore dei cavi, fulcro degli utili della societa' per una cinquantina d'anni allorquando il settore gomme era spesso in crisi, Come testimonia il matrimonio con Dunlop poi naufragato.

Si ripresenta in borsa con una valutazione che oscilla tra 6,3 e 8,3 miliardi. Ma i paragoni con la Pirelli di due anni fa sono impossibili. La societa' ha ceduto il settore  pneumatici pesanti e  denuncia ora ,al 30 giugno 2017, una posizione finanziaria netta negativa per 4,17 miliardi. Si promette che tale cifra dovrebbe ridursi a 2 miliardi nel 2020 . Ma il futuro e' sempre roseo. come prospettive  azionarie....

Le perplessita' nascono dal paragone con i concorrenti.  Comparare  Ferrari a Pirelli ,come  riportato nel prospetto dell'IPO,è una assurdita'. Serve solo ad alzare il rapporto p/e e Ev/ebitda  di un gruppo di societa' prese come campione  nella presentazione della societa'. Molto meglio paragonarla a Michelin,

Ebbene Michelin denuncia per il 2016 un p/e di 12,8 contro 21,9/28,9 di Pirelli.(a seconda del prezzo min o max di emissione delle azioni) Anche i parametri Ev/Ebitda e Ev/ebit sono molto a favore di Michelin. Una consistente differenza. solo temperata dal fatto che Pirelli ha ottimi margini di redditivita'. ed opera in una fascia alta del mercato.

Il  rischio di sottoscrivere Pirelli e' di trovarsi con titoli  consegnatici con un prezzo di 8,3 euro. Segnaliamo  pero'che spesso la valutazione massima prevista non viene toccata. Guardate a cosa è avvenuto per Unieuro che doveva essere classata a prezzi stellari. Ma gli   investitori  latitarono e il prezzo  di classamento crollo' a 11 euro con grande soddisfazione di chi aveva partecipato alla sottoscrizione pensando di doverla pagare molto di piu'.,Ora vale attorno a 16,50 euro.

Tutto dipende percio' dal prezzo(che NON sappiamo !) che verra' fissato per le azioni. I piccoli non possono fare sottoscrizioni  con limite di prezzo. C'è percio' un certo rischio.La sottoscrizione per noi è al buio.

La seconda cosa che non fa piacere è  vedere che,con un debito di 4,17 miliardi, TUTTO il ricavato dell'IPO sara' a vantaggio dei  soli vecchi azionisti.La societa' non incassera' un euro. L'operazione di  OPA 2015 e IPO 2017 sono esempi magistrali di tecnica azionaria.Meritera' di essere citata  nei libri finanziari. Ma ha arricchito soltanto gli autori dell'OPA del 2015.

La terza cosa che preoccupa è il momento in cui  questa IPO avviene,con Wall Strett che presenta  quotazioni triple rispetto a 10 anni fa,su massimi ultrastorici e con una speculazione scatenata che ha portato la leva (margin calls) in USA a livelli elevatissimi. Circola inoltre una pericolosa  fiducia sui futuri sviluppi delle borse che  sono previste in continuo rialzo a livello planetario.E quando tutti sono positivi è perché hanno gia' comperato....

Cerchiamo percio'  di vedere come prosegue l'ipo  e intervenire solo se latiteranno le sottoscrizioni.Sperando percio' in un prezzo basso di sottoscrizione.

Nello stesso settore automobilistico abbiamo una FCA sulla quale Goldman Sachs(non  il lombardreport !) ha lanciato un target price quasi doppio rispetto alle attuali quotazioni. Non crediamo che per Pirelli ci siano target così elevati. Lo vedremo tra alcuni mesi dopo che sara' passato il silenzio cui sono tenute le SIM dopo l'ipo.

Per il momento apprezziamo moltissimo  la quotazione in Italia eil mantenimento della direzione nel nostro Paese(specialmente a livello fiscale ! ).Una mossa evitata dai tanti(ricchi) profughi con precedente sede in Italia,fuggiti  scandalosamente all'estero per fare ingrassare  il fisco straniero. Un tocco di classe e serieta'  da parte di Pirelli che va ricordato.

PS: IPO IMA GG. Forse e' troppo presto parlarne in quanto non ho ancora in mano il prospetto. Ma i primi dati mi hanno  sorpreso e spero siano poi corretti in fase di classamento.

IMA,la controllante, capitalizza 3200 milioni.

GIMA ,controllata al 70% da IMA partecipa al mol con il 22 %. Potrebbe di primo acchito valere 700 milioni.  Ma la forchetta fissata e' da 845 a 1,1 miliardi. GIMA ha margini ottimi,ma ricordate che IMA e' sugli strastramassimi ! Inoltre se capitalizza 845/1100 come forchetta non va dimenticato che fattura 100 milioni.

Viene venduta in massima parte dai manager che hanno il 30% delle azioni. NESSUN incasso,come per Pirelli, per la societa' 

Inoltre e' solo per gli istituzionali. Quindi noi poveri piccoli investitori non dobbiamo perdere tempo nel valutarla per ora !!!!!

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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