Non sono passate 24 ore dal nostro ultimo articolo sulle statistiche relative al disastro trentennale della "liquidazione dei morti" e la nostra sorpresa, citata in tale pezzo, dell'indifferenza degli investitori sull'oro. E proprio ora vi è un gran bel rialzo con l'oro in salita di quasi il 3% e talune azioni aurifere che sfiorano il 10%.
Siamo alla svolta ? No, non siamo ancora sicuri per lanciarci. Troppi falsi segnali finora da più di due anni che abbiamo fatto bene ad ignorare.
1) La prima resistenza (1219 $/oz) è stata frantumata. Siamo a 1228 $/oz. Ma altre sono poste già sotto 1240 $/oz mentre le principali per lanciare urla di gioia, se superate, sono attorno a 1300 e 1400 $/oz. Siamo a livelli sideralmente lontani. Ma almeno vi è un primo mini segnale.
2) l'argento sale dell'1,8% e l'oro del 2,8%. Brutto segnale in quanto l'argento statisticamente sale più dell'oro e guida il rialzo. E' un segnale molto seguito dagli afecionados di questo mercato dei preziosi. Vedremo nei prossimi giorni se questa difformità proseguirà.
3) auriferi ed argentiferi hanno reagito per fortuna come da tradizione, con azioni EXK su del 9%, azioni IAG del 6%, azioni WPM, azioni SAND, azioni GCM in salita del 4%-5% e azioni Randgold (GOLD) su del 10%. Sembrano percentuali esaltanti ma sono ben poco rispetto a quanto hanno perduto (40%-50%) in sei mesi / un anno.
Quindi guardiamo oggi solo con interesse a questa reazione. Per ora si limita la perdita su quel micro-micro pacchetto di titoli auriferi ed argentiferi che abbiamo messo in portafoglio a suo tempo per evidenziarli sul pc e essere pronti ad intervenire. Uscita dal tunnel ? Tocchiamo ferro, anzi oro, perché il successivo rialzo, se confermato ed ovviamente assistito da stop-loss, potrebbe essere molto incisivo. Magari come nel 2010/2011 e nel primo semestre 2016. Sperare non costa niente....
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)