Barometro del rischio: c’è un po’ di fuga ma il sentiment (a sorpresa) resta positivo


Lo aiutano in Europa il rafforzamento del dollaro e negli Usa un’economia che marcia bene, in presenza di una possibile minore pressione rialzista dei tassi. Altri fattori invece diventano preoccupanti.

Cedole & dividendi

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Dopo un mese e mezzo dall’ultima rilevazione riproponiamo il nostro barometro del rischio. Che presenta un quadro generale in evoluzione.

Indicatore

Valore/trend

attuale

Valore/trend 8/4/18

Risk off/on

Commento

Titoli di Stato ad alto rating

Risk off

Si tornano a comprare Bund e Paesi a tripla e doppia A. La situazione europea è troppo complessa per non preoccupare i mercati. A Italia e Spagna si aggiunge la Grecia: timori di un parziale alleggerimento del debito sono circolare nelle ultime ore

Yield Us Treasury a 10 anni

2,93%

2,77%

Risk off

Il rientro sotto il livello del 3% è la conseguenza dei timori degli investitori, che risalgono sui T-Bonds, ma anche di un’inversione di marcia da parte della Fed: non è detto che il superamento del 2% del tasso inflattivo dovrà portare a ulteriori forti strette monetarie. Powell ci ripensa?

S&P 500 Vix

(indice di volatilità)

13,22

21,49

Risk on

Sotto quota 15 e ormai stabilmente da inizio mese. Altro che “sell in May and go away”! Per ora l’S&P non dà segnali di debolezza, mentre il Nasdaq festeggia

Dax Volatility

(indice di volatilità)

16,5

18,7

Risk on

E’ piatto e in netto contrasto con l’andamento del Bund. D’altra parte l’indice tedesco non dispensa avvisi di affaticamento

10-2 Year Us Treasury Yield Spread

0,48%

0,53%

Risk off

E’ entrato nella zona sotto lo 0,50%, seppur di poco. Non è un bel segnale ma gli istituzionali non sembrano preoccuparsene più di tanto. Una curva dei tassi così appiattita diventerà comunque un’ottima occasione di arbitraggi in campo obbligazionario perché un giorno o l’altro (o meglio un mese o l’altro) dovrà riprendere un andamento meno anomalo

Tasso crescita Pil Usa

+2,9%

+2,9%

Risk on

Ne abbiamo già scritto l’8 aprile e di nuovi numeri non se ne hanno. Segnaliamo però un fattore importante: da metà 2016 il trend trimestrale è in regolare crescita, senza alcuna esitazione: +1,5%, +2%, +2,2%,+2,6% e +2,9%. Ora si attende la rottura del 3% e si noti come il movimento è abbastanza parallelo a quello del rendimento del decennale

Rapporto debito privato/Pil

//

Risk off

Nessuno ne parla ma la situazione debitoria delle famiglie è drammatica e consente di guardare in maniera diversa i conti dei vari Paesi del mondo:

Francia 234%

Usa 200%

Italia 173%

Germania 148%

Mal comune mezzo gaudio?

Inflazione Usa

+2,5%

+2,2%

Risk off

Tutti tranquilli pur di fronte a un dato preoccupante, perché ad aprile l’impatto da petrolio non era ai massimi: +0,2% su base mensile ma è quello su base annuale a colpire di più (appunto del +2,5%)

S&P 500 Earnings Yield

(media degli utili società quotate rispetto a valore indice borsistico)

4,04%

4,11%

Risk off

L’Earnings yield conferma da tempo che si è arrivati a un punto di inversione. Lo indica ma il mercato continua a comprare. Il dato sui 4 è ormai vicino ai minimi storici

Investor Us sentiment

(indagine weekly di percezione degli investitori Usa- dato riferito ai rialzisti)

38,6%

31,9%

Risk on

I “bullish” tornano ad avere il sopravvento contro un 25,2% di ribassisti. Il valore si riferisce alla rilevazione del 23/5. Il sentiment riguarda la prospettiva a 6 mesi

Investor sentiment europeo

//

Risk on

E’ questa la vera sorpresa del nostro barometro. Un’indagine condotta dal settimanale francese Investir presso gli istituzionali segnala come le crisi italiana e spagnola e le tensioni in Medio Oriente non spaventino. Il perché? L’assenza di rischi inflazionistici nell’area euro e l’indebolimento della nostra valuta

Ifo Germania

(indice di fiducia delle aziende)

102,2

114,7

Risk off

Complici vari fattori, è sceso di quasi 20 punti dai massimi del 2018. Un quasi tracollo, che va ben oltre le aspettative

Indice Pmi manufatturiero area euro

(responsabili degli acquisti di servizi)

55,5

56,2

Risk on

Al contrario della Germania (dove i rischi da dazi pesano) in Europa il sentiment resta positivo, sebbene in leggero calo: a gennaio si collocava a 60,6

Inflazione area euro

+1,4%

+1,5%

Risk on

Cala rispetto a un anno fa (aprile su aprile) e ancor più nettamente rispetto ad alcuni mesi fa. Ciò rafforza Draghi nell’ormai violenta guerra (seppur sott’acqua) per la sua sostituzione

Dollar Index

94,2

89,5

Risk on

Il dollaro si rafforza di nuovo e il movimento dell’indice non dà tregua nel rialzo. E’ questo uno dei segnali più proficui del mese

Euro Index

93,9

96,8

Risk on

Finalmente si indebolisce e nelle ultime sedute quasi crolla. Buona parte del sentiment positivo dell’economia e degli investitori trova origine in questo fattore

Economia italiana

Risk on

Nella sua nota mensile, l'Istat evidenzia che nel primo trimestre del 2018 l'economia italiana è cresciuta allo stesso ritmo dei trimestri precedenti. La produzione del settore manifatturiero e le esportazioni registrano invece alcuni segnali di flessione

Geopolitica

Risk off

Il quadro medio orientale preoccupa ma non più di tanto. Sono vicende cui ci siamo abituati da decenni. Comunque giustificano il risk off

In sintesi

Risk on

10

Risk off

8

Ci si sarebbe potuti attendere un risultato diverso ma l’eccessivo sguardo concentrato sulle vicende italiane allontana da una visione globale nettamente più favorevole. Fra l’altro i profitti annunciati continuano ad avere il segno nettamente positivo. Occorre tuttavia segnalare come la distanza fra risk on e risk off stia riducendosi.

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