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La sete non diminuirà mai...


Azione IVS Group ( International Vending Services), fondata a Bergamo nel 1971, è leader in Italia nel settore del food service e dei distributori automatici (snack, bibite etc) con un parco di 185.000 distributori. Controlla il 10% del mercato italiano e risulta anche, nel settore, la terza società europea. E' poco conosciuta dai gestori anche se è un colosso che capitalizza quasi 500 milioni di euro.

Azione IVS Group ha chiuso il 2017 con ricavi in crescita del 12,9% a 409 milioni di euro ed un reddito al netto delle quote di terzi passato da 16,8 a 19,51 milioni di euro. Il dividendo è stato fissato in 0,28 euro (0,24 nell'anno precedente).

I dati del primo trimestre, comunicati il 15 maggio, confermano il trend positivo con un fatturato salito a 107 milioni di euro (+6,1% rispetto al 2017) ed un utile passato da 5,21 a 6,13 milioni di euro (+17,7%).

Il comunicato del 15 maggio segnala il desiderio della società di sfruttare la call sul prestito obbligazionario 4,5% nel novembre 2018. Avevamo già depennato tale obbligazione mesi fa dal nostro portafoglio a scarso rischio, ove rimane come bond soltanto INTEK 5%.

Il bond IVS Group ci aveva dato tante soddisfazioni con il suo tasso di interesse del 4,5% e l'aumento delle quotazioni da 100 a 104/105. Occhio perciò per chi non avesse venduto al possibile, e già praticamente anticipato dalla stessa società, rimborso anticipato di novembre.

Ma se l'obbligazione è stata da tempo liquidata ben diversa ci sembra la scelta da farsi sull 'azione. I dati del primo trimestre sono molto positvi e potrebbero spingere le due banche d'affari che seguono azione IVS Group a modificare i target. Gli amici che ci seguono vogliono nuovi temi. Questo potrebbe interessare anche se, ripetiamo, il periodo estivo è molto negativo per i mercati a livello statistico. E noi rispettiamo sempre la statistica. Intervenire perciò eventualmente con mano molto leggera.  Ormai i commentatori USA fanno a gara nel dipingere prossimi crac. L'unica speranza è che la maggiornza, come spesso accade, sbagli.

Equita ha un target di azione IVS Group dal 29/3 di 13,80 euro e un giudizio "buy". Circola ancora anche un report di Banca IMI emesso il 6/9/2017 con un target di 16,80 euro.  

Le azioni IVS Group emesse sono 38.952.491. IVS Partecipazioni Spa ne possiede  23.068.730, Amber Italia oltre 2,3 milioni, Amber UK oltre 2,08 milioni e la stessa società ha oltre 2,1 milioni di azioni proprie.

Un fatturato in regolare crescita, un settore in espansione continua, un valido management, utili crescenti e una quotazione ( 11,60/11,90  euro) molto lontana dai massimi di oltre 14 euro, ci spingono ad inserire alcune azioni IVS Group nel nostro mini portafoglio a scarso rischio pronti ad incrementarle se ci fosse un raggio di sole sui mercati. Per ora perciò con questa mini-acquisizione iniziamo a tenerle sotto controllo per decidere cosa fare in futuro..Ma con questi nuvoloni. (dazi, tassi, spread, finanziaria, etc etc) non si può essere molto ottimisti. 

Il mini portafoglio azionario a scarso rischio è ora composto, come ben sapete, soltanto da azione Intek (ordinarie e risparmio), azione PLTEnergia, azione Autostrade Meridionali (poche a seguito del titolo) e la azione SPAC Innova Italy 1. Su questo portafoglio avevamo liquidato quasi tutte le azioni FieraMilano soddisfatti del rialzo del titolo in pochissimi mesi da 2 a 3 euro in un momento di scarse soddisfazioni degli indici di borsa. Scelta rivelatasi indubbiamente precipitosa in quanto ora vale 4,60 euro, ma resta valido il proverbio "vendi guadagna (molto in questo caso ) e pentiti" 

L'ascesa folgorante in pochi mesi di azione INTEK ordinarie da 0,30 a 0,40 euro avrà permesso ai nostri amici abbonati di "accompagare" tale movimento seguendo il vecchio nostro consiglio (dal 1996!) di alleggerire piano piano i titoli che balzano al rialzo per essere eventualmente pronti a rientrare di quanto venduto in caso di forte ripiegamento.

Sorprende sul titolo azione INTEK il quasi totale silenzio della stampa italiana. Questa si affanna a denunciare con articoli di fuoco la vendita di aziende italiane all'estero da parte di nostri imprenditori. Ma quasi tutte le testate hanno dimenticato di pubblicare la notizia sull'acquisto fatto dalla controllata KME di INTEK del concorrente tedesco. In tal modo è nato in Europa un colosso del rame. Ma la stampa finanziaria  non approfondisce tale investimento, anzi, se ne infischia . E poi gli editori protestano che nessuno compera più i giornali. Naturalmente il piacevole rialzo in due mesi di azione INTEK ordinarie da 0,30 a 0,40 euro sarà stato accompagnato da taluni alleggerimenti da parte dei nostri amici abbonati che dal 1996 seguono la filosofia di accompagnare i rialzi con piccole vendite.

Segnaliamo inoltre che il silenzio della maggior parte della  stampa finanziaria sui titoli italiani quotati concerne anche l'altra micro partecipazione rimasta, dopo le vendite prima fatte accompagnando il rialzo, azione Autostrade Meridionali.

Infatti la decisione (negativa) del Consiglio di Stato non è stata quasi mai segnalata. Perciò azione Autostrade Meridionali, per colpa della burocrazia e dei dissidi sulle interpretazioni delle norme, deve attendere un nuovo bando per il rinnovo della concessione scaduta nel 2012. Ripetiamo 2012, SEI ANNI FA. Una vergogna nazionale visto che azione Autostrade Meridionali prosegue con l'ordinaria amministrazione e non può fare straordinaria amministrazione con lavori urgenti necessari (che faciliterebbero assunzioni e nuovi posti di lavoro). Se l'asta fosse stata indetta azione Autostrade Meridionali o gli spagnoli di SIS avrebbero la possibilità di operare anche nell'interesse delle potenziali forze di lavoro campane. Ed invece tutto è fermo. Evviva i cavilli burocratici e giuridici e le discussioni sulle interpretazioni. Chissà quando ci sarà la nuova asta......per fortuna azione Autostrade Meridionali prosegue, in regime di prorogatio, a macinare utili ed a distribuire pingui dividendi. Quindi la piccola parte di azioni ancora presenti nel portafoglio a scarso rischio (con prezzo di carico piacevolmente "negativo" vista la precedente ascesa da 16 a 32 delle azioni) può rimanere nel portafoglio per vedere come finirà questa vergognosa asta in perenne attesa di esito. Ce lo possiamo permettere viste le soddisfazioni che l'azione ha dato  in precedenza.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)