Mercati al "punto di flesso"


Un punto di flesso per una curva o funzione è un punto in cui si manifesta un cambiamento di curvatura o di convessità.

Basta aver vissuto una sola giornata della settimana dinanzi ai monitor per aver avuto la sensazione di una crescita non solida dei listini, un rallentamento nella direzione di marcia.

Sono certamente fasi tipiche dei mercati queste, a cui seguirà un orientamento in cui la curva modificherà nuovamente la propria pendenza.

Ciò che tecnicamente rimane impresso è il cambiamento di atteggiamento degli investitori, a dire il vero accaduto già a partire dalla scorsa settimana, i quali appunto, stanno valutando la situazione, attendendo l'ulteriore decisione sul senso di marcia.

Simili condizioni tecniche coincidono con giornate sostanzialmente noiose a causa delle variazioni infinitesimali di molti titoli mentre altri si esibiscono in performance rialziste subito smentite il giorno successivo.

Le ultime sedute, quindi, non sono state affatto interessanti per un trader ma hanno fatto vivere giornate tranquille agli investitori di lungo periodo.

In ogni caso, il flesso generalmente non ha lunga vita, pertanto sapremo presto se vi sarà accellerazione rialzista o una correzione.

Altrettanto tipico nei punti di flesso, è il calo delle contrattazioni giornaliere in termini reali, senza però avere un totale scadimento dei volumi, questo perché molti gestori preferiscono chiudere o limare la propria esposizione, mentre altre forze lavorano sul trend.

Non è un caso tuttavia, che questo momento coincida con la prossimità del 31 ottobre, data entro la quale Boris Johnson intenderebbe portare a compimento la Brexit, il flesso quindi, direi che è stato innescato da tale scadenza.

Come ci siamo espressi in merito alla probabile conclusione della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, una sensazione inizia ad emergere anche in merito alla Brexit.

Sembra infatti che, nonostante il countdown sia agli sgoccioli, si parli sempre più insistentemente di un possibile rinvio e sempre più voci iniziano a sostenere la tesi per cui vi sia la possibilità concreta di un secondo referendum, tutto ciò quindi, renderebbe più comprensibile il continuo rifiuto di un accordo da parte della House of Commons britannica.

Vedremo se, anche in questo caso, la nostra sensazione si trasformerà in una realtà.

Per quanto attiene la consueta indicazione di titoli che abbiano una configurazione tecnica tale da suggerire un potenziale ingresso, ritengo siano molte le situazioni in cui in realtà si sia in un momento di stasi, per cui lascio una sola indicazione per questa settimana, relativa ad un titolo che, con l'infrazione di una trendline ribassista, inizia ad avere delle caratteristiche interessanti.

Mi riferisco ad Esprinet.

Come ben visibile, l'infrazione in area 3.8€ ha subito spinto l'azione per tutta la seduta di venerdi, terminando le contrattazioni con un rialzo del 6.06% al prezzo di 3.94€.

Le indicazioni che possiamo dare, sono che al rientro in area 3.7€ si possa tentare l'apertura della posizione, ritenendoci al sicuro al di sopra dei 3.60€.

Attenzione, qualora si andasse sotto tale soglia, si tenga a mente quanto ampiamente discusso nella parte iniziale dell'articolo, per cui è assolutamente saggio attendersi delle sorprese.

Scadenze importanti come quella che sta per arrivare suggeriscono cautela, meglio muovere il proprio capitale in condizioni di nitidezza.

As usual, buon trading a tutti !

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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