L’anno che si chiude è andato meno bene delle previsioni a Wall Street e in Europa. L’anno che si apre potrebbe riservare grandi novità. Ecco i primi nomi che già si fanno.
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Doveva essere l’anno delle grandi Ipo a Wall Street e non lo è stato, al punto tale che gli onori della cronaca se li è meritati la quotazione di Saudi Aramco, riservata solo ai capitali arabi e negoziabile al massimo in maniera indiretta attraverso l’Etf Hsbc Msci Saudi Arabia (Isin IE00BGHHCV04), quotato anche alla Borsa di Milano. Il 2019 ha visto rinviare molte operazioni pianificate sui listini Usa per vari motivi: incertezza dell’economia, a causa soprattutto delle tensioni commerciali, e timori di subire conseguenze negative dalle sfortunate Ipo di due giganti, Uber e Lyft. Il risultato è stato così penalizzante che grandi nomi della new economy, quali Endeavour (agenzie di talenti di Hollywood, videogiochi e altre attività), Poshmark (e-commerce), Postmates (consegne veloci) e WeWork (coworking) hanno rinviato a tempi futuri le loro quotazioni, il che nel caso proprio di WeWork ha causato un terremoto aziendale.
Se Wall Street è stata meno attiva del previsto, anche l’Europa ha dato brutti segnali con un -40% di initial public offering e solo la Svizzera si è confermata ancora abbastanza vivace. In realtà molte società hanno deciso di finanziarsi con altri canali più innovativi – soprattutto il “private equity” – ritenendo l’introduzione in Borsa una prassi troppo rischiosa, costosa e complessa. E’ una svolta? No. Già si parla in effetti di un possibile 2020 ricco di esordi, al punto tale che c’è chi lo immagina il migliore anno in assoluto del secolo in corso per questo tipo di attività. Gli insuccessi di Uber, Lyft e WeWork, sebbene in maniera molto diversa, non hanno ucciso – come sostengono alcuni detrattori delle Ipo – un mercato le cui potenzialità restano enormi, grazie all’entrata in scena soprattutto dei grandi “disruptor”, ovvero letteralmente dei “disturbatori”, imprese innovatrici destinate a rompere gli equilibri dell’economia tradizionale. Lo conferma implicitamente il fondo Amundi CPR Invest - Global Disruptive Opportunities (Isin LU1530899811), che nel 2019 ha messo a segno una performance di quasi il 39%. Il 2020 potrebbe quindi registrare grandi novità su questo fronte, come analizzeremo in seguito. Ora vi forniamo una prima sintesi di cosa è successo nell’anno in corso, caratterizzato da successi e delusioni.
Le otto Ipo leader a Wall Street (e Riyadh) nel 2019
1 = Prezzo dell’Ipo – 2 = Quotazione di venerdì 20 dicembre
Società |
Settore |
Borsa |
1 e 2 |
+ o - |
Beyond Meat |
Carne vegetale |
Nasdaq |
25 - 76 $ |
+ 204% |
Zoom Video |
Software di comunicazione |
Nasdaq |
36 - 66,5 $ |
+84% |
CrowdStrike |
Cyber security |
Nasdaq |
34 - 49,4 $ |
+45% |
Cloudflare |
Informatica |
Nyse |
15 - 18,6 $ |
+24% |
Saudi Aramco |
Petrolio |
Riyadh |
32 – 35 riyal |
+9% |
|
Social network |
Nyse |
19 - 19,4 $ |
+2% |
Uber |
App per trasporto passeggeri |
Nyse |
45 - 30,5 $ |
-32% |
Lyft |
App per trasporto passeggeri |
Nasdaq |
72 - 47,7 $ |
-34% |
Passiamo adesso al 2020, analizzando alcune delle possibili protagoniste di Ipo a Wall Street. Inutile non ammetterlo: ancora una volta New York sarà la sede preferita dagli investitori alla ricerca di nuove prede per operazioni cui il mercato guarda in una triplice ottica: performance strabilianti per la prima seduta di quotazione, trend rialzisti di lungo termine ed elevata volatilità media in quasi tutte le sedute.
I nomi che già circolano per Wall Street
Società |
AirBnb |
Nazionalità e attività |
Usa – Portale online per la locazione di immobili e business in altri settori |
Esordio in Borsa |
Nel 2020 ma nulla di più si sa. Alcuni media sostengono che vari analisti si aspettano una modalità non di Ipo classica ma di direct listing, in cui le società che entrano in Borsa operano direttamente senza intermediari risparmiando milioni di dollari in commissioni per l’underwriting |
Appeal |
5 stelle |
Qualche notizia in più |
Transazioni in continua crescita, con una valorizzazione già stimata di 35 miliardi di $. Da due anni annuncia profitti, sebbene non si conoscano i dati di bilancio. In atto una forte diversificazione delle attività |
Società |
Bitmain |
Nazionalità e attività |
Cina – E’ diventato il maggiore produttore al mondo di chip specifici per il mining di criptovalute |
Esordio in Borsa |
Dopo un tentativo fallito a Hong Kong nel 2019 dovrebbe ritentare a Wall Street nel 2020 |
Appeal |
3 stelle |
Qualche notizia in più |
Il business è strettamente correlato all’andamento delle quotazioni di Bitcoin e compagni. La rivale Canaan Creative è già quotata al Nasdaq dal 21 novembre scorso |
Società |
Casper |
Nazionalità e attività |
Usa – Produzione di materassi |
Esordio in Borsa |
Morgan Stanley e Goldman Sachs stanno lavorando per l’Ipo ma la data d’esordio è ancora un’incognita |
Appeal |
3 stelle |
Qualche notizia in più |
Materassi? Sì e proposti con modalità produttive e distributive del tutto inedite. Il fatturato è in crescita ma lo è pure la concorrenza |
Società |
Cloudminds |
Nazionalità e attività |
Cina - Produttore di sistemi basati su cloud per robot intelligenti |
Esordio in Borsa |
Già da mesi un dossier per la quotazione al Nyse è stato presentato al Sec |
Appeal |
5 stelle |
Qualche notizia in più |
Li chiamano robot umanoidi e in effetti le loro potenzialità sono da cervello umano o forse oltre. La società sta anche sviluppando altre tecnologie d’avanguardia |
Società |
Eaze |
Nazionalità e attività |
Usa – Ha lanciato da anni un’app per la consegna di cannabis medica |
Esordio in Borsa |
Atteso nel 2018, il debutto è stato rinviato ma ora si dice che sia prossimo a realizzarsi |
Appeal |
2 stelle |
Qualche notizia in più |
Il fatturato della società potrebbe raggiungere un miliardo di $ già nel 2020 |
Società |
I-Mab |
Nazionalità e attività |
Cina – Specialista in biofarmaceutica |
Esordio in Borsa |
Andrà sul Nasdaq con la sigla IMAB e l’evento è previsto per i primi mesi del prossimo anno |
Appeal |
4 stelle |
Qualche notizia in più |
Leader nella ricerca di terapie antitumorali sta sviluppando prodotti di altissimo livello, commercializzati però forse solo in Cina. Il mercato è potenzialmente immenso |
Società |
Instacart |
Nazionalità e attività |
Usa – Distribuzione veloce di generi alimentari |
Esordio in Borsa |
Doveva avvenire nel 2019 e ora inevitabilmente lo si annuncia per il 2020 |
Appeal |
3 stelle |
Qualche notizia in più |
La società è attiva in un business simile a quello di vari altri operatori, con la caratteristica di non disporre né di centri logistici né di stock e quindi con costi operativi molto minori |
Società |
Postmates |
Nazionalità e attività |
Usa – Consegne veloci a domicilio per conto soprattutto di ristoranti e catene distributive |
Esordio in Borsa |
Forse sarà la prima “pesante” Ipo del 2019 a Wall Street |
Appeal |
3 stelle |
Qualche notizia in più |
Business in forte crescita ma dalla redditività ancora incerta. La concorrenza negli Usa di UberEats, DoorDash e altri si fa sentire |
Società |
Robinhood |
Nazionalità e attività |
Usa – Servizi finanziari online |
Esordio in Borsa |
Si sta preparando da due anni per l’evento, atteso per i prossimi mesi |
Appeal |
2 stelle |
Qualche notizia in più |
La società produce e gestisce un’omonima “app” destinata a investitori e trader per l’operatività in Borsa. Non sono previste commissioni di negoziazione. Si parla di una valorizzazione piuttosto elevata per il tipo di business |