azione GPI GROUP


Cerchiamo di vedere se sul listino italiano ci siano compagnie totalmente dimenticate da gestori ed investitori. Società che mostrino buoni tassi di sviluppo ed operino in settori promettenti e in continuo sviluppo essendo inoltre un punto di riferimento internazionale per la loro attività... Titoli che risultino marcatamente sottovalutati rispetto alla concorrenza. Questa analisi non comporta (per ora) buy di acquisto per il portafoglio a scarso rischio del lombardreport.com, ma deve essere considerata una proposta da approfondire in attesa dei risultati che saranno comunicati da GPI Group tra un mese.

Iniziamo perciò con azione GPI GROUP, la società trentina che capitalizza 142 milioni di euro, quotata dal dicembre 2018 su MTA dopo una fase di ambientamento su AIM ove era giunta dopo un accordo con una SPAC (CFP1). Abbiamo avuto il piacere di parlare a lungo con l'investor relator dr. Fabrizio Redavid che ha cortesemente risposto a tutte le nostre domande.

GPI Group opera, tramite le sue divisioni, in un settore, dinamico e promettente: "sistemi informativi e servizi per la la sanità ed il sociale". Software e sistemi che ci sono invidiati anche all'estero come testimonia il successo nell'apertura di filiali estere.

L'azione è stata castigata dalla borsa che la quota ancor oggi il 10% in meno del prezzo di emissione(come spac) e ancora meno rispetto agli ultimi target price. Nello scorso ottobre infatti, Intermonte valutava outperform a euro 12,80 la società trentina  mentre UBI emetteva un buy a 12,05 il 14 novembre 2018. Giudizi emessi quando l'azione quotava 9 euro, esattamente la stessa quotazione odierna.

GPI Group continua a acquistare società compatibili ed integrabili con la liquidità ottenuta da CFP1 con la fusione "spac" per ottenere anche economie di scala ed integrare la sua tecnologia. Si è lanciata sull'estero ove ha sei società operative in Germania, Austria, Polonia, Spagna e Stati Uniti. Intende proseguire questa opera di internalizzazione con tenacia. Attualmente la quota estera supera l'8% ma questa percentuale dovrebbe presto aumentare.

Il rating sul debito è eccellente: Cerved ha emesso un giudizio A3.1 estremamente lusinghiero. Ha due piccoli mini bond quotati sull'extra-MOT ma estremamente illiquidi.

L'anno scorso aveva distribuito un dividendo di 0,3 euro. Quotando attorno a 9 euro rende perciò il 3,3% ammettendo la conferma del dividendo. UBI però prevede una cedola in salita da 0,30 a 0,31 euro per azione.

La semestrale, al 30 giugno 2018, mostrava un aumento del 14% del fatturato ( a 93,2 milioni di euro) ed una diminuizione nel reddito da 2,2 a 1,7 milioni di euro per "l'incremento dei costi operativi e del personale"

Il CdA terminava la relazione del primo semestre dicendo che si attendeva per fine anno 2018 "un ulteriore incremento dei ricavi e del margine operativo lordo."

GPI Group, ora trattata su MTA, nonostante una capitalizzazione di 142 milioni di euro non è conosciuta. Una sorte che colpisce molte società "ex spac" dimenticate dal mercato. Ma non si può fare di ogni erba un fascio. Attendiamo perciò con interesse i risultati dell'esercizio 2018. Il CdA presenta persone molto esperte e serie. Una garanzia per eventuali scelte future.

Marcata è la sottovaltazione rispetto ai "peer": UBI segnala 11 compagnie comparabili con p/e 2019 previsti a 22,7 mentre GPI mostra un dato del 13,3. Analoga sottovalutazione sul rapporto EV/Ebitda che vede i "peer" a 13 e GPI Group a 6,3.

Per far conoscere la società ci auguriamo che proseguano l'opera di promotion, già avviata, del titolo su vari mercati,  specialmente all'estero. In Italia speriamo che diano soddisfazioni ai soci con buoni dividendi e, magari, con assegnazioni gratuite di azioni (queste ultime non costano niente e sono apprezzate in borsa), oppure distribuzione gratuita di altri warrant. Come già fatto da TXT (azioni gratis) e Agatos (warrant gratuiti).

Attendiamo perciò con interesse le proposte che tra poco più di un mese farà ai soci il CdA. 

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)