Accor nasconde una configurazione grafica potenzialmente molto promettente, se ripartono gli spostamenti.


Lo STOXX® Europe 600 Travel & Leisure è tra gli indici settoriali che hanno sofferto maggiormente dall’inizio dell’anno e hanno fatto peggio solo i comparti Oil&Gas e Banks.

La pandemia ha ovviamente penalizzato la mobilità a livello mondiale e il rischio di un nuovo lockdown impone di osservare, anche se pure rapidamente, che cosa accade sui mercati azionari.

Oggi vi propongo di analizzare il settore e Accor.

Fra qualche giorno mi focalizzerò su un altro titolo del comparto, ma non vi voglio rovinare la sorpresa.

L’indice e il confronto con il mercato.

Il composite.

In primis, occorre precisare che l’indice generale STOXX® Europe 600 effettua un movimento laterale dall’inizio dello scorso mese di giugno ed è pertanto intrappolato all’interno dell’area 350/380 circa.

Invece, il composite tra l’indice settoriale e l’indice generale (in nero parte superiore del grafico) è tecnicamente molto interessante per vari motivi.

Il primo è senz’altro per la presenza di un testa e spalle rovesciato realizzato negli anni 2008/2012 in quanto una configurazione grafica del genere serve sempre come esempio e caso di studio. Interessante anche il periodo storico durante il quale si è verificato tale T&S; corrisponde pure sempre alla precedente crisi dei mercati e questo ci regala una ventata di ottimismo.

Dal minimo realizzato durante lo scorso mese di marzo, il composite mostra una configurazione che ricorda un triangolo, mentre questa si sviluppa poco al di sotto del supporto (una resistenza per noi ora) di un canale discendente di medio/lungo periodo.

Vedremo fra qualche settimana se si tratta di una figura di continuazione o meno, mentre ipotizzo un prossimo tentativo di ripresa. Tale configurazione grafica non è terminata poiché l’ultima candela non è ancora certa ed è questo ad alimentare l’interezza. Di sicuro abbiamo un doppio minimo ascendente che spinge il ratio verso l’alto.

In effetti, tutto dipenderà del proseguimento della crisi sanitaria internazionale che sta caratterizzando il 2020.

In ogni caso è interessante notare un consolidamento che avviene, largo circa, in corrispondenza dei livelli degli anni 2008/2012 dove un T&S rovesciato aveva aperto la strada a una fase di rafforzamento del settore sull’indice generale.

Potremo aver un segnale in tale senso in caso di ritorno al di sopra di 0.53.

L’indice.

L’indice STOXX® Europe 600 Travel & Leisure (in basso) si è mantenuto per circa 5 lunghi anni, dall’inizio del 2015 all’inizio del 2020, in corrispondenza dei massimi storici di 270/2 circa, ma poi il lockdown ha mescolato le carte in tavola.

L’indice settoriale cerca di recuperare terreno dallo scorso mese di aprile e può contare sul qualche minimo ascendente per la sua impresa, ma fatica a superare l’area di resistenza di 180/200.

Dal punto di vista puramente tecnico si presenterebbe uno scenario ideale per tentare un intervento sulla forza perché alcuni minimi ascendenti spingono verso l’alto i prezzi che testano un’area statica di resistenza.

Da qua deriva l’idea odierna dell’articolo.

Maaaa, perché c’è sempre un “ma”, l’eventuale cedimento di 160 dovrebbe coincidere con un segnale ribassista e precedere un nuovo peggioramento della situazione tuttora delicata.

Lo scenario è neutrale nel breve, ma tende a migliorare in quanto l’eventuale ritorno al di sopra di 200 potrebbe invogliare gli investitori a intervenire nel comparto.

Il caso del giorno.

Oggi non vi presento il “solito” composite tra il titolo azionario e l’indice settoriale, fare sempre le stesse cose è noioso, e pertanto ecco a voi, direttamente dalla Francia, Accor SA.

L’azienda creata nel 1967 gestisce una catena di Hotel (oltre 5.000) e ben 111 paesi in tutto il mondo e, nonostante questo curriculum di tutto rispetto, non è immune alle ripercussioni devirate dalla pandemia tuttora in essere.

Mi voglio concentrare sull’ultimo periodo.

Il titolo consolida dalla fine dallo scorso mese di marzo e, nel caso specifico, non è stato in grado di mettere a segno in recupero, mentre solitamente i titoli sono riusciti a rimbalzare dai minimi di fine marzo.

Anche in questo caso osserviamo una configurazione grafica in via di completamento, ma per il momento ci sono massimi discendenti e minimi ascendenti. Dopo successivamente un testa e spalle o altro.

A me, invece, interessano i volumi delle ultime settimane che sono relativamente elevati se confrontati con quelli degli anni 2017/2019.

Il titolo potrebbe nascondere una fase di accumulazione, che verrà spudoratamente annullata dal peggioramento della pandemia???… La legge di Murphy.

Questo, insieme a un’infinita di altre cose, lo ignoro.

Non è tuttavia l’unico titolo del settore con volumi elevati, lo vedremo la settimana prossima, ma Accor è statico…

In ogni caso, nessuno mi toglierà una configurazione grafica potenzialmente interessante.

Propongo la seguente strategia operativa nella quale interverrò solo sulla forza.

Long sopra 26 con primo e importante obiettivo a 27.50, poi 29 e 32. Lo spazio rialzista è potenzialmente molto ampio. Al ribasso avremo un segnale di peggioramento sotto 22, mentre l’area 22/26 sarà dedicata eventualmente per qualche trade veloce.

Mi rendo conto che 26 è distante dal prezzo attuale, ma è possibile inserire un’alert e fare altro nel frattempo…

A disposizione

Giovanni