La divisa europea appare incerta dopo il raggiungimento dell’area di resistenza/obiettivo di 11.00/11.10 e indietreggia parzialmente.


Lo scorso 16 agosto ho proposto l’analisi dal titolo “Bella sfida per la corona norvegese”.

La potete ritrovare di seguito: https://www.lombardreport.com/2020/8/16/bella-sfida-per-la-corona-norvegese/

Riporto la precedente strategia operativa.

“Long su tenuta di 10.50/44 e sopra 10.70 con obiettivi rispettivi 10.70 e 11.00/11.10, poi 11.50 e 11.80. Short pertanto in caso di mancato superamento di 10.65/10.70 e sotto 10.44 con obiettivi rispettivi 10.50/10.44 e 10.27 (vicino, ma importante), poi 10.05/10.00.”

Il cedimento di 10.44 ha generato un falso segnale ribassista in quanto l’obiettivo 10.27 non è stato raggiunto e l’euro è sceso solo fino 10.37 prima di rimbalzare quindi iniziare una fase di recupero. Peccato perché la divisa europea si è quindi spinta al di sopra del 2° obiettivo di 11.00/11.10.

In effetti, l’euro/nok si è dimostrato una “bella sfiga” e non una “bella sfida”, ma fa parte del gioco.

Si capiva dal nome “corona” che sarebbe stato impegnativo.

La divisa europea ha tuttavia confermato l’importanza dell’area di resistenza/obiettivo di 11.00/11.10, mentre si dirige verso il supporto dinamico di breve periodo posto a 10.90 e che sostiene gli sforzi rialzisti del mese di settembre.

Lo scenario puramente tecnico è ancora rialzista, ma a rischio.

Long su tenuta di 10.95/0 e sopra 11.20 con obiettivi rispettivi 11.15/20 e 11.35, poi 11.55/70. Short, solo sotto 10.90 con obiettivi 10.75/0 e 10.50/44, poi 10.27.

Ps: dopo questa breve pausa, riprenderò da questo week end l’analisi settoriale dei titoli azionari.

A disposizione

Giovanni