Amundi non è il titolo più forte del settore, ma può sempre riscattarsi.


Il settore europeo Financial Services concluderà la nostra panoramica che, durante gli ultimi mesi, ci ha consentito di fotografare i vari settori azionari europei e permesso di individuare qualche opportunità di investimento.

L’indice settoriale è costituito da ben 31 titoli, due dei quali, come di consuetudine, hanno attirato la mia attenzione. Questa volta, tuttavia, la scelta non è stata semplice.

Oggi vediamo il primo.

Il comparto europeo

Il composite

Il composite tra l’indice settoriale e l’indice generale Stoxx Europe 600 è molto interessante perché evidenzia un trend costantemente ascendente, iniziato nel mese di gennaio 2012, che ha portato all’attuale realizzazione di una serie di nuovi massimi storici. Inoltre, testa da circa 6 mesi la resistenza della tendenza in essere e potrebbe, forse anche ben presto, generare un segnale di accelerazione rialzista. Stiamo a vedere.

Il settore

L’indice Stoxx Europe 600 Financial Services è individuato dal 2009 all’interno di un contesto rialzista che ha portato, proprio durante lo scorso mese di febbraio, alla realizzazione di un massimo storico.

In effetti, il 2019 è stato caratterizzato da una lunga e costante fase ascendente conclusa, ahimè, con l’effimero test/superamento della resistenza dinamica del canale sopra evidenziato.

Il primo lockdown ha contribuito a raffreddare i bollenti spiriti degli acquirenti e abbiamo quindi assistito alla correzione che tutti noi conosciamo. Anche in questo caso, l’indice è uscito momentaneamente dal canale ascendente di riferimento.

Successivamente, una divergenza rialzista sul mio Efficiency Index (vedi la parte superiore del grafico) aveva lasciato intendere di una probabile ripresa dei corsi.

In ogni caso, l’indice può contare su un doppio minimo ascendente che lo spinge, nuovamente, verso la parte superiore del movimento in essere.

Interessante anche quanto accaduto durante le ultime settimane al di sopra di 570…

Probabile un ulteriore rafforzamento del comparto, ma attenzione alla tenuta di 550 e 480, rispettivamente per il breve e per il medio/lungo periodo.

Caso del giorno.

Amundi S.A. (http://legroupe.amundi.com) non ha bisogno di molte presentazioni e opera nel settore del risparmio gestito.

Il composite tra il titolo e l’indice settoriale mostra, da circa due anni, un movimento tendenzialmente altalenante e caratterizzato dalla tenuta di un supporto statico situato a 0.11 circa.

Il cedimento confermato di tale supporto rappresenterà, per ovvi motivi, un segnale di indebolimento del titolo nei confronti dell’indice di riferimento.

Come dico spesso, avere un composite negativo rispetto a un altro asset non indica obbligatoriamente una performance negativa, ma soltanto una performance “relativa” inferiore rispetto a quella del benchmark o asset di riferimento.

Il solo titolo, invece, mostra dalla fine del 2016 un ampio movimento altalenante tra 45 e 78 circa, ma è l’andamento dell’anno in corso ad aver attirato la mia attenzione.

In effetti, osserviamo un doppio minimo ascendente che spinge i corsi verso l’alto, mentre, proprio in questo momento, il titolo testa la resistenza dinamica ricavata congiungendo i due massimi discendenti realizzati da febbraio scorso….

Si tratta dunque di una conformazione grafica potenzialmente interessante e, come si dice, il titolo è a un bivio.

Tenendo conto dell’importanza del momento tecnico, è possibile il ritorno verso l’area di supporto 61/59 prima di poter assistere al superamento confermato della resistenza sopra evidenziate e, situata a 69 circa.

Amundi consolida dunque da qualche settimana, mentre interessa un ostacolo di tutto rispetto. Probabile un ulteriore rafforzamento del titolo, anche se, dopo una presa di profitto fisiologica.

Long su tenuta di 61/59 e sopra 69 con obiettivi rispettivi 68/9 e 76, poi 83 e 87/91. Rischio di flessione, invece, in caso di ritorno sotto 59 con obiettivi 54 e 47/5.

A disposizione

Giovanni