Il rapporto tra il comparto e l’indice generale è sui massimi storici.


Ho trattato il settore europeo Insurance durante i precedenti 2 articoli, mentre ora mi occuperò del comparto Construction & Materials.

L’indice Stoxx Europe 600 settoriale contiene 23 elementi due dei quali hanno attirato la mia attenzione e, come sempre, per motivi diametralmente opposti.

Oggi vediamo il primo.

L’indice settoriale

L’indice generale Stoxx Europe 600 prosegue la fase ascendente iniziata a seguito del superamento di 380, anche se non appare sempre molto convinto. In effetti, le ultime 3 candele weekly sono relativamente contenute se confrontate con le precedenti 2.

L’indice settoriale, invece, ha messo a segno un trend rialzista di lungo periodo, a dire poco invidiabile, dal 2009 allo scorso mese di febbraio, quando realizzò l’attuale massimo storico poco oltre 532. In seguito, ha dovuto fare i conti con il primo lockdown e ha lasciato sul terreno oltre il 43% del proprio valore, prima di essere in grado di rimbalzare e di riportarsi durante le ultime settimane in corrispondenza di 500.

Interessante, sul grafico weekly, la divergenza rialzista presente sull’Efficiency index che ipotizzava una ripresa all’inizio dello scorso mese di aprile. Ora, l’algoritmo consolida attorno allo zero assecondando il rallentamento del rafforzamento del sotto indice.

Il trend di breve/medio è rialzista e sostenuto da un’area statica individuata a 485/75, ricavata da qualche recente massimo relativo, e da un supporto dinamico a 460/55, ottenuto congiungendo il doppio minimo ascendente realizzato quest’anno.

Il comparto è interessante anche osservando il suo rapporto nei confronti dell’indice generale. In effetti, il relativo composite ha realizzato la scorsa settimana un nuovo massimo storico a 1.301 prima di indietreggiare parzialmente durante le ultime giornate. Al momento, solo l’eventuale cedimento di 1.23/0 potrebbe indicare una perdita di forza relativa del settore sull’indice Stoxx Europe 600.

Una parentesi anche se scontata: un calo di forza relativa può avvenire anche in un contesto rialzista.

L’indice ha quindi cancellato la correzione speculativa accusata dalla fine dello scorso mese di febbraio e ha saputo reagire prontamente, riportandosi all’interno del canale ascendente dal 2009 momentaneamente abbandonato.

Ora appare pronto a nuove sfide.

Pandemia permettendo. Ma qua abbiamo poco margine di contrattazione.

Probabile il proseguimento della tendenza in essere, ma attenzione alla tenuta di 485/75 in un’ottica di breve periodo e di 460/55 per il medio periodo. Un terzo supporto, ricavata da livelli statici e dinamici, è posto a 425.

Il caso del giorno.

Bouygues SA (http://www.bouygues.com); il gruppo francese opera nei settori dell'edilizia, delle telecomunicazioni e dei media a livello internazionale.

Il titolo non ha avuto vita facile durante gli ultimi anni perché ha dovuto fare i conti con una lunga serie di trend altalenanti.

Nella parte superiore del grafico, la volatilità annualizzata evidenzia tendenzialmente alcune aree:

  • - Bassa volatilità fino al 15%
  • - “Normale” volatilità fino al 30%
  • - Elevata volatilità fino al 45%
  • - Eccesso di volatilità oltre 45%

In questo momento siamo quindi in un contesto di elevata volatilità per la flessione accusata dall’inizio dello scorso mese di settembre.

Anche in questo caso, il titolo è riuscito a reagire relativamente bene al lockdown primaverile e un triplo minimo ascendente sostiene la sua fase di rafforzamento.

In effetti, Bouygues interessa propria ora la resistenza dinamica ricavata dal massimo del 2018 e dai numerosi massimi relativi realizzati alla fine del 2019; mentre ho omesso volontariamente il picco di febbraio scorso.

L’attuale test di 35.50 è dunque fondamentale per il prossimo futuro del titolo e non dobbiamo dimenticare che rimbalza già del 33.6% dalla fine dello scorso mese di ottobre.

Il titolo si trova a un bivio, mentre l’Obv mostra un rialzo sostenuto dagli scambi.

Probabile il proseguimento della tendenza in essere e il superamento di tale ultimo ostacolo, ma interverrò sulla forza.

Positivo il superamento di 36.50 con obiettivi 41 e 45, poi 48. Negativo il ritorno sotto 33, ma l’area 31/0 potrebbe già offrire un terreno fertile dal quale pianificare una nuova reazione positiva.

A disposizione

Giovanni