La regola del semaforo


Buona domenica a tutti. Oggi un articolo forse un pò diverso dal solito ma che spero sia ugualmente didattico ed utile a tutti. Spesso nel forum di LombardReport.com mi sono state poste alcune domande relative alla gestione delle operazioni. Come ho sempre scritto, le mie sono semplici idee relative a possibili operazioni di trading che ho in testa. Poi ciascuno, autonomamente, con un SUO piano d'azione, deciderà cosa fare o cosa non fare. Si tratta di operazioni che posso o meno decidere di fare.

Quando scrivo "titoli in watchlist" mi riferisco ad esempio a quei titoli che ritengo "hot", "sexy" o che semplicemente possono essere in rampa di lancio e che IO decido di marcare stretti. Sono i classici titoli con potenziale momentum e velocità. Certamente ho sempre un mio piano d'azione, che per me significa avere uno stop loss qualora decidessi di entrare (stop che talvolta indico graficamente); ho poi un target o un'area target in prossimità della quale uscire. Dico area perché il trading non è fatto per ingegneri e geometri (naturalmente non sto nemmeno dicendo che gli ingegneri ed i geometri non possano essere ottimi traders): abbiamo a che fare con un qualcosa di imperfetto e da plasmare mano a mano. Nel durante ottimizzerò il trade alzando mano a mano lo stop e liquidando mano a mano la posizione se andrà in mio favore. Insomma, per farla breve avrò due casi, anzi tre:

1-E' il più semplice: il trade mi va subito in stop e quindi chiudo tutto. E' la donna (uomo) che ti stronca subito.

2- Se l'operazione "cincischia" e quindi non va da nessuna parte è un potenziale alert: sono entrato su un titolo che credevo avesse momentum/velocità ma che in realtà non mi sta dando alcun segnale. Lo stop loss non è nemmeno stato toccato. Ha senso uscire? Forse sì, forse no. Forse posso anche alleggerire. Atteggiamento tipico di molti uomini e donne. Fare un passo avanti ed uno indietro spesso crea solo confusione.

3-Va in mio favore e se sale come spero, quindi con velocità e momentum, alleggerisco e alzo lo stop...oppure chiudo tutto perché semplicemnete ho fatto un buon trade e mi accontento. E' la donna (uomo) che ti dà qualche segnale e quindi ha senso prosegurie.

Come notate dai tre colori, abbiamo una sorta di semaforo. Allo stop ci si ferma tutti, al verde non ci sono problemi, al giallo oguno fa un pò come crede o se non altro deve fare attenzione.

Detto questo e ricollegandomi all'articolo dello stimato Dott. Bellosta (https://www.lombardreport.com/2020/5/15/da-2-70-a-8-99-in-due-ore-la-resurrezione-di-sorrento-therapeutics/), venerdì è successo un fatto buffo. Viste le problematiche di totale illiquidità sul mercato italiano a causa dell'ormai noto ed assurdo blocco allo short selling che non ha fatto altro che creare più danni che benefici su Borsa Italiana vista anche la cronica fuga di capitali dal mercato e la perdita di forza relativa (leggi rimbalzo dai minimi di Marzo), venerdì stavo seguendo un titolino sul mercato statunitense un'ora prima di leggere l'articolo del Dott. Bellosta. Verso le 18.00 infatti avevo mandato uno screenshot ad un amico indicandogli proprio questo titolo che aveva rotto un livello interessante a 5.30 in intraday con uno dei miei pattern grafici preferiti. Ebbene, due ore dopo, mentre stavo organizzando la ripartenza di domani con tutte le infinite ed assurde (credetemi) criticità, accendo il pc e vedo che SRNE (Sorrento Therapeutics) era volata a 8.99 dollari.

Qui sotto trovate il grafico delle ore 18 che ovviamente non poteva essere modificato dal sottoscritto proprio nel momento della partenza. (fonte dati: Investing.com)

Qui sotto il grafico a fine giornata sempre a 5 minuti.

Per prima cosa quello che mi fa riflettere è il fatto che Borsa Italiana in tutta la seduta di venerdì ha avuto scambi attorno a 1.5 miliardi di euro. Un titolino americano come SRNE ha scambiato 500 milioni di azioni per un controvalore di TRE MILIARDI DI EURO arrotondati abbondantemente per difetto. Certamente si era diffusa la notizia su un "covid-19 antibody experiment" ma capite bene la differenza rispetto alla somma del controvalore di tutti i titoli della nostra borsetta. Per di più su una "non notizia" o se preferite su una cosa che segue la moda del momento.

Perchè questo esempio? Semplicemente per far notare quanto da me scritto inizialmente, ovvero che la liquidità è un fattore importantissimo in un mercato perché rende le quotazioni NON manipolabili dalle mani forti. Nel caso specifico, ad esempio, osservate come rotto un livello (5.30 dollari) il titolo abbia poi avuto un rialzo in MENO DI UN'ORA da 5.30 a 8.99 (=+69% !!!).

Logicamente in un esempio di questo tipo il sottoscritto non terrà mai la posizione e nemmeno una manciata di titoli: io cerco il momentum, la velocità, lo 0-100 in due secondi di una Ferrari per intenderci. Avendo comunque un piano d'azione ed una exit strategy.

Ritornando al punto iniziale, vado sempre alla ricerca del momentum, dell'esplosione, dell'interesse da parte degli operatori. Questo non implica che poi sul mercato (inefficiente) ci possano essere delle belle realtà di lungo, dai buoni fondamentali e che possono diventare delle potenziali prede, ma nel lungo termine entrano in gioco fattori non più controllabili e spesso totalmente imprevedibili.

Ad maiora !

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)