Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci


Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci

Piano Bar di Virginio Frigieri                                                 31/05/2020

Il punto

Si apre un nuovo mese e cerchiamo di fare il punto della situazione. Una correzione al rialzo di grado primario è iniziata il 23 Marzo ed ha portato il Dow Jones ai massimi di fine maggio, testando e superando di poco il target del 138,2% di onda (B). L’RSI ha rotto la resistenza per cui è probabile che anche il target del 200% sarà raggiunto a meno di una brusca inversione già nel corso della prossima settimana. Alcune misure del sentiment degli investitori sono salite a livelli elevati, il che è perfettamente compatibile con le ultime fasi del primo importante rally in controtendenza in un mercato ribassista. Esiste un numero elevato di singole obbligazioni i cui prezzi rimangono sotto stress, ma ci sono altre aree del mercato obbligazionario che riflettono un altissimo ottimismo, come accade sulle azioni. Quando si verificherà la prossima grande ondata di calo delle azioni, anche i prezzi delle obbligazioni dovrebbero diminuire, con i rendimenti in aumento. I futures sull'oro hanno raggiunto il massimo in aprile e i prezzi spot hanno raggiunto il massimo in maggio. I prezzi dell'argento non hanno confermato il rally dell'oro negli ultimi nove mesi. Queste non conferme dovrebbero comportare un calo di entrambi i metalli preziosi; prima che ciò avvenga spero che l’oro ci congeda un’ultima puntatina sopra 1.800.  Il dollaro sta ultimando un cinque onde ribassista (siamo sulla terza onda). Quando questo cinque onde sarà completato il dollaro potrà tornare al rialzo e l’euro a scendere, ma per ora il dollaro deve completare il suo cammino ribassista.

Come ho già avuto modo di dire su report precedenti per la gran parte degli investitori attuali il miglior riferimento è il mercato orso del 2007-2009 quando il mercato perse il 54% del suo valore. Una parte sanno o hanno letto qualcosa sulla crisi del ‘29 che sconvolse le condizioni sociali ed economiche degli anni ’30 e ’40. Il problema è che il mercato orso del ’29 (dal 1929 al 1932) fu un’onda quarta di grado Supercycle. Il mercato orso che viene avanti ora è un’onda quarta di grado più alto (Grandsupercycle). Quello che accadrà nella pima metà di questo decennio, farà sembrare la crisi del ’29 una passeggiata nei giardini di Villa d’Este a Tivoli. Lentamente però si inizia a prendere atto della nuova realtà. Il 10 maggio un editorialista di The Week Magazine osservava come la contrazione economica del 2020 stia già eclissando la Grande Recessione del ’29. Matthew Walther scrive: “l’attuale crisi è già in qualche modo doppia rispetto alla crisi del 2008; un quinto del paese è senza lavoro. Come possiamo iniziare a capire le conseguenze di questi due mesi e mezzo saranno con noi per molto tempo tanto che un bambino nato oggi sarà già adolescente prima di tornare a qualcosa che assomigli in qualche modo all’equilibrio precario a cui eravamo abituati a gennaio”.

Walther Matthew aggiunge poi un’intuizione acritica che sottolinea la vera fonte e il potere duraturo di una grande inversione: “le tendenze che erano già molto preoccupanti prima dell’arrivo del virus stanno accelerando a un punto tale di essere probabilmente irreversibili”.  Queste tendenze e la sopravvalutazione sono il problema principale. Il virus è stato l’innesco per l’esplosione di una ambiente già saturo di gas esplosivo. Quello che seguirà è un cambiamento di umore sociale di lungo termine.

Del resto il mercato orso è ancora molto giovane, per cui tutte le congetture su un decennio oscuro a venire trovano tutt’altro che consenso. Anzi, i commenti dei media e l’umore percepito dai risparmiatori è che i cieli si stanno schiarendo e il cielo è il limite. E’ un atteggiamento di estensione dell’ottimismo generato dalle terze onde di Grandsupercycle che  trova riscontro su diversi sondaggi di Gallup. Già alla fine di marzo la percentuale di intervistati che considera l’economia come il problema più importante della nazione, era scesa ad un minimo storico del 10% ed oggi dopo due mesi si è appena mosso salendo dal 10 al 13%. La paura insomma non abita qua e agli occhi del consumatore, l’economia non pare un fattore di preoccupazione. Questo dato pare ancor più contrastante se paragonato ad un altro sondaggio in cui si chiede agli intervistati se questo è un buon momento per trovare un nuovo lavoro di qualità che ha visto la curva scendere in due maesi dal 71% al 22%. In altre parole il coronavirus, segna il crollo dei fatturati e del PIL come il problema principale, ma il deterioramento economico sottostante è visto con lo stesso benevolo disprezzo di cui godeva dieci anni fa. John Kenneth Galbraith, nel suo libro “Una breve storia di euforia finanziaria” osserva che col tempo si parlerà di regolamentazione e riforma. Quello di cui con ogni probabilità non si parlerà è l’ottimismo aberrante che sta dietro: all’indomani della speculazione, la realtà sarà quasi ignorata, occultando un divario tra l’economia reale in contrazione e i corsi azionari che diventa sempre più grande.

Analisi delle onde di Elliott

Come accennavo all’inizio il Dow Jones sta tracciando un chiaro ABC in contro trend che può essere invalidato solo nel caso di un nuovo massimo storico poiché l’onda [2] non può in alcun modo ritracciare più del 100% dell’onda [1]. Quando l’onda [2] avrà esaurito il suo cammino l’onda [3] farà il suo mestiere portando i prezzi bel al di sotto del minimo del minimo di Marzo. E’ molto probabile che anche il prossimo target del 200% di onda (B) sarà raggiunto avendo l’RSI rotto la resistenza rappresentata dal livello 60, ma pure se andasse oltre non può che farci piacere, perché dal momento che quando entreremo short il nostro stoploss naturale è appena sopra l’origine di onda [1] ovvero del massimo storico, più l’onda [2] sale più il nostro stopsloss si riduce e con esso le potenziali perdite. Sempre sul Grafico di Fig.1 è poi da notare che i prezzi stanno salendo con volumi calanti che non è il massimo della forza.

Salto a piedi pari l’S&P500 che presenta una situazione tecnica praticamente uguale al DJI, per andare sul Nasdaq dove il discorso volumi si ripete e qua il discorso volumi è ancora più degno di nota dal momento che l’indice è andato a chiudere il primo gap e si è portato appena sotto al massimo di febbraio. Se l'indice dovesse superare quel livello, creerebbe la più grande divergenza tra NASDAQ e DJIA dal marzo 2000. Quel massimo, lo ricordo, portò a un crollo del 78% sul NASDAQ nei successivi due anni e mezzo e un calo del 39% nel Dow nello stesso periodo. La nostra previsione comunque resta quella che quando le sub-onde finali del rally saranno completate sul Dow, un calo generalizzato ridurrà il mercato azionario significativamente più basso nell'onda primaria [3].

Previsioni di Borsa : Bond USA rendimenti e prezzi

L'intenso caos e illiquidità che sono aumentati durante l'onda primaria [1] sulle azioni dal 12 febbraio al 23 marzo si sono ridotte ad aprile e maggio, ma non tutto va bene nei mercati finanziari. Il grafico sotto pubblicato sull’ultimo  Financial Forecast di Elliott Wave International  mostra il numero di emittenti le cui obbligazioni in sofferenza sono state negoziate durante la precedente sessione di mercato, come calcolato da Bloomberg. Un'obbligazione in difficoltà è qualsiasi obbligazione negoziata con un premio superiore a 1000 punti base rispetto alla tesoreria statunitense di riferimento. 

Il 12 febbraio, il giorno in cui il DJIA ha fatto il massimo storico, sono stati scambiati 155 emittenti in difficoltà. Il 23 marzo, appena 26 giorni dopo, 892 sono stati scambiati, con un aumento del 475%. Come mostrato nel grafico, il picco del commercio è stato più estremo rispetto al crollo della crisi del credito nel 2008. Quando l'umore cambia, la liquidità del mercato può semplicemente scomparire, in un attimo come quando se ne va la corrente elettrica. Una manifestazione di rilievo in azioni e obbligazioni ha alleviato l'estremo del 26 marzo, ma il numero di obbligazioni in sofferenza è ancora quasi il triplo del 12 febbraio, nonostante l’impegno della FED a bloccare una parte del debito in sofferenza. Anche così rimangono stupefacenti sacche di speculazione. Venerdì, il rendimento a breve termine con rating AAA delle obbligazioni municipali in scadenza nel 2021 sono scese a un minimo storico 0,057%, cancellando il vantaggio fiscale che è il motivo principale per cui gli investitori acquistano i Muni-bond, nonostante quelli che dicono che i mercati sono razionali ed efficienti. Quando il barometro dell’umore sociale sposterà nuovamente la lancetta verso il negativo, nessun ammontare di spesa della FED placherà i mercati del credito e le tariffe saliranno alle stelle. Durante l’onda [3] con le azione in pesante calo, il numero di obbligazioni in sofferenza aumenterà di nuovo spingendo a livelli record e i tassi dei Muni-bond andranno a picco. L’ammontare del debito emesso dagli Stati Uniti è così grande che il Tesoro per la prima volta dopo 34 anni (l’ultima emissione risaliva al 1986) ha rimesso in vita i Buoni del Tesoro ventennali.

Ma veniamo all’analisi del nostro Trentennale.

Dopo aver raggiunto un picco di 191,22 , i prezzi del trentennale sono scesi di 24 punti a 167,05 il 18 marzo, come si vede nel grafico. Questo declino è l'onda (1) di un più grande declino a cinque onde. Wave (2) è stata scambiata in un range laterale dal 23 marzo, quando le azioni hanno registrato il loro minimo dell'onda primaria [1]. Il rally della seconda ondata si è concluso il 22 aprile al 183,02 ed è in corso l'ondata (3) in discesa. Il declino attirerà inizialmente il contratto future sull'area circostante il livello 155,05, che rappresenta il minimo  della precedente onda 4.  I tassi sulle obbligazioni aumenteranno di conseguenza, portandosi inizialmente al di sopra del 2,40%.

Previsioni di Borsa : Dollar Index e EUR/USD

 

Il Dollar Index sembra intenzionato a seguire il percorso che abbiamo indicato. Venerdì in intraday ha portato via il minimo di onda (1). Una chiusura con una bella candela nera sotto 98, suggerirebbe l’apertura di un’entrata short con stoploss iniziale qualche tick sopra 100 e un target di onda (3) tra 93 e 93,50. Il primo target potrebbe essere attorno a 96.

Un ETF che va long su EURO e Short sul Dollaro con leva 5 è questo codice ISIN XS1265957867.

Naturalmente dividete per 5 il vostro lotto medio di acquisto, perchè un leva 5 amplifica i guadagni se sei dalla parte giusta del mercato ma amplifica altrettanto velocemente le perdite quando stai dalla parte sbagliata.

Previsioni di Borsa : Oro e Argento

Niente di nuovo sull’oro su cui siamo posizionati al rialzo. L’argento non sta assecondando il rally dell’oro e questa divergenza lascia presagire che terminata l’onda in corso gli strumenti si riallineeranno al ribasso. Nei nostri calcoli c’è un target minimo che si colloca appena sopra 1.800$ e un target massimo a 1.869,45 di cui abbiamo già spiegato le motivazioni su report precedenti.  Per questo giro sarei già contento di toccare il target minimo e uscire senza perderci.

alla prossima