Accumulazione di volumi sulla borsa italiana


Il nostro indice Ftse All Share sta disegnando un potente doppio minimo. Se fosse distribuzione invece che accumulazione lo vedremmo chiaramente da volumi in calo, mentre i volumi sono palesemente superiori alla media dell’ultimo strappo rialzista. Fin qui tutto bene, quindi, la nostra impostazione di un +30% dell’indice rimane solida. Ottobre è un mese statisticamente negativo per le borse e quindi ci aspettiamo che il movimento orizzontale continui ancora per qualche settimana per poi dare vita al balzo della fine dell’anno. Tecnicamente possiamo notare una trendline ribassista toccata in ormai 4 punti pronta ad essere rotta al rialzo, che sarebbe francamente un segnale assolutamente dirompente:

Le notizie positive sul fronte economico continuano a rasserenare gli operatori e del resto il fatto che anche l’inflazione (e i tassi di interesse) abbiamo rialzato la testa significa sostanzialmente che il mondo sta ritornando dove era prima. Anzi forse è da aggiungere che sta ritornando ad un punto superiore. Pubblico di seguito il grafico delle vendite al dettaglio italiane: siamo tornati ad un punto addirittura superiore allo scoppio della pandemia:

Sempre a livello macro noto molta preoccupazione in giro per il rialzo del prezzo del gas, del petrolio e dell’energia. Ieri alla pompa del metano  mi sono spaventato: quasi +30% il prezzo del gas nel giro di poche settimane. Che succederà all’inflazione ? I tassi di interesse hanno già girato potentemente al rialzo anticipando una crescita dell’inflazione che cova sotto la cenere. Se guardate il gas naturale quotato al Nymex consegna in Europa come da grafico qui sotto vi spaventate:

In realtà gli effetti dell’inflazione oggi come oggi sono molto più incerti che negli anni ’70, periodo a cui tutti noi rimandiamo la memoria quando sentiamo parlare di inflazione perché l’economia USA e quella europea sono meno dipendenti di quello che erano allora e il grafico seguente lo dimostra:

Quindi se fosse vero che torniamo verso quel salutare 2% di crescita dei prezzi grazie a queste botte all’insù poi alla fine non sarebbe tutto questo male. Se dovete comprare casa con il mutuo compratela ora perché dopo non sarà più possibile: questo è l’ultimo momento in cui le banche regalano i soldi. Poi la festa finisce perché sappiamo tutti che le feste prima o poi finiscono. Non esistono pasti gratis, o meglio se esistono non esistono a lungo.

A livello di earnings il mercato stima che anche nel 2022 pur in presenza di prezzi in aumento e tassi in aumento ci continueranno ad essere degli utili anch’essi in aumento: