SIAMO COSTRETTI A FARE LA PREVISIONE DI ALMENO +30% SULLA BORSA ITALIANA


Per 30 anni di professione di “borsaiolo” è valso il detto “A Ferragosto Borsa mia non ti conosco”. Se dovevo lavorare a Natale ed a Pasqua invece almeno per Ferragosto calava il sipario. Il consiglio dato a tutto il mondo era “arma al piede”. E tu te la godevi tra griglia e lambrusco freddo ghiacciato. Univi l’utile di dare un consiglio sensato ai lettore e il piacere di prenderti almeno 3 giorni di vere ferie in cui non rispondevi alle email, scrivevi raccomandazioni di Borsa e perscrutavi i grafici.

Quest’anno per la prima volta abbiamo avuto il breakout ad agosto di un massimo pluriennale. Ed ogni giorno pensavo inutile suonare la tromba del rialzo perché siamo ad inizio agosto, poi alla prima settimana di agosto, poi a Ferragosto. Ed ora mi arrendo: teoricamente dovrebbe stornare verso la resistenza precedente ora divenuta supporto. Ma sottolineo il “teoricamente” perché ormai da questo mercato non mi aspetto niente di normale.

Come mostra il grafico trimestrale qui sotto del MIB storico siamo ormai in una situazione in cui dobbiamo chiamare un rialzo di almeno il + 30% sul listino italiano. Lo so, si fa fatica  scriverlo e corri il rischio di prenderti delle pernacchie se tutto va storto.

Ma questo è il gioco e dobbiamo giocarlo in fondo. Se notate qui sotto nel grafico trimestrale notate come per almeno 30 anni il nostro listino è oscillato tra un supportone ed una resistenza (indicate nel grafico da due rettangoli blu) ed ora che ha mollato il supportone è facile prevedere che vada a toccare la resistenza dei massimi dei massimi. E’ un evento storico che si riverbererà sul corso delle azioni nei prossimi anni perché poi raggiunta quota 34.000 del MIB storico sarà da vedere se la corsa continua (come il Nasdaq) o se in quella situazione tutte le borse mondiali saranno già mature per cui lo scoppio a simpatia della bolla travolgerà anche il nostro listino.

Per il momento non ci resta che godere di questa situazione anche se un po’ rimpiangiamo i Ferragosto indolenti degli ultimi 30 anni.