Borsa Italiana, uno dei pochi mercati ancora a buon prezzo


Se si fa una escursione in  montagna, perseguendo l'arrivo sulla cima, viene del tutto naturale, di tanto in tanto, dare una sbirciatina al fondo valle, per ammirare il panorama e dar valore a tutto il percorso fatto.

La medesima cosa faremo, in via del tutto naturale, guardando a tutti i maggiori mercati e al percorso sinora fatto senza alcuna preclusione.

Di fronte ai nostri occhi si dipana forse la vetta più alta del mondo e peraltro ancora in crescita, continua, lenta ma incontrollata.

Nasdaq 100

Tutto il margine in alto che si vede dopo l'ultima V a tre quarti di grafico, è stata creata dal QE.

Domanda: Le società sottostanti hanno triplicato il loro fatturato? La risposta ad oggi è : No!

Dow Jones Industrial

Se il lockdown ha spinto la catena delle società "web based", stessa cosa non si può dire per l'industrial che invece ha patito chiusure lunghe, eppure, il grafico mostra una salita insistente. Anche in questo caso tuttavia, gli utili aziendali non sono nè raddoppiati... nè triplicati.

Gold

Il bene rifugio per eccellenza naviga a prezzi  abbondantemente al di sopra di quelli battuti nel 2008, quando, forse qualcuno l'ha dimenticato, gli Usa rischiarono il default , scampato nel bel mezzo di una nottata miracolosa.

Quello che più risalta all'occhio, tuttavia, è la naturale relazione tra beni di rifugio e investimenti azionari interrotta in epoca Covid e al momento il completo disinteresse per una dinamica inflazionistica che naturalmente porterebbe, se non altro, ad una differente allocazione di portafoglio in settori più soggetti alle pressioni dell'aumento dei prezzi di approvvigionamento quali quello automobilistico e di tutti i beni coinvolti di riflesso.

I prezzi vengono spinti al rialzo da carenze dal lato dell'offerta, costringendo le imprese a scaricare questi rialzi sui prezzi finali: la spesa dei consumatori, e di conseguenza i ricavi delle società sono a rischio.

Whirlpool ha lamentato aumenti "brutali" nei prezzi delle resine, dell'acciaio e di altri materiali, aggiungendo che questo costerà per oltre 1 miliardo di dollari per il restante 2022.

Per ogni bene, ogni giorno, c'è difficoltà di approvvigionamento.

Nei giorni recenti, tutte le più grandi compagnie aeree hanno lamentato il rialzo del costo del carburante.

Il Beige Book di mercoledi della Fed ha certificato che la carenza di lavoratori e le carenze dal lato dell'offerta stanno rallentando la crescita economica, statuendo che quasi tutti i distretti oramai, riportano prezzi in crescita spinti da una elevata domanda di beni e di materia prima.

Persino nei porti c'è sovraffollamento e spesso una delle difficoltà consiste nel trovare vettori disponibili a trasportare beni già prodotti.

Procter & Gamble , Tesla e PepsiCo hanno già annunciato il rialzo dei loro prodotti in vendita ed ognuno di loro prevede che questi prezzi rimangano tali o continuino addirittura a crescere per tutto il 2022.

Ma, per ogni cosa, si sa, c'è un limite a quanto un consumatore è disposto a spendere per acquistare ed è proprio questo il trigger che mette a rischio tutti gli utili aziendali.

Nel 2021, ben 22 banche centrali dei paesi emergenti hanno già innalzato i tassi di interesse, ma per loro è stato più agevole anche perchè sorrette ancora dalle politiche accomodanti dei maggiori agglomerati economici, ma ormai anche le grandi banche centrali vedono la clessidra del tempo passare e il loro naturale attendismo, che nel passato gli ha fatto preferire gestire delle crisi piuttosto che diventare impopolari per aver raffreddato il clima prima, le vedrà costrette a delle scelte, che saranno sicuramente impopolari e dagli esiti nient'affatto scontati.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)