Segnali di fumo


L'ennesima settimana dai segnali di fumo quella appena conclusa in borsa e tutto il mondo, viene accomunato da un fattore tecnico di non poco rilievo, ovvero, l'assenza completa di volumi.

Generalmente, questo tipo di scenario, è accompagnato da una lenta discesa dei prezzi, mentre come già abbiamo rilevato nelle scorse settimane, ai nostri tempi, il meccanismo che si sviluppa è l'esatto opposto, ovvero una lenta, continua e progressiva, corsa verso l'alto, seppur, come sempre evidenziato, questo incremento sia sempre più infinitesimale.

Sono sparite del tutto le correzioni nell'ambito delle corse intraday, lasciando il passo esclusivamente ad un lento incedere, mentre si avvicina velocemente il G20 fissato per il 25 agosto e qualche dettaglio in più sulle scelte delle banche centrali potrebbe emergere.

In settimana, dopo il dato sull'inflazione migliorie delle aspettative in USA, i mercati extra Usa, hanno avuto un ulteriore balzo, mentre sul listino statunitense non vi è stata pari reazione, lasciando addirittura il posto a delle mini variazioni dello ZERO ZERO VIRGOLA.

La sensazione è che se si continua ad ostinarsi a definirla borsa, quella che si sta vivendo da tre mesi a questa parte ormai, si finisce per avere una percezione così distante dalla realtà da finire di spendere gli ultimi spicci rimasti, affumicati dalla corsa incessante, finendo per cadere definitivamente nella trappola di una immissione di liquidità che ha reso il mercato ormai saturo.

Il rischio è altissimo e se si può usare una metafora è come tuffarsi in acque che sembrano calme in superficie ma che nascondono tormenti appena sotto il pelo d'acqua.

È lecito da queste altezze, temere più un salto nel vuoto che un balzo che si concretizzi in un ulteriore piccolo step in alto.

La configurazione tecnica è, tuttavia, favorevole, sebbene la sensazione di "no more" sia sempre più marcata e questo nonostante i record messi a segno sul mercato dei derivati.

L'unica borsa che conserva un potenziale importante rimane quella italiana e come avevamo detto, Unicredit è uno dei cavalli da osservare con maggiore attenzione, ma resta pur sempre condizionata a ciò che accade nelle piazze maggiori.

Dubito che possa persistere questo idillio per "derivati" ancora a lungo, nel frattempo però ci viene concesso un tranquillo weekend di Ferragosto, e non è poco.

Il mio augurio va a tutti voi, cari lettori e lettrici, e mi scuso con voi per la esiguità di spunti dettati dalla anomalia riverberata dal piattume di queste ultime settimane ma davvero, vi confesso che ho speso più tempo a pensare su cosa focalizzare la mia attenzione dal momento che non esiste, a mio modesto modo di vedere, un minimo spunto vincente tanto da meritare una adeguata analisi.

Buona pausa ferragostana a tutti voi!

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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