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Aggiornamenti dalla mia watchlist


Buon sabato a tutte le lettrici e lettori della mia rubrica. Partirei "in media re" andando subito a vedere il comportamento del nostro future FTSEMIB40 scadenza dicembre 2021. Ricordo che scrivo sempre sul contratto in essere (quindi non marzo o giugno 2022 per intenderci) visto che è una domanda che mi è stata posta. Ricordo poi che la piattaforma ERRONEAMENTE indica indice FTSEMIB40 MA si tratta di future. 

Il nostro mercato ha avuto una settimana abbastanza fiacca ma non viene comunque venduto, almeno per quanto concerne i titoli large cap. Il problema è che mancano completamente i volumi. Per darVi un'idea si arriva a metà giornata all'ora di pranzo con un derivato che  ha scambiato sì e no 5000 contratti. Per non parlare del mini future FTSEMIB40. Comunque sia per la prossima ottava abbiamo un supporto che non necessariamente sarà toccato e posto sui minimi di mercoledì a 27270 punti. Al rialzo abbiamo i massimi della settimana passata a 27720 (grafico orario). Come avevo scritto in passato la metà di novembre (teoricamente potrebbe essere stato anche tre giorni fa) è un momento in cui i mercati (americani e quindi teoricamente gli altri) lateralizzano o stornano leggermente. Chiaramente prendete con le pinze quanto appena scritto. L'importante è aver colto l'upside dalla fine di ottobre ai primi giorni di novembre ed essere partiti col piede giusto. Il trend stagionale è comunque positivo anche se c'è qualche considerazione da fare e di cui scriverò a breve. il problema che si ha nell'operare sul contratto italiano riguarda comunque la tendenza alla illiquidità e la bassa volatilità della prima parte della giornata (spesso contrattazione che avvengono in 80-100 punti). 

Mercato dello Zio Sam...

In settimana abbiamo avuto un pò di storno sui principali indici a stelle e strisce. Nulla di preoccupante al momento e credo che il motivo sia da ricercare nel rapporto put/call ratio. Il grafico di seguito rappresenta la situazione di martedì 9 novembre (lo avevo mandato ad un amico come alert di brevissimo).  Purtoppo volevo scrivere due righe su questa rubrica ma ho avuto un imprevisto e quindi non l'ho fatto. Di fatto il mercato era sbilanciato sul lato ribassista, anche se questo NON è un indicatore di timing. Si tratta di un indicatore che mostra il volume delle opzioni put rapportato a quello delle call. Un valore del rapporto maggiore di 1 indica che le put aperte sono maggiori delle call, mentre un valore sotto 1 il contrario. Se il rapporto è molto alto il mercato è orso e viceversa. Personalmente lo osservo sui valori estremi: sui massimi abbiamo un potenziale bottom di mercato mentre sui minimi un potenziale top di mercato (ragionando sul breve periodo).

Detto questo abbiamo un indice Dow Jones che ha subìto un piccolo storno e mentre scrivo (ore 19.30 di venerdì, ndr) il grafico daily evidenzia un paio di supporti di breve posti a 35830 e 35450. L'importante è che non vengano rotti i minimi di giovedì. Il grafico è il seguente:

La settimana passata avevo messo l'accento sul fatto che personalmente non concordo con la view delle banche centrali relativa alla transitorietà dell'inflazione. A mio avviso l'inflazione è destinata a durare per il semplice fatto che una volta trasferitasi sul consumatore finale i prezzi non si adegueranno al ribasso anche nel caso in cui le commodities ritracciassero profondamente. Poi c'è anche il problema del collo di bottiglia relativo al blocco delle forniture di molti prodotti. Un ulteriore spunto di riflessione credo possa derivare dal fatto che, a parità di salario,  una volta che l'inflazione sarà aumentata in modo "cronico" i consumatori si troveranno con un minore potere d'acquisto e questo potrebbe rallentare la crescita economica ingenerando il problema della stagflazione (unione di stagnazione ed inflazione). Il mio è giusto uno spunto di riflessione.

Andiamo ora a vedere la mia watchlist...

La settimana passata Vi avevo indicato un forte pattern stagionale sull'oro, partendo da una analisi dagli anni '50 sino ai giorni nostri. Per chi non avesse letto questo è il link dell'articolo in questione: https://www.lombardreport.com/2021/11/6/commento-settimanale-22/

Direi che il timing è stato eccezionale vista la settimana che si è appena conclusa. Certamente l'analisi è stata condotta sull'oro ma essendo un driver si è poi portato dietro l'argento (la mirra al momento la lasciamo invece ai Re Magi per l'Epifania). Senza trucco e senza inganno guardate i livelli rotti. Se ricordate il key level (livello chiave,ndr) era posto a 1832/1835 sollari per oncia ed una volta rotto l'allungo è stato fulminante. In questa fase ritengo altamente improbabile ipotizzare un cambiamento di tendenza. Le prossime resistenze importanti rimangono verso i 1900 usd l'oncia. Di seguito il grafico daily e a seguire quello settimanale. Nel primo i livelli NON sono stati toccati rispetto al grafico della passata settimana (che era su scala settimanale ma con livelli tracciati sul daily). Nel grafico weekly dell'oro mi sono limitato ad aggiungere un paio di trendlines dinamiche discendenti che al momento sono state rotte. Personalmente le banche centrali continuano a considerare l'inflazione un fenomeno transitorio ma come ho già detto quando (?) si accorgeranno che così non è (?) dovranno procedere a politiche monetarie differenti. Questa è, ad oggi, la mia view controcorrente. Pronto a ricredermi e a dire di aver sbagliato naturalmente.

Se sale l'oro ecco che l'argento non si tira indietro. Anche in questo caso i livelli daily NON sono mai stati più ritoccati dal sottoscritto. Quello che mi sono limitato ad evidenziare è solo il movimento fake fatto da questa materia prima poche settimane fa ed individuato alla perfezione (link articolo: https://www.lombardreport.com/2021/10/2/commento-settimanale-18/). In un quadro di breve termine la prima resistenza dopo questo allungo settimanale è collocabile a 25.85 usd (tick più, tick meno). Se ricordate è infatti il livello da cui era partito l'allungo ribassista tra la fine di luglio ed i primi di agosto. 

L'aspetto interessante che costituisce un ulteriore spunto di riflessione è che prima di questo rialzo di oro ed argento abbiamo assistito alla capitolazione della parte long di mercato (sui minimi), mentre i produttori acquistavano gia da metà ottobre (nel caso specifico l'argento). Questo il grafico che avevo postato circa un mese fa (link articolo: https://www.lombardreport.com/2021/10/16/commento-settimanale-20/ )

IMMSI

Nella seduta di venerdì sono stati pubblicati i conti. Se ricordate è uno dei due titoli di cui ho scritto nel mio update di metà settimana (link articolo:https://www.lombardreport.com/2021/11/10/un-paio-di-aggiunte-veloci/ ). Di IMMSI avevo scritto a settembre mettendo in luce il fatto che i conti fossero stati ottimi. Nella seduta di ieri l'azione ha pubblicato nuovi dati di bilancio: ricavi in crescita del 29.6% (miglior risultato dal 2008), Ebitda salito del 24.1% a 187.2 milioni di euro. Investimenti in aumento del 17.8% ed indebitamento sceso del 9% abbondante. Nonostante questo il titolo ha rotto l'area posta a 0.55 euro (estensione fino a 0.57 euro) e ha poi clamorosamente iniziato una lenta discesa fino ad un minimo a 0.516 con un ribasso del 5.73%. Il grafico continua ad essere choppy (laterale, ndr) e probabilmente sono state prese di profitto da parte degli operatori che hanno anticipato i dati stessi. Visto il comportamento alzerei lo stop smezzando la posizione a 0.525/0.53 euro (loss attorno al 4.5% da 0.55 euro) e alzerei lo stop sulla restante metà a 0.51 euro (valido in intraday). Avendo ipotizzando un entry a 0.55 lo stop totale è quindi attorno al 5.5% ed è accettabile. Ad ogni modo nello stesso articolo avevo indicato "In caso di breakout massima attenzione alla continuità dei volumi su un timeframe ridotto (30 minuti ad esempio)" . Questo aspetto NON si è verificato ieri (venerdì, ndr) essendoci sì stato un breakout con volumi MA quelli immediatamente successivi sono stati tutti su barre/candele rosse a 30 minuti, segno che comunque per qualche motivo il mercato non aveva la mia stessa view.

RCS

Qui le cose sono andate ben diversamente rispetto al caso precedente. Dopo la "super" candela rialzista di mercoledì allungo ulteriore il giovedì fino a 0.887 (+6.7% senza tanti indugi). Venerdì tentativo di forzare i supporti e naturali prese di beneficio parzialmente riuscite. Rimane a mio avviso un tema da seguire visti gli ottimi conti, la reazione del mercato (con continuazione di movimento) e la situazione grafica daily e soprattuto settimanale. Il livello rotto è infatti stato quello di 0.80 euro ad azione con volumi MOLTO elevati. Qualunque avvicinamento allo stesso può essere un ulteriore punto di ingresso a basso rischio con quantità/size modeste in modo da gestire uno stop loss attorno al 10%. Facendo qualche approfondimento ho trovato un internal dealing relativo ad acquisti da parte di Urbano Cairo (attraverso Cairo Communication) relativi a 480 mila azioni RCS (controvalore di circa 350 mila euro) tra il 5 e l'8 ottobre di quest'anno quando l'azione quotava tra 0.69 e 0.74 circa. Detta così sta a significare a mio avviso che possa essere logico il fatto che ritenga sottovalutata la società.

Di seguito il grafico a 5 minuti del titolo RCS nelle sedute comprese tra il 5 e l'8 ottobre quando sono avvenuti gli acquisti da parte di Urbano Cairo (Fonte: IlSole24ore).

CNH Industrial

In settimana è stata diffusa la notizia ed ufficializzato il prosetto che a partire dal 3 gennaio 2022 CNH Industrial scinderà Iveco quotandola a Piazza Affari. CNHI ed Iveco diventeranno quindi due società quotate ed indipendenti. La notizia dello spin-off è stata accolta molto positivamente. Gli azionisti CNHI riceveranno così una azione iveco ogni cinque azioni CNHI detenute al momento della scissione. Una scissione che dovrebbe (il condizionale è sempre d'obbligo, ma Iveco è comunque considerata un gioiellino) portare valore agli azionisti. Andando MOLTO a ritroso nel tempo sono andato a cercare il momento in cui ci fu lo scorporo di Fiat (ora Stellantis) e CNHI nel lontano 2011 anche in questo caso nella prima seduta dell'anno. Questo era stato il comportamento di Fiat nei mesi immediatamente antecedenti (grafico seguente su scala daily):

Di seguito trovate il grafico daily di CNHI dal primo giorno di quotazione. Inizialmente c'è stata una discreta salita.

E' quindi lecito pensare che con lo spin-off (o separazione) di Iveco da CNHI si possa creare valore e quindi pensare che CNHI continui a salire nelle prossime settimane, tanto più che graficamente si assiste ad una rottura continua dei massimi storici. Come calibrare lo stop in questi casi? Riducendo la size ed ipotizzando di non tornare sotto i 15 euro, magari scaglionando gli acquisti in più tranches ed andando alla ricerca di piccoli ritracciamenti che talvolta si verificano in intraday.

Ed ora un paio di azioni che escono dalla mia watchlist....

Le conoscete ma sono uscite dal radar. Trattasi di due azioni opate di recente: Euro Cosmetic ed Energica Motor Company. Sono state entrambe in super utile (+16% l'una e +33% l'altra). Un pò di pulizia al minder ogni tanto fa bene e permette di inserire (eventualmente) qualcosa di nuovo.

All'inizio della prossima settimana pubblicherò un mio nuovo studio statistico, questa volta su una large cap italiana. 

Per il momento è tutto. Pioggia o non pioggia, buon sabato e domenica e buon riposo a tutti.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)