REPETITA IUVANT


"Altro giro altra corsa" urlava il giostraio e i bambini rapiti dall'eccitazione si apprestavano a prendere posto, quasi impedendo a coloro i quali avevano appena terminato il loro momento di gloria, di scendere dai posti, quel seggiolino che tanta gioia aveva regalato sino a pochi minuti prima.

Accade anche in borsa all'interno di un canalone estivo dove si passeggia e si viene trasbordati da un lato all'altro su una giostra ad energia elettrica.

Come scritto nella settimana scorsa, basta attendere che finisca la corsa e risalire sullla giostra, il resto lo farà tutto la macchina, tra occhi sgranati dalla sorpresa e la delusione di chi non ha preso posto al momento giusto.

Tanto semplice quanto ridicolo.

Mi leggerete alquanto ironico in merito al mercato e al suo recente andamento e il motivo del mio essere ironico e indispettito risiede nel fatto che non vedo più chiari i contorni tra la professione e il gambling in simili contesti.

Siamo da mesi in un mercato che vede l'oro vicino ai suoi massimi, i titoli di Stato altrettanto "altini" e senza distinzione di "provenienza" e dulcis in fundo, un mercato azionario che seppur sostenuto da conti trimestrali tutto sommato non orrendi, viaggia su una salita  dalle pendenze similari al ben noto ai ciclisti, Mortirolo.

Il mercato che però prende il jolly alla "Sagra della Crespella" è quello dei derivati che vengono sostenuti da un calcolo algoritmico che li spinge imperterrito sui massimi per poi passare la mano all'essere umano che a colpi di macete lo riporta sul minimo del canale.

Tutto molto bello finchè il gioco dura, ma non chiamiamolo mercato finanziario, però, perchè sarebbe un'offesa alla professionalità e alla dedizione al lavoro. 

In questo articolo , nel fratempo vi mostro un'altra delle storie grafiche che l'organizzatore del prossimo Giro d'Italia farebbe bene a prendere in considerazione come arrivo di tappa, vista la pendenza "monstre" di questa salita.

Il grafico si riferisce a Gabetti e continuando la festa punta ai 2.60€, con storno operativamente interessante agli 1.5€ o meglio ancora ai 1.35€.

Opto però, visto il ritmo da slot machine, più per l'operatività sui derivati di questi tempi, piuttosto che sull'azionario, e come detto sempre e solo sulle estremità con una spiccata predilezione per lo short.

Seppur nuovi massimi storici siano alla portata e oramai giornalieri, la corsa sembra davvero quasi finita e per conferma basta dare un'occhiata ai volumi quando ci sono le scariche al ribasso.

Ma ormai tutto è opinabile in queste configurazioni in cui l'unica direzione è il BUY, e se posso confessarlo, personalmente sono un longeur convinto, ma ciò non vuol dire essere un "compratore" a tutti i prezzi!

A tutto c'è un limite.

Buon trading a tutti!

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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