NASDAQ100 WEEKLY - Ottima settimana per gli indici azionari USA con nuovi record per NASDAQ100 ed S&P500.


SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
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Il massimo di ieri per l'S&P 500 è stato il nono record segnato ad Agosto, con 11 sedute positive su 13, in un mese in cui erano in parecchi ad immaginare un minimo di volatilità, se non di discese ardite. L’indice ha chiuso per la prima volta sopra i 4.500 punti, e con i titoli ciclici e le small caps a trainare. I tassi, per contro scendono, cosa che contribuisce a dare forza anche al tech e al Nasdaq100, con il dollaro che ha perso supporto, mentre commodities e metalli preziosi mettono a segno ottimi progressi. Da inizio anno sono 52 i record in chiusura fatti registrare dall’S&P500, situazione verificatasi e battuta solo nel 1995 e nel 1964.

Come si nota dallo schema sopra, un simile momentum normalmente ha condotto a ritorni positivi nella parte rimanente dell'anno. L'unica eccezione è stata l'87, penalizzato dal crash di Ottobre. Strenght begetes strenght, recita un aforisma della finanza, cioè forza chiama forza.

Tra le note positive uscite in settimana troviamo la piena approvazione della FDA al vaccino sviluppato da Pfizer-BioNTech per gli over 16. Il termine della fase emergenziale si traduce nell’inizio del normale processo di commercializzazione e somministrazione del vaccino e può rappresentate un incentivo all’introduzione di obblighi vaccinali anche da parte delle aziende private per far fronte alla diffusione della variante Delta. Ciò ha permesso agli indici azionari di avviare la settimana in deciso rialzo.

Nel prosieguo della settimana a dar manforte agli indici azionari anche la notizia che la Camera USA ha approvato due settimane dopo il Senato la proposta di bilancio da 3.500 mld $ fortemente voluta da Biden e che verrà finanziata prevalentemente da un aumento della pressione fiscale sui ricchi e sulle grandi corporation.

Infine a consolidamento dei record raggiunti sui 3 principali listini azionari USA ci sono state le dichiarazioni del presidente della FED, Jerome Powell, a margine del simposio (tenutosi virtualmente) di Jackson Hole, nelle quali sostanzialmente le decisioni del FOMC di Luglio sono state confermate, ma nel modo più delicato possibile, con l'occupazione che cresce bene, ma c'è ancora parecchio margine di miglioramento nel mercato del lavoro e il numero della disoccupazione lo sottostima. Quanto all'inflazione, il discorso contiene una trattazione estremamente lunga dei motivi per cui la FED la ritiene in gran parte temporanea, soprattutto in presenza di una maggiore diffusione della variante Delta del COVID. Tutto ciò ha messo a tacere i pensieri e le dichiarazioni dei membri “falchi” della FED e più in generale queste dichiarazioni non sembrano compatibili con un annuncio di “tapering” al FOMC di Settembre ma che rimane interessante come occasione per segnalare un annuncio a Novembre a patto che i dati che usciranno confermeranno il trend economico attuale.

Intanto, per il numero della FED, Jerome Powell, aumentano le possibilità per un suo secondo mandato a capo della Banca Centrale USA dopo l’approvazione al suo lavoro finora effettuato, arrivato dal Segretario al Tesoro, Janet Yellen. Il Presidente Biden dovrebbe esprimersi sulla nomina agli inizi del prossimo mese, cosa che appare non così scontata per l’ala sinistra del suo partito, mentre i centristi sono per una riconferma di Powell con Lael Brainard come vicepresidente al posto dell’attuale Randal Quarles.

Ma, di contro, troviamo quello che da sempre è il pallino del nostro Direttore, Dott. Tomasini, cioè il concetto di “Breadth”, ovvero di livello di partecipazione a questa serie di massimi, misurato solitamente con indici basati sul numero di azioni che salgono rispetto a quelle che scendono, o numero di azioni ai minimi rispetto a quelle sui massimi. Questi indici ovviamente sono correlati con l'andamento del mercato ed è facile trovarli su livelli bassi nelle fasi negative. Quando raggiungono valori estremi, possono essere considerati indicatori di ipervenduto o ipercomprato. E' molto più raro trovarli in controtendenza, come in questi giorni. E quando i rally sono accompagnati da letture basse di questi indicatori, è considerato un segnale di cautela.

Sentimentrader.com ha notato i giorni scorsi come i recenti massimi siano avvenuto con 2 indicatori di Breadth del NYSE (MC Clellan Summation index e percentuale netta di nuovi massimi meno nuovi minimi a 52 settimane) in territorio negativo, una configurazione piuttosto rara. Il backtest di questo segnale mostra che i ritorni dopo questo segnale sono in media molto peggiori del solito e che solo un anno non ha visto l'indice tornare sotto i livelli si quando il segnale è scattato, nel corso dei 12 mesi successivi.

In particolare risultano deludenti le performance fino a un mese, un risultato che sembrerebbe indicare che una fase di consolidamento potrebbe essere in arrivo a breve.

Tra le notizie negative vi è stata quella degli attentati all'aeroporto di Kabul, con un numero di vittime e di feriti ancora da fissare tra i civili, mentre tra i militari sono sicure le notizie che parlano di 13 morti e 15 feriti tra i soldati USA, attentati rivendicati dai militanti dell’ISIS.

Da segnalare anche che il rapporto tra le due principali economie mondiali, Stati Uniti e CINA, continua a farsi più teso. In settimana il Vicepresidente USA, Kamala Harris, in visita a Singapore, ha avvertito che la CINA rappresenta una minaccia per i paesi asiatici accusando Pechino di coercizione e intimidazione nei confronti dei paesi del Sudest asiatico. Sullo sfondo, la SEC ha introdotto nuovi requisiti per le società cinesi che intendono quotarsi a Wall Street richiedendo a queste maggiori disclosures tra cui i rischi che Pechino possa interferire sulle operazioni delle società.

Sempre a proposito della CINA, la PBOC sembra intenzionata ad aggiungere stimolo all’economia di fronte ad una ripresa domestica che perde slancio e mentre la FED, negli States, si prepara al tapering. Nel mese di agosto infatti la liquidità sul mercato interbancario cinese è aumentata sensibilmente rispetto al mese precedente grazie alle manovre della Banca Centrale del Paese. Proprio oggi la PBOC ha lievemente ridotto il tasso di interesse sui prestiti interbancari offrendo 50 miliardi di renmimbi (circa $7.7 miliardi) in reverse repos a sette giorni.

Passiamo ora a dare uno sguardo ai rendimenti USA. Possiamo affermare che la settimana è passata abbastanza tranquillamente nonostante l’uscita di alcuni dati macro importanti ma, soprattutto, dalle dichiarazioni di Powell a margine del simposio di Jackson Hole. Il picco raggiunto nella giornata di giovedì scorso a 1,35% è stato riassorbito a 1,31% il giorno successivo quando ci si è resi conto che il FOMC non aveva rilasciato alcuna data certa circa l’inizio del “tapering”. Mentre si alza il tasso di breakeven inflation (tasso di inflazione implicito nelle quotazioni di un titolo indicizzato che permette al rendimento a scadenza del titolo di uguagliare quella di un bond a cedola fissa di analoga vita residua), che dal 2,27% di due venerdì fa si è riportato al 2,39% nel fine settimana scorso (v. grafici):

Grafico Breakeven Inflation. 

Passiamo ora all’analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. La scorsa settimana avevamo scritto che la resistenza in area 15150 continuava a fermare il rialzo ma che il piccolo pullback del fine settimana in area 14800/750 avrebbe dovuto preludere al raggiungimento di nuovi territori (area 15500 ?). Tutto ciò si è verificato con un nuovo massimo storico a 15447.03, ma in modo tranquillo, senza strappi, metabolizzando le news negative e quelle positive mantenendo il livello di RSI in una zona di confort a 65/66. Ora attacco alla prossima resistenza posta in area 15900 sempre con l’aiuto di pullback (di range piccoli o medi che siano) prima in area 15150/100 poi in area 14750, molto più improbabile andare a testare l’importante supporto a 14500/14400 (ritracciamento del 27,2% della gamba rialzista d-e). La settimana si è chiusa a 15432.95 con un guadagno del + 2,26% che porta l’indice ad un guadagno del + 19,74% da inizio anno 2021.

Come riportato in precedenza, l’indice S&P500 ha fatto registrare un nuovo record a 4513.33, ha chiuso per la prima volta sopra l’area 4500 con 11 sedute positive su 13 nel mese di agosto e con 52 record in chiusura fatti registrare da inizio anno. Per ritrovare una simile sequenza dobbiamo andare indietro di 26 anni o di 60 anni circa. Ma dato che i record sono fatti per essere abbattuti, prima o dopo, vediamo dove l’indice riesce ad arrivare prima del tanto annunciato crollo. Quindi, il prossimo target è previsto in area 4635 da raggiungere con un opportuno pullback, più o meno profondo, prima in area 4440, poi in area 4370, mentre risulta improbabile un re-test di area 4300 (ritracciamento del 27,2% della gamba rialzista d-e). La settimana di contrattazione si è chiusa a 4509.37, con un guadagno del + 1,52%, il che porta ad una performance del + 20,06% da inizio 2021.

Continua la debolezza dell’indice DOW JONES ed anche nella settimana appena trascorsa la performance è nettamente più bassa rispetto agli altri due listini. Nel seguente grafico si nota la differenza tra i tre maggiori listini di Wall Street ad un anno.

Dato che nessun nuovo record è stato registrato nella scorsa settimana, in questa che inizia l’obiettivo al rialzo è quello di andare all’attacco del precedente massimo, con primo obiettivo l’area 35800. Al ribasso re-test di area 34750, quindi nuovamente in area 34250/200 (ritracciamento del 27,2% della gamba rialzista d-e ed incontro con la mediana del canale rialzista). Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 35455.80 con un guadagno del + 0,96% il che riporta ad una performance del + 15,84% da inizio anno 2021.

ORO INDEX 

Rimbalzo dei prezzi dell’ORO nella settimana appena trascorsa con colpo di coda nella giornata di venerdì che ha portato i prezzi nuovamente in area 1820 $/oz. I motivi di questo rimbalzo risiedono soprattutto nelle dichiarazioni del Presidente della FED, Powell, che non offrono un chiaro segnale di inizio del “tapering”, il che ha portato come conseguenza la discesa del valore del dollaro, ma anche l’innalzamento del rischio geopolitico con l’attacco terroristico a Kabul che ha lasciato decine di persone morte e molte altre ferite, tra cui 13 membri delle forze armate statunitensi e la conseguente controffensiva di droni USA che hanno bombardato postazioni afghane uccidendo due alti esponenti dell’ISIS-K. Nella settimana che inizia occhi puntati sul dato macro in uscita venerdì sui nuovi occupati nel settore pubblico e privato e sul tasso di disoccupazione che quasi sicuramente fungerà da “market mover” per i prezzi della commodity.

A livello grafico l’importante supporto in area 1770 $/az. ha retto molto bene anche questa volta e sarebbe altrettanto importante che i prezzi vadano all’attacco della resistenza posta in area 1845/50 $/oz. Attendiamo venerdì per capire l’evoluzione.

Sempre deboli gli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio. Il Platino cincischia sempre tra un massimo di 1020 ed un minimo di 956 $/oz chiudendo la settimana appena sopra la soglia psicologica dei 1000 $/oz.; anche l’Argento, rimane ingabbiato nel range tra i 24 ed i 23 $/oz. con una chiusura settimanale appena sopra i 24 $/oz. che offre un minimo spiraglio rialzista. La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1819.5 $/oz. facendo registrare un guadagno del + 1,99% che porta il deficit da inizio anno al – 3,99%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1816.52 $/oz. con un guadagno del + 2,01%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES DICEMBRE 2021:

LA POLITICA DEGLI STATI UNITI

Con 220 voti favorevoli contro 212 contrari, martedì la Camera ha approvato una risoluzione di bilancio da 3,5 trilioni di dollari ed ha avanzato un disegno di legge bipartisan sulle infrastrutture da 1 trilione di dollari. La speaker della Camera, Nancy Pelosi, martedì ha dichiarato che si sta impegnando per il passaggio del pacchetto bipartisan sulle infrastrutture entro il 27 settembre, aggiungendo che punta ad approvare un disegno di legge sulla riconciliazione di bilancio che possa passare al Senato, ovvero un disegno di legge che potrebbe rivelarsi più contenuto rispetto a quanto richiesto dai progressisti della Camera.

Il presidente Joe Biden, martedì dopo il voto, ha detto: “Il punto, secondo me, è che siamo un passo più vicini ad investire veramente nel popolo americano, posizionando la nostra economia per la crescita a lungo termine e costruendo un’America che supera il resto del mondo”.

I leader alla Camera devono fronteggiare la pressione di dover scrivere e approvare il piano di riconciliazione prima che loro approvino il disegno di legge infrastrutturale, che Pelosi si è impegnata ad approvare in un mese circa. Martedì scorso la democratica Pramila Jayapal, presidente del caucus progressista del Congresso, ha detto che le due proposte sono “integralmente legate insieme, e voteremo per il disegno di legge sulle infrastrutture solo dopo aver approvato il disegno di legge di riconciliazione”.

I democratici di Senato e Camera sperano di scrivere nelle prossime settimane il loro disegno di legge per rinforzare la rete di sicurezza sociale ed investire in politiche climatiche. Mentre la risoluzione consente fino a 3,5 trilioni di dollari nella spesa, è probabile che i centristi tenteranno di ridurre questa cifra.

Argomento sicuramente di attualità negli Stati Uniti, come nel resto del mondo, è la situazione in Afghanistan. Giovedì scorso si è verificato un attacco terroristico all’aeroporto di Kabul, rivendicato dall’Isis, a causa del quale hanno perso la vita circa 200 persone, compresi 13 militari americani. In seguito alla tragedia, Joe Biden ha parlato promettendo che le operazioni di evacuazione degli americani e degli alleati saranno completate: “Non ci faremo scoraggiare dai terroristi. Non permetteremo loro di fermare la nostra missione. Continueremo l’evacuazione”, ha detto il presidente statunitense. “Salveremo gli americani, prenderemo i nostri alleati afgani e la missione andrà avanti. L’America non si farà intimidire”. In precedenza, nella scorsa settimana, Biden aveva detto ai leader di G-7, NATO, Nazioni Unite ed Unione Europea che gli USA ritireranno le loro truppe dall’Afghanistan entro la fine del mese. Biden giovedì scorso ha detto: “Ho detto più volte che questa missione era estremamente pericolosa e questo è il motivo per il quale sono stato così determinato a limitare la sua durata”.

Rivolgendosi ai responsabili dell’attacco terroristico di giovedì scorso, Biden ha detto: “Non perdoneremo. Non dimenticheremo. Vi daremo la caccia e ve la faremo pagare”. Sabato il Pentagono ha fatto sapere che due “obiettivi di alto profilo dell’ISIS-K” sono stati uccisi in un attacco drone statunitense; sempre il Pentagono ha detto che l’attacco ha riguardato due membri dell’ISIS-K ritenuti coinvolti nella pianificazione dell’attacco alle forze statunitensi a Kabul. Il Maggior Generale dell’esercito, William Taylor, sabato ha dichiarato che non risultavano vittime tra i civili in seguito all’attacco.

La situazione è in continua evoluzione. Ieri gli Stati Uniti hanno diretto un altro attacco drone contro un obiettivo dell’ISIS-K, nello specifico un’auto con esplosivo a bordo diretta all’aeroporto di Kabul, come fatto sapere da Bill Urban, portavoce dello United States Central Command.

USA –CINA

Frenata nelle prospettive di crescita dell’economia cinese, che deve fare i conti con la campagna di Pechino per reprimere con ulteriori regolamentazioni le industrie che vanno dall'acciaio all'istruzione, alla proprietà. Uno dei settori che saranno colpiti è quello del carbone, considerando che la CINA si è posta l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2060. Per raggiungere le emissioni nette zero, Pechino si è impegnata ad aumentare l’uso di energia rinnovabile, a sviluppare nuove tecnologie per catturare le emissioni e a ridurre le emissioni per unità di PIL. La Cina si è impegnata anche a ridurre la produzione di acciaio, che a luglio è scesa al minimo di 15 mesi. Ding Shuang, capo economista per la Grande Cina e l'Asia settentrionale presso Standard Chartered Plc a Hong Kong ha detto: “La crescita economica è l'obiettivo a breve termine, mentre la riduzione della produzione di acciaio è l'obiettivo a lungo termine. Se c'è un conflitto, i responsabili politici dovrebbero dare priorità alla crescita economica e all'occupazione”.

La Cina ha poi aumentato le restrizioni nel mercato immobiliare, restrizioni che avrebbero già colpito il settore con la diminuzione per due mesi consecutivi delle vendite di case nelle città di primo livello della nazione, secondo i dati di China Real Estate Information Corp. Le restrizioni sul mercato immobiliare toccheranno anche la produzione e la vendita di materiali da costruzione, mobili ed elettrodomestici e servizi finanziari per i mutui.

Quest’anno i governi locali sono stati lenti nella vendita di obbligazioni speciali, in parte a causa della mancanza di buoni progetti e di revisioni più rigorose dei progetti. La lentezza dell'indebitamento significa che quest'anno l'economia riceverà meno spinta dagli investimenti infrastrutturali di quanto inizialmente pensato.

Inoltre Pechino sta studiando nuove regole che impediscano alle società Internet nazionali di diventare pubbliche negli Stati Uniti. I regolatori cinesi stanno prendendo di mira specificamente le aziende tecnologiche con dati relativi agli utenti e le aziende che sono meno pesanti di dati come i prodotti farmaceutici potrebbero essere isolate dal divieto di IPO. Le nuove regole non sono state finalizzate e Pechino prevede di implementarle intorno al quarto trimestre. All’inizio della scorsa settimana, il regolatore della sicurezza informatica cinese ha delineato due aspetti della regolamentazione che le aziende che desiderano diventare pubbliche devono rispettare: uno sono le leggi e i regolamenti nazionali e l’altro è garantire la sicurezza della rete nazionale, “infrastruttura di informazioni critiche” e personale dati.

Queste società con dati critici includono comunicazione pubblica e servizi di informazione, energia, trasporti, acquedotti, finanza e servizi pubblici. Pechino sta già reprimendo i settori dalla tecnologia all’istruzione e ai giochi, mentre inasprisce le restrizioni sui flussi di dati transfrontalieri e sulla sicurezza. Il governo ha dato la caccia ad alcune delle aziende più potenti della CINA, tra cui Didi, Alibaba e Tencent.

Nel frattempo, la Securities and Exchange Commission (SEC) ha intensificato la supervisione delle società cinesi in cerca di IPO statunitensi. L’agenzia ha affermato che richiederà a più di 250 società cinesi già quotate a Wall Street maggiori requisiti informativi per poter continuare ad essere quotate in America. Di fatto, l’autorità USA ha deciso di espandere anche alle società già listate oltreoceano i requisiti ad oggi richiesti alle società cinesi che intendendo quotarsi negli States. Se tali aziende si rifiuteranno di adeguarsi ai nuovi requisiti, il presidente della SEC ha fatto sapere che le azioni potrebbero essere cancellate dal NYSE e dal Nasdaq già nel 2024.

Le cosiddette entità a interesse variabile sono una struttura utilizzata dalle principali società cinesi, da Alibaba a JD.com, per diventare pubbliche negli Stati Uniti, aggirando la supervisione di Pechino poiché il paese non consente la proprietà straniera diretta nella maggior parte dei casi. Queste entità a interesse variabile consentono alle società operative con sede in CINA di stabilire società di comodo offshore in un’altra giurisdizione ed emettere azioni agli azionisti pubblici.

Ovviamente, le società cinesi interessate dai provvedimenti sono state penalizzate dagli investitori con forti vendite e L’ ETF Invesco Golden Dragon China (PGJ), che tiene traccia delle azioni cinesi quotate negli Stati Uniti costituite da ADR di società con sede centrale e costituite nella CINA continentale, ha perso il 26% in questo trimestre a causa dell’aumento della pressione normativa.

LA POLITICA DELLA FED

Il “market mover” della settimana è stato il simposio di Jackson Hole. Dall’evento, che si è tenuto virtualmente tra giovedì 26 e venerdì 27 agosto, sono emerse indicazioni, ma non così importanti come ci si attendeva, sull’avvio del “tapering” da parte della FED dopo le dichiarazioni della scorsa settimana. Al simposio della FED di Jackson Hole, il numero uno della banca centrale statunitense, Jerome Powell, ha detto che l’economia ha raggiunto un punto in cui non necessita più così tanto sostegno politico. La FED, quindi, potrebbe iniziare a ridurre la quantità mensile di acquisti di obbligazioni prima della fine dell’anno, a condizione che il progresso nell’economia continui. Powell ha detto: “La tempistica e il ritmo della prossima riduzione negli acquisti di asset non saranno destinati a portare un segnale diretto riguardo alla tempistica dell’aumento dei tassi d’interesse, per la quale abbiamo articolato un test differente e notevolmente più rigoroso”. Powell ha anche detto che se da un lato l’inflazione è saldamente intorno al target del 2% fissato dalla FED, dall’altro lato bisogna ancora percorrere della strada per raggiungere la massima occupazione, altra condizione richiesta dalla banca centrale per l’applicazione di un aumento dei tassi.

Il vicepresidente della FED, Richard Clarida, si aspetta che il “tapering” (riduzione dell’acquisto di asset) inizierà quest’anno a condizione che il ritmo della crescita dell’occupazione continui. “Penso che se questo dovesse materializzarsi, sarei a sostegno di iniziare una riduzione del ritmo dei nostri acquisti entro fine anno”, ha dichiarato Clarida.

Powell ha difeso la politica adottata dalla FED in risposta alla pandemia ed ha sottolineato l’importanza che la banca centrale non faccia una “mossa politica inopportuna” in risposta ad oscillazioni economiche temporanee come l’inflazione di quest’anno. “Oggi, con un notevole allentamento che rimane nel mercato del lavoro ed il persistere della pandemia, un errore del genere potrebbe essere particolarmente dannoso”, ha detto Powell. “Sappiamo che periodi prolungati di disoccupazione possono voler dire un danno duraturo per i lavoratori e per la capacità produttiva dell’economia”. Il tasso di disoccupazione di luglio era del 5,4%, ancora lontano dai livelli pre-pandemia; nel febbraio 2020 la disoccupazione era al 3,5%, e si contavano 6 milioni di americani in più al lavoro e 3 milioni in più considerati nella forza lavoro. Powell ha sottolineato che la variante Delta del Covid “presenta un rischio a breve termine” per tornare alla piena occupazione, ma ha insistito sul fatto che “le prospettive sono buone per un progresso continuo verso la massima occupazione”. Powell ha anche aggiunto che alcuni dei fattori che hanno spinto l’inflazione verso l’alto stanno cominciando a ridursi.

Secondo James Bullard, presidente della Federal Reserve di St. Louis, la banca centrale dovrebbe iniziare con il “tapering” al più presto, per concludere il processo entro la fine di marzo, in modo da evitare il surriscaldamento dell’economia statunitense. Bullard ha detto che al momento il ritmo di acquisti mensili di obbligazioni da parte della FED rischia di creare bolle in mercati finanziari ed un’inflazione fuori controllo. Riguardo ai recenti aumenti dei prezzi nell’economia americana, Bullard ha detto: “Abbiamo un nuovo quadro, abbiamo detto che avremmo permesso all’inflazione di andare oltre il target per un po’ di tempo, ma non così tanto sopra il target. Per questa ragione penso che sarebbe opportuno cominciare il “tapering” in modo tale da completarlo entro la fine del primo trimestre del prossimo anno. In quel periodo potremo valutare quale sarà la situazione e a quel punto saremo in grado di vedere se l’inflazione si sarà moderata e in tal caso saremo in ottima forma. Se non si sarà moderata, dovremo essere più aggressivi per contenere l’inflazione”.

Per quanto riguarda il mercato immobiliare statunitense ci sono prove che i prezzi sono andati in bolla ed al riguardo ha dichiarato: “Penso ci sia la preoccupazione che stiamo facendo più danno che aiutare con gli acquisti di asset, perché sta nascendo una bolla immobiliare negli USA. Il costo medio di una casa, almeno dai numeri che ho visto, si avvicinava a 400 mila dollari”. “Abbiamo avuto molti problemi a metà anni 2000 comportandoci in modo troppo compiacente rispetto ai prezzi delle case, quindi penso che vogliamo essere molto attenti al riguardo, questa volta”.

A sua volta e sulla stessa linea del precedente collega, Esther George, presidente della Federal Reserve di Kansas City, ha dichiarato che i progressi nel mercato del lavoro e l’aumento dell’inflazione sono segnali del fatto che la FED può iniziare a ritirare le misure messe in campo durante la crisi pandemica. George ha detto: “Quando si guardano gli incrementi nei dati sul lavoro che abbiamo visto lo scorso mese e quello prima, si guarda al livello di inflazione in questo momento, penso che suggeriscano che il livello di accomodamento che stiamo garantendo ora probabilmente non è necessario in questo scenario. Quindi sarei pronta a parlare di “tapering” prima, piuttosto che dopo”.

Riportiamo solo per dovere di cronaca le contraddittorie dichiarazioni di Robert Kaplan, capo della FED di Dallas, noto “falco” nello spettro della FED, che qualche settimana fa aveva espresso l'idea che il “tapering” dovesse essere iniziato ad Ottobre, quindi 10 giorni fa dichiarava di guardare con molta attenzione al decorso della variante Delta del COVID negli USA. Se questa dovesse avere un impatto sulla crescita in quanto si notano i primi effetti sul lato produzione, con difficoltà aggiuntive ad assumere e riportare gli occupati sui luoghi di lavoro, si vedrà costretto a modificare la sua view sul “tapering”, mentre a margine del simposio,  smentisce per l’ennesima volta le dichiarazioni precedenti, sostenendo che non vede più alcun motivo per cambiare le sue idee (…ma le ha chiare ??), affermando che i dati commerciali dicono che stanno attraversando un impatto dovuto alla variante Delta del Covid, che è preoccupato per l’impatto anomalo sull’economia dell’acquisto di obbligazioni da parte della FED e che continua a sostenere che il “tapering” dovrebbe iniziare a fine settembre. INCREDIBILE !! Sebbene Kaplan quest'anno è membro non votante del FOMC, è chiaro che se uno come lui minaccia di cambiare idea ad “ogni piè sospinto”, si potrebbe ipotizzare che l'intero board della FED possa essere parzialmente destabilizzato.

In realtà sappiamo che la FED è quanto mai prudente, e nella situazione in cui siamo, eviterà di ridurre lo stimolo monetario, a fronte di un deterioramento inatteso del quadro. Ma questo è noto, ed era chiarissimo a prescindere dalle dichiarazioni di Kaplan. Inoltre, un moderato deterioramento di alcuni dati non può venire visto come una grossa sorpresa per il FOMC. La variante Delta non è una novità, e comunque i consumi USA, come più volte osservato in questa sede, non potevano continuare a questi ritmi forsennati. Powell & C. hanno investito tonnellate di retorica per preparare i mercati ad un “tapering” entro l'anno, tenendosi aperta comunque l'opzione di rinviare. Comunque i mercati azionari USA sono sui massimi e sono presumibilmente in grado di affrontare un annuncio di cui si parla da mesi.

DATI MACROECONOMICI

All’inizio della scorsa settimana Markit Economics ha pubblicato il dato preliminare di agosto del PMI manifatturiero, che ha registrato un calo più significativo di quanto previsto dal consensus (fissato a 62,5 punti). Il dato, infatti, dai 63,4 punti di luglio è sceso a 61,2 punti. Contrazione anche per il settore dei servizi, dove il dato PMI preliminare di agosto rilasciato da Markit Economics si attesta a 55,2 punti; ben al di sotto del consensus (59,5 punti) e dei numeri di luglio (59,9 punti).

Le new home sales di luglio hanno sorpreso in positivo e anche la revisione di giugno contribuisce a collocare le vendite di nuove case su un percorso assai più robusto, anche se il paragone con la seconda metà del 2020 (boom immobiliare) sarà assai sfavorevole per tutta la seconda metà del 2021. I prezzi continuano a essere assai elevati e la scorta di case da vendere quasi ai minimi, ma il numero di cantieri in corso e quelli non ancora iniziati è elevato e dovrebbe arrivare a ridurre la scarsità. A livello mensile, a luglio il numero di nuove case vendute sono state 708 mila (oltre al consensus, fissato a 700 mila) contro le 701 mila (dato rivisto da 676 mila) di giugno. Il dato fa segnare un +1% registrando una crescita dopo tre mesi consecutivi in contrazione. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

I durable goods di Luglio non hanno prodotto grosse sorprese. Gli ordini di beni durevoli subiscono un calo dello 0,1%; contrazione meno forte di quella ipotizzata dal consensus, che era pari a -0,3%. A giugno era stato registrato un +0,8%. Il dato sugli ordini di beni capitali che esclude il settore della difesa ed aeronautico dopo il +1% di giugno (rivisto da +0,5%) non registra variazioni a luglio (+0%), deludendo il consensus (+0,5%). I due dati sono rilasciati dall’U.S. Census Bureau.

Dopo quattro cali consecutivi, il numero di richieste iniziali di sussidi di disoccupazione torna a salire restando, comunque, sui minimi post pandemia. Dal dato di 349 mila (rivisto da 348 mila) della settimana terminata il 14 agosto si è passati ai 353 mila della settimana terminata il 21 agosto. Il consensus prevedeva un rialzo a 350 mila. Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

La seconda lettura del dato preliminare del secondo trimestre del PIL annualizzato segna una crescita del 6,6%, la revisione al rialzo è appena inferiore alle attese del consensus di +6,7%, ma in lieve rialzo rispetto al primo dato preliminare di +6,5%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

Per quanto riguarda l’indice dei prezzi di spese per consumo personale core (che esclude il settore dell’energia e del cibo) a livello mensile a luglio registra un +0,3% (come previsto dal consensus); crescita leggermente inferiore al +0,5% del mese di giugno (rivisto da +0,4%). Il dato annualizzato a luglio segna un +3,6%, come previsto dal consensus e come nel mese di giugno. I due dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

La spesa personale, come da consensus, a luglio cresce dello 0,3% rallentando dopo il +1,1% di giugno (dato rivisto da +1%). Il reddito personale, dopo il +0,2% di giugno (dato rivisto da +0,1%), a luglio registra un +1,1%. I due dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

Il dato finale di agosto dell’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan si attesta a quota 70,3 punti, sotto il consensus di 70,7 punti e sotto gli 81,2 punti di luglio, ma appena sopra il dato preliminare di agosto di 70,2 punti.

PORTAFOGLI AZIONARI

Un po' di fortuna non guasta mai in quanto, comunque, serve a bilanciare quella situazione negativa che, prima o poi, ostacola il cammino. Nel nostro caso la variabile che consiste nelle aperture in GAP che non possiamo controllare, a volte ci penalizza ed altre ci premia, come nel caso della settimana appena trascorsa sul Portafoglio “The Challenge”. Se il 29 luglio scorso abbiamo dovuto incassare sul Portafoglio Storico una perdita del – 23,15% sul titolo CITRIX a causa di un’apertura in Gap down il giorno dopo l’uscita delle trimestrali economiche della società, questa volta cambiando Portafoglio, il titolo CARA THERAPEUTICS, con un’apertura in Gap up ci ha regalato uno stupendo + 43,84% che ha, de facto, quasi raddoppiato la performance del target iniziale. Certo, obietterà qualcuno di voi che si attiene scrupolosamente alle nostre indicazioni, ma alla fin fine il controvalore guadagnato è uguale a quello perso con CITRIX visto il dimezzamento del capitale investito tra i due Portafogli. Certo che è così ! Intanto abbiamo azzerato una perdita importante, in parte non voluta, al di fuori dei canoni Lombardiani, allargando ulteriormente i profit del conto corrente.

Per il resto del Portafoglio “The Challenge” le criticità presenti, e mi riferisco a DEUTSCHE LUFTHANSA, ALIBABA, FASTLY sono tutte situazioni contingenti, destinate a rientrare appena la situazione pandemica o politica cinese andrà normalizzandosi. Del resto l’orizzonte temporale degli investimenti su codesto Portafoglio è di durata medio-lunga anche se, a vedere lo “storico trades” fino ad oggi, non sembrerebbe.

Nulla di rilevante da segnalare nel Portafoglio Storico.

Alla prossima.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA.

AUTODESK – 5,60%. E’ una società di software e servizi di progettazione, che offre soluzioni ai clienti nei mercati dell'architettura, dell'ingegneria, delle costruzioni, della produzione, delle infrastrutture e dei media digitali, ha riportato utili nel secondo trimestre 2021 pari a 1,21 $/az. su un fatturato di 1,06 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,13 $/az. su un fatturato pari a 1,05 mld $. I ricavi sono aumentati del 16,1% su base annua. Inoltre la società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre 2021 tra 1,22 e 1,28 $/az. su un fatturato tra 1,11 e 1,125 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,26 $/az. su un fatturato di 1,11 mld $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2021 tra 4,91 e 5,06 $/az. per un fatturato tra 4,345 e 4,385 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2021 per gli utili è pari a 4,90 $/az. su ricavi pari a 4,36 mld $.

DOLLAR TREE – 11,47%. La società ha una catena di negozi discount che offrono merce al prezzo fisso di 1,00 $, ha riportato utili nel secondo trimestre 2021 pari a 1,23 $/az. su un fatturato di 6,34 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,01 $/az. su un fatturato pari a 6,44 mld $. I ricavi sono aumentati del 1,0% su base annua. Inoltre la società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre 2021 tra 0,88 e 0,98 $/az. su un fatturato tra 6,40 e 6,52 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,26 $/az. su un fatturato di 6,43 $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2021 tra 5,40 e 5,60 $/az. per un fatturato tra 26,19 e 26,44 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2021 per gli utili è pari a 5,99 $/az. su ricavi pari a 26,40 mld $.

Michael Witynski, Presidente e CEO della società, ha affermato: "Sono orgoglioso dei continui sforzi del nostro team, in particolare nei nostri negozi e centri di distribuzione, per adattarsi e reagire in questo ambiente per servire i clienti e fornire miglioramenti sia nel margine operativo che negli utili. Il nostro dividendo di 1,23 $ ha rappresentato un aumento del 12% rispetto al trimestre dell'anno precedente e del 62% rispetto al secondo trimestre del 2019. Abbiamo continuato a vedere una forte performance sul lato discrezionale del business, e le nostre iniziative chiave, tra cui H2, Dollar Tree Plus e i nuovi Combo Store, stanno dando risultati convincenti. Tutti e tre i concetti hanno funzionato molto bene e stiamo accelerando notevolmente queste iniziative nel 2022 e oltre".

INTUIT + 3,79%. La società che crea soluzioni di gestione aziendale e finanziaria che aiutano a semplificare l'attività della vita di piccole imprese, consumatori e professionisti della contabilità, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2021 pari a 1,97 $/az. su un fatturato di 2,60 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,68 $/az. su un fatturato pari a 2,32 mld $. I ricavi sono aumentati del 41,0% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel primo trimestre fiscale 2022 tra 0,94 e 0,99 $/az. su un fatturato tra 1,84 e 1,85 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,14 $/az. su un fatturato di 1,77 mld $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2022 tra 11,05 e 11,25 $/az. per un fatturato tra 11,05 e 11,20 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2022 per gli utili è pari a 10,83 $/az. su ricavi pari a 10,94 mld $.

Sasan Goodarzi, A.D. di Intuit, ha affermato: "Abbiamo avuto un quarto trimestre molto forte che ha coronato un eccezionale anno fiscale 2021. L’aumento registrato continua in tutta l'azienda con un'innovazione accelerata focalizzata sulle esigenze più importanti dei nostri clienti, creando opportunità di crescita duratura per Intuit in futuro".

JD.COM + 20,14%.  E’ una società di vendita diretta online in Cina. La Società acquisisce prodotti dai fornitori e li vende direttamente ai propri clienti tramite il proprio sito Web e le applicazioni mobili, ha riportato utili nel secondo trimestre 2021 pari a 0,45 $/az. su un fatturato di 39,30 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,41 $/az. su un fatturato pari a 34,97 mld $. I ricavi sono aumentati del 38,1% su base annua.

Il CEO della società, Richard Liu, ha affermatO. "JD è diventata la principale società cinese di tecnologia e servizi basati sulla catena di approvvigionamento, servendo una base in crescita di milioni di partner e 532 milioni di clienti".

MARVELL + 2,49%.  La società è fornitore di semiconduttori di circuiti integrati analogici, a segnale misto, di elaborazione del segnale digitale e microprocessori integrati, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2021 pari a 0,34 $/az. su un fatturato di 1,076 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,31 $/az. su un fatturato pari a 1,08 mld $. I ricavi sono aumentati del 47,9% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre fiscale 2021 tra 0,35 e 0,41 $/az. su un fatturato tra 1,11 e 1,18 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,37 $/az. su un fatturato di 1,15 mld $.

Matt Murphy, Presidente e CEO di Marvell, ha affermato: “La crescita è stata trainata dal data center, che ora rappresenta il più grande mercato di Marvell con il 40% del entrate totali, beneficiando del nostro crescente aumento nel mercato in rapida crescita delle infrastrutture cloud. Sono lieto che Marvell e le attività acquisite di Inphi abbiano contribuito alla nostra forte crescita dei ricavi anno su anno. Prevediamo che la crescita dei ricavi anno su anno accelererà nel terzo trimestre, guidata da contributi sostanziali dal mercato del cloud e dai data center. Inoltre, prevediamo che la nostra attività 5G continuerà a crescere con una forte crescita sequenziale dei ricavi nel terzo trimestre”.

NETAPP + 7,92%. L'azienda è un fornitore di soluzioni per la gestione dei dati, che semplificano le complessità di archiviazione, gestione, protezione e archiviazione dei dati aziendali, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2022 pari a 1,15 $/az. su un fatturato di 1,46 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,95 $/az. su un fatturato pari a 1,43 mld $. I ricavi sono aumentati del 11,9% su base annua. Inoltre la società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre fiscale 2022 tra 1,14 e 1,24 $/az. su un fatturato tra 1,49 e 1,59 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,13 $/az. su un fatturato di 1,52 mld $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2022 tra 4,85 e 5,05 $/az. per un fatturato tra 6,20 e 6,26 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2022 per gli utili è pari a 4,59 $/az. su ricavi pari a 6,13 mld $.

George Kurian, CEO della società, ha affermato: "Sulla base dell’accelerazione riportata nello scorso anno, stiamo iniziando alla grande l'anno fiscale 2022, con forti entrate, margine lordo e leva operativa sull'intera attività. Le iniziative per il cloud e la trasformazione digitale rimangono le priorità principali dei clienti e i nostri risultati sottolineano il valore che apportiamo ai clienti in un mondo ibrido, multi-cloud e basato sui dati. Con un'esecuzione mirata e una leadership dimostrata, stiamo rimodellando il settore. Abbiamo realizzato molti annunci di innovazione in questo trimestre e continueremo a portare sul mercato le capacità dei leader del settore, migliorando ulteriormente la nostra posizione differenziata nel cloud e nel software".

NVIDIA + 8,74%. La società si occupa di tecnologie di processori grafici programmabili. I suoi principali segmenti di business sono le unità di elaborazione grafica, i processori per media e comunicazioni e l'elettronica palmare e di consumo, ha riportato utili nel secondo trimestre 2021 pari a 1,04 $/az. su un fatturato di 6,51 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,02 $/az. su un fatturato pari a 6,33 mld $. I ricavi sono aumentati del 68,3% su base annua. Inoltre la società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre 2021 tra 1,04 e 1,16 $/az. su un fatturato tra 6,66 e 6,94 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,04 $/az. su un fatturato di 6,53 mld $.

Jensen Huang, fondatore e CEO di NVIDIA, ha affermato: “Il lavoro pionieristico di NVIDIA nell'elaborazione accelerata continua a far progredire la grafica, l'informatica scientifica e l'intelligenza artificiale. Abilitati dalla piattaforma NVIDIA, gli sviluppatori stanno creando le tecnologie più impattanti del nostro tempo: dalla comprensione del linguaggio naturale e dai sistemi di raccomandazione, ai veicoli autonomi e ai centri logistici, alla biologia digitale e alla scienza del clima. Questo trimestre abbiamo lanciato NVIDIA Base Command e Fleet Command per sviluppare, distribuire e orchestrare i carichi di lavoro di intelligenza artificiale eseguiti sulla suite di software NVIDIA AI Enterprise. Con il nostro nuovo software aziendale, un'ampia gamma di sistemi basati su NVIDIA e la rete globale di sistemi e partner di integrazione, possiamo accelerare il lavoro delle più grandi industrie che corrono per beneficiare del potere trasformativo dell'IA. Siamo entusiasti di aver lanciato NVIDIA Omniverse, una piattaforma di simulazione in costruzione da quasi cinque anni che gestisce mondi virtuali fisicamente realistici e si connette ad altre piattaforme digitali. Immaginiamo ingegneri, designer e persino macchine autonome che si connettono a Omniverse per creare gemelli digitali e novità industriali”.

PELOTON – 3,45%. La società è la principale piattaforma di fitness interattiva al mondo con una comunità di oltre 4,4 milioni di membri, ha riportato una perdita nel quarto trimestre fiscale 2021 pari a 1,05 $/az. su un fatturato di 937,0 mln $. La stima degli analisti per una perdita pari a 0,44 $/az. su un fatturato pari a 921,66 mln $. I ricavi sono aumentati del 54,3% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel primo trimestre fiscale 2022 un fatturato di ca. 800 mln $. L'attuale stima degli analisti è per un fatturato di 1,06 mld $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2022 un fatturato di 5,44 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2022 per i ricavi è pari a 5,30 mld $.

Peloton Interactive ha rivelato che il Dipartimento di Giustizia e il Dipartimento della Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti hanno citato in giudizio la società per documenti e altre informazioni relative alla segnalazione di lesioni associate ai suoi prodotti Tread. Inoltre, anche la Securities and Exchange Commission sta indagando sulle divulgazioni pubbliche di Peloton relative a tali questioni.

PINDUODUO + 22,43%. E’ la più grande piattaforma tecnologica incentrata sull'agricoltura in Cina, che serve 731 milioni di acquirenti attivi a partire da settembre 2020. Ha creato una piattaforma che collega agricoltori e distributori con i consumatori direttamente attraverso la sua esperienza di acquisto interattiva, ha riportato utili nel secondo trimestre 2021 pari a 0,44 $/az. su un fatturato di 3,60 mld $. La stima di consenso era una perdita di 0,26 $/az. I ricavi sono aumentati del 106,8% su base annua.

Lei Chen, Presidente e CEO della società, ha affermato: "L'agricoltura è stata a lungo al centro della missione e della strategia aziendale di Pinduoduo e la nostra innovazione: “Iniziativa agricola da 10 miliardi", che abbiamo annunciato oggi è un modo per noi di approfondire il sostegno alla modernizzazione agricola e la rivitalizzazione rurale. Investire in agricoltura conviene per tutti perché l'agricoltura è il nesso tra sicurezza e qualità alimentare, salute pubblica e sostenibilità ambientale. Gli acquirenti attivi nei dodici mesi chiusi al 30 giugno 2021 sono stati 849,9 milioni, con un incremento del 24% rispetto a 683,2 milioni nel periodo conclusosi il 30 giugno 2020.”

SPLUNK + 7,39%. La società fornisce software. Il suo prodotto più avanzato è Splunk Enterprise, piattaforma di intelligenza operativa proprietaria, composto da funzionalità di raccolta, indicizzazione, ricerca, analisi dei rapporti e gestione dei dati, ha riportato una perdita nel secondo trimestre 2021 pari a 0,72 $/az. su un fatturato di 605,7 mln $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 0,69 $/az. su un fatturato pari a 562,7 mln $. I ricavi sono aumentati del 23,2% su base annua. La società ha detto di aspettarsi un fatturato per il terzo trimestre compreso tra 625 e 650 mln $ e per tutto l’anno 2021 un fatturato tra 2,53 e 2,60 mld $. L'attuale stima degli analisti sui ricavi trimestrali è pari a 638,59 mln $ e un fatturato di 2,53 mld $ per il 2021.

ULTA BEAUTY + 5,58%. La società è un rivenditore di prodotti di bellezza che offre acquisti per prodotti di massa e per saloni e servizi per saloni negli Stati Uniti, ha riportato utili nel secondo trimestre 2021 pari a 4,56 $/az. su un fatturato di 1,97 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,42 $/az. (forse non paragonabile alle condizioni attuali) su un fatturato pari a 1,72 mld $. I ricavi sono aumentati del 60,2% su base annua. La società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2021 tra 14,50 e 14,70 $/az. per un fatturato tra 8,10 e 8,30 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2022 per gli utili è pari a 12,28 $/az. su ricavi pari a 7,88 mld $.

Il CEO della società, Dave Kimbell, ha affermato: "Questa performance riflette il recupero della categoria della bellezza. Gli investimenti e le scelte che abbiamo fatto nell'ultimo anno... e gli sforzi continui dei nostri associati per offrire grandi esperienze ai nostri ospiti. Inoltre nel secondo trimestre abbiamo aperto 7 nuovi negozi, trasferito uno, ristrutturati cinque e chiuso un negozio."

WORKDAY + 14,13%. La società è un fornitore di applicazioni aziendali basate su cloud per la gestione del capitale umano, buste paga, gestione, monitoraggio dei tempi, approvvigionamento e gestione delle spese dei dipendenti, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2022 pari a 1,23 $/az. su un fatturato di 1,26 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,78 $/az. su un fatturato pari a 1,24 mld $. I ricavi sono aumentati del 18,7% su base annua. La società ha detto di aspettarsi un fatturato per l’intero anno fiscale 2022 tra 4,50 e 4,51 $ mld in netto aumento rispetto alla precedente previsione. L'attuale stima degli analisti per il 2022 sui ricavi è pari a 5,03 mld $.

Aneel Bhusri, cofondatore, co-CEO e Presidente della società, ha affermato: "Questo trimestre è stato uno dei più forti nella storia dell'azienda. La nostra community di clienti è cresciuta fino a raggiungere oltre 55 milioni di utenti e più della metà dei Fortune 500 ha selezionato Workday. Per soddisfare questo momento di grande opportunità - dove l'accelerazione digitale è in prima linea nelle agende dei leader aziendali globali - continuiamo a investire nei nostri dipendenti per aiutare a guidare l'innovazione e la soddisfazione dei clienti. Guardando al futuro, sono ottimista sulla nostra posizione nel sostenere il mondo del lavoro che cambia".

ORDINI DI ACQUISTO NUOVE POSIZIONI DELLA SETTIMANA (30/08/2021)
Non sono presenti ordini di acquisto per la settimana entrante.

A cura di SANDRO MANCINI e GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO.