NASDAQ100 WEEKLY - FED sempre più padrona dei mercati finanziari.....ma qualcosa sta cambiando !


FED SEMPRE PIU’ PADRONA DEI MERCATI.  AZIONARIO GIU’, RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO SU’ E DOLLARO NUOVAMENTE FORTE…..MA QUALCOSA STA CAMBIANDO !

La FED e il suo condottiero Jerome Powell reprimono ancora una volta il sollievo del mercato, ma nella giornata di venerdì scorso la ciambella di salvataggio è stata lanciata dalla CINA, si proprio la tanta vituperata (dagli americani) CINA. Ma procediamo con ordine.

Dopo due settimane ottime per gli indici azionari USA ed internazionali, ecco che la scure della FED si abbatte su di loro. A farne le spese sono stati soprattutto i titoli del tech e le small cap che più risentono del rialzo dei tassi di interesse che hanno appesantito negative i risultati e, in generale, le previsioni pesanti sul business prospettico dei colossi. In settimana i tonfi si sono sprecati. Molto meglio ovviamente i titoli dell’energia e bancari.

Alla pubblicazione del report la reazione del mercato era stata positiva con azionario e bond entrambi in recupero e dollaro in calo a dimostrazione che l’entità del rialzo dei tassi di 75 bps era già scontato dai mercati. Ma è durante la conferenza stampa del Presidente Powell che la price action ha completamente cambiato volto. Per l’ennesima volta, Powell ha assunto un atteggiamento decisamente da ”falco” cercando di limare le interpretazioni più benigne soffermandosi ancora una volta su quelle marcatamente restrittive. Il numero uno della FED, infatti, ha dichiarato che l’Istituto non sta pensando assolutamente ad una pausa dei rialzi e che il rischio maggiore risiede nel fare troppo poco e rendere l’inflazione strutturale piuttosto che nell’alzare troppo. L’ultra stretta monetaria permetterebbe anche di poter tagliare i tassi quando ce ne sarà bisogno (un amante dell’ottovolante non c’è che dire!! ndr.), ma di questo ne parleremo nel capitolo relativo alla FED. A tal proposito ribadiamo ciò che abbiamo scritto diverse volte su queste colonne, e cioè che Powell ed alcuni membri della FED mostrano quasi fastidio per la forza del mercato. Powell rispondendo piccato che non è un suo target ad un giornalista che gli aveva chiesto conto dell'iniziale risposta positiva dei mercati all’uscita del report, ha ben evidenziato che la distruzione della ricchezza causata dal calo dell’azionario e dei bonds non dispiace affatto, in quanto è un fattore potenziale del calo della domanda che la FED persegue attivamente (in che cervelli siamo capitati !! ndr.)

Ma, come detto, a salvare gli indici azionari dal vedere nuovi minimi sono stati gli indici azionari cinesi con rialzi molto forti in chiusura di settimana che hanno riportato un sentiment positivo sia sugli indici azionari continentali che su quelli USA. Ciò grazie a due notizie uscite nella nostra mattina di venerdì. La prima riporta che i funzionari di audit statunitensi hanno completato il loro primo giro di ispezioni in loco delle società cinesi prima del previsto, secondo le persone che hanno familiarità con la questione e che hanno chiesto di non essere identificate in quanto le notizie sono riservate, un segno di progresso nel processo attentamente osservato per impedire il delisting di centinaia di azioni da Alibaba Group Holding Ltd. a Yum China Holdings Inc. Decine di ispettori del consiglio di sorveglianza della contabilità delle società pubbliche statunitensi lasceranno Hong Kong questo fine settimana, prima del programma originale di metà novembre. Il lavoro è andato avanti nonostante le richieste delle controparti cinesi di oscurare alcune informazioni.

La seconda è quella che la CINA sta lavorando a piani per eliminare un sistema che penalizza le compagnie aeree per aver portato casi di virus nel paese, un segno che le autorità stanno cercando modi per alleviare l'impatto della politica Covid Zero. Sempre secondo persone che hanno familiarità con la situazione e chiedendo di non essere identificate in quanto la questione è delicata, il Consiglio di Stato, che sovrintende alla burocrazia cinese, ha recentemente chiesto alle agenzie governative, tra cui l'autorità di regolamentazione dell'aviazione civile, di prepararsi a porre fine al cosiddetto meccanismo dell'interruttore, ha affermato il popolo Il sistema vede le compagnie aeree bandite temporaneamente da rotte specifiche verso la CINA per una o due settimane, a seconda di quanti passeggeri positivi al Covid portano nel paese. Un meccanismo simile per Hong Kong è stato interrotto a luglio.

AGGIORNAMENTO DELLA STAGIONE DELLE TRIMESTRALI SOCIETARIE

Alla fine delle settimane di punta della stagione degli utili del terzo trimestre, il numero di società dell'S&P500 che hanno riportato una sorpresa positiva sugli utili e l'entità di queste sorprese sugli utili sono ancora al di sotto delle loro medie a 5 e 10 anni. Complessivamente, l'85% delle società dell'S&P 500 ha riportato risultati effettivi per il terzo trimestre del 2022 fino ad oggi. Di queste società, il 70% ha riportato un EPS effettivo al di sopra delle stime, che è inferiore alla media quinquennale del 77% e inferiore alla media decennale del 73%.

Le aziende registrano utili superiori dell'1,9% alle stime, ben al di sotto della media quinquennale pari all'8,7% e ben al di sotto della media decennale del 6,5%. Se 1,9% sarà la percentuale finale per il trimestre, segnerà la seconda percentuale più bassa riportata dall'indice negli ultimi nove anni.

Durante la scorsa settimana, le sorprese positive sugli utili segnalate da società di più settori (guidate dai settori dell'assistenza sanitaria e dell'energia) sono state per lo più compensate dalle sorprese negative sugli utili segnalate dalle società dei settori finanziario, dei servizi di comunicazione e delle utilities.

Mentre in termini di ricavi, il 71% delle società S&P500 ha riportato ricavi effettivi superiori alle stime, che sono al di sopra della media a 5 anni del 69% e al di sopra della media a 10 anni del 62%. Complessivamente, le aziende registrano ricavi superiori del 2,5% rispetto alle stime e sono al di sopra della media quinquennale dell'1,9% e della media decennale dell'1,2%. Le sorprese positive sui ricavi segnalate da società in più settori (guidate dai settori dell'energia e della finanza) sono state i maggiori contributori all'aumento del tasso di crescita dei ricavi complessivi dal 30 settembre. Tutti gli undici settori registrano una crescita anno su anno dei ricavi, guidata dal settore energetico.

Guardando al futuro, gli analisti prevedono un calo degli utili del -1,0% per il quarto trimestre del 2022, ma una crescita degli utili del 5,6% per tutto il 2022. Per il primo trimestre del 2023 e il secondo trimestre del 2023, gli analisti prevedono una crescita degli utili, rispettivamente, del 2,3% e dell'1,5%. Per tutto l’anno 2023, gli analisti prevedono una crescita degli utili del 5,9%.

E veniamo agli importanti dati macroeconomici usciti nella settimana appena trascorsa che, ad onor del vero, hanno gravato sul sentiment riportando risultati più forte delle attese (v. ISM manifatturiero e Job openings di settembre in rialzo) e quindi hanno indotto i mercati finanziari a ridurre la probabilità di una FED accomodante. In particolare gli investitori sono stati infastiditi dai segnali che la domanda di lavoro resta molto forte. Anche il dato sui nuovi occupati non agricoli (NFP), molto seguito dalla FED, uscito a 261.000 (68.000 sopra attese, con revisioni positive nel dato precedente), è vero che fa registrare un rallentamento rispetto alla crescita media dei NFP registrata da inizio anno di 420.000 e ancora più distante da quella del 2021 superiore ai 560.000, ma questi sono numeri distorti dalla pandemia e un ritmo di crescita di 200.000 al mese rimane comunque un ritmo di crescita robusto per il mercato del lavoro USA e in linea con la media degli ultimi anni pre-pandemia.

Tornando al comunicato della FED (che leggerete integralmente nel relativo capitolo) il Comitato si attende che i rialzi in corso si riveleranno atti ad ottenere una posizione sufficientemente restrittiva per riportare l'inflazione al target. Nel decidere l'entità dei futuri rialzi il Comitato terrà conto dell’inasprimento cumulativo della politica monetaria e del ritardo con cui questa impatta, e degli sviluppi economici e finanziari futuri."

In sostanza, rispetto alla dichiarazione fatta dal Comitato nella scorsa riunione di settembre, ora si è fa riferimento esplicito a:

1) l'entità dei rialzi accumulati;

2) il ritardo con cui la politica monetaria agisce;

3) la possibilità che un livello di restrittività sufficiente ad ottenere gli obiettivi, sia in vista.

Non siamo economisti ma trovo poco coerente sottolineare il ritardo con cui la politica monetaria impatta sull'economia e poco dopo dichiarare che i tassi devono salire ancora molto ed è prematuro parlare di pausa, dopo aver alzato di 375 bps in 7 mesi, più tapering e QT, in un’economia assuefatta da un decennio ai tassi a zero o quasi.

Powell sembra aspirare al ruolo di due precedenti Presidenti della FED, Paul Volcker (agosto 1979 – agosto 1987) per l’aggressività sui tassi e di Alan Greenspan (agosto 1987 – gennaio 2006) per la retorica delle dichiarazioni. Ma Volcker ha alzato i tassi in un periodo in cui il debito pubblico e privato in USA erano un terzo degli attuali, e i Fed Funds nel decennio precedente, erano stati in media attorno al 6/7%. Negli ultimi 13 anni i Fed Funds hanno raggiunto al massimo il 2.5% e sono stati a 0.25% per 9 anni cumulativi (v. grafico):

Come ribadito più volte su queste colonne, siamo convinti che la FED si sia e si stia focalizzando troppo su un quadro statico dell'economia e dell'inflazione, errando una prima volta nel 2021 tardando troppo a inasprire la situazione monetaria, permettendo un surriscaldamento dell'economia, mentre ora sta errando dal lato opposto, alzando troppo i tassi a fronte di un ciclo economico al termine. Resta il fatto che probabilmente il tempo dei rialzi da 75 bps volga al termine, e il FOMC dovrà confrontarsi con i dati macro in arrivo, che potrebbero confutare progressivamente di più la teoria di Powell che l'economia USA è ancora particolarmente robusta.

Sempre a livello di rialzi dei tassi, a seguire sul terreno della cautela la Reserve Bank of Australia, la Bank of Canada e l'ECB, la Banca Centrale Norvegese ha fatto esattamente quello che in settimana la FED si è rifiutata di fare. Ha alzato i tassi di 25 bps a 2.75%, contro un consenso che, di poco (10 su 19 membri) prevedeva 50 bps e nello statement ha dichiarato che l'inflazione è salita più delle sue stime, e anche il mercato del lavoro è più tirato, cosa che avrebbe suggerito un rialzo più forte. Ma ci sono segnali di raffreddamento in alcune aree dell'economia, e cali prospettici dei costi di spedizione e dell’energia lasciano intendere che l'inflazione potrebbe calare.

L’incertezza del mercato non riguarda quindi l’esito della settimana scorsa, ma quello che potrebbe arrivare a partire dai prossimi mesi. Già per dicembre (il 14 ndr.) guardando i prezzi dei futures sui Fed Funds il mercato sconta un esito incerto al 50-50 tra altri 75 bps oppure 50 bps. Per i primi meeting del 2023, invece, il mercato vede ancora due aumenti ma in questo caso da 25 bps come mostrato dal grafico di GS qui sotto in cui sono poste a confronto le attese della banca con il prezzo di mercato.

Dando ora uno sguardo agli investimenti di carattere monetario, i rendimenti sono tornati a salire chiudendo la settimana con il 10 anni sopra il 4% superando in intraday il 4,2% ed il 2 anni sopra il 4.6% superando in intraday il 5% creando un nuovo massimo di negatività dello spread 2 - 10 anni, giunto sopra gli 80 bps a indicare l'incombere di una recessione. E' il nuovo record dagli anni 80 a quanto sembra dal grafico. Visto l’atteggiamento della FED, non si escludono nuovi significativi record.

con la curva dei futures sui Fed Funds a scontare un 5% ad aprile con un picco al 5.1% a giugno e luglio 2023.

Ed il comparativo settimanale delle varie scadenze tra la chiusura di lunedì scorso 31 ottobre e quella di oggi 07 novembre:

Infine riportiamo lo spread del Treasury decennale USA rispetto all'omologo titolo dei principali paesi mondiali ad oggi 07 novembre.

Analisi grafica dell’indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Settimana difficile quella appena trascorsa per l’indice tech che, pur avendo fattorizzato nelle settimane precedenti il rialzo di 75 bps, a differenza degli altri indici risente maggiormente il contenuto delle dichiarazioni del Presidente Powell e dei membri FED per una continuazione aggressiva del rialzo dei tassi anche oltre il dovuto. Fortunatamente, quando i prezzi si stavano avvicinando a testare il precedente minimo relativo di ottobre, ecco che nella giornata di venerdì scorso buone notizie in arrivo dalla CINA hanno riportato un po' di sole sul listino. Certo è che, tra la FED e i warning sulle future trimestrali economiche dovute ad un calo sostanziale delle vendite che hanno gonfiato le scorte nei magazzini, l’indice si mantiene ancora abbastanza bene a galla. Detto ciò passiamo ad analizzare il grafico che vede come prima barriera importante l’area 11000 che ora funge nuovamente da resistenza, per poi andare a testare l’area dei 11600/11700 (ritracciamento del 38,2% della gamba ribassista 4-5) con la M.M. a 50 periodi che sta facendo da cappello al rimbalzo di due settimane fa. Mentre al ribasso è possibile un test del supporto in area 10500/10400, minimo del 13 ottobre, prima del fatidico supporto in area 9500/9400. Per quanto detto prima pensiamo che la prima soluzione sia quella con le maggiori probabilità di accadimento. La settimana si è chiusa a 10857.03 con una perdita del – 5,97% che porta ad un deficit da inizio anno del – 33,47%.

Situazione senz’altro migliore rispetto all’indice tech per l’S&P500 che risente meno della situazione tassi e ciò si ben evidenzia dalle migliori trimestrali riportate dalle società appartenenti al listino con quelle di diversi settori che compensano le altre dei settori più deboli. Pertanto notiamo graficamente che i prezzi dopo essere andati a testare l’area di resistenza 3910 (ritracciamento del 50% dell’onda 4-5) sono scesi fino in area 3700 per poi rimbalzare nuovamente in area 3770 comunque abbastanza distanti dal forte supporto in area 3635, e molto distanti dal minimo del 13 ottobre scorso. Quindi per il prosieguo al rialzo troviamo la prima resistenza in area 3810 coincidente con la M.M. a 50 periodi, rotta la quale di nuovo all’attacco della resistenza che ha fermato il precedente rimbalzo, l’area 3910. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 3770.55 con una perdita del - 3,35% che porta a segnare un – 20,89% da inizio anno.

Per quanto detto in precedenza, ovviamente, riguardo all’indice DOW JONES troviamo una situazione grafica ancora più differente, in meglio, rispetto agli altri due indici maggiori in quanto i titoli inseriti nel paniere sono soprattutto quelli dei settori, energia, industriale e finanziario che hanno riportato buone trimestrali, senza dover scontare le non buone performance dei titoli tech. Quindi come notiamo dal grafico, il rimbalzo dai minimi si è fermato al test della resistenza in area 33070 (ritracciamento del 78,6% della gamba 4-5) rompendo le due M.M. a 200 periodi (Exp. e semplice), per poi scendere poco al di sotto dell’area 32000, anche per rientrare dalla zona di ipercomprato, per poi chiudere la settimana in area 32400 tra le due medie mobili. Ora sarebbe importante proseguire la fase rialzista andando nuovamente al test dell’area 33000 e consolidando sopra di essa. Al ribasso possibile test del supporto in area 31500. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 32403.22 con una perdita del – 1,40% che porta a segnare un – 10,83% da inizio anno.

ORO INDEX 

Come previsto le sedute di contrattazione sul metallo giallo, dopo le dichiarazioni di Powell, hanno subito un innalzamento della volatilità che ha portato i prezzi, nella giornata di giovedì scorso, a registrare un nuovo minimo relativo a 1618.3 $/oz., ma nella giornata di venerdì, pur con i dati sull’occupazione siano saliti oltre le stime, stranamente il valore del dollaro ha iniziato a scendere ed i prezzi dell’Oro a salire e, complici anche lo scattare delle ricoperture, i futures riuscivano a guadagnare fino al 3,4% a 1686,4 per poi chiudere la seduta a 1676,4 $/oz. appena sotto l’importante livello di resistenza. Diversi analisti hanno commentato questa situazione con il fatto che diversi grandi hedge fund hanno manipolato sia il mercato del dollaro che quello dei futures sull’Oro, questa volta a beneficio di quest’ultimo. Altri analisti hanno prodotto altre giustificazione asserendo che i massimi funzionari della FED stanno esaurendo la potenza di fuoco dell'aumento dei tassi e che queste colossali anomalie dei prezzi dovranno presto invertire, quindi puntando più al report del FOMC che alle successive dichiarazioni aggressive di Powell che hanno spinto i futures sui Fed Funds ad un picco del 5,125%. Questi analisti affermano che ciò è altamente rischioso, abbastanza da costringere questa economia statunitense fortemente indebitata a una grave recessione se non a una depressione! Non solo la FED sta esaurendo lo spazio per continuare a salire, ma non può lasciare che i tassi rimangano alti a lungo poiché manderebbero in bancarotta le famiglie americane, le aziende ed il governo statunitense. Il Tesoro degli Stati Uniti riporta che il debito del governo federale ammonta a 31.212 mld $. Attualmente sta pagando tassi di interesse medi su cambiali, banconote e obbligazioni in circolazione vicino, rispettivamente, al 2,5%, 1,6% e 3,0%. Il Fed Funds Rate di oggi è già vicino al 3,9% e sta gradualmente costringendo i costi medi del Tesoro a un aumento. Lo scorso anno fiscale terminato a settembre 2022, il governo degli Stati Uniti ha speso solo l'8% del suo budget pari a 475 mld $ in interessi, somma che sarebbe facilmente più che triplicata nei prossimi anni! Il pagamento degli interessi eliminerebbe altre spese e la FED non rischierà certamente di mandare in bancarotta il governo federale degli Stati Uniti, quindi questi tassi elevati non possono durare a lungo dato l'incredibile indebitamento di Washington. Oltretutto il malcontento contro i funzionari della FED sta aumentando, non solo da parte degli investitori, ma anche da parte di potenti legislatori statunitensi. La scorsa settimana due senatori, tra cui il democratico alla guida della commissione bancaria del Senato che sovrintende alla FED, hanno scritto due lettere pubbliche a Powell avvertendolo di questi folli aumenti. I senatori sono preoccupati che questo inasprimento estremo possa portare a diffuse perdite di posti di lavoro, violando il lato della massima occupazione del doppio mandato della FED richiesto dal Congresso. Non importa come si svolgeranno le elezioni, la pressione politica sulla FED continuerà a crescere.

Passando agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio, il Platino dopo essere riuscito a rompere al rialzo la M.M. a 200 registrando un massimo in area 975 $/oz. (massimo relativo dell’11 agosto), nella settimana appena trascorsa ha continuato a ballare su è giù sulla suddetta media mobile e solo nella giornata di venerdì scorso i prezzi si sono riportati sopra tale media mobile ed a ridosso nuovamente dell’area 975 $/oz. Un consolidamento sopra tale area proietterebbe i prezzi verso la successiva area di resistenza posta a 1025/1030 $/oz. Splendido venerdì anche per le quotazioni dell’Argento che, dopo aver passato i primi quattro giorni della settimana in un range di prezzi tra 19 e 20 $/oz., ha stampato un rialzo del 7% con chiusura settimanale a ridosso dell’area 21 $/oz. andando a testare la M.M. Exp a 200 periodi. Anche su questa commodity gli analisti hanno visto una marcata speculazione da parte dei grandi hedge fund. Prossimo obiettivo rialzista la rottura delle M.M. a 200 periodi con attacco ai massimi relativi di giugno scorso in area 22,50 $/oz.

La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1676.60 $/oz., con un guadagno del + 1,93% che porta ad una perdita del – 8,31% da inizio anno. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1680.20 $/oz. con un guadagno del + 2,18%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES DICEMBRE 2022:

LA GUERRA – RUSSIA – UCRAINA - (EUROPA)

La Russia torna sui suoi passi in merito alla sua uscita dall’accordo sul grano. Mercoledì scorso, infatti, Mosca ha annunciato il proprio rientro nell’accordo. Ad annunciarlo è stato il ministero della Difesa russo con una dichiarazione nella quale riporta il proprio rientro nell’accordo sostenendo che la sospensione era arrivata dopo che “l’Ucraina aveva commesso un atto terroristico il 29 ottobre di quest’anno contro navi della Flotta del Mar Nero e navi civili coinvolte nel garantire la sicurezza del ‘corridoio del grano’”. Il ministero russo nella dichiarazione spiega che sono state ottenute garanzie scritte dall’Ucraina circa il fatto che non utilizzerà il corridoio umanitario ed i porti ucraini designati per l’export di prodotti agricoli per operazioni militari contro la Federazione Russa. La Federazione Russa ha ritenuto sufficienti le garanzie ricevute decidendo di ripristinare l'attuazione dell’accordo. Come riporta TASS, in merito all’accordo, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato: “Ho dato istruzioni al Ministero della Difesa di rispristinare la nostra piena partecipazione in questa iniziativa. Allo stesso tempo, la Russia si riserva il diritto di ritirarsi da questi accordi, se queste garanzie (garanzie da parte dell’Ucraina di non utilizzare il corridoio umanitario per scopi militari, ndr) vengono violate”.

Giovedì scorso il segretario generale dell’ONU António Guterres ha annunciato che in tre mesi tramite il corridoio umanitario del mar Nero sono state spedite 10 milioni di tonnellate metriche di generi alimentari vitali. Guterres ha detto: “Nonostante tutti gli ostacoli che abbiamo visto, il faro di speranza nel mar Nero sta ancora splendendo e l’iniziativa sta funzionando”. Il segretario generale dell’ONU ha detto di avere due priorità per il futuro, ovvero il rinnovo e la piena attuazione dell’accordo e la rimozione dei rimanenti ostacoli all’export del cibo e dei fertilizzanti dalla Russia.

Secondo quanto riportato dal Washington Post gli Stati Uniti in privato starebbero incoraggiando i leader ucraini a mostrare apertura a negoziare con Mosca. Fonti anonime citate dal giornale direbbero che la richiesta da parte di funzionari americani non avrebbe come scopo spingere Kiev verso il tavolo dei negoziati, ma sarebbe un tentativo di assicurarsi che l’Ucraina continui ad avere il sostegno di altre nazioni. Washington Post riporta che secondo funzionari statunitensi il rifiuto di Zelensky a colloquiare con Putin ha generato preoccupazione in alcune parti di Europa, Africa e America Latina, dove le conseguenze della guerra su disponibilità e costo di cibo e carburante si fanno sentire maggiormente.

Un portavoce del Dipartimento di Stato ha detto: “Se la Russia è pronta per il negoziato, dovrebbe fermare le sue bombe e i suoi missili e ritirare le sue truppe dall’Ucraina”. “Il Cremlino continua ad intensificare questa guerra. Il Cremlino ha dimostrato la sua mancanza di volontà ad impegnarsi seriamente in negoziati già prima di lanciare la sua invasione su larga scala dell’Ucraina”.

LA POLITICA USA

Mercoledì scorso in una nota della Casa Bianca sono state delineate iniziative dell’amministrazione volte a ridurre i costi dell’energia per le famiglie. Nella nota viene specificato sarà fornito ulteriore sostegno alle famiglie a basso e medio reddito e saranno integrati crediti d’imposta per l’installazione di attrezzature per il risparmio energetico e per apportare migliorie ad edifici dei quali possono usufruire nuclei familiari e proprietari di immobili nell’ambito dell’Inflation Reduction Act.

Le azioni intraprese includono lo stanziamento da parte del Dipartimento della salute e dei servizi umani di nuovi fondi per il programma LIHEAP (Low-Income Home Energy Assistance Program); si tratta di 4,5 miliardi di dollari per aiutare le famiglie con i costi del riscaldamento. Il programma inoltre sosterrà le famiglie in interventi di efficientamento energetico nelle case per ridurre l’importo delle loro bollette. Il Dipartimento dell’Energia ha annunciato circa 9 miliardi di dollari in stanziamenti di fondi per stati e tribù nell’ambito dei programmi di efficienza domestica gestiti da stati e tribù istituiti dall’Inflation Reduction Act. Il Dipartimento dell’Energia ha anche rilasciato un avviso di intenti e richiesta di informazioni relativamente a come utilizzare 250 milioni di dollari per favorire una maggiore produzione di pompe di calore in America. Ancora, il Dipartimento di Energia ha annunciato una prossima tavola rotonda che coinvolgerà il mondo del lavoro e delle imprese per raccogliere input sulla progettazione del programma di 260 milioni di dollari in programmi di sviluppo della forza lavoro per supportare l’efficienza energetica e gli ammodernamenti degli edifici finanziati dall’Inflation Reduction Act e dalla Bipartisan Infrastructure Law.

Lunedì scorso, il Presidente Joe Biden ha rivolto una critica alle grandi compagnie petrolifere che stanno facendo grandi profitti in questo momento spiegando che se tali profitti venissero trasferiti ai consumatori, i prezzi della benzina sarebbero inferiori di circa 50 centesimi. Secondo Biden compagnie petrolifere e del gas dovrebbero utilizzare i loro profitti per abbassare i costi per gli americani e per incrementare la produzione; nel caso in cui non dovessero farlo, il Presidente esorterà il Congresso a valutare una tassa più alta sui profitti in eccesso ed altre restrizioni. Venerdì l’inquilino della Casa Bianca ha detto che ha intenzione di parlare presto con le compagnie petrolifere, per poi sottolineare che l’incontro non è ancora stato programmato.

Intanto si avvicina l’appuntamento delle elezioni di metà mandato, in programma per domani, martedì 8 novembre, elezioni che potrebbero cambiare gli equilibri al Congresso. Le previsioni vedono i repubblicani molto favoriti per strappare il controllo della Camera e con anche la possibilità di ottenere la maggioranza al Senato. A poche ore dalla chiamata alle urne, Joe Biden e i suoi predecessori Barack Obama e Donald Trump sabato si sono recati in Pennsylvania, dove la corsa al Senato si gioca tra il dem John Fetterman e il repubblicano Mehmet Oz. Come riportato da Reuters, Biden parlando alla Temple University a Filadelfia in merito alle prossime elezioni ha detto: “Il risultato condizionerà il nostro paese per i decenni a venire e il potere di plasmare questo risultato è nelle vostre mani”. Trump invece durante un comizio a Latrobe criticando i democratici ha detto: “Se volete fermare la distruzione del nostro paese e salvare il Sogno Americano, allora questo martedì dovete votare repubblicano in modo massiccio”. Altre partite fondamentali per la prossima composizione del Senato si giocheranno in Georgia e in Nevada.

Venerdì scorso ad un evento a Carlsbad, in California, Biden ha detto: “Nessuno sta costruendo nuove centrali a carbone perché non puoi farci affidamento, anche se hai tutto il carbone garantito per il resto dell’esistenza della centrale”. Il Presidente statunitense ha aggiunto che queste centrali saranno chiuse in tutta l’America e si punterà su eolico e solare. Parole che hanno innescato la risposta del senatore dem centrista Joe Manchin, che ha definito le dichiarazioni di Biden “oltraggiose e separate dalla realtà”. Manchin ha dichiarato: “Commenti come questi sono la ragione per la quale gli americani stanno perdendo fiducia nel presidente Biden e invece credono che non comprenda la necessità di avere una politica energetica globale che manterrebbe la nostra nazione totalmente indipendente e sicura energeticamente”. Sempre sabato, la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha spiegato che l’intenzione del commento di Biden era porre l’accento sulla transizione energetica: “Le dichiarazioni del Presidente ieri sono state distorte per suggerire un significato che non era previsto; si rammarica se qualcuno sentendo queste dichiarazioni si è offeso”. Jean-Pierre ha aggiunto che il Presidente “è determinato ad assicurarsi che questa transizione aiuti tutti gli americani in tutte le parti del paese, con più posti di lavoro e migliori opportunità”.

LA POLITICA USA – CINA

Giovedì scorso in un’intervista alla CNBC con Jim Cramer, il segretario al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo ha parlato del piano dell’amministrazione Biden di vietare alle aziende e ai cittadini statunitensi di aiutare la CINA a produrre chip semiconduttori avanzati. Raimondo ha spiegato che la CINA userebbe chip americani in attrezzature militari, che i funzionari statunitensi temono possano essere utilizzate contro gli Stati Uniti.

L’amministrazione a guida Biden ad ottobre, ha imposto restrizioni all’export sui semiconduttori prodotti in Cina da aziende statunitensi ed ha invitato i suoi alleati ad adottare restrizioni simili. Raimondo ha detto: “Penso che vedrete altri paesi seguirci”. Per esportare alcuni chip che possono essere utilizzati per sistemi di armi moderne, i produttori dovranno ricevere un’autorizzazione dal Dipartimento al Commercio.

Raimondo in merito alla nuova normativa ha dichiarato: “Ci stiamo lavorando da un anno. È potente, ma è anche mirato a portare a termine il lavoro di sicurezza nazionale e non a punire le aziende statunitensi”.

LA POLITICA DELLA FED

Per la quarta volta consecutiva, come atteso, il FOMC adotta un rialzo dei tassi di interesse dello 0,75%. La decisione è stata presa mercoledì scorso e, con questo ulteriore aumento, il tasso di prestito a breve termine si piazza in un target range del 3,75%-4%. In merito alle prossime mosse di politica monetaria, nel report viene detto che nello stabilire i futuri rialzi, il FOMC “terrà in considerazione l’inasprimento cumulativo della politica monetaria, i ritardi con i quali la politica monetaria influenza l’attività economica e l’inflazione, e gli sviluppi economici e finanziari”. Nella dichiarazione, inoltre, si è passati dal dire che “saranno opportuni aumenti continui nel target range”, ad una indicazione più dettagliata: “Il comitato prevede che continui rialzi nel target range saranno opportuni per raggiungere una posizione di politica monetaria che sia sufficientemente restrittiva da riportare l’inflazione al 2% nel tempo”.

Il Presidente della banca centrale statunitense Jerome Powell ha chiarito che l'inflazione resta il principale rischio per l'economia USA e il loro obiettivo deve essere quello di riportarla sotto controllo. Si è resa necessaria una forte accelerazione sui rialzi per progredire su questo punto. Ora eventualmente, alla luce di quanto fatto, la Fed può valutare un rallentamento. Ma questo non cambia il fatto che i tassi devono salire ancora, eventualmente più delle attese, e stare su livelli elevati a lungo per garantire un rientro dell'inflazione. Ciò non implica affatto che una pausa sia vicina, questa è prematura. E l'accenno al ritardo con cui la politica monetaria opera è solo dovuto, in quanto è così che opera, ma non ha particolari implicazioni in questo momento particolare. Per tutta la conferenza, Powell ha continuato a dichiarare che non ha alcun rimpianto per quanto fatto e che qualunque problema possa venire per gli USA e per l'economia globale da questa fase di stretta monetaria, è necessaria per ripristinare la stabilità dei prezzi. Ad una precisa domanda sugli effetti per l'estero di politica monetaria e Dollaro forte, Powell ha dichiarato che un'inflazione USA fuori controllo è comunque peggio per l'economia globale. Ha ribadito più volte che c'è del lavoro da fare, e lo faranno. Ha cercato di reprimere ogni possibile riferimento ai contenuti eventualmente più cauti dello statement. Il messaggio principale sembra essere che la fase di rincorsa della FED può anche volgere al termine, ma il focus ora va sul livello finale dei tassi, e non vi è alcun motivo di ritenere che il target sia vicino. Anzi, questi dovranno salire più di quanto precedentemente atteso.

Venerdì scorso il presidente della FED di Boston Susan Collins, ha spiegato che il lavoro volto a frenare l’inflazione non è finito, ma ha parlato anche della presenza di alcuni “segnali di speranza, anche se non ancora chiare prove” circa la possibilità che l’inflazione cominci a moderarsi. In merito all’inasprimento della politica monetaria, Collins ha aggiunto che secondo lei “è il momento di spostare l’attenzione da quanto rapidamente aumentare i tassi, quindi il ritmo, a quanto in alto; in altre parole, determinare cosa è sufficientemente restrittivo”. Una volta raggiunta questa posizione, per Collins l’attenzione dovrà essere poi rivolta a “quanto a lungo mantenere i tassi a quel livello”. La numero uno della FED di Boston ha anche detto che sospetta che la banca centrale dovrà portare il tasso di interesse overnight di riferimento oltre il 4,6% indicato a settembre dai funzionari FED. Secondo Collins mentre l’Istituto applica rialzi dei tassi, aumentano i rischi di restringere troppo la politica monetaria. Collins ha detto che non pensa sia necessario un rallentamento significativo “per realizzare il nostro obiettivo di ripristinare la stabilità di prezzo” ed ha sottolineato che “sarà sempre più importante bilanciare il rischio di un possibile rallentamento eccessivo della domanda nell’economia, con il rischio di permettere all’inflazione di persistere troppo tempo e possibilmente disancorare le aspettative di inflazione”.

Il presidente della FED di Richmond, Thomas Barkin, ha detto che i rialzi dei tassi hanno portato la politica monetaria in una fase nella quale i responsabili delle politiche “a volte tireranno i freni agendo un po’ più difensivamente”. Barkin ha dichiarato: “Sono pronto a farlo e penso che l’implicazione di questo probabilmente sia un ritmo più lento dei rialzi, un ritmo più lungo dei rialzi e un punto potenzialmente più alto”. Secondo Barkin è immaginabile che il tasso dei Fed Funds possa finire sopra il 5%, cosa che sarebbe “un risultato del nostro sforzo nel provare a tenere l’inflazione sotto controllo”.

Questo il comunicato integrale pubblicato dopo la riunione del FOMC.

Indicatori recenti indicano una crescita modesta della spesa e della produzione. L’aumento dei posti di lavoro sono stati robusti negli ultimi mesi e il tasso di disoccupazione è rimasto basso. L'inflazione rimane elevata, riflettendo gli squilibri dell'offerta e della domanda legati alla pandemia, l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia e le più ampie pressioni sui prezzi.

La guerra della Russia contro l'Ucraina sta causando enormi difficoltà umane ed economiche. La guerra e gli eventi correlati stanno creando un'ulteriore pressione al rialzo sull'inflazione e stanno pesando sull'attività economica globale. Il Comitato è molto attento ai rischi di inflazione.

Il Comitato cerca di raggiungere la massima occupazione e inflazione al tasso del 2 per cento nel lungo periodo. A sostegno di questi obiettivi, il Comitato ha deciso di aumentare l'intervallo target per il tasso sui fondi federali dal 3-3/4 al 4%. Il Comitato prevede che i continui aumenti della fascia obiettivo saranno appropriati per raggiungere un orientamento di politica monetaria sufficientemente restrittivo da riportare l'inflazione al 2 per cento nel tempo. Nel determinare il ritmo dei futuri incrementi nell'intervallo obiettivo, il Comitato terrà conto dell'inasprimento cumulativo della politica monetaria, dei ritardi con cui la politica monetaria incide sull'attività economica e sull'inflazione e degli sviluppi economici e finanziari. Inoltre, il Comitato continuerà a ridurre le sue partecipazioni in titoli del Tesoro e titoli di debito di agenzie e titoli garantiti da ipoteche di agenzie, come descritto nei piani per la riduzione delle dimensioni del bilancio della Federal Reserve emessi a maggio. Il Comitato è fermamente impegnato a riportare l'inflazione al suo obiettivo del 2%.

Nel valutare l'atteggiamento appropriato della politica monetaria, il Comitato continuerà a monitorare le implicazioni delle informazioni in entrata per le prospettive economiche. Il Comitato sarebbe disposto ad adeguare opportunamente l'orientamento della politica monetaria qualora emergessero rischi che potrebbero impedire il raggiungimento degli obiettivi del Comitato. Le valutazioni del Comitato terranno conto di un'ampia gamma di informazioni, comprese le letture sulla salute pubblica, le condizioni del mercato del lavoro, le pressioni inflazionistiche, le aspettative di inflazione e gli sviluppi finanziari e internazionali.

Hanno votato a favore dell'azione di politica monetaria Jerome H. Powell, presidente; John C. Williams, vicepresidente; Michael S. Barr; Michelle W. Bowman; Lael Brainard; James Bullard; Susan M. Collins; Lisa D. Cook; Ester L. George; Filippo N. Jefferson; Loretta J. Mester; e Christopher J. Waller.

DATI MACROECONOMICI

Il Chicago PMI di ottobre si attesta a quota 45,2 punti registrando una contrazione rispetto al dato di settembre di 45,7 punti e deludendo il consensus che prevedeva un rialzo a quota 47,0 punti. Il dato è rilasciato da ISM-Chicago, Inc.

Sorpresa positiva per quanto riguarda il dato di ottobre del PMI manifatturiero rilasciato da S&P Global (ex-Markit Economics) che si riporta sopra la soglia contrazione/espansione dei 50, salendo a 50,4 punti rispetto ai 49,9 di settembre livello atteso anche questo mese dagli analisti.

Anche l'ISM manifatturiero ha sorpreso in positivo, in questo caso però scendendo meno delle attese, ma sempre ai minimi da maggio 2020. Il dato di ottobre è pari a 50,2 punti, appena oltre al consensus di 50,0 punti e, come detto, in calo rispetto ai 50,9 punti del mese di settembre.

L’indice relativo all’occupazione nel settore manifatturiero, invece, ad ottobre si attesta a quota 50,0 punti facendo registrare una crescita rispetto ai 48,7 punti di settembre.

L’indice dei nuovi ordini passa dai 47,1 punti di settembre ai 49,2 punti di ottobre.

Interessante, sul fronte inflazione, l’indice dei prezzi ad ottobre è pari a 46,6 punti, in calo rispetto ai 51,7 punti di settembre, segnalando una discesa per la prima volta da maggio 2020.

La bilancia commerciale di beni e servizi USA (che misura la differenza in valore tra beni e servizi importati ed esportati) è uscita con un deficit maggiore del mese precedente e delle stime. Il dato di settembre è pari a -73,30 miliardi di dollari, contro un consensus di -72,20 miliardi di dollari ed un dato di agosto di -65,70 miliardi di dollari (rivisto da -67,40 miliardi di dollari). Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

Il PMI S&P Global del settore dei servizi è stato rivisto al rialzo, ma rimane sempre in contrazione dai 49,3 punti di settembre ai 47,8 punti di ottobre; il dato preliminare di ottobre era pari a 46,6 punti. Il dato è rilasciato da Markit Economics.

Mentre tutti i dati del settore dei servizi rilasciati da ISM segnano una contrazione ad ottobre ad eccezione dei prezzi. Il PMI si attesta a quota 54,4 punti, segnando una contrazione rispetto al dato di 56,7 punti di settembre, una contrazione superiore a quella indicata dal consensus fissato a 55,5 punti. La lettura è al minimo da maggio 2020.

Sorprendente scivolata dell’indice relativo all’occupazione nel settore dei servizi, che dai 53,0 punti di settembre passa ai 49,1 punti di ottobre.

L’indice relativo a quello dei nuovi ordini passa dai 60,6 punti di settembre ai 56,5 punti di ottobre.

Infine l’indice dei prezzi relativo al settore dei servizi dopo cinque mesi consecutivi in calo, cresce di due punti, passando dai 68,7 punti di settembre ai 70,7 punti di ottobre.

In linea gli ordinativi di fabbrica a settembre, a livello mensile, registrano una crescita dello 0,3%, come indicato dal consensus e in crescita rispetto al +0,2% di agosto (rivisto da +0%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 29 ottobre sono state 217 mila, meno delle 220 mila indicate dal consensus e in leggerissimo calo rispetto alle 218 mila della settimana precedente (riviste da 217 mila). Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

Ad ottobre nel settore non-agricolo sono stati creati 261 mila posti di lavoro, contro un consensus fissato a 200 mila ed un dato di settembre di 315 mila (rivisto da 263 mila).

Nel settore non-agricolo privato, invece, ad ottobre sono stati creati 233 mila posti di lavoro, numero in calo rispetto ai 319 mila posti di lavoro creati a settembre (dato rivisto da 288 mila), ma calo più contenuto rispetto al consensus fissato a 200 mila. I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

Il tasso di disoccupazione USA ad ottobre si attesta al 3,7%, in crescita rispetto al 3,5% di settembre e appena sopra al consensus del 3,6%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

I salari orari medi sono saliti un po' più delle attese, ma anche qui la crescita anno su anno si sta livellando. Nello specifico a livello mensile ad ottobre segnano un +0,4%, crescita appena superiore al consensus del +0,3% e alla crescita registrata a settembre del +0,3%.

A livello annualizzato la crescita registrata ad ottobre è del 4,7%, come indicato dal consensus e sotto alla rilevazione di settembre del +5,0%. I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

PORTAFOGLI AZIONARI

Poco o nulla da segnalare sui Portafogli azionari nel corso della settimana appena trascorsa se non che, nonostante le dichiarazioni di Powell, i mercati continentali dopo un primo sbandamento hanno continuato la fase rialzista, mentre quelli USA sono in procinto di riprendere il cammino rialzista che risulta più difficile per i titoli del mercato tecnologico. Pertanto sul Portafoglio “The Challenge” abbiamo visto buone performance su alcuni titoli che si stanno avvicinando ai loro rispettivi target. Nello specifico parliamo degli italiani BREMBO e FERRARI e del tedesco LUFTHANSA (con il secondo lotto).   

Rimane sempre in attesa di operare il Portafoglio Storico sia con la strategia del Nasdaq Weekly, sia con la nuova strategia in breakout su un basket di titoli europei, sempre su base weekly, che per questa settimana non ha generato segnali. Ma, ovviamente, non stiamo con le mani in mano nell’attesa e stiamo testando altre strategie a breve termine che ci permetteranno di operare in diverse fasi di mercato.

Come abbiamo annunciato già diverse volte nelle settimane precedenti, abbiamo colto l’occasione di questa sospensione forzata dei segnali del portafoglio storico per procedere ad una revisione della modalità in breakout con l’aggiunta di alcune migliorie che sono state suggerite dagli stessi lettori e dalla esperienza pluri-decennale di questo sistema.

Alla prossima.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 USCITI NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA.

ADVANCED MICRO DEVICES + INV.%. La società di semiconduttori con strutture in tutto il mondo che opera in due segmenti: soluzioni informatiche e soluzioni grafiche e visive, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 0,67 $/az. su un fatturato di 5,57 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,68 $/az. su un fatturato pari a 5,62 mld $. I ricavi sono cresciuti del 29,0% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato nel secondo trimestre 2022 tra i 5,20 ed i 5,80 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 5,85 mld $. La società ha detto che prevede un fatturato per tutto il 2022 tra 23,2 e 23,8 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è pari a 23,88 mld $.

Lisa Su, Presidente e CEO di AMD, ha affermato: "I risultati del terzo trimestre sono stati inferiori alle nostre aspettative a causa dell'indebolimento del mercato dei PC e delle sostanziali azioni di riduzione delle scorte lungo la catena di approvvigionamento. Nonostante il difficile contesto macroeconomico, abbiamo aumentato i ricavi del 29% su base annua nel corso dell'anno grazie all'aumento delle vendite dei nostri prodotti per data center, embedded e console di gioco. Siamo fiduciosi che il nostro portafoglio leader di prodotti, un bilancio solido e le continue opportunità di crescita nel nostro data center e nelle attività integrate ci posizionano bene per navigare nelle attuali dinamiche di mercato. A livello contabile nel terzo trimestre, il margine lordo è stato del 50%, con un aumento di 2 punti percentuali su base annua, dovuto principalmente alle maggiori entrate del segmento Embedded e Data Center compreso l'ammortamento delle attività immateriali associate all'acquisizione di Xilinx. Il reddito operativo è stato pari a 1,3 mld $ in aumento rispetto a 1,1 mld $ di un anno fa, l'utile netto è stato pari a 1,1 mld $, in aumento rispetto ai 893 mln $ di un anno fa. La liquidità, i mezzi equivalenti e gli investimenti a breve termine erano pari a 5,6 mld $ al 30 settembre 2022. La società ha rimborsato le Senior Notes da 312 mln $ al 7,50% maturate ad agosto ed ha riacquistato azioni ordinarie per 617 mln $ durante il trimestre. La liquidità derivante dalle operazioni è stata pari a 965 mln $ nel trimestre, rispetto agli 849 mln $ di un anno fa. Il flusso netto di cassa è stato pari a 842 mln $ nel trimestre rispetto ai 764 mln $ di un anno fa".

AIRBNB – 16,60%. Airbnb gestisce una piattaforma online per soggiorni ed esperienze per ospiti in più di 220 paesi, ha riportato una perdita nel terzo trimestre 2022 pari a 1,79 $/az. su ricavi per 2,88 mld $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 1,47 $/az. su ricavi per 2,84 mld $. Il fatturato è cresciuto del 28,9% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi ricavi nel quarto trimestre 2022 tra 1,80 e 1,88 mld $ e l'attuale stima degli analisti è pari a 1,85 mld $.

L'A.D. della società, Brian Chesky, ha affermato: “La società nel terzo trimestre ha registrato le prenotazioni più alte di sempre, con quasi 100 milioni di notti ed esperienze prenotate. Le tariffe giornaliere medie sono aumentate del 5% anno su anno a $ 156. Il settore dei viaggi ha assistito a una grande ripresa quest'anno sulla scia della migliore stagione estiva dei viaggi degli ultimi tre anni, ma deve affrontare i rischi dell'impennata globale dell'inflazione. Se in realtà torniamo al 2019 (per le prestazioni pre-pandemia), stiamo effettivamente assistendo a una domanda stabile o in aumento di prenotazioni dal terzo al quarto trimestre anche se vediamo una decelerazione in confronto al quarto trimestre dell'anno scorso, dove abbiamo avuto una domanda davvero forte dopo la variante Delta e prima di Omicron, quindi è davvero difficile fare previsioni anno dopo anno. A livello contabile abbiamo avuto un EBITDA rettificato pari a 1,46 mld $ contro stime per 1,39 mld $ ed alla fine del trimestre abbiamo riacquistato 1 mld $ di azioni ordinarie di classe A”.

AMGEN – 1,75%. E’ una delle più grandi aziende farmaceutiche del mondo, con più di una dozzina di prodotti incentrati su cancro, neurologia, cardiologia e altro ancora, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 di 4,70 $/az. su un fatturato di 6,70 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 4,44 $/az. su un fatturato 6,56 mld $. I ricavi sono diminuiti dello 0,8% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha dichiarato di prevedere utili per tutto il 2022 compresi tra 17,25 e 17,85 $/az. su un fatturato compreso tra 26,00 e 26,30 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 17,50 $/az. su un fatturato di 26,14 mld $.

Robert A. Bradway, Presidente e A.D della società, ha affermato: “I nostri farmaci hanno generato una crescita del volume dell'8% nel trimestre a livello globale, con 11 prodotti che hanno raggiunto vendite trimestrali record. Questa crescita riflette la forte domanda sottostante dei nostri farmaci e il valore che apportano ai pazienti. A livello contabile nel terzo trimestre, la crescita dei volumi dell’8% non si è tradotta in un aumento dei ricavi in quanto abbiamo praticato uno sconto del 5% sui prezzi netti di vendita ed abbiamo avuto un impatto negativo del 2% a livello di valuta e dall’1% dei livelli inferiori di inventario. Le spese operative totali sono diminuite dell'8%, le spese di ricerca e sviluppo sono aumentate del 10% principalmente a causa del maggiore supporto del programma in fase avanzata sulla gamma di prodotti e le spese generali, amministrative e di vendita sono aumentate dell'1%. Il margine operativo come percentuale delle vendite dei prodotti è aumentato di 4,2 punti percentuali al 52,5%. Infine la società ha generato 2,8 mld $ di flusso netto di cassa rispetto ai 2,2 mld $ del terzo trimestre del 2021.".

ANSYS – 3,16%. La società che sviluppa e commercializza software e servizi di ingegneria utilizzati da ingegneri, designer, ricercatori e studenti in un ampio spettro di industrie e università compresi i settori aerospaziale, automobilistico, manifatturiero, elettronico e biomedicale, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 1,77 $/az. su un fatturato di 472.51 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,63 $/az. su un fatturato pari a 466.94 mln $. I ricavi sono cresciuti del 7,1% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre 2022 tra 2,58 e 2,90 $/az. su un fatturato tra 621.30 e 656.80 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,95 $/az. su un fatturato di 666.81 mln $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno 2022 tra 7,48 e 7,80 $/az. per un fatturato tra 2,00 e 2,04 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2021 per gli utili è pari a 7,71 $/az. su ricavi pari a 2,04 mld $.

Ajei Gopal, Presidente e CEO della società, ha affermato: “Ansys ha realizzato un altro trimestre eccezionale, superando le nostre indicazioni finanziarie in tutte le metriche. Ancora una volta abbiamo avuto un ACV (valore del contratto annuale) a due cifre e una crescita dei ricavi in ​​valuta costante sia nel trimestre che dall'inizio dell'anno. La nostra solida performance nel terzo trimestre dell'ACV è stata ampiamente basata su tipi di clienti, aree geografiche e settori in valuta costante, il che è un'ulteriore prova della natura essenziale del nostro portafoglio di simulazioni leader di mercato, della leadership dei prodotti multi fisici e delle profonde relazioni con i clienti. Guardando al resto del 2022 e oltre, sono fiducioso nella capacità di agire verso le nostre prospettive. A livello contabile nel terzo trimestre, Ansys ha ottenuto una crescita dell’ACV di 409,3 mln $ pari al 20% in valuta costante e una crescita dei ricavi in ​​valuta costante del 15%; un margine di profitto operativo GAAP del 41,0%; un flusso di cassa operativo pari a 127,2 mln $ e flusso netto di cassa pari a 132,0 mln $. Infine entrate differite e arretrati pari a 1.108,9 mln $ al 30 settembre 2022".

ATLASSIAN CORP – 38,39%. La società vende piattaforme software di collaborazione per la gestione dei progetti, la comunicazione e la creazione di contenuti, aiutando i team a lavorare meglio insieme, ha riportato una perdita nel primo trimestre fiscale 2023 pari a 0,36 $/az. su ricavi per 807.00 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,38 $/az. su ricavi per 806.38 mln $. Il fatturato è cresciuto del 31,5% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel secondo trimestre fiscale 2023 ricavi tra 835.0 e 855.0 mln $ e l'attuale stima degli analisti per i ricavi è pari a 879.24 mln $.

Scott Farquhar, co-fondatore e co-CEO della società, ha affermato: "Siamo orgogliosi dei risultati del primo trimestre fiscale, dell'aumento dei ricavi degli abbonamenti del 50% su base annua e continuiamo a raggiungere i 10 miliardi di dollari di ricavi annuali. Nonostante il turbolento contesto macroeconomico in cui ci troviamo, siamo convinti delle incredibili opportunità a lungo termine che abbiamo di fronte e della nostra capacità di capitalizzarle. Abbiamo i prodotti giusti, i leader giusti e le giuste strategie in atto per uscire da questa recessione in una posizione di mercato molto più forte. Abbiamo annunciato una nuova offerta di abbonamento in Atlassian Together, lanciato Atlas nella disponibilità generale e organizzato Work Life, il nostro primo evento per i clienti su larga scala incentrato su un mercato unico. A livello contabile nel primo trimestre fiscale 2023, il reddito operativo è stato pari a 147,9 mln $ rispetto ai 165,4 mln $ del primo trimestre dell'anno fiscale 2022. Il margine operativo è stato del 18% rispetto al 27% del primo trimestre dell'anno fiscale 2022. L'utile netto è stato pari a 92,5 mln $ rispetto ai 94,4 mln $ del primo trimestre dell'anno fiscale 2022. Infine il flusso di cassa operativo è stato pari a 92,4 mln $ e il flusso netto di cassa è stato pari a 75,9 mln $".

BOOKING HLDG – INV.%. La più grande agenzia di viaggi online del mondo che offre servizi, dall'alloggio ai biglietti aerei fino al noleggio auto, ha riportato un utile nel terzo trimestre 2022 pari a 53,03 $/az. su un fatturato di 6,10 mld $. La stima degli analisti era per un utile di 49,85 $/az. su un fatturato pari a 5,92 mld $. I ricavi sono cresciuti del 29,4% su base annua.

Glenn Fogel, Presidente e A.D della società, ha affermato: “Sono incoraggiato dagli ottimi risultati che stiamo riportando oggi e dal livello record di viaggi durante la stagione estiva. Nel terzo trimestre, i nostri clienti hanno prenotato 240 milioni pernottamenti, l'8% in più rispetto al terzo trimestre 2019. Abbiamo assistito a un miglioramento della crescita notturna durante il terzo trimestre, da una crescita del 4% a luglio a una crescita del 10% sia ad agosto che a settembre rispetto ai mesi comparabili del 2019. Notiamo che, purtroppo, la guerra in Ucraina continua e come sapete, abbiamo sospeso le nostre operazioni sulle rotte verso la Russia e la Bielorussia poco dopo l'inizio della guerra. Se escludiamo queste aree sospese, così come l'Ucraina, la nostra crescita per le notti in camera per il trimestre sarebbe stata dell'11%. I ricavi del terzo trimestre e l'EBITDA rettificato (pari a 2,7 mld $) sono stati superiori rispettivamente del 20% e del 7% rispetto al terzo trimestre del 2019. L’utile netto pari a 2,1 mld $ si traduce in un aumento del 17% rispetto al terzo trimestre 2019. Il nostro saldo di liquidità e investimenti alla fine del terzo trimestre pari a 11,8 mld $ è sceso dal saldo finale del secondo trimestre pari a 14,2 mld $, principalmente trainato da circa 2 mld $ di riacquisti di azioni, nonché dalle perdite non realizzate sui nostri investimenti azionari. Data la fiducia nel posizionamento della nostra attività, le prospettive positive a lungo termine per i viaggi e il nostro solido bilancio, abbiamo accelerato il ritmo dei nostri riacquisti di azioni da quando abbiamo riavviato il programma all'inizio dell'anno, con 4,2 mld $ di riacquisti nei primi tre trimestri del 2022”.

COGNIZANT – 16,49%. La Società che fornisce servizi di informatica, consulenza e processi aziendali, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 1,17 $/az. su ricavi per 4,90 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,16 $/az. su ricavi per 5,0 mld $. Il fatturato è cresciuto del 2,4% su base annua. La società ha affermato che prevede un fatturato per il quarto trimestre 2022 tra 4,72 e 4,77 mld $ e l'attuale stima degli analisti è pari a 5,04 mld $. La società ha anche affermato che ora prevede utili per tutto il 2022 tra 4,43 e 4,46 $/az. su ricavi per ca. 19,3 mld $, mentre l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 4,53 $/az. su ricavi per 19,81 mld $.

Brian Humphries, A.D. della società, ha affermato: "I ricavi e le prenotazioni erano al di sotto delle nostre aspettative poiché le sfide di adempimento specifiche dell'azienda sono state aggravate dall'impatto di un contesto macroeconomico incerto. Siamo fiduciosi che i passi che stiamo compiendo riporteranno l'azienda a una crescita accelerata nel medio e lungo termine. A livello contabile nel terzo trimestre, il margine operativo del 16,4%, in aumento rispettivamente di 100 punti base su base annua; il flusso di cassa operativo è stato pari a 1.032 mln $ e il flusso netto di cassa è stato pari a 953 mln $. Abbiamo riacquistato 4,6 milioni di azioni pari a 300 mln $ durante il terzo trimestre e 13,9 milioni di azioni per 1,0 mld $ dall'inizio dell'anno nell'ambito del nostro programma di riacquisto di azioni. Al 30 settembre 2022, rimanevano ancora 1,1 mld $ di riacquisto di azioni dalla precedente autorizzazione. Dal 1° novembre 2022, il CdA ha autorizzato il riacquisto di azioni di ulteriori 2 mld $. Infine abbiamo dichiarato un dividendo trimestrale in contanti pari a 0,27 $/az. per gli azionisti registrati il ​​18 novembre 2022. Tale dividendo sarà messo in pagamento il 29 novembre 2022“.

DATADOG – 13,25%. E’ una piattaforma di monitoraggio e sicurezza per le applicazioni cloud. La piattaforma SaaS integra e automatizza il monitoraggio dell'infrastruttura, il monitoraggio delle prestazioni, delle applicazioni e la gestione dei registri per fornire un'osservabilità unificata e in tempo reale dell'intero reparto tecnologico dei clienti, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 0,23 $/az. su un fatturato di 436.50 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,16 $/az. su un fatturato pari a 414.26 mln $. I ricavi sono cresciuti del 61,4% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per il quarto trimestre 2022 compresi tra 0,18 e 0,20 $/az. su un fatturato compreso tra 445,0 e 449,0 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 0,14 $/az. sui ricavi pari a 446.63 mln $. Infine la società ha anche affermato di aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 0,90 e 0,92 $/az. su ricavi tra 1,65 e 1,654 mld $. l'attuale stima degli utili di consenso è di 0,79 $/az. su ricavi di 1,62 mld $.

Olivier Pomel, co-fondatore e CEO della società, ha affermato: “Siamo soddisfatti dei risultati del terzo trimestre, con una crescita dei ricavi del 61% anno su anno, una forte vendita dei nostri servizi e solide opportunità con nuovi clienti. Abbiamo recentemente tenuto la nostra conferenza annunciando 18 nuovi servizi e funzionalità sulla nostra piattaforma, per una varietà di casi d'uso di osservabilità, sicurezza ed esperienza degli sviluppatori. Stiamo innovando rapidamente per aiutare i nostri clienti a gestire l'aumento esponenziale delle complessità dei loro sistemi cloud. A livello contabile nel terzo trimestre, l'utile operativo è stato pari a 74,8 milioni di dollari; il margine operativo è stato del 17%; il flusso di cassa operativo è stato pari a 83,6 mln $, con un flusso netto di cassa pari a 67,1 mln $. Infine la liquidità, i mezzi equivalenti, la liquidità vincolata e i titoli negoziabili ammontavano a 1,8 mld $ al 30 settembre 2022".

EBAY – INV.%. La società è una piattaforma commerciale e fornisce mercati online per la vendita di beni, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 1,00 $/az. su un fatturato di 2,40 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,93 $/az. su un fatturato pari a 2,32 mld $. I ricavi sono diminuiti del 4,8% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre 2022 tra 1,03 e 1,09 $/az. su un fatturato tra 2,42 e 2,50 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,06 $/az. su un fatturato di 2,49 mld $. Infine la società ha anche affermato di aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 4,07 e 4,13 $/az. su ricavi tra 9,71 e 9,79 mld $. l'attuale stima degli utili di consenso è di 4,04 $/az. su ricavi di 9,72 mld $.

Jamie Iannone, A.D. di eBay. Ha affermato: "I risultati del terzo trimestre dimostrano progressi significativi rispetto ai nostri obiettivi a lungo termine e hanno superato le aspettative per tutte le metriche aziendali. Sono orgoglioso del nostro team e della nostra community per essere rimasti resilienti di fronte a un contesto macroeconomico difficile. Con gli investimenti che abbiamo fatto nella nostra rivisitazione tecnologica, siamo in grado di fornire ancora più opportunità e valore ai nostri clienti in questi tempi difficili. A livello contabile nel terzo trimestre, l'utile netto non da operazioni continue è stato pari a 552 mln $; il margine operativo del 28,9%; abbiamo generato 735 mln $ di flusso di cassa operativo e 633 mln $ di flusso netto di cassa. Abbiamo riacquistato 301 mln $ di azioni ordinarie e l'autorizzazione per il riacquisto totale rimanente della società al 30 settembre 2022 era di oltre 3,1 mld $ ed abbiamo anche pagato dividendi in contanti pari a 120 mln $. Infine il portafoglio di disponibilità liquide, mezzi equivalenti e investimenti non azionari della società ammontava a 4,8 mld $ al 30 settembre 2022”.

ELECTRONIC ARTS + 1,19%. La società che sviluppa, commercializza, pubblica e distribuisce software e contenuti per videogiochi, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2023 pari a 1,07 $/az. su un fatturato di 1,754 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,37 $/az. su un fatturato pari a 1,80 mld $. I ricavi sono cresciuti del 4,3% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre fiscale 2023 tra 0,43 e 0,59 $/az. su un fatturato tra 2,425 e 2,525 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,01 $/az. su un fatturato di 2,60 mld $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2023 tra 3,11 e 3,34 $/az. su un fatturato tra 7,65 e 7,85 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2023 per gli utili è pari a 7,17 $/az. su ricavi pari a 7,97 mld $.

Il CEO della società, Andrew Wilson, ha affermato: "Nel secondo trimestre, EA ha offerto un forte coinvolgimento in tutto il nostro portafoglio, con nuovi titoli EA SPORTS e servizi live multipiattaforma che alimentano il business. Più persone che mai si stanno rivolgendo ai giochi come piattaforma principale per la connessione sociale e la creatività. Con l'impareggiabile IP di EA, i team di talento e la rete di giocatori in crescita, siamo ben posizionati per guidare il futuro dell'intrattenimento. La rete di giocatori EA è cresciuta fino a raggiungere oltre 600 milioni di account attivi alla fine del trimestre. EA SPORTS™ FIFA 23 è stato il lancio di maggior successo nella storia del franchising con oltre 10,3 milioni di giocatori che si sono uniti al gioco la prima settimana di lancio. A livello contabile, il secondo trimestre è stato un trimestre solido. La liquidità netta fornita dalle attività operative è stata pari a 112 mln $ nel trimestre e pari a 1,788 mld $ negli ultimi dodici mesi. Abbiamo riacquistato 2,6 milioni di azioni per 325 mln $ durante il trimestre, portando il totale degli ultimi dodici mesi a 10,0 milioni di azioni per 1,295 mld $.

EXELON – 4,08%. La società è una holding di servizi di pubblica utilità impegnata, tramite Generation, nel settore della generazione di energia; attraverso ComEd, PECO e BGE, nelle attività di fornitura di energia, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 0,75 $/az. su un fatturato di 4,85 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,72 $/az. su un fatturato pari a 5,01 mld $. Il fatturato è diminuito del 45,6% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili per l’intero anno 2022 tra 2,21 e 2,29 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,26 $/az.

Chris Crane, CEO della società, ha affermato: “Poiché Exelon guida la trasformazione energetica, il nostro impegno per l'accessibilità economica, l'equità energetica e un futuro più pulito è incrollabile, così come la nostra responsabilità nei confronti dei nostri investitori. Exelon continua le sue ottime prestazioni operative, con ComEd e PECO che ottengono le migliori prestazioni mai registrate. Siamo sulla buona strada per investire oltre 6,9 ​​mld $ nelle nostre società elettriche e del gas entro la fine dell'anno per migliorare l'affidabilità e la resilienza. Questo continuo investimento infrastrutturale nelle nostre società elettriche e del gas stanno ottenendo solidi risultati finanziari e di soddisfazione dei clienti. La nostra costante eccellenza operativa, gli investimenti strategici ed equi nelle comunità e le significative normative raggiunte in questo trimestre contribuiranno a garantire il mantenimento della promessa di fornire sicurezza, affidabilità. A livello finanziario il 4 agosto 2022, Exelon ha stipulato un accordo con alcuni sottoscrittori in relazione a un'offerta pubblica sottoscritta di 12,995 milioni di azioni ordinarie, senza valore nominale. I proventi netti sono stati pari a 563 mln $ prima delle spese. Exelon ha utilizzato i proventi, insieme ai saldi di cassa disponibili, per rimborsare 575 mln $ di prestiti nell'ambito di una linea di credito di prestito a termine pari a 1,15 mld $”.

FORTINET – 17,52%. L'azienda si occupa dello sviluppo e della commercializzazione di software, dispositivi e servizi di sicurezza informatica, quali firewall, software antivirus, sistemi di prevenzione delle intrusioni, di sicurezza degli endpoint e per affrontare i problemi fondamentali di una rete ad alta intensità di larghezza di banda, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 0,33 $/az. su un fatturato di 1,15 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,27 $/az. su un fatturato pari a 1,12 mld $. I ricavi sono cresciuti del 32,6% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per il quarto trimestre 2022 compresi tra 0,38 e 0,40 $/az. su un fatturato compreso tra 1,275 e 1,315 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 0,35 $/az. sui ricavi pari a 1,27 mld $. Infine la società ha anche affermato di aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 1,13 e 1,15 $/az. su ricavi tra 4,41 e 4,45 mld $. l'attuale stima degli utili di consenso è di 1,05 $/az. su ricavi di 4,38 mld $.

Ken Xie, fondatore, Presidente e A.D. della società, ha affermato: “Abbiamo continuato a guadagnare quote di mercato nel grande settore della sicurezza informatica indirizzabile e in rapida crescita. La crescita dei ricavi e della fatturazione di oltre il 30% nel terzo trimestre ha notevolmente superato i tassi di crescita del settore. La crescita futura di Fortinet sarà guidata dalla convergenza di sicurezza e networking, dalla tendenza del settore al consolidamento di fornitori e prodotti, dall'ambiente con minacce elevate e da una maggiore attenzione all'offerta di servizi per i clienti esistenti e nuovi. A livello contabile nel terzo trimestre, ricavi differiti pari a 4,19 mld $, in aumento del 35% anno su anno; margine operativo del 28,3%; utile netto diluito per azione pari a 0,33 $; flusso di cassa operativo pari a 483,0 mln $; flusso netto di cassa pari a 395,2 mln $, infine abbiamo pagato 500,0 mln $ in contanti per riacquisto di azioni".

IDEXX LABORATORIES + 2,06%. La società sviluppa, produce e distribuisce prodotti e servizi per i mercati veterinari e di analisi di alimenti ed acqua, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 2,23 $/az. per un fatturato pari a 841.66 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 2,04 $/az. per un fatturato di 830.78 mln $. I ricavi sono cresciuti del 3,9% su base annua. La società ha affermato di aspettarsi utili per il 2022 tra 7,74 e 7,98 $/az. per un fatturato tra 3,305 e 3,365 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 7,95 $/az. per un fatturato pari a 3,37 mld $.

Jay Mazelsky, Presidente e A.D. della società, ha affermato: “Grazie all'eccellente lavoro da parte dei team di tutta l'organizzazione, IDEXX ha riportato nel terzo trimestre una solida crescita organica che continua a superare i livelli elevati dell'anno precedente. Il record di vendite di strumenti premium nel trimestre e i guadagni nei vari segmenti di attività sono stati supportati da decenni di innovazione e un forte coinvolgimento dei clienti. Andando avanti con le nostre priorità strategiche, IDEXX continua ad aiutare i veterinari a fornire standard di cura elevati in modo efficiente mentre perseguiamo una crescita duratura allineata all'opportunità globale a lungo termine per la diagnostica degli animali da compagnia".

ILLUMINA – 3,85%. La società fornisce soluzioni di sequenziamento e matrice per l'analisi genetica. I suoi prodotti hanno consentito ai ricercatori di esplorare il DNA, aiutandoli a creare la prima mappa delle variazioni geniche associate a salute, malattia e risposta ai farmaci, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 0,34 $/az. su ricavi per 1,115 mld $. La stima degli analisti era per un guadagno per gli utili pari a 0,30 $/az. su ricavi per 1,11 mld $. Il fatturato è cresciuto del 0,6% su base annua. La società ha detto che prevede utili per l’intero anno 2022 tra 2,35 e 2,50 $/az. su ricavi tra 4,526 e 4,571 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,78 $/az. su ricavi per 4,71 mld $.

Francis deSouza, A.D. della società, ha affermato: "I risultati del terzo trimestre sono stati in linea con le nostre aspettative, nonostante dinamiche macroeconomiche impegnative che prevediamo continueranno nel 2023. La risposta dei clienti alle nostre ultime innovazioni è stata molto positiva; abbiamo già 50 ordini del sistema di sequenziamento NovaSeq X a livello globale. Mentre chiudiamo il 2022 e guardiamo al 2023, ci concentriamo sull'aiutare i clienti a navigare nell'ambiente attuale e fornire queste tecnologie per aiutare i clienti a reinventare ciò che è possibile con la genomica. A livello contabile nel terzo trimestre, il flusso di cassa utilizzato nelle operazioni è stato di una perdita pari a 52 mln $, che includeva un pagamento una tantum relativo alla risoluzione del contenzioso con BGI, rispetto ala perdita di 272 mln $ nel periodo dell'anno precedente che includeva le spese di transazione relative all'acquisizione della società GRAIL il 18 agosto 2021. Il flusso di cassa utilizzato nelle operazioni al netto delle spese in conto capitale è stato di una perdita pari a 119 mln $, rispetto alla perdita di 324 mln $ dell'anno precedente. Le spese di ammortamento sono state pari a 103 mln $ durante il terzo trimestre del 2022. Alla fine del terzo trimestre, la società deteneva 1.041 mln $ in contanti, mezzi equivalenti e investimenti a breve termine, rispetto ai 1.339 mln $ del 2 gennaio 2022".

MARRIOTT INTL. - 6,70%. La società è un operatore, franchisor e licenziatario di hotel e proprietà in multiproprietà con diversi marchi, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 1,69 $/az. su un fatturato di 5,31 mld $. La stima degli analisti era per una perdita di 1,68 $/az. su un fatturato pari a 5,34 mld $. I ricavi sono cresciuti del 34,6% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per il quarto trimestre 2022 compresi tra 1,77 e 1,84 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 1,77 $/az. Infine la società ha detto che prevede utili per l’intero anno 2022 tra 6,51 e 6,58 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 6,49 $/az.

Anthony Capuano, A.D. della società, ha dichiarato: "Siamo molto lieti di presentare un altro trimestre di risultati eccezionali. Il RevPAR (ricavo per camera disponibile) globale si è più che completamente ripreso, aumentando di quasi il 2% rispetto al 2019. Nel terzo trimestre, il RevPAR rispetto al 2019 è migliorato in sequenza rispetto al secondo trimestre in ogni nazione del mondo. Negli Stati Uniti e in Canada, la nostra regione più grande, RevPAR ha superato i livelli del 2019 del 3,5% nel terzo trimestre. L'occupazione nella regione è aumentata durante tutto l'anno, raggiungendo il 72% a settembre, appena 2 punti percentuali in meno rispetto allo stesso mese del 2019. La domanda transitoria per il tempo libero è rimasta molto robusta e nel trimestre il gruppo RevPAR è tornato più che completamente ai livelli del 2019. Le regioni EMEA (Europe, Middle East, and Africa) e CALA (Caribbean And Latin American) hanno registrato una crescita del RevPAR rispettivamente di quasi il 10% e il 18% del terzo trimestre rispetto al 2019. La domanda in queste regioni è stata stimolata dal dollaro USA forte e dall'aumento dei viaggi transfrontalieri. A metà ottobre, abbiamo annunciato di aver firmato un accordo per acquisire il portafoglio del marchio City Express, segnando il nostro ingresso nel segmento di fascia media a prezzi accessibili. Il nostro programma fedeltà, Marriott Bonvoy, ha raggiunto i 173 milioni di membri alla fine di settembre. Durante il trimestre, la penetrazione dei membri Bonvoy ha raggiunto livelli record, raggiungendo il 60% negli Stati Uniti e in Canada e il 53% a livello globale. Acquisizioni di titolari di carte co-brand e la spesa totale delle carte in tutto il mondo ha continuato a crescere in modo significativo, aumentando le commissioni delle nostre carte co-brand nel terzo trimestre di oltre il 20% rispetto al trimestre dell'anno scorso. Mentre stiamo monitorando attentamente le tendenze macroeconomiche, le prenotazioni in tutti i nostri segmenti di clienti rimangono forti, contribuendo all’aumento in corso della nostra attività. A livello contabile nel terzo trimestre, il reddito operativo rettificato è stato pari a 815 mln $, rispetto ai 527 mln $ del terzo trimestre 2021. L'utile netto rettificato è stato pari a 551 mln $, rispetto ai 327 mln $ del terzo trimestre 2021. Ammortamenti e altre spese sono stati pari a 50 mln $, rispetto ai 64 mln $ dello stesso trimestre di un anno fa e le spese generali, amministrative e di altro tipo sono state pari a 216 mln $, rispetto ai 212 mln $ dello stesso trimestre di un anno fa. Alla fine del trimestre, il debito netto di Marriott era di a 8,4 mld $, rispetto ad un debito netto di 8,7 mld $ alla fine del 2021. Infine con i solidi risultati finanziari e la forte generazione di cassa, abbiamo già restituito 1,9 mld $ agli azionisti da inizio anno fino al 31 ottobre e per l'intero anno 2022, prevediamo ora di restituire più di 2,7 mld $ attraverso dividendi e riacquisti di azioni".

MATCH GROUP – INV.%. Il gruppo, attraverso le sue società in portafoglio, è un fornitore leader di servizi di incontri disponibili a livello globale, ha riportato un utile nel terzo trimestre 2022 pari a 0,44 $/az. per un fatturato pari a 809.50 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,51 $/az. per un fatturato di 794.19 mln $. I ricavi sono cresciuti del 1,0% su base annua. La società ha detto che prevede un fatturato nel quarto trimestre 2022 tra 780 e 790 mln $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è di 810.35 mln $.

La società nella sua lettera agli azionisti, ha affermato: “"Siamo soddisfatti della nostra performance nel terzo trimestre in cui abbiamo registrato una crescita a due cifre (esclusi gli impatti sui cambi). L’app Hinge continua a raggiungere i massimi storici negli utenti e ad aumentare la sua quota di mercato a livello globale, l'app Azar di Hyperconnect è tornata a una solida crescita e continuiamo a integrare i nostri team di gestione per posizionarci meglio a lungo termine. Oltre a riaccendere la crescita di Tinder, nel 2023 prevediamo di concentrarci su investimenti mirati e ad alto rendimento, in particolare in Hinge e The League, così come alcune app appena inserite in cui vediamo ulteriori opportunità per servire meglio dati demografici e mercati selezionati. Prevediamo di accelerare i nostri sforzi per controllare i costi, in particolare le spese relative all'organico e le spese di marketing e in altre aree dell'attività. Sebbene i nostri ricavi da abbonamenti nel complesso rimangano relativamente resistenti, abbiamo riscontrato un certo impatto dal deterioramento delle condizioni macroeconomiche su marchi come Plenty of Fish, che servono consumatori con un reddito discrezionale inferiore e sulla spesa “à la carte” che tende ad essere più discrezionale degli abbonamenti. Match ha avuto 16,5 milioni di contribuenti nel terzo trimestre, rispetto ai 16,4 milioni di contribuenti nel secondo trimestre. Le entrate per pagatore sono state pari a 16,02 $”.

MERCADOLIBRE + 6,45%. La società insieme alle sue controllate ospita la piattaforma di commercio online in America Latina che si concentra sull'abilitazione dell'e-commerce e dei suoi servizi correlati, ha riportato una perdita nel terzo trimestre 2022 pari a 2,57 $/az. su un fatturato di 2,69 mld $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 2,42 $/az. su un fatturato pari a 2,68 mld $. I ricavi sono cresciuti del 44,8% su base annua.

Nella lettera agli azionisti, la società ha dichiarato: “Il terzo trimestre del 2022 è stato l'ennesimo periodo di successo per Mercado Libre. Con la riapertura delle vendite al dettaglio tradizionale in tutta la regione, la nostra crescita è rimasta resiliente e il numero di acquirenti unici continua a crescere, con un aumento di circa il 10% su base annua. A livello contabile nel terzo trimestre, il reddito dalle operazioni ha raggiunto i 296 mln $, un record. Il margine di profitto operativo ha raggiunto l'11,0%, con un guadagno anno su anno di 5 punti percentuali. Abbiamo registrato una perdita in valuta estera di 71 mln $ in oneri finanziari, parte della quale riguarda l'acquisizione delle nostre azioni ordinarie sul mercato argentino a un prezzo che riflette il costo aggiuntivo dell'accesso al dollaro USA attraverso un meccanismo indiretto dovuto alle restrizioni imposte dal governo argentino per l'acquisto di dollari USA al tasso di cambio ufficiale. Anche con questo impatto, l’utile netto ha raggiunto i 129 mln $, equivalente a un margine del 4,8% sui ricavi. Infine abbiamo generato 724 mln $ in contanti dalle operazioni e la nostra posizione di liquidità totale alla fine del trimestre era superiore ai 275 mln $”.

MICROCHIP + 1,37%. La società che sviluppa, produce e vende prodotti semiconduttori utilizzati dai propri clienti per una varietà di applicazioni di controllo integrate, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2023 pari a 1,46 $/az. su un fatturato di 2,073 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,44 $/az. su un fatturato pari a 2,06 mld $. I ricavi sono cresciuti del 25,7% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre fiscale 2023 tra 1,54 e 1,56 $/az. su un fatturato tra 2,135 e 2,177 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,45 $/az. su un fatturato di 2,08 mld $.

Ganesh Moorthy, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "I risultati fiscali del secondo trimestre hanno superato le aspettative, risultando un altro trimestre di forte crescita e redditività", "I ricavi record sono cresciuti del 5,6% in sequenza e del 25,7% anno su anno, guidati da un'ampia forza della nostra attività. Il lavoro disciplinato da parte del nostro team in combinazione con i mercati resilienti ha contribuito a generare margini lordi record mentre rimaniamo concentrati sull'esecuzione della nostra strategia Microchip 3.0, che riteniamo ci posizioni per il successo a lungo termine. Tra le mutevoli condizioni economiche e la continua interruzione dell'approvvigionamento globale, la nostra attività rimane forte poiché siamo usciti dal trimestre di settembre con il più alto arretrato non supportato di sempre, mentre vediamo segnali incoraggianti di allentamento della catena di approvvigionamento. A livello contabile nel terzo trimestre, il margine lordo record è stato del 67,7%; il reddito operativo record è stato pari a 971,4 mln $ ed altro record del 46,9% nelle vendite nette oltre al record dell’utile netto pari a 814,4 mln $. Il flusso di cassa da operazioni è stato pari a 793,2 mln $. La nostra forte capacità di generazione di cassa ci ha aiutato a ripagare circa 5,48 mld $ di debiti negli ultimi 17 trimestri, mentre abbiamo ridotto il nostro debito totale di altri 264,9 mln $ durante l’ultimo trimestre e contiamo di ridurlo ancora nel quarto trimestre. Il CdA della società ha approvato un aumento sequenziale del nostro dividendo di circa il 9% a un record di 32,8 cent/az., rispetto al dividendo di agosto di 30,1 cent/az. Il dividendo annunciato oggi rappresenta un aumento del 41,4% anno su anno e il consiglio rimane impegnato in una strategia di ritorno in contanti crescente. Data la nostra forte generazione del flusso di cassa durante il trimestre terminato a settembre, puntiamo a restituire 409,7 mln $ ai nostri azionisti attraverso dividendi e riacquisti di azioni nel prossimo trimestre, e per l'anno solare 2022 il ritorno in contanti ai nostri azionisti dovrebbe essere di circa 1,57 mld $".

MODERNA + 4,93%. Azienda statunitense che opera nel campo delle biotecnologie, particolarmente attiva nell'ambito della ricerca e lo sviluppo di farmaci basati sull'RNA messaggero, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 2,53 $/az. su un fatturato di 3,40 mld $. La stima degli analisti era per utili pari a 3,29 $/az. su un fatturato pari a 3,53 mld $. I ricavi sono diminuiti del 32,3% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

Stéphane Bancel, A.D. di Moderna, ha affermato: "Gli utili di oggi continuano a mostrare un forte aumento dell’azienda. Con 13,6 miliardi di vendite di prodotti nei primi tre trimestri dell'anno e accordi di acquisto anticipato per quest'anno che ora dovrebbero produrre tra 18 e 19 miliardi di vendite di prodotti, continuiamo ad avere una solida posizione finanziaria mentre ci prepariamo per i numerosi lanci di prodotti imminenti. In qualità di azienda con scala e risorse, Moderna è in una posizione unica per eseguire programmi entusiasmanti su influenza, RSV, malattie rare e immuno-oncologia, dove abbiamo un imminente lettura dei dati di fase 2 per il programma di vaccinazione contro il cancro personalizzata (mRNA-4157/V940) prevista nel quarto trimestre 2022. Siamo stati anche appena nominati Top Employer da Scienceper per l'ottavo anno consecutivo, a testimonianza del profondo impegno dei nostri oltre 3.700 dipendenti a livello globale. Non c'è mai stato un momento più promettente per Moderna. A livello contabile nel terzo trimestre, il costo delle vendite è stato pari a 1,1 mld $, ovvero il 35% delle vendite dei prodotti, comprese le royalties di terze parti per 106 mln $. Le spese di ricerca e sviluppo sono aumentate del 57% a 820 mln $, rispetto allo stesso trimestre del 2021. Le spese di vendita, generali e amministrative sono aumentate del 65% a 278 mln $, rispetto allo stesso trimestre del 2021. L'utile netto è diminuito del 69% a 1,0 mld $ rispetto allo stesso periodo del 2021. La liquidità, i mezzi equivalenti e gli investimenti al 30 settembre 2022 e al 31 dicembre 2021 erano rispettivamente pari a 17,0 e 17,6 mld $. Infine abbiamo completato il piano di riacquisto di azioni da 3 mld $ annunciato nel febbraio 2022, ed è iniziato nell'agosto 2022 un programma di riacquisto di azioni per altri 3 mld $".

MONDELEZ + 2,47%. La società che produce prodotti alimentari confezionati, inclusi biscotti, dolciumi, bevande, formaggi, pasti convenienti e vari prodotti alimentari confezionati, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 0,74 $/az. su un fatturato di 7,76 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,69 $/az. su un fatturato pari a 7,44 mld $. I ricavi sono cresciuti del 8,1% su base annua. La società ha affermato di aspettarsi utili per tutto il 2022 di almeno 2,90 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili di è di 2,88 $/az.

Dirk Van de Put, Presidente e A.D. della società, ha affermato: “La performance del terzo trimestre dimostra la resilienza delle nostre categorie di snack, la forza dei nostri marchi, l'ampia crescita dei ricavi netti nei mercati emergenti e sviluppati, l’efficace lavoro sui prezzi e la solida crescita dei volumi, che ci consentono di aumentare per l’intero anno prospettive di ricavi e utili. Nonostante la continua volatilità macroeconomica, rimaniamo concentrati sull'attuazione della nostra strategia incluso il supporto dei nostri marchi e il mantenimento di volumi alti. A livello contabile nel terzo trimestre, i ricavi netti sono aumentati del +8,1%, l'EPS rettificato è aumentato del +15,7% a valuta costante, l'utile lordo rettificato è aumentato di 351 mln $ a valuta costante, mentre il margine di utile lordo rettificato è diminuito di 100 punti base al 37,4% a causa dell'aumento dei costi di materie prime e trasporto e del mix sfavorevole, parzialmente compensato dai prezzi. Il reddito operativo rettificato è aumentato di 118 mln $ a valuta costante, mentre il margine del reddito operativo rettificato è diminuito di 110 punti base al 16,1% con l'inflazione dei costi di input e un mix sfavorevole, parzialmente compensato da prezzi e leva SG&A. Infine la società ha restituito 800 mln $ agli azionisti in dividendi in contanti e riacquisti di azioni".

MONSTER BEVERAGE + 4,71%. La società attraverso le sue filiali, sviluppa, commercializza, vende e distribuisce bevande come tè freddi pronti da bere, limonate, succhi monodose, succhi, cocktail e bevande alla frutta, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 0,60 $/az. su un fatturato di 1,62 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,59 $/az. su un fatturato pari a 1,65 mld $. I ricavi sono cresciuti del 15,2% su base annua.

Il vicepresidente e co-A.D, Hilton H. Schlosberg, ha dichiarato: “Siamo lieti di annunciare un altro trimestre di continua forte crescita del volume e dei ricavi, guidata dalla domanda dei consumatori. La forza del dollaro statunitense nel trimestre ha influito negativamente sui solidi risultati delle nostre operazioni all'estero per 71,3 mln $. Siamo inoltre lieti di segnalare un aumento dei margini lordi su base trimestrale in sequenza, come risultato delle nostre azioni sui prezzi e della moderazione delle sfide dell'offerta. Mentre i prezzi dell'alluminio si stanno allentando, l'inflazione dei costi, inclusi gli aumenti dei costi degli ingredienti e di altri fattori di produzione, i costi di trasporto e carburante e le tasse di co-packing, rimangono impegnative. Abbiamo continuato ad espandere la distribuzione dei nostri marchi in molti mercati internazionali nel terzo trimestre del 2022 mentre abbiamo in programma di lanciare Monster Energy® Zero Sugar al dettaglio negli Stati Uniti nel gennaio 2023. Stiamo inoltre pianificando di lanciare il nostro primo prodotto alcolico per bevande al malto aromatizzato sfruttando il valore del marchio Monster nel primo trimestre del 2023. 'The Beast Unleashed™ contiene il 6% di alcol in volume e sarà inizialmente disponibile in quattro gusti. Nella prima metà del 2023, prevediamo di introdurre Monster Tour Water™, una linea di acqua pura non aromatizzata, nelle varianti liscia e frizzante in lattine di alluminio da 19,2 once, nonché quattro gusti di Reign Storm™ in lattine sottili di alluminio da 12 once, in risposta ad alcuni nuovi concorrenti nella categoria delle bevande energetiche. A livello contabile nel terzo trimestre, l'utile netto è diminuito del 4,4% a 322,4 mln $, dai 337,2 mln $ del terzo trimestre 2021. Le spese operative sono state pari a 415,8 mln $, rispetto ai 344,7 mln $ del terzo trimestre 2021. I costi di distribuzione sono aumentati a 83,0 mln $, rispetto ai 65,3 mln $ del terzo trimestre 2021. Le spese generali e amministrative sono state pari a 175,5 mln $, rispetto a 142,6 mln $ del terzo trimestre 2021. Il reddito operativo è stato pari a 417,9 mln $, rispetto ai 444,5 mln $ del terzo trimestre 2021. Al 30 settembre 2022, la Società disponeva di 1,30 mld $ in contanti e mezzi equivalenti, 1,35 mld $ in investimenti a breve termine e 72,4 mln $ in investimenti a lungo termine. Durante il terzo trimestre la Società ha acquistato circa 3,1 milioni di azioni ordinarie a un prezzo medio di acquisto di 87,78 $/az., pari ad un importo totale di 272,9 mln $. Al 3 novembre 2022, circa 182,8 mln $ erano ancora disponibili nell'ambito del programma di riacquisto autorizzato nel giugno 2022. Infine la Società ha annunciato che il CdA ha autorizzato un nuovo programma di riacquisto di azioni per il riacquisto di ulteriori 500,0 mln $ di azioni ordinarie in circolazione della Società.

PAYPAL – 12,84%. La società che consente pagamenti digitali e mobili per conto di consumatori e commercianti in tutto il mondo attraverso la sua piattaforma omonima, Venmo e altro ancora, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 1,08 $/az. su un fatturato di 6,85 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,96 $/az. su un fatturato pari a 6,82 mld $. I ricavi sono cresciuti del 10,7% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre 2022 tra 1,18 e 1,20 $/az. su un fatturato di 7,375 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,18 $/az. su ricavi pari a 7,74 mld $. Inoltre la società ha affermato di prevedere utili per tutto il 2022 tra 4,07 e 4,09 $/az. su ricavi di 29,0 mld $. L'attuale stima degli utili del consensus è di 3,93 $/az. su ricavi di 27,81 mld $.

Dan Schulman, Presidente e CEO di PayPal, ha affermato: "Abbiamo ottenuto ottimi risultati nel terzo trimestre. Continueremo a investire nelle nostre priorità per far avanzare la nostra posizione di leader nei pagamenti e nel commercio digitali. Siamo molto lieti di collaborare con Apple per migliorare le nostre offerte per i nostri commercianti e consumatori PayPal e Venmo. Sfruttando la tecnologia Tap to Pay di Apple su iPhone, i clienti dei commercianti statunitensi saranno presto in grado di accettare carte di debito o di credito contactless e portafogli mobili, incluso Apple Pay, utilizzando un iPhone e l'app PayPal o Venmo per iOS; L’aggiunta di Apple Pay come opzione di pagamento nei flussi di pagamento senza marchio di PayPal sulle piattaforme dei commercianti, inclusa la PayPal Commerce Platform. Il prossimo anno, i clienti statunitensi potranno aggiungere carte di credito PayPal con marchio di rete Venmo e carte di debito su Apple Wallet e usarli ovunque sia accettato Apple Pay." PayPal ha aggiunto che Venmo è ora disponibile come nuova opzione di pagamento per i clienti Amazon (AMZN) selezionati. A livello contabile nel terzo trimestre, il reddito operativo è cresciuto del 4% anno su anno a 1,53 mld $; il margine operativo è stato del 22,4%, circa due punti in più rispetto alle nostre previsioni sugli utili del secondo trimestre. Abbiamo chiuso il trimestre con liquidità, mezzi equivalenti e investimenti pari a 16,1 mld $. Abbiamo generato 1,8 mld $ di flusso netto di cassa, portandolo da inizio anno a 4,1 mld $ e rispetto allo scorso anno è cresciuto del 37%. Abbiamo completato il riacquisto di azioni per ulteriori 939 mln $ e da inizio anno, abbiamo restituito 3,2 mld $ agli azionisti, che rappresentano il 78% del flusso netto di cassa che abbiamo generato. Rimaniamo sulla buona strada per ottenere oltre 900 mln $ di risparmi sui costi attraverso le nostre spese operative e di transazione quest'anno e almeno di 1,3 mld $ di risparmi sui costi l'anno prossimo. Infine prevediamo di aumentare il nostro margine operativo anno su anno nel quarto trimestre a circa il 22,5%”.

QUALCOMM – 10,51%. La società che sviluppa una tecnologia di comunicazione digitale chiamata CDMA (Code Division Multiple Access) e possiede la proprietà intellettuale appli-cabile ai prodotti che implementano qualsiasi versione di CDMA inclusi brevetti, domande di brevetto e segreti commerciali, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2022 pari a 3,13 $/az. su un fatturato di 11,40 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,13 $/az. su un fatturato pari a 11,37 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 22,1% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel primo trimestre fiscale 2023 tra 2,25 e 2,45 $/az. su un fatturato tra 9,20 e 10,00 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,42 $/az. su ricavi pari a 12,02 mld $.

Nella lettera agli azionisti, la società ha dichiarato: “Data l'incertezza causata dal contesto macroeconomico, stiamo aggiornando la nostra previsione per l’anno solare 2022 circa i volumi di smartphone 3G/4G/5G da un calo percentuale a una cifra media anno su anno, a un calo percentuale basso a due cifre. Il rapido deterioramento della domanda e l'allentamento dei vincoli di fornitura nell'industria dei semiconduttori hanno portato a scorte elevate. A causa di questi livelli elevati, i nostri maggiori clienti stanno ora attingendo alle loro scorte, con un impatto negativo sul punto medio della nostra previsione per gli utili del primo trimestre fiscale 2023 pari a ca. 0,80 $/az. Questo è il principale motore della varianza rispetto alle nostre aspettative precedenti. Per far fronte al difficile contesto macroeconomico, la società ha implementato un blocco delle assunzioni ed effettueremo ulteriori tagli alle spese operative secondo necessità".

REGENERON PHARMA – 1,41%. La società è un'azienda biofarmaceutica completamente integrata, che scopre, inventa, sviluppa, produce e commercializza medicinali per il trattamento di gravi condizioni mediche, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 11,14 $/az. su un fatturato di 2,94 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 9,48 $/az. su un fatturato pari a 2,87 mld $. I ricavi sono diminuiti del 15,0% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

Robert Landry, vicepresidente esecutivo e CFO della società, ha affermato: “La nostra performance finanziaria del terzo trimestre 2022 riflette un forte aumento commerciale in tutte le nostre attività, evidenziato da una crescita dei ricavi dell'11% escludendo i contributi del vaccino REGEN-COV e del farmaco Ronapreve. Abbiamo continuato a promuovere la creazione di valore per gli azionisti realizzando vantaggi dai nostri investimenti sostenuti in ricerca e sviluppo, concentrandoci sul lavoro commerciale e stanziando oltre 2,8 mld $ per riacquisti di azioni e iniziative di sviluppo del business nei primi nove mesi del 2022".

SIRIUS XM HOLD – INV.%. La società, tramite i propri sistemi radio satellitari proprietari, trasmette a pagamento tramite canone, canali di musica, sport, notizie, discorsi, intrattenimento, traffico e meteo negli Stati Uniti, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 0,06 $/az. su un fatturato di 2,28 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,08 $/az. su un fatturato pari a 2,27 mld $. I ricavi sono cresciuti del 3,7% su base annua. La società ha detto che prevede un fatturato per tutto l’anno 2022 di 9,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è di 8,98 mld $ per l’anno 2022. La società ha affermato che continua ad aspettarsi un fatturato 2022 di circa 9,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è di 9,04 mld $.

Jennifer Witz, A.D. della società, ha affermato: “Siamo lieti di presentare i risultati del terzo trimestre che riflettono una forte lavoro durante il periodo, mentre ci appoggiamo a investimenti progettati per garantire che SiriusXM prosperi a lungo termine. Da eventi sportivi in ​​diretta e copertura elettorale a canali esclusivi per artisti e spettacoli dal vivo su Small Stage, siamo entusiasti di offrire una lista di contenuti diversificata e differenziata abbinata a una tecnologia che rende più facile che mai scoprire nuovi preferiti sia in auto che nell'app SXM. SiriusXM ha registrato una solida crescita degli abbonati e dei ricavi durante il terzo trimestre e, sebbene continuiamo a monitorare da vicino le tendenze al ribasso nel mercato pubblicitario che aggiungono rischio alle nostre aspettative per il 2022, siamo lieti di ribadire la nostra previsione finanziaria e per gli abbonati per l'intero anno. A livello contabile durante il trimestre, abbiamo avuto un utile netto pari a 247 mln $ restituendo agli azionisti 262 mln $ di capitale e ha chiuso il trimestre con un EBITDA rettificato pari a 720 mln $. Il costo totale dei servizi per SiriusXM è stato pari a 665 mln $, in aumento del 3% rispetto allo stesso trimestre del 2021. L'utile lordo di SiriusXM è stato pari a 1,1 mld $, con un aumento del 6% rispetto al periodo 2021, producendo un margine lordo del 62%, circa un punto in più rispetto al periodo dell'anno precedente. Oggi annunciamo anche un aumento del 10% del nostro dividendo trimestrale, portando quel dividendo a un tasso di crescita annualizzato del 16% dal suo inizio nel 2016. Con scadenze a breve termine limitate, la significativa generazione di cassa in corso pari a ca. 1,4 mld $ ci consente di continuare a investire nella nostra attività ed a valutare le opportunità strategiche".

SKYWORKS SOLUTIONS – INV.%. La società insieme alle sue consociate consolidate, è un innovatore di semiconduttori analogici e segnali misti ad alta affidabilità, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2022 pari a 3,02 $/az. su un fatturato di 1,407 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,90 $/az. su un fatturato pari a 1,40 mld $. I ricavi sono cresciuti del 7,3% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel primo trimestre fiscale 2023 pari a 2,59 $/az. su un fatturato tra 1,30 e 1,35 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,86 $/az. su ricavi pari a 1,51 mld $.

Liam K. Griffin, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Skyworks ha stabilito nuovi record di entrate e utili per azione nel quarto trimestre e nell'anno fiscale, offrendo una crescita anno su anno guidata dal nostro portafoglio di prodotti sempre più diversificato e da un lavoro esemplare. Durante l'anno fiscale, le nostre soluzioni di connettività hanno consentito un'ampia serie di applicazioni nei mercati, mobile, IoT, automotive, data center e infrastrutture. I nostri decenni di investimenti in prodotti innovativi, relazioni profonde con i clienti e capacità di fabbricazione interna ci consentono di andare avanti in modo efficace un contesto macroeconomico e geopolitico difficile. Per il futuro, la forte redditività e la generazione di cassa di Skyworks continuano a supportare lo sviluppo di tecnologie di prossima generazione, posizionandoci per una crescita a lungo termine e guadagni di quote di mercato in diversi mercati. A livello contabile nel quarto trimestre fiscale, l'utile operativo è stato pari a 528,6 mln $, abbiamo restituito 1,260 mld $ agli azionisti attraverso dividendi e riacquisti di azioni, infine il CdA ha deliberato un dividendo in contanti pari a 0,62 $/az. ordinaria della Società, pagabile il 13 dicembre 2022, agli azionisti registrati alla chiusura dell'attività il 22 novembre 2022”.

STARBUCKS + 5,47%. La catena di negozi rivenditrice di caffè e tè proprietaria di diversi marchi, ha pubblicato utili nel quarto trimestre fiscale 2022 pari a 0,81 $/az. su ricavi per 8,40 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,72 $/az. su ricavi per 8,31 mld $. Il fatturato è cresciuto del 3,3% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre fiscale 2022 tra 0,57 e 0,59 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,71 $/az. Inoltre la società ha detto che prevede utili per tutto l’anno 2022 tra 3,35 e 3,41 $/az. su ricavi tra 32,50 e 33,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,44 $/az. e ricavi per 32,63 mld $ per l’anno 2022.

Howard Schultz, A.D. ad interim della società, ha affermato: ”Abbiamo assistito a un'accelerazione della domanda di caffè Starbucks in tutto il mondo nel quarto trimestre e durante tutto l'anno. I risultati del quarto trimestre dimostrano le prime prove del successo dei nostri investimenti negli Stati Uniti. Le novità introdotte toccheranno ed eleveranno ogni aspetto del nostro lavoro, delle esperienze dei clienti e dei negozi e posizionando idealmente Starbucks nel fornire un servizio accelerato, sostenibile, a lungo termine, con una crescita redditizia e creazione di valore a partire dal 2023. Abbiamo aperto 763 nuovi negozi nel quarto trimestre, chiudendo il periodo con 35.711 negozi a livello globale: il 51% gestito dall'azienda e il 49% con licenza. Alla fine del quarto trimestre, i negozi negli Stati Uniti e in Cina rappresentavano il 61% del portafoglio globale dell'azienda, con 15.878 negozi negli Stati Uniti e 6.021 in Cina. A livello contabile il margine operativo del 15,1% è diminuito dal 19,5% dell'anno precedente principalmente grazie agli investimenti e alla crescita della manodopera, compresi gli aumenti salariali dei partner nei negozi, nonché l'aumento della spesa per la formazione di nuovi partner. L'utile operativo è diminuito a 217,6 mln $ rispetto ai 377,4 mln $ del quarto trimestre 2021. Il reddito operativo è aumentato a 244,6 mln $ rispetto ai 219,8 mln $ del quarto trimestre 2021”.

VERISK ANALITICS – 8,06 %. La società è un fornitore di informazioni sui rischi per i professionisti di assicurazioni, sanità, servizi finanziari, della catena di fornitura del governo e gestione del rischio, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 1,46 $/az. su un fatturato di 745.30 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,47 $/az. su un fatturato pari a 754.39 mln $. I ricavi sono diminuite dello 1,8% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

Lee Shavel, CEO della società, ha dichiarato: "Verisk ha riportato solidi risultati operativi nel trimestre, mantenendo al contempo l’intenzione dichiarata di diventare una società globale di dati, analisi e tecnologia incentrata sulle assicurazioni e di migliorare l'efficienza operativa. Mentre avanziamo con il lavoro, sono fiducioso che con i nostri set di dati proprietari, con le persone di talento e dedicate ad una profonda conoscenza del settore e competenza tecnica, Verisk sia nella posizione migliore per creare valore per i nostri clienti aiutandoli a evolversi in un nuovo ambiente digitale, integrare set di dati in rapida crescita e ottenere nuovi livelli di efficienza. A livello contabile nel terzo trimestre, l'utile netto è stato pari a 189,4 mld $, in calo del 6,1%, l'EBITDA rettificato è stato pari a 383,5 mln $, in aumento dell'1,2%. La liquidità netta fornita dalle attività operative è stata pari a 280,2 mln $, in calo dell'1,8% e il flusso netto di cassa è stato pari a 214,4 mln $, in calo del 4,2% tutti i dati riportati rispetto allo stesso trimestre del 2021 Inoltre abbiamo pagato un dividendo in contanti di 31 cent/az. il 30 settembre 2022 ed il CdA ha approvato un dividendo in contanti di 31 cent/az. pagabile il 30 dicembre 2022. Infine abbiamo riacquistato 300,0 mln $ delle nostre azioni durante il terzo trimestre del 2022”.

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(articolo di Sandro Mancini)