Strategia Value: breve analisi macro e approfondimento su ILPRA


L’attualità è ancora dominata (purtroppo) dalle notizie relative alla guerra in Ucraina. In una situazione così delicata, l’incertezza prende il sopravvento. Ad oggi, nessuno degli scenari sembra poter essere escluso.

I negoziati proseguono, a tratti sembra di poter intravedere anche qualche prospettiva di schiarita, ma sul fronte ucraino, la marcia russa va avanti come la generosa resistenza ucraina.

Ci vorrà del tempo per capire esattamente quale sia la strategia di Putin… Di logico si vede ben poco.

Anche durante l’ultima settimana, la volatilità ha giocato un ruolo da protagonista: a fronte di una sostanziale debolezza in USA, gli indici europei hanno presentato un timido segnale di recupero.

Sul fronte delle materie prime non si registrano discontinuità rispetto al recente passato: il comparto energetico strappa ancora al rialzo.

Il rincaro delle commodity produce inevitabilmente un effetto inflattivo: l’ultima rilevazione in USA rileva un tasso di inflazione (feb 2022) pari al +7,87%, livelli massimi dagli anni ’80.

La fase è indiscutibilmente complessa: sia l’aspetto macro che quello geopolitico evidenziano palesi fragilità. Gli indici europei (ed il Nasdaq) sono scesi piuttosto violentemente ed in modo indiscriminato: in queste situazioni, con un’ottima pluriennale, è possibile poter individuare alcune opportunità di investimento.

Come già fatto per NATIONAL RESEARCH, approfondiamo l’analisi di un’altra bella realtà inserendola nella watch list. Ognuno valuterà poi come agire…

Nella storia dell’uomo, la capacità di saper rallentare il naturale processo di deperimento dei cibi ha rappresentato una sfida molto ambiziosa. In epoca antica, il ruolo del sale, dell’olio e del freddo sono stati determinati per poter garantire alla società un allungamento dei tempi di conservazione degli alimenti.

In tempi più recenti, la scienza, il progresso e la tecnologia hanno presentato ulteriori soluzioni a questo annoso problema.

In questo preciso contesto, da circa cinquanta anni opera una piccola perla italiana, ILPRA…

ILPRA (ISIN: IT0005359101) opera nella produzione e vendita di macchinari per il confezionamento di prodotti alimentari, non alimentari e medicali interamente made in Italy.

Dal febbraio 2019 è quotata sulla borsa di Milano sul segmento Euronext Growth (ex AIM): attualmente capitalizza € 36,8 mln.

I principali clienti sono rappresentati dai principali operatori mondiali del settore alimentare e dai grandi gruppi impiantisti che assemblano poi il prodotto finito e lo rivendono ai clienti finali.

Le soluzioni offerte da ILPRA sono numerose e molto spesso sono personalizzabili sulla base delle necessità dei clienti. Il segmento attualmente più promettente è quello della conservazione dei cibi: ILPRA realizza macchinari in grado di confezionare sottovuoto una moltitudine di prodotti alimentari.

Nel mercato della GDO, l’allungamento dei tempi di conservazione si è dimostrato essere un fattore decisivo: mantenere la qualità organolettiche dei prodotti allungandone la scadenza ha rappresentato una nuova frontiera su cui ILPRA ha dimostrato di avere un vantaggio competitivo. La domanda dei prodotti in vaschetta (pronti o freschi) è da tempo in forte crescita.

I macchinari ILPRA, sotto il profilo del rapporto qualità/prezzo, si collocano all'interno della fascia medio alta: i clienti sono spesso disposti a pagare un premium price.

Sotto il profilo della sostenibilità, ILPRA dispone di un impianto fotovoltaico capace di coprire l’intero fabbisogno energetico per la sede di Mortara (PV), fulcro dell’intero processo di produzione.

FATTURATO DI ILPRA:

Prendendo in considerazione i dati a partire dal 2016, il trend relativo ai ricavi presenta un andamento crescente. ILPRA ha dimostrato di avere una particolare resilienza anche durante le fasi più complesse della pandemia.

Facendo riferimento ai dati dell’ultima semestrale, la geografia del fatturato riporta un 60% di export.

MARGINALITA’ DI ILPRA:

Sia in termini di EBITDA MARGIN % che marginalità netta, il trend riportato da ILPRA evidenzia livelli piuttosto elevati inseriti in un contesto di crescita.

FLUSSI DI CASSA OPERATIVI VS INVESTIMENTI DI ILPRA:

L’aumento del fatturato si è dimostrato particolarmente virtuoso poiché ha incrementato parallelamente i flussi di cassa operativi.

Sotto il profilo degli investimenti, ILPRA non ha richiesto eccessivi investimenti.

La società ha operato prevalentemente attraverso operazioni di M&A (2019: VeripackSrl, EltecSrl, I.P.T. Srl, di OOO ILPRA RUS, 2020: UNIMEC Srl, 2022: MACS).

INDEBITAMENTO DI ILPRA:

La struttura del capitale di ILPRA è particolarmente snella: i debiti corrispondono al 18% del valore delle attività.

POSIZIONE FINANZIATIA NETTA DI ILPRA:

La PFN di ILPRA risulta essere positiva: tale risultato lo si deve sia alla generazione di cash flow sia ai fondi raccolti in fasi di IPO (€ 5 mln).

ROIC – WACC DI ILPRA:

In attesa di poter disporre dei dati relativi al 2021, ILPRA ha evidenziato un virtuoso percorso di creazione di valore: il differenziale tra ROIC e WACC si presenta costantemente in aumento.

DETERMINANTI DEL ROIC:

L’aumento del ROIC è stato realizzato aumentato entrambe le sue determinanti.

DINAMICA DEI MULTIPLI:

A seguito del recente ripiegamento delle quotazioni, i multipli di ILPRA risultano essere particolarmente interessanti.

GRAFICO DI ILPRA:

A gennaio 2022 le quotazioni di ILPRA hanno sfiorato nuovamente i livelli massimi raggiunti ad ottobre scorso (€ 4,9). Il titolo non è stato però capace di rompere a rialzo tale resistenza ed ha ritracciato fino a quota € 4.

Da lì, complice il delicato scenario attuale, è partita una violenta correzione ha riportato il titolo fino a quota € 2,8 (-46% dai massimi).

OSSERVAZIONI:

Sotto il profilo fondamentale ILPRA è riuscita a superare brillantemente le fasi più delicate della pandemia. La società presenta buone marginalità, ottima solidità patrimoniale ed una discreta crescita dei ricavi.

ILPRA ha saputo cogliere ottimamente le nuove esigenze della GDO.

I consumatori finali sono particolarmente sensibili alla tracciabilità degli alimenti: ILPRA in una recente nota si è dichiarata “…. pronta a rispondere alla crescente richiesta di sistemi atti a garantire la tracciabilità e la certificazione dei prodotti confezionati.”

Il settore alimentare si è dimostrato ancora una volta slegato dal contesto esogeno ed i macchinari prodotti da ILPRA appartengono ad un segmento premium. Nonostante ciò, l’aumento dei prezzi delle materie prime avrà sicuramente un impatto sulla marginalità della società. Altri problemi potranno venire fuori dal comparto export (la società non ha indicato a quanto ammonti la % russa).

Il violento ripiegamento delle quotazioni offre un interessante sconto rispetto al valore della società: il prezzo da pagare però è notevole, il contesto geopolitico è estremamente suscettibile a rapidi cambiamenti. Chi non risica, non rosica….

Con un’ottica pluriennale, può aver senso valutare una graduale accumulazione (in più tranche) sfruttando anche eventuali altri ribassi. Non serva fretta.

PUNTI DI FORZA:

  • - Solidità patrimoniale
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  • - Buona marginalità
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  • - ROIC elevato
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  • - Esposta su un settore resiliente che presenta un trend di domanda crescente

PUNTI DI DEBOLEZZA:

  • - Situazione delicata dei mercati
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  • - Elevata esposizione all’export: in questa fase può rappresentare un maggior rischio
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  • - Lotto minimo di acquisto: multipli di n° 600 azioni
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  • - Il titolo non è particolarmente liquido

RIEPILOGO DELLE SEGNALAZIONI: