Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci


Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci

Piano Bar di Virginio Frigieri                                                03/04/2022

Indici Azionari USA

S&P500

Come ho anticipato la settimana scorsa, ho duvuto rivedere l’etichettatura perché il modello precedente è stato invalidato. Tranquilli lo scenario non è mutato e resta ancora estremamaente ribassista. Adesso con la nuova etichettatura abbiamo un chiaro 1-2 con l’onda 2 che ha ritracciato oltre il 61,8% arrivando asfiorare il 76,4%. Questa settimana cominciamo dall’S&P500 perché è quello più vicino all’invalidazione del modello. Adesso aspettiamo l’1-2 di grado inferiore sull’onda 3 e poi andremo short.

Nasdaq100

Stessa situazione sul Nasdaq che ha gia iniziato l’onda 3. Se l’onda 2 ha realmente completato il suo ciclo, la prossima ondata di declino del NASDAQ sta iniziando e sarà più grande dell'ondata iniziale verso il basso dal massimo di novembre 2021. L'influenza di un NASDAQ in calo dovrebbe estendersi a tutte le principali medie azionarie. 

Dow Jones

Il Dow Jones è l’unico dei tre che mantiene ancora l’etichettatura iniziale. Anche lui sta scendendo, ma qua leggiamo ancora una [iii] di 3 al posto di una [i] di 3 visibili sul Nasdaq ed S&P500. Se la nostra interpretazione è corretta il Dow dovrebbe scendere rapidamente sotto 34.095 punti.

Previsioni di Borsa : Bond USA rendimenti e prezzi

Anche sul Trentennale americano ho risistemato la numerazione delle onde 4  e 5 ed ora la chiusura di onda (5)  dovrebbe mettere la parola fine anche sull’onda [1] di grado intermedio. Le obbligazioni sono state schiacciate nella prima parte del 2022, poiché alcuni indici hanno subito il loro peggior drawdown nella storia. Il rendimento del titolo lungo del Tesoro degli Stati Uniti è più che triplicato negli ultimi 24 mesi e alcuni tassi ipotecari sono quasi raddoppiati. La tendenza ribassista dovrebbe avere una tregua a breve termine, con un marcato rally in contro tendenza che marcheremo come onda [2], ma il mercato ribassista sui prezzi delle obbligazioni è tutt'altro che finito.

Questa situazione avrà un peso enorme anche sull’Europa. Sappiamo quanto i tedeschi vedano come fumo negli occhi l’inflazione dilagante dei prezzi al consumo per le note vicende storiche, e ironia della sorte, quest’anno e il prossimo segnano il centenario dell’iperinflazione della Germania di Weimer che gettò i semi per l’ascesa di Hitler. Quindi con un’inflazione dei prezzi al consumo già adesso oltre il 7%, è chiaro che i tedeschi stanno diventando sempre più nervosi. Al contrario la deflazione dei prezzi al consumo in questo frangente non è ovviamente sui radar di nessuno. Ma l’aumento dei tassi di interesse che sta avvenendo in tutto il mondo (perfino in Giappone) fa presagire diversi drammi in arrivo. Il pianeta è talmente indebitato sia nel pubblico che nel privato che gli aumenti dei tassi di interesse a cui stiamo assistendo avranno l’effetto di rendere i costi del servizio del debito incredibilmente difficile per molti governi, società e individui. Per ora siamo all’inizio del gioco, ma il gioco è iniziato ed è in corso. Con tassi di interesse che renderanno insostenibili i livelli storici del debito, la conclusione molto probabile sarà proprio la deflazione. E nel momento in cui questo processo iniziasse le economie entrerebbero in una spirale deflazionistica che porterà a prezzi degli asset più bassi. Poi naturalmente c’è anche la tesi opposta; un altro punto di vista che vede le banche centrali r i governi soddisfatti dei prezzi al consumo fuori controllo. Ci sono cioè diversi  economisti che credono che gli alti livelli di debito possono essere ancora gonfiati e che con un inflazione alta il livello del debito si ridurrà. Questo potrebbe spiegare perché le banche centrali sono andate fuori di testa e negli ultimi quattordici anni non hanno fatto altro che stampare denaro. Come finirà realmente lo sapremo solo vivendo, ma quello che è certo è che  è l’aumento dei tassi di interesse da adesso e per diversi anni, darà parecchi problemi allo stomaco di coloro che hanno elevati livelli di debito. Un altro segnale da non sottovalutare che spinge nella direzione di tempi cupi è che le varie curve che rapportano i rendimenti tra i titoli a corta scadenza rispetto alle scadenze lunghe stanno rapidamente invertendosi. Il rendimento dei titoli a 5 anni è più alto di quelli a 30 anni… la curva a due anni sta superando la curva dei titoli a 10 anni. Se le scadenze brevi cominciano a rendere più di quelle lunghe la fiducia nel futuro se ne sta andando.

Previsioni di Borsa : Dollar Index e EUR/USD

Sul dollaro, dovremmo essere alle ultime schermaglie dell’onda [2] e dopo il dollaro dovrebbe scendere in maniera sostanziosa, rivalutando l’euro.

Metalli Preziosi

Oro:

Aspettiamo che l’oro si decida ad allungare verso l’alto. Il massimo di onda (1) rappresenta il punto di invalidazione del modello e non può essere violato.

Platino:

Sul platino abbiamo l’onda 2 sembra conclusa e adesso vediamo sale l’onda (3).

Argento:

Bene anche l’argento che ha iniziato l’onda 5 di (3). Anche in questo caso, se i prezzi violassero il massimo di onda 1, il nostro modello risulterebbe invalidato e dovremmo chiudere la posizione long.

alla prossima