NASDAQ100 WEEKLY - ERA ORA !! Rimbalzo chiamato, rimbalzo avvenuto sui mercati azionari USA.


I MERCATI AZIONARI USA RIMARRANNO CHIUSI OGGI 30 MAGGIO PER LA RICORRENZA DEL MEMORIAL DAY.

RIMBALZO CHIAMATO, RIMBALZO AVVENUTO PER I LISTINI AZIONARI USA, ANCHE SE CON UN PO’ DI RITARDO.

Timido rimbalzo ad inizio di settimana scorsa per gli indici azionari USA con il Nasdaq100 che, nella giornata di martedì, effettuava un re-test dei minimi in area 11550, prima di stampare un rialzo poderoso di oltre il 7%. Non di meno gli altri due indici maggiori anche se con percentuali leggermente inferiori. Sembra che l'eccesso di pessimismo e di ipervenduto, più volte evidenziato su queste colonne nelle passate settimane, stia cominciando a "lavorare".

Il catalist del ribasso di martedì scorso è stato il profit-warning sul titolo SNAP (- 40%) che si è propagato prima a tutte le società dell’advertising come i social e Google, quindi al resto del mercato. Ma anche i brutti dati sulle PMI USA, i disastrosi dati sulle vendite delle case di aprile che iniziano a soffrire del rialzo dei mutui e le prime survey regionali a livello manifatturiero hanno contribuito alla discesa degli indici. Le previsioni regionali di maggio sono decisamente eloquenti (v. grafico):

Ma nella seconda parte della settimana, nonostante il report dell’ultima riunione del FOMC non abbia mostrato sorprese particolari, Wall Street ha ripreso a correre. Il testo ha confermato i rialzi da 50 bps nelle prossime due riunioni del FOMC, aggiungendo però che questo metterà la FED in condizione di giudicare bene il quadro e i passaggi successivi nella seconda parte dell'anno. L'idea che sembra aleggiare è che, usando aggressività ora, la FED intende mettersi in condizione di poter rallentare dopo l'estate se la situazione dovesse richiederlo ed, eventualmente, anche indire una pausa nella stretta monetaria. E' stato inoltre osservato che, per effetto delle azioni della FED, le condizioni finanziarie si sono inasprite di un ammontare "storicamente elevato" da inizio anno. Infine si è notato che la riduzione del bilancio potrebbe avere "effetti imprevedibili". Ne esce un quadro di una FED conscia dell'entità dei rialzi dei tassi e, a margine, attenta a considerarne gli effetti negativi sul ciclo più di quanto emergesse dai discorsi dei giorni scorsi. In dollaroni, piano piano, stanno capendo che l’aggressività sulla stretta monetaria potrebbe portare seriamente ad una recessione economica dalla quale poi, sarebbe ancora più arduo uscirne.

Pertanto, fino al meeting di luglio la FED userà il pilota automatico nella sua lotta all’inflazione, con la certezza i Fed Funds saliranno di 50 bps alla volta terminando all’1.75%-2.00% prima di settembre. A quel punto, Powell & Co potranno valutare l’impatto della stretta monetaria sull’economia USA e adattare la sequenza dei rialzi di conseguenza. Il mercato ha cementato i 100 bps entro l’estate (grafico 1) ma nell’ultima settimana ha ridotto un po’ le aspettative per i Fed Funds a fine anno (grafico 2).

Anche i rapporti economici societari trimestrali usciti hanno dato linfa vitale al rialzo con due titoli tech cinesi molto chiacchierati negli ultimi tempi, ALIBABA e BAIDU, che hanno riportato dati nettamente migliori delle attese. A loro si aggiungono le trimestrali di altri titoli retails, (MACY'S, DOLLAR TREE e DOLLAR GENERAL) migliori delle attese, che hanno compensato un settore devastato dal pessimismo di due settimane orsono (v. Target e Walmart), cosa che ha prodotto brillanti rimbalzi per il settore (l'ETF dedicato è salito del 4.8%) e attenuato, in generale, la sensazione che i consumatori USA siano esausti.

Infine, anche se non incidono in maniera rilevante sui volumi in acquisto ma di certo contribuiscono ad alimentare un sentiment positivo, il fatto che ci sono stati interessanti flussi d'acquisto provenienti dagli "insiders", ovvero i CEO e le prime linee, che devono dichiarare quando acquistano azioni dell'azienda in cui lavorano. Pare che questo storno dei mercati sia stato pesantemente comprato da parte di questi operatori, il che lascia intendere che loro, che dovrebbero conoscere bene le prospettive aziendali, vedono valore, in aggregato, nei livelli attuali. Il seguente grafico ha rivelato che l'attività è di una deviazione standard sopra il trend.

Come si vede dal grafico, altri picchi si sono avuti a Settembre 2020, a inizio 2019, a inizio 2016, a fine 2011. In generale un buon timing. Vedremo.

Per quanto riguarda gli investimenti di carattere monetario, i tassi si sono ancora giovati della risk-aversion ad inizio settimana calando pressoché ovunque, consolidando nei giorni successivi quando gli indici hanno rimbalzato. La chiusura della settimana vede il 10Y ad un rendimento del 2,743% con la Fed Fund Strip che prezza, ormai, un punto di arrivo del Fed Funds sotto il 3%.

Dopo la pesante discesa di due venerdì fa, risalgono di poco i rendimenti dei titoli legati all’inflazione con il 10 anni che passa dal 2.55% al 2,63% del fine settimana scorso.

Passiamo l’analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Gran recupero per l’indice tech nel corso della settimana appena passata nonostante il titolo NVIDIA abbia riportato una trimestrale sotto le attese. Oltre ad essere stato l’indice più penalizzato nel corso delle scorse settimane con molti titoli in zona ipervenduto, l’indice ha beneficiato anche della discesa del dollaro ma soprattutto dalle dichiarazioni meno intransigenti dei vertici della FED circa la stretta monetaria con possibile revisione del piano dei rialzi in caso di rallentamento dell’economia a partire da settembre. Graficamente notiamo che il supporto in area 11500 ha retto alla grande anche nel re-test di martedì scorso dal quale è poi partito il rimbalzo a superare la prima area di resistenza a 12500/600 con recupero della mediana del canale ribassista di volatilità. Nei prossimi giorni, se il rimbalzo viene confermato, i prezzi si troveranno a disegnare l’onda 4 che, ipoteticamente potrebbe spingersi fino in area 14500 ma, realisticamente dovrebbe arrivare al meno in area 13800/14000, passando da resistenze intermedie prima in area 13000 poi in area 13500/550 con rottura della M.M. a 50 periodi. Per i giorni a venire non pensiamo che i prezzi possano ritornare a testare il supporto in area 11500 anche se la volatilità continua a rimanere molto alta e tutto può succedere. Il livello dei RSI a 50 indica di spazio per la continuazione del rialzo ce n’è ancora molto. La settimana si è chiusa a 12681.42 con un guadagno del + 7,15% che porta ad un deficit da inizio anno del – 22,30%.

L'indice S&P500 ha cercato 4 volte nelle ultime 9 sedute di chiudere sotto la soglia psicologica dei 3.900 punti, finora bucata solo in intraday, ma finora non ci è riuscito grazie anche a un paio di bruschi recuperi finali, che hanno disegnato sul grafico degli "hammer". E' un fatto che l'indice sta mostrando una buona convinzione al rialzo soprattutto dopo il superamento del massimo del 17 maggio in area 4100 che configurerebbe per l'S&P500 un progetto di doppio minimo che darebbe un volto costruttivo al quadro tecnico di breve. Quindi, fermo restando la fine di onda 3 con il minimo a 3810, il rimbalzo di onda 4 potrebbe spingersi fino in area 4450, ma senza sembrare di essere troppo ottimisti, i prossimi obiettivi alla portata sono in area 4225 e 4300/4325. Anche su questo indice il livello di RSI a 53 indica che c’è spazio per la prosecuzione del rimbalzo. La settimana di contrattazione si è chiusa a 4158.23, con un guadagno del 6,58% che porta a segnare un – 12,76% da inizio anno.

Infine l’indice DOW JONES conferma la minore negatività generale, rispetto agli altri due indici maggiori. A livello grafico, dopo aver fatto registrare un minimo a 30635 (fine di onda 3), i prezzi sono rimbalzati per ben 5 giorni di seguito rompendo ben due resistenze, per poi chiudere la settimana in area 33200 a ridosso della M.M. a 50 periodi, confermando di essere in onda 4 correttiva. Anche in questo caso la continuazione del rimbalzo vede come ulteriori obiettivi le aree 34000 poi 34600. Il livello di RSI a 55 permette ulteriori sedute di rialzo. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 33212.97 con un guadagno del + 6,24% che porta a segnare un – 8,60% da inizio anno.

ORO INDEX 

Il mercato dell'Oro ha terminato la sua seconda settimana di guadagni anche se per trovare un range settimanale di prezzi così contenuto bisogna risalire a fine gennaio 2022. Sebbene il sentimento rimanga solidamente rialzista tra gli analisti di Wall Street e gli investitori al dettaglio, ci sono alcune preoccupazioni che oltre al tema dell'aumento dei tassi di interesse, il principale fattore che guida il nuovo slancio rialzista dell'Oro è la debolezza del dollaro USA. Il dollaro USA rimane relativamente elevato, tuttavia, è sceso del 3% dai massimi di inizio mese. Gli analisti notano che il dollaro USA sta perdendo terreno rispetto all'Euro poiché la Banca centrale europea ha segnalato che potrebbe iniziare ad aumentare i tassi di interesse a luglio e rispetto alle altre valute poiché l’ultimo report del FOMC fa intravedere una insperata moderazione nei termini di rialzo dei tassi da parte della FED da settembre in poi, sempre che i dati macro confermino un rallentamento dell’economia a stelle strisce.

Dai vari sondaggi settimanali istituiti da società del settore, ne riportiamo due autorevoli e parliamo della società Kitco che ha intervistato 17 analisti di Wall Street tra i quali, 11 analisti, ovvero il 65%, prevedono un aumento dei prezzi dell'Oro in questa settimana. Allo stesso tempo, due analisti, o il 12%, sono ribassisti nel breve termine e quattro analisti, o il 23%, restano neutrali.

Passiamo al sondaggio online da parte della società Main Street che ha riportato 570 votanti tra i quali, 317 intervistati, ovvero il 56%, sperano in un aumento dell'Oro in questa settimana. Altri 163, o il 29%, hanno dichiarato una riduzione dei prezzi, mentre 90 elettori, o il 16%, sono risultati neutrali nel breve termine.

Colin Cieszynski, Chief Market Strategist di SIA Wealth Management, ha affermato: "Sembra che il dollaro USA abbia raggiunto il picco, per ora, rimuovendo un vento contrario chiave dall'Oro che ha già iniziato a rimbalzare. Ci sono molti dati macro importanti in uscita nella prossima settimana, quindi i mercati valutari potrebbero essere attivi".

Adam Button, Chief Currency Strategist di Forexlive.com, ha affermato di essere rialzista anche sull'Oro poiché i rendimenti obbligazionari e il dollaro USA si indeboliscono.

Bob Haberkorn, Senior Market strategist di RJO Futures, ha affermato che qualsiasi calo dell'Oro dovrebbe essere visto come un'opportunità di acquisto nell'ambito attuale. Ha aggiunto che il metallo giallo ha ancora un valido percorso rialzista verso i 2.000 $/oz entro la fine dell'anno poiché i tassi di interesse reali rimangono bassi.

Sean Lusk, co-direttore di Commercial Hedging di Walsh Trading, ha affermato di aspettarsi anche che l'inflazione rimanga un problema poiché i prezzi dell'energia continuano a salire. Ha aggiunto che la crescente minaccia di inflazione e i crescenti timori di recessione renderanno l'Oro un attraente bene rifugio.

Adrian Day, presidente di Adrian Day Asset Management, ha affermato di rimanere rialzista sull'Oro poiché la Federal Reserve è vicina a testare i limiti delle sue politiche monetarie.

Prezzi in un range di soli 33 punti nella settimana appena trascorsa sul metallo giallo a dimostrazione che gli investitori non sanno come comportarsi, preferendo astenersi dalle contrattazioni. Eppure le dichiarazioni dei membri della FED avrebbero dovuto portare ossigeno alle quotazioni. Invece l’incertezza regna sovrana con i prezzi che non si sono discostati dall’area 1850 $/oz. che rappresenta, a questo punto, un bel crocevia tra rialzisti e ribassisti sulla commodity.

Passando agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio notiamo la stessa situazione vista sull’Oro anche per il Platino con i prezzi che continuano ad oscillare tra il minimo dell’area 925 $/oz. ma i massimi tra 960 e 970 $/oz., con la M.M. a 50 periodi che incombe da sopra portando ulteriore pressione alle quotazioni. Mentre sull’Argento continua il rimbalzo, anche se si è affievolito notevolmente, con un colpo di coda nella giornata di venerdì scorso che ha portato i prezzi a testare l’area 22,50 $/oz. per poi ripiegare in chiusura nuovamente in area 22,10 $/oz.

La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1857.30 $/oz., con un guadagno del + 0,51% che porta per la prima volta nell’anno ad un guadagno del + 1,57% da inizio anno. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1852.84 $/oz. con un guadagno del + 0,39%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES GIUGNO 2022:

LA GUERRA – RUSSIA – UCRAINA - (EUROPA)

Tra oggi e domani i leader dell’Unione Europea si incontreranno per discutere del pacchetto di sanzioni alla Russia, che potrebbe includere un embargo sul petrolio ed un programma che punta a velocizzare l’indipendenza dai combustibili fossili russi. Alla vigilia dell’incontro, ieri Robert Habeck, ministro dell’economia tedesco, ha detto: “Dopo l’attacco della Russia all’Ucraina, abbiamo visto cosa può succedere quando l’Europa resta unita. In vista del vertice di domani, speriamo che continui così. Ma sta già iniziando a sgretolarsi e sgretolarsi ancora”. A rallentare l’approvazione del pacchetto di sanzioni nei confronti di Mosca è stata l’Ungheria, preoccupata dalle possibili ripercussioni sulla propria economia di un blocco delle importazioni di petrolio russo. Un funzionario dell’Unione Europea ha spiegato che l’idea è quella di applicare un embargo sul petrolio di Mosca, permettendo alla conduttura russa Druzhba di rifornire l’Ungheria per un po’, per dare tempo alla Commissione europea e a Budapest di risolvere il problema.

La Turchia intanto continua a mostrarsi diffidente verso la possibile entrata di Finlandia e Svezia nella NATO. Recep Tayyip Erdoğan, come riportato ieri dall’emittente televisiva pubblica turca TRT Haber, ha parlato di colloqui con Helsinki e Stoccolma non al “livello previsto”. Ankara sta frenando l’adesione all’alleanza dei due paesi scandinavi contestando il fatto che Svezia e Finlandia starebbero ospitando persone legate all’organizzazione politica e paramilitare PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) e ad altri che considera terroristi. Ann Linde, ministra degli esteri svedese, rispetto alle ultime dichiarazioni di Erdoğan ha scritto in una e-mail a Reuters: “Gli sforzi diplomatici sono in corso. Ci rifiutiamo di commentare ulteriormente al momento”. In giornata il presidente turco dovrebbe avere colloqui telefonici con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Erdoğan, come riporta la TASS, ha dichiarato: “Sogniamo che questa guerra tra Russia e Ucraina finisca con una pace il più presto possibile, ma sembra che gli eventi si stiano sviluppando negativamente ogni giorno che passa”. Riguardo alla telefonata con i leader dei due paesi ha detto: “Continueremo a sollecitare le parti ad usare i canali del dialogo e della diplomazia”. Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino, ieri ha confermato alla TASS che in giornata Erdoğan e Putin si sentiranno telefonicamente.

Parlando alla televisione francese TF1, ieri il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov ha indicato la “liberazione” della regione del Donbass come prioritaria: “La liberazione delle regioni di Donetsk e Luhansk, riconosciuti dalla Federazione Russa come stati indipendenti, è una priorità assoluta”. Mentre in merito agli altri territori dell’Ucraina, Lavrov ha aggiunto: “Queste persone devono decidere da sole”.

LA POLITICA USA

Negli Stati Uniti torna d’attualità il tema dell’accesso facile alle armi in seguito alla strage di Uvalde, nello stato del Texas, dove martedì scorso un ragazzo ha ucciso 19 bambini e 2 insegnanti in una scuola elementare. Un atto di violenza estrema verificatosi a pochi giorni di distanza dalla sparatoria di Buffalo, nella quale hanno perso la vita 10 persone.

In seguito alla strage il leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer ha chiesto ai suoi colleghi repubblicani di unirsi ai dem in una discussione circa le misure che il Congresso potrebbe approvare per arginare le sparatorie, invitando loro a mettersi nei panni dei genitori delle giovani vittime affrancandosi dall’influenza della NRA – National Rifle Association, organizzazione che agisce a favore dei detentori di armi da fuoco.

A chi pensa che il modo migliore di fermare le sparatorie sia concentrarsi più sulla salute mentale piuttosto che sulla disponibilità delle armi, Schumer dice: “I tassi di malattia mentale sono più o meno gli stessi in tutto il mondo sviluppato”. “Gli Stati Uniti non sono un’eccezione per quanto riguarda le malattie mentali”, però ha aggiunto che gli USA sono “un’eccezione per quanto riguarda il gran numero di armi disponibili in questo paese”. “Questo è il motivo per cui abbiamo così tante sparatorie e altri paesi occidentali no”. Il senatore repubblicano Ted Cruz martedì scorso ha detto: “Inevitabilmente quando c’è un omicidio di questo tipo, si vedono politici che provano a politicizzarlo”. “Vedete democratici e molta gente nei media la cui soluzione immediata è provare a limitare i diritti costituzionali di cittadini rispettosi della legge. Questo non funziona. Non è efficace”. Lo scorso martedì notte il presidente Joe Biden ha rilanciato la richiesta dei democratici: “Come nazione dobbiamo chiederci quando ci opporremo alla lobby delle armi. Quando faremo ciò che tutti noi sappiamo nel nostro intimo che deve essere fatto?”. Il senatore dem Chris Murphy, in un discorso al Senato, ha detto: “Cosa stiamo facendo? Perché siete qui se non per risolvere un problema esistenziale come questo?”. Un appello ad agire sulla prevenzione è arrivato dalla speaker della Camera Nancy Pelosi: “È tempo che tutti al Congresso diano ascolto alla volontà del popolo americano e si uniscano nel promulgare la legislazione bipartisan, di buon senso e salvavita approvata dalla Camera”.

Giovedì scorso però il Domestic Terrorism Prevention Act, approvato dalla Camera in seguito alla sparatoria di Buffalo con l’obiettivo di cercare di ridurre la violenza di matrice razzista, ha registrato uno stop al Senato, dove l’esito della votazione è stato un 47-47. La normativa andrebbe a creare tre uffici nell’FBI e nei Dipartimenti di Giustizia e di Sicurezza Interna per tracciare ed esaminare casi di potenziale terrorismo interno, con particolare attenzione al suprematismo bianco e ai gruppi neo-nazisti. Inoltre costringerebbe il Pentagono e le forze dell’ordine federali ad espellere i suprematisti bianchi dai loro libri paga.

Se il passaggio del Domestic Terrorism Prevention Act sembra ormai improbabile, pare esserci spazio per discussioni su una norma separata di controllo delle armi. “Tenderemo una mano di collaborazione a coloro che sono rimasti in disparte, a coloro che hanno deciso di schierarsi con la lobby delle armi. Ed offriremo loro un posto ad un tavolo”, ha dichiarato il senatore democratico Chris Murphy. Giovedì scorso sono iniziati colloqui bipartisan informali su una legislazione sulla sicurezza delle armi, colloqui ai quali ha partecipato un gruppo di senatori che comprende i repubblicani Toomey e Collins e i dem Murphy e Sinema. Riferendosi ad un disegno di legge che nel 2013 ottenne la maggioranza al Senato, ma non i 60 voti richiesti, il senatore repubblicano Toomey mercoledì scorso ha detto alla CNN: “Credo ancora fortemente che l’idea di Joe Manchin (democratico) e mia di richiedere controlli dei precedenti su tutte le vendite commerciali di armi da fuoco sia una politica assolutamente ragionevole che non viola i diritti del secondo emendamento dei cittadini rispettosi della legge”. “C’è un gruppo di noi che si riunirà, discuteremo questo e vedremo se riusciremo ad arrivare a 60 (voti)”. Toomey ha detto anche che si sta parlando pure di una “red flag legislation”, riferendosi a leggi che permettono a familiari di chiedere ad un tribunale la rimozione temporanea di armi a persone sospettate di essere pericolose per sé stesse o per gli altri. Il leader della minoranza al Senato Mitch McConnell, invece, giovedì scorso ha detto che ha incoraggiato il senatore repubblicano John Cornyn a provare a trovare un punto di incontro sulla regolamentazione delle armi con i dem.

Il senatore Murphy ieri ha detto alla ABC: “Ogni volta, dopo una di queste sparatorie di massa, ci sono colloqui a Washington e non hanno mai successo”. “Ma questa volta ci sono più repubblicani interessati nella discussione per trovare un percorso da seguire di quanti ne abbia mai visti dopo Sandy Hook (massacro avvenuto nel dicembre 2012 alla Sandy Hook Elementary School nel Connecticut, ndr)”.

LA POLITICA USA – CINA

Tornano ad alzarsi i toni tra USA e Cina su Taiwan, con un “botta e risposta” tra Biden e il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Wang.

Lunedì scorso in Giappone il presidente degli Stati Uniti rispondendo ad una domanda in una conferenza ha detto che sarebbe disposto ad usare la forza per difendere Taipei in caso di attacco; inoltre ha detto che pur essendo d’accordo la “one-China policy” (linea politica con la quale Washington riconosce diplomaticamente l’esistenza di un solo governo cinese, pur non sostenendo la posizione della Repubblica Popolare Cinese secondo la quale Taiwan è parte della CINA, e mantenendo relazioni ufficiose con Taipei), l’idea che Taiwan venga presa con la forza non è appropriata. Un funzionario della Casa Bianca ha riferito che le dichiarazioni di Biden non riflettono un cambio di politica da parte degli Stati Uniti verso Taiwan. Nel corso della conferenza, il premier giapponese Fumio Kishida ha sottolineato l’importanza di pace e stabilità nello Stretto di Taiwan.

Wang Wenbin, portavoce del Ministero degli Esteri cinese, come riporta il quotidiano cinese Global Times, lunedì ha definito la questione di Taiwan un affare interno della CINA e ha detto che Pechino non ammette compromessi su questioni che riguardano i suoi interessi centrali sull’integrità e la sovranità territoriale.

Martedì dopo i colloqui con i leader del QUAD a Tokyo, rispondendo ad una domanda circa l’eventuale fine dell’ambiguità strategica americana rispetto ad un intervento militare diretto a difesa di Taiwan, Joe Biden ha specificato: “La politica non è cambiata affatto”.

Giovedì scorso anche il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato del rapporto degli USA con la CINA. In un discorso alla George Washington University, ha specificato: “Noi non cerchiamo un conflitto o una nuova Guerra Fredda. Al contrario, siamo determinati ad evitarli entrambi”. Blinken ha detto che sotto Xi Jinping il Partito Comunista Cinese è diventato più repressivo tra i propri confini e più aggressivo all’estero. Il segretario di Stato americano ha anche affermato che l’amministrazione Biden è pronta ad aumentare la comunicazione diretta con Pechino su una serie di temi, tuttavia secondo Blinken “non possiamo fare affidamento su Pechino per cambiare la sua traiettoria. Per questo modelleremo l’ambiente strategico intorno a Pechino per avanzare la nostra visione di un sistema internazionale aperto ed inclusivo”. Sulla questione Taiwan, anche Blinken ha ribadito l’impegno statunitense verso la “one-China policy” ed ha sottolineato la “crescente coercizione di Pechino” parlando di tentativi cinesi di tagliare le relazioni di Taipei con altre nazioni e di impedirle di partecipare ad organizzazioni internazionali, inoltre ha definito “profondamente destabilizzanti” le attività militari quasi quotidiane della CINA nelle vicinanze dell’isola.

Sempre nella giornata di lunedì scorso il presidente Joe Biden nel corso del suo viaggio in Asia ha presentato l’Indo-Pacific Economic Framework, un piano che coinvolge dodici paesi: Australia, Brunei, India, Indonesia, Giappone, Corea del Sud, Malesia, Nuova Zelanda, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam. L’IPEF si concentra su quattro temi principali, ovvero l’economia digitale, l’impegno nel prevenire le interruzioni nelle catene di approvvigionamento, l’impegno sul fronte dell’energia pulita, della decarbonizzazione e di infrastrutture che promuovano lavori ben retribuiti, l’impegno verso un’economia più equa contro riciclaggio di denaro e corruzione.

L’accordo – come sottolineato dal Consigliere per la sicurezza nazionale statunitense, Jake Sullivan – non è legato al Quad (alleanza tra Australia, Giappone, India ed USA che ha lo scopo di contenere l’espansionismo cinese nella regione indo-pacifica). In una nota della Casa Bianca pubblicata lunedì scorso si legge: “IPEF rinforzerà i nostri legami in questa regione fondamentale per definire i decenni a venire per l’innovazione tecnologica e l’economia globale. Lo schema creerà un’economia più forte, equa e resistente per le famiglie, i lavoratori e le aziende negli Stati Uniti e nella regione indo-pacifica”. Nel documento la Casa Bianca spiega anche che, nell’ottica di far fronte all’inflazione, l’IPEF “aiuterà a ridurre i costi rendendo le nostre catene di approvvigionamento più resistenti nel lungo termine, proteggendoci da interruzioni costose che portano a prezzi più alti per i consumatori”.

Infine una notizia più supportiva per il sentiment dei mercati è stata la conferma che Biden sta considerando seriamente di togliere alcuni dazi a merci cinesi per eliminare la pressione sui prezzi.

LA POLITICA DELLA FED

Mercoledì scorso sono stati pubblicati i verbali dell’incontro tra i funzionari della FED avvenuto ad inizio mese. Durante l’incontro i decisori politici della banca centrale statunitense hanno segnalato la necessità di aumentare i tassi di prestito di riferimento di 50 punti ed hanno anche detto che probabilmente rialzi dello stesso tipo saranno necessari nelle prossime riunioni. Inoltre i partecipanti al meeting hanno spiegato che la politica monetaria potrebbe dover andare oltre ad una posizione “neutra”, che non è favorevole ma nemmeno restrittiva nei confronti della crescita; l’adozione di una posizione “restrittiva”, secondo i membri del FOMC, dipenderà dall’evoluzione delle prospettive economiche e dai rischi inerenti.

Nella sintesi della riunione si legge: “Tutti i partecipanti hanno ribadito il loro forte impegno e la loro determinazione a prendere le misure necessarie per ripristinare la stabilità di prezzo”. “A tal fine, i partecipanti hanno concordato che il comitato dovrebbe spostare rapidamente l’orientamento della politica monetaria verso una posizione neutrale, sia attraverso rialzi nel target range del tasso dei federal funds sia attraverso riduzioni nella portata del bilancio della Federal Reserve”. In particolare, per il bilancio il piano prevede di consentire di ritirare ogni mese un livello massimo di proventi, che raggiungerà i 95 miliardi di dollari entro agosto; inoltre i verbali indicano che è possibile una vendita totale di titoli garantiti da ipoteca, con preavviso.

Nei verbali i funzionari della banca centrale hanno espresso preoccupazione per l’aumento dei prezzi, pur confidando che l’attenuarsi di fattori come i problemi alle catene di approvvigionamento ed una politica monetaria più severa possano aiutare a migliorare la situazione. Tuttavia secondo i funzionari della banca centrale statunitense la guerra in Ucraina e i lockdown in Cina avrebbero accentuato l’inflazione.

Intanto lunedì scorso Jerome Powell ha prestato giuramento come presidente della FED, ruolo per il quale è stato confermato per un secondo mandato di quattro anni. Lo stesso giorno hanno prestato giuramento anche Lael Brainard come vicepresidente, Philip Jefferson e Lisa Cook come membri del consiglio dei governatori della FED.

La “sfida più pressante”, così Lael Brainard ha definito l’inflazione elevata mercoledì scorso: “Questo è il motivo per cui stiamo adottando azioni forti che riporteranno l’inflazione verso il basso”. Brainard ha anche sottolineato che una bassa inflazione stabile è particolarmente importante per le famiglie a basso reddito, che spendono più di tre quarti del loro stipendio in beni essenziali.

Secondo Esther George, presidente della Federal Reserve Bank di Kansas City, la banca centrale alzerà il suo tasso d’interesse target a circa il 2% entro agosto: “I decisori politici della FED hanno sottolineato un impegno ad agire rapidamente per ristabilire la stabilità dei prezzi e mi aspetto che ulteriori rialzi dei tassi possano portare il tasso dei federal funds intorno al 2% entro agosto”.

Raphael Bostic, presidente della Federal Reserve Bank di Atlanta, in un testo pubblicato martedì scorso ha detto di essere favorevole ad un rapido ritorno della politica monetaria ad una posizione più “neutra” per abbassare l’inflazione. Secondo Bostic la FED nell’azione di irrigidimento della politica deve procedere attentamente e al meeting di settembre vorrebbe sospendere l’adozione di ulteriori rialzi dei tassi per avere tempo per valutare l’impatto sull’economia e l’inflazione di una politica monetaria più restrittiva.

DATI MACROECONOMICI

PMI deboli anche negli USA, con un marcato rallentamento del settore servizi dove il rimbalzo post covid ha dato segnali di affievolirsi. Mentre nuovi massimi per la componente prezzi. Il dato preliminare del PMI manifatturiero S&P Global a maggio registra una contrazione rispetto ad aprile, passando da 59,2 punti agli attuali 57,5 punti, come previsto dal consensus.

In calo anche il dato preliminare riferito al settore dei servizi, che scivola dai 55,6 punti di aprile agli attuali 53,5 punti, sotto al consensus fissato a 55,2. I dati sono rilasciati da Markit Economics.

Disastroso nel mese di aprile il dato sulle vendite di nuove case che si attestano a quota 591 mila, ben al di sotto delle 709 mila di marzo (dato addirittura rivisto da 763 mila) ed in direzione opposta rispetto al consensus che prevedeva un rialzo a 750 mila. Inutile dire che il rialzo dei mutui sta colpendo e le vendite sono tornate al livello pre-COVID. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

Rallenta la crescita degli ordini di beni durevoli. I numeri sono più deboli delle attese degli analisti, in particolare considerando anche la revisione del dato di marzo. Ma comunque restano in crescita, il che di questi tempi non è da buttare via. Ad aprile si registra un +0,4% contro una previsione del +0,6% ed una crescita di marzo proprio dello 0,6% (rivista da +0,8%).

Gli ordini di beni durevoli, escludendo il settore della difesa ed aeronautico, a livello mensile ad aprile registra solo un +0,3%; appena sotto al consensus del +0,5% e alla crescita dell’1,1% di marzo (rivista da +1,0%). I dati sono rilasciati dall’U.S. Census Bureau.

Il numero di richieste iniziali di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 21 maggio è stato pari a 210 mila, un dato inferiore a quello di 218 mila della settimana terminata il 14 maggio ed inferiore anche al consensus di 215 mila. Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

Il dato preliminare del PIL USA del primo trimestre 2022 è stato rivisto marginalmente al ribasso, ma i dettagli rivelano che il grosso del calo è dovuto alle scorte, mentre i consumi sono stati rivisti al rialzo. L’indice dei prezzi del PIL realizza una crescita dell’8,1%, appena superiore ad una prima rilevazione pari al +8,0% e al +7,1% del quarto trimestre 2021.

Il secondo dato preliminare relativo al PIL annualizzato, nel primo trimestre 2022 segna un -1,5%; una contrazione che rispecchia il consensus del -1,3%. Nell’ultimo trimestre 2021 era stata registrata una crescita del 6,9%. I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

A livello mensile, ad aprile il dato sulle vendite immobiliari in corso (che misura il cambiamento nel numero di case con contratto di vendita, ma in attesa della transazione di chiusura, escludendo le nuove costruzioni) registra una contrazione del 3,9% contro una previsione del -2,0% e dopo il -1,6% di marzo (rivisto da -1,2%). Il dato è rilasciato dalla National Association of Realtors.

Rallenta l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali core (che esclude il settore del cibo e dell’energia) a livello mensile ad aprile, come a marzo, registra una crescita dello 0,3%, in linea con il consensus. Il picco per ora si è registrato a Febbraio e possiamo dire di vedere un quadro promettente per il futuro, ritenendo che il picco dell'inflazione sia, se non alle spalle, collocato nel trimestre in corso.

Anche a livello annualizzato la crescita di aprile del 4,9% (in linea con il consensus) segnala un rallentamento rispetto alla crescita di marzo del 5,2%. I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

Il tasso di risparmio degli americani è sceso bruscamente ed ora si colloca sotto i livelli che hanno caratterizzato i 3 o 4 anni pre-COVID. Ad aprile il dato sul reddito personale registra a livello mensile una crescita dello 0,4%, vale a dire appena inferiore al consensus del +0,5% e alla rilevazione di marzo sempre del +0,5%.

La spesa personale, invece, sempre a livello mensile ad aprile aumenta dello 0,9%, contro un consensus del +0,7% ed un dato di marzo del +1,4% (rivisto da 1,1%). I due dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

L’indice di fiducia dei consumatori elaborato dalla University of Michigan a maggio si attesta a quota 58,4 punti, facendo un significativo passo indietro rispetto al dato di aprile di 65,2 punti. Il dato preliminare di maggio era pari a 59,1 punti.

PORTAFOGLI AZIONARI

Settimana di forte rimbalzo per gli indici azionari ed anche i titoli dei nostri Portafogli beneficiano di tale rialzo. Nel “The Challenge” buoni recuperi per i titoli USA quali AMD, ALIBABA, ROKU, SHOPIFY, ZOOM, ecc., per quanto riguarda quelli europei, ASML ed IBERDROLA, quelli italiani con BREMBO ed infine ottimo l’acquisto sull’ETF CYBER SECURITY. 

Ne Portafoglio storico, oramai scarico di titoli per il momento visto che adotta strategie di breve termine, continua la negatività sul titolo AURORA CANNABIS sul quale abbiamo scritto un articolo ad hoc e che è assolutamente inutile vendere ora a codeste quotazioni. Del resto era una scommessa su un settore alternativo che promette ampie soddisfazioni se la legalizzazione avvenisse in tempi, diciamo normali, invece si prosegue a rilento mettendo le aziende in difficoltà economiche. Peccato in quanto avevamo fatto un bel guadagno con il titolo nella prima tornata di acquisto. Rimaniamo in attesa delle evoluzioni dei mercati per proporre eventuali nuovi acquisti.

Alla prossima.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA.

AUTODESK + 10,44%. E’ una società di software e servizi di progettazione, che offre soluzioni ai clienti nei mercati dell'architettura, dell'ingegneria, delle costruzioni, della produzione, delle infrastrutture e dei media digitali, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2023 pari a 1,50 $/az. su un fatturato di 1,17 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,34 $/az. su un fatturato pari a 1,15 mld $. I ricavi sono aumentati del 18,3% su base annua. Inoltre la società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre fiscale 2023 tra 1,54 e 1,60 $/az. su un fatturato tra 1,22 e 1,235 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,60 $/az. su un fatturato di 1,22 mld $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2023 tra 6,43 e 6,66 $/az. per un fatturato tra 4,96 e 5,06 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2023 per gli utili è pari a 6,69 $/az. su ricavi pari a 5,04 mld $.

Il CEO della società, Andrew Anagnost, ha affermato: "Gli ottimi risultati del primo trimestre di Autodesk riflettono il lavoro costante dell'azienda, i prodotti e le piattaforme leader del settore e la resilienza in periodi di elevata incertezza. La nostra capacità unica di collegare i flussi di lavoro all'interno e tra i settori in cui operiamo rafforza l'importante ruolo che svolgiamo nei percorsi di trasformazione digitale dei nostri clienti e aumenta la nostra fiducia nella nostra strategia. L'ampia forza su tutti i prodotti ed i mercati, una forte performance competitiva e la continua disciplina dei costi hanno prodotto una solida crescita dei ricavi, espansione dei margini e generazione di flussi netti di cassa. Siamo usciti dal primo trimestre fiscale 2023 con un forte aumento, fatta eccezione per la Russia e i movimenti valutari durante il trimestre, per i quali abbiamo modificato le nostre prospettive".

COSTCO WHOLESALE + 13,05%. La società e le sue filiali gestiscono magazzini di proprietà nei quali offrono ai loro clienti/membri una selezione limitata di prodotti a marchio nazionale ed a marchio privato, in diverse categorie merceologiche, a prezzi bassi, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2022 pari a 3,04 $/az. su ricavi per 52,60 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 3,03 $/az. su ricavi per 51,71 mld $. Il fatturato è aumentato del 16,2% su base annua.

Bob Nelson, vicepresidente senior finanza e relazioni con gli investitori di Costco, ha affermato: “Nel complesso le nostre vendite sono cresciute bene nel trimestre e, per la maggior parte, sono state piuttosto ampie. L’inflazione del prezzo della benzina ha avuto un impatto positivo sulle vendite nel trimestre di poco più del 5%. Le categorie con le migliori prestazioni nel terzo trimestre sono state caramelle, articoli vari, pneumatici, giocattoli, gioielli, chioschi, arredamento per la casa, abbigliamento, prodotti da forno e gastronomia. I reparti con prestazioni inferiori sono stati liquori, ufficio, articoli sportivi e hardware, che erano andati tutti piuttosto forti un anno fa. In termini di vendite di altre attività, i migliori risultati sono arrivati ​​da benzina, viaggi, corsi di cibo e dai nostri centri commerciali. I venti contrari a causa del cambio ci sono costati circa 10,6 mln $. Riguardo ai tempi del potenziale aumento della quota associativa rispondo che, storicamente, abbiamo aumentato le commissioni ogni cinque o sei anni, con gli ultimi tre aumenti in media intorno al periodo di cinque anni e mezzo e il nostro ultimo aumento è stato nel giugno del 2017”.

DOLLAR TREE + 29,03%. La società ha una catena di negozi discount che offrono merce al prezzo fisso di 1,00-1,25 $, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 2,37 $/az. su un fatturato di 6,90 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,00 $/az. su un fatturato pari a 6,76 mld $. I ricavi sono aumentati del 6,5% su base annua. Inoltre la società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre 2022 tra 1,45 e 1,55 $/az. su un fatturato tra 6,65 e 6,78 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,68 $/az. su un fatturato di 6,75 $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2022 tra 7,80 e 8,20 $/az. per un fatturato tra 27,76 e 28,14 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2021 per gli utili è pari a 7,97 $/az. su ricavi pari a 27,95 mld $.

Michael Witynski, Presidente e CEO della società, ha affermato: "Il team ha realizzato un solido inizio d'anno, con un'espansione delle vendite top-line del 6,5%, un aumento del 19,2% dell'utile lordo e un aumento del 48,1% degli utili per azione. Durante il trimestre, il team di Dollar Tree ha completato con successo la sua conversione al prezzo di 1,25 $, contribuendo sia alle vendite che al miglioramento del margine. Gli acquirenti stanno rispondendo favorevolmente quando i nuovi prodotti di maggior valore arrivano sui nostri scaffali. È importante sottolineare che altre iniziative strategiche chiave, inclusa l'espansione dell'assortimento da 3 e 5 $ Plus nei negozi Dollar Tree, così come i nostri Combo Store e H2 Renovations presso Family Dollar stanno funzionando. Stiamo intraprendendo le azioni necessarie ora per posizionarci verso una crescita accelerata in quello che considero il settore più interessante della vendita al dettaglio, in particolare nell'attuale contesto economico. Investiremo per migliorare l'esperienza degli associati e degli acquirenti, migliorando al contempo l'efficienza operativa. Concludo dicendo che il valore e la convenienza sono più importanti che mai per i nostri clienti e le comunità che serviamo. Abbiamo un bilancio solido e prevediamo di continuare a generare una quantità significativa di flusso di cassa nella nostra attività. Il nostro team di gestione e il consiglio di amministrazione sono strategicamente allineati e credono che L'azienda è ben posizionata per fornire una crescita redditizia a lungo termine".

INTUIT + 14,88%. La società che crea soluzioni di gestione aziendale e finanziaria che aiutano a semplificare l'attività della vita di piccole imprese, consumatori e professionisti della contabilità, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2022 pari a 7,65 $/az. su un fatturato di 5,63 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 7,68 $/az. su un fatturato pari a 5,51 mld $. I ricavi sono aumentati del 35,0% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre fiscale 2022 tra 11,68 e 11,74 $/az. su un fatturato tra 2,33 e 2,36 mld $.  L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 11,64 $/az. su un fatturato di 2,11 mld $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2022 tra 11,68 e 11,74 $/az. per un fatturato tra 12,63 e 12,67 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2022 per gli utili è pari a 11,64 $/az. su ricavi pari a 12,32 mld $.

Sasan Goodarzi, CEO di Intuit, ha affermato: "Siamo fiduciosi nella nostra strategia e nel lavoro svolto in tutta l'azienda mentre diventiamo la piattaforma esperta globale basata sull'intelligenza artificiale che alimenta la prosperità dei consumatori e delle piccole imprese. Abbiamo avuto un altro trimestre forte e stiamo aumentando le previsioni di reddito e reddito operativo di Intuit per l'anno fiscale 2022. I ricavi di QuickBooks Online Accounting sono cresciuti del 32% nel trimestre, trainati principalmente da prezzi effettivi più elevati, crescita dei clienti e cambio di mix. I ricavi dei servizi online sono cresciuti fino a 614 mln $, in crescita del 121%, grazie all'aggiunta di Mailchimp e alla crescita delle buste paga di QuickBooks Online e dei pagamenti di QuickBooks Online. Il fatturato online internazionale totale è cresciuto del 221% a valuta costante. Infine la crescita dei ricavi di Credit Karma nel trimestre è stata trainata dalla forza dei prestiti personali e delle carte di credito”.

MARVELL + 12,49%. La società è fornitore di semiconduttori di circuiti integrati analogici, a segnale misto, di elaborazione del segnale digitale e microprocessori integrati, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2022 pari a 0,52 $/az. su un fatturato di 1,447 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,51 $/az. su un fatturato pari a 1,43 mld $. I ricavi sono aumentati del 73,8% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre 2023 tra 0,53 e 0,59 $/az. su un fatturato tra 1,47 e 1,56 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,55 $/az. su un fatturato di 1,49 mld $.

Matt Murphy, Presidente e CEO di Marvell, ha affermato: “Abbiamo avuto un buon inizio dell'anno fiscale 2023, registrando un fatturato record nel primo trimestre di 1,45 mld $, che è cresciuto dell'8% in sequenza e del 74% su base annua. I ricavi hanno superato il punto medio delle previsioni, guidati da risultati superiori del datacenter. La nostra nuova gamma di prodotti e la crescita dei contenuti sono state determinanti nel guidare una forte crescita dei ricavi. Stiamo lavorando affinché la crescita continui nel secondo trimestre, prevedendo che i ricavi nel punto intermedio crescano del 5% in sequenza e del 41% anno su anno. Con l'88% dei nostri ricavi complessivi derivato dall'infrastruttura dei dati, siamo fiduciosi che il cloud, il 5G ed il settore auto continueranno a favorire una crescita unica e sostenibile a lungo termine".

NETEASE + 7,36%. La società che gestisce una comunità online interattiva in Cina ed è un importante fornitore di contenuti e servizi in lingua cinese attraverso i suoi giochi online, portale Internet, posta elettronica e servizi wireless a valore aggiunto, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 1,23 $/az. su un fatturato di 3,70 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,98 $/az. su un fatturato pari a 3,50 mld $. I ricavi sono aumentati del 15,0% su base annua.

William Ding, CEO e Direttore della società, ha affermato: “Il forte contributo dei nostri servizi di gioco online ha guidato la nostra sana crescita nel primo trimestre con un fatturato netto totale di 23,6 mld di RMB, con un aumento del 14,8% anno su anno. Sia i nostri titoli di punta che molti dei giochi più recenti hanno continuato ad affascinare l’entusiasta community di giocatori. Con le versioni di aprile del gioco mobile Revelation, Il Signore degli Anelli: Rise to War e Dead di Daylight Mobile, abbiamo raggiunto più giocatori all'estero. Con i piani confermati per il rilascio di Diablo ® Immortal ™ a giugno, siamo ansiosi di offrire ai giocatori titoli più incredibili entro la fine dell'anno. Anche le altre nostre linee di business, tra cui Youdao, NetEase Cloud Music e Yanxuan, sono sulla buona strada. Non vediamo l'ora di creare valore aggiuntivo per i nostri azionisti e portare contenuti più creativi alla nostra comunità globale in crescita per il resto del 2022. Infine, nell'ambito del nostro programma di riacquisto di azioni, alla fine del primo trimestre sono stati riacquistati circa 20,1 milioni di ADS per un costo totale di circa 1,9 miliardi di dollari”.

NVIDIA + 12,68%. La società si occupa di tecnologie di processori grafici programmabili. I suoi principali segmenti di business sono le unità di elaborazione grafica, i processori per media e comunicazioni e l'elettronica palmare e di consumo, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2023 pari a 1,36 $/az. su un fatturato di 8,29 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,29 $/az. su un fatturato pari a 8,12 mld $. I ricavi sono aumentati del 46,4% su base annua. Inoltre la società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre 2023 tra 1,19 e 1,32 $/az. su un fatturato tra 7,94 e 8,26 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,35 $/az. su un fatturato di 8,45 mld $.

Jensen Huang, fondatore e CEO di Nvidia, ha affermato: "Abbiamo ottenuto risultati record in Data Center e Gaming sullo sfondo di un ambiente macro difficile. L'efficacia del deep learning per automatizzare l'intelligence sta spingendo le aziende di tutti i settori ad adottare Nvidia per l'intelligenza artificiale. Il data center è diventato la nostra piattaforma più grande, anche se i giochi hanno raggiunto un trimestre record. Ci stiamo preparando per la più grande ondata di nuovi prodotti nel nostro storia con nuove GPU, CPU, DPU e processori robotici che aumenteranno nella seconda metà dell’anno. I ​​nostri nuovi chip e sistemi faranno avanzare notevolmente l'IA, la grafica, l'Omniverso, le auto a guida autonoma e la robotica, nonché i molti settori che queste tecnologie hanno un impatto. Durante il primo trimestre dell'anno fiscale 2023, NVIDIA ha restituito agli azionisti 2,10 mld $ in riacquisti di azioni e dividendi in contanti. il consiglio di amministrazione ha aumentato ed esteso il programma di riacquisto di azioni ordinarie aggiuntive della società, fino a un totale di 15 mld $ entro il 31 dicembre 2023”.

PINDUODUO + 18,09%. E’ la più grande piattaforma tecnologica incentrata sull'agricoltura in Cina, che serve 731 milioni di acquirenti attivi a partire da settembre 2020. Ha creato una piattaforma che collega agricoltori e distributori con i consumatori direttamente attraverso la sua esperienza di acquisto interattiva, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 0,47 $/az. su un fatturato di 3,75 mld $. La stima di consenso per gli utili era pari a 0,25 $/az. su ricavi per 3,07 mld $. I ricavi sono aumentati del 10,9% su base annua.

Lei Chen, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Rimaniamo concentrati sulla realizzazione di investimenti a lungo termine nell'agricoltura e rispettiamo la nostra filosofia di 'Benefit All', 'People First' e 'More Open'. In questo contesto attuale, è inevitabile per noi assistere a una crescita più lenta, dobbiamo continuare a investire in ricerca e sviluppo per servire meglio i nostri utenti". La società in una nota, ha affermato che gli utenti attivi mensili medi nel trimestre sono stati 751,3 milioni, con un aumento del 4% rispetto ai 724,6 milioni dello stesso trimestre del 2021. Gli acquirenti attivi nel periodo di dodici mesi terminato il 31 marzo 2022 sono stati 881,9 milioni, con un aumento del 7% rispetto a 823,8 M nel periodo di dodici mesi terminato il 31 marzo 2021.

SPLUNK + 9,71%. La società fornisce software. Il suo prodotto più avanzato è Splunk Enterprise, piattaforma di intelligenza operativa proprietaria, composto da funzionalità di raccolta, indicizzazione, ricerca, analisi dei rapporti e gestione dei dati, ha riportato una perdita nel primo trimestre 2023 pari a 0,32 $/az. su un fatturato di 674.10 mln $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 0,74 $/az. su un fatturato pari a 628.80 mln $. I ricavi sono aumentati del 34,3% su base annua. La società ha detto di aspettarsi un fatturato per il secondo trimestre 2023 compreso tra 735.0 e 755.0 mln $ e per tutto l’anno 2023 un fatturato tra 3,30 e 3,35 mld $. L'attuale stima degli analisti sui ricavi trimestrali è pari a 737.0 mln $ e un fatturato di 3,27 mld $ per il 2021.

Il CEO della società, Gary Steele, ha affermato: "Il nostro lavoro nel primo trimestre fiscale 2023 è stato solido, con il team che ha offerto una forte crescita dei ricavi poiché le organizzazioni più grandi del mondo hanno continuato a riporre la loro fiducia in Splunk. In questo mondo complesso e imprevedibile, Splunk è diventato fondamentale per mantenere le società sicure e resilienti in modo che possano lavorare con successo e innovare su larga scala. Splunk è ancora all'inizio di un'enorme opportunità di mercato. Come dimostrano la nostra crescita continua e la forte fidelizzazione dei clienti, abbiamo un sistema di registrazione per i nostri clienti che è profondamente radicato nella sicurezza e nelle operazioni IT della loro organizzazione. Sulla base del nostro solido lavoro, stiamo aumentando le nostre previsioni di fatturato e redditività per l'intero anno e riaffermiamo la nostra aspettativa di flusso di cassa operativo di almeno 400 mln $".

WORKDAY – 4,34%. La società è un fornitore di applicazioni aziendali basate su cloud per la gestione del capitale umano, buste paga, gestione, monitoraggio dei tempi, approvvigionamento e gestione delle spese dei dipendenti, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2023 pari a 0,83 $/az. su un fatturato di 1,43 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,86 $/az. su un fatturato pari a 1,43 mld $. I ricavi sono aumentati del 22,1% su base annua. La società ha detto di aspettarsi un fatturato La società ha detto di aspettarsi un fatturato per il secondo trimestre fiscale 2023 compreso tra 1,353 e 1,355 mld $ e per l’intero anno fiscale 2023 tra 5,537 e 5,557 $ mld.

Aneel Bhusri, co-fondatore, co-CEO e Presidente della società, ha affermato: “Workday ha avuto un primo trimestre fiscale 2023 forte. Sono fiducioso nelle nostre opportunità future e nella crescita duratura della società. L’obiettivo rimane quello di coltivare la nostra cultura, lavorando sull'innovazione nel settore finanziario e delle risorse umane e ampliando il valore che apportiamo ad alcune delle più grandi organizzazioni del mondo. Il nostro continuo aumento a livello globale e una sana gamma di accordi ci posizionano bene per avere un forte ritorno nell’anno fiscale 2023. Guardando al futuro, continueremo a rimanere concentrati sul nostro personale, che è così fondamentale per il nostro successo, oltre a lavorare per raggiungere alti tassi di soddisfazione da parte dei clienti attraverso i nostri investimenti nel settore, nonché i nostri sforzi di innovazione ampliati con il nostro ecosistema di partner. Stiamo aumentando le entrate degli abbonamenti per l'anno fiscale 2023 e manteniamo la nostra previsione per il margine operativo nell’anno fiscale 2023 del 18,5%, mentre investiamo per capitalizzare l'opportunità a lungo termine che vediamo davanti".

ZOOM VIDEO COMM. – 23,05%. La società fornisce una piattaforma di comunicazione basata su cloud concentrata sul miglioramento dell'esperienza di videoconferenza, comprese funzionalità come riunioni collaborative online, funzionalità di chat e voce e condivisione di file collaborativa, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2023 pari a 1,03 $/az. su un fatturato di 1,07 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,87 $/az. su un fatturato pari a 1,07 mld $. I ricavi sono aumentati del 12,3% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre fiscale 2023 tra 0,90 e 0,92 $/az. su un fatturato tra 1,115 e 1,12 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,88 $/az. su un fatturato di 1,11 mld $. Infine la società ha dichiarato di aspettarsi utili per tutto l’anno fiscale 2023 tra 3,70 e 3,77 $/az. su ricavi tra 4,53 e 4,55 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,53 $/az. su ricavi per 4,55 mld $.

Eric S. Yuan, fondatore e CEO di Zoom, ha affermato: “Nel primo trimestre fiscale 2023 abbiamo lanciato Zoom Contact Center, Zoom Whiteboard e Zoom IQ for Sales, a dimostrazione della nostra continua attenzione al miglioramento dell'esperienza del cliente e alla promozione del lavoro ibrido. Riteniamo che queste soluzioni innovative amplieranno ulteriormente la nostra opportunità di mercato per la crescita futura e l'espansione dei clienti. Inoltre, nel primo trimestre, abbiamo realizzato ricavi per oltre un miliardo di dollari guidati dal continuo successo di Enterprise, Zoom Rooms e Zoom Phone, che hanno raggiunto i 3 milioni di postazioni durante il trimestre. Abbiamo anche mantenuto una forte redditività e flusso di cassa, incluso il 17% di margine operativo, circa il 49% di margine di flusso di cassa operativo e oltre il 46% di margine di flusso netto di cassa rettificato".

ZSCALER + 16,89%. E’ una società di sicurezza cloud. La piattaforma tecnologica cloud-native dell'azienda, Zscaler Zero Trust Exchange, è progettata per aiutare i clienti ad essere più agili, efficienti, resilienti e sicuri, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2022 pari a 0,17 $/az. su un fatturato di 286.81 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,11 $/az. su un fatturato pari a 271.38 mln $. I ricavi sono aumentati del 62,6% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre fiscale 2022 tra 0,20 e 0,22 $/az. su un fatturato tra 304.0 e 306.0 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,17 $/az. su un fatturato di 291.02 mln $. Infine la società ha dichiarato di aspettarsi utili per tutto l’anno fiscale 2022 tra 0,64 e 0,65 $/az. su ricavi a 1,08 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,55 $/az. su ricavi per 1,05 mld $.

Jay Chaudhry, Presidente e CEO di Zscaler, ha affermato: “Le aziende continuano a consolidare i prodotti di punta a favore della nostra piattaforma di sicurezza Zero Trust integrata, con il risultato di impegni pluriennali più ampi nei confronti di Zscaler. Abbiamo ottenuto una crescita del 63% dei ricavi e del 54% della fatturazione, generando anche un forte margine del flusso netto di cassa pari al 15% nel terzo trimestre. Come risultato dell'aumento della domanda, stiamo anche rivedendo al rialzo la nostra previsione per l'anno fiscale 2022 su tutte le metriche finanziarie. Le aziende esigenti considerano Zscaler il loro partner strategico preferito nel loro lavoro con Zero Trust, mentre il mondo corre verso la trasformazione della rete e della sicurezza".

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Pagina a cura di SANDRO MANCINI e GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO.